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Autore: amilcara95    08/04/2018    1 recensioni
Questa storia è una riscrittura degli eventi, dal secondo film in avanti, che si regge su una importante modifica: Nicole Noone è rimasta sempre al fianco di Flynn Carsen.
Seguite le avventure di Flynn e Nicole mentre saranno impegnati a salvare il mondo dalle più svariate minacce, due volte prima di venerdì, a scoprire i misteri della Biblioteca e a rivelare i segreti della famiglia Carsen.
Se la mia storia vi ha incuriositi almeno un po' siete i benvenuti; per un' introduzione più approfondita c'è il primo capitolo, la storia vera e propria inizia dal secondo ( considerato come il primo dell' elenco).
Storia in più archi narrativi:
- Capitoli 1-8: Ritorno alle Miniere di Re Salomone ( riveduto e corretto, ora è coerente con quanto scritto un anno dopo).
- Capitoli 9-14: La Maledizione del Calice di Giuda.
- Capitoli 15-34: The Librarians, prima stagione.
- Capitoli 35-54: The Librarians, seconda stagione.
- Capitoli 55-74: The Librarians, terza stagione.
- Capitoli 75-?: The Librarians, quarta stagione (dovrò capire se basarla sulla canonica quarta stagione o sullo spin-off annunciato il 18/05/2023).
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Carsen, Nicole Noone
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Librarian and The Guardian '
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" E vissero tutti felici e contenti" 

Cinquantunesimo capitolo



Flynn stava correndo senza sosta, inseguito da numerosissimi uomini mascherati e vestiti come dei cavalieri medievali: la missione che aveva intrapreso per recuperare Carnwennan e Rhongomyniad era stata un successo ma era stata incredibilmente pericolosa dato che aveva incrociato parecchi pazzi fanatici, interessati alle armi di Artù meno conosciute e che si credeva fossero andate disperse dopo Camlann.
La corsa di Flynn proseguì fino ad un cerchio di pietre; forse c'era qualche possibilità di cavarsela senza combattere. 
Il Bibliotecario si fermò a prendere fiato e immediatamente dopo sfruttò la struttura di pietra per iniziare l' incantesimo di teletrasporto che usava per le porte, con il preciso scopo di arrivare ad Avalon; poco dopo, in attesa che il portale si attivasse, si mise in posizione di lotta, usando la lancia del suo antenato come arma.
Il moro vide che anche i suoi inseguitori si erano fermati così disse accondiscendente per guadagnare tempo:" Ragazzi, carine le vostre tenute da cavalieri del settimo secolo. Non capisco però perché siete così furiosi con me. Ho preso questa lancia che era appartenuta ad Artù Pendragon è vero, però c'è un piccolo dettaglio che dovete considerare: Artù era il mio bis, bis, un bel po' di bis in realtà, nonno..."
Vedendo che una delle strutture si era illuminata il Bibliotecario aggiunse con un mezzo sorrisetto ironico:" Non importa, la spiegazione completa sarà per la prossima volta. Arrivederci!"
Flynn corse verso la Porta sul Retro improvvisata e si ritrovò ad Avalon al cospetto degli spiriti dei suoi antenati, già lì, quasi come se sapessero del suo arrivo; suo nonno, Alexander, si fece aventi e chiese a nome di tutti i Pendragon lì riuniti:" Flynn Carsen, sei tornato. Io e tutti gli altri tuoi antenati presenti in questo luogo abbiamo solo una domanda da porti: hai completato la tua impresa?"
Il Bibliotecario rispose deciso e per nulla intimorito, con una forte dose di sarcasmo:" Ovviamente, per chi mi avete preso? Non è stato facile dato che non avevo nemmeno un indizio da cui partire ma non sono un Vero Bibliotecario per nulla. Dato che io ho mantenuto la mia parte dell' accordo perché ora anche voi non mantenete la vostra, nonnini?"
Parecchi Anziani mormorarono il loro disappunto, Alexander li ignorò senza troppi problemi, trattenendo una risata e pensando anche alla somiglianza caratteriale fra il nipote e la figlia, per poi rivolgersi al Bibliotecario con un sorriso orgoglioso:" Ero certo che ce l' avresti fatta, nipote. Hai compiuto la tua impresa; noi ora stabilizzeremo il tuo flusso magico e potrai tornare ad avere un equilibrio interiore. Ti avverto: non sarà una cosa immediata e automatica, tu dovrai fare la tua parte e ci vorrà del tempo."
Flynn annuì solo, sapeva che non sarebbe stato tutto in discesa; l' uomo venne poi avvolto da un fascio di luce caldo e rassicurante, quando si fu dissipata disse allo spirito del nonno materno con un sorrisetto:" Bene, se non avete più bisogno di me io me ne tornerei anche in Biblioteca, c'è ancora uno stregone shakespeariano pazzo in libertà."
Non attendendo risposte Flynn si avviò verso il portale che da Avalon conduceva al mondo reale e tornato sulla Terra si mise alla ricerca di una porta; una volta tornato nel familiare ambiente della Biblioteca disse allegro:" Buon pomeriggio Jenkins; è bello rivederla. A tal proposito..." Flynn appoggiò sul tavolo la lancia e estrasse dalla sua bisaccia un pugnale, poi proseguì visibilmente soddisfatto:" Ecco qui Carnwennan e Rhongomyniad, le armi perdute di Artù Pendragon. Non è stato semplice ma ora sono al sicuro... Dovrei sentire lo zio Martin per trovare un luogo adatto per custodirle se i Cavalieri non approveranno la Biblioteca."
Gahalad commentò  leggermente ammirato e impressionato:" Ben fatto signor Carsen, provvedo immediatamente a contattare Merlino."
Una volta solo Flynn disse fra sé e sé soddisfatto del risultato conseguito mentre si sedeva alla sua scrivania e si metteva comodo appoggiando i piedi sul tavolo:" Con ciò il mio lavoro di Pendragon è ufficialmente terminato. Finis. Samaptha. Ho assolto a tutti i miei doveri, recuperato due armi potenzialmente distruttive e ora posso riprendere fiato mentre cerchiamo di capire come fermare Prospero."
Vedendo che l' ufficio era deserto Flynn chiese curioso ad alta voce, rivolto al vecchio cavaliere:" Jenkins dove sono tutti gli altri?"
L' uomo, tornato da Flynn, rispose perplesso a quella strana domanda:" Quali altri?"
Flynn gli rispose confuso:" Gli altri Bibliotecari e Nicole, escludo i bambini dato che sono ancora a scuola." Jenkins guardò Flynn come se fosse un pazzo delirante poi, dopo un istante di riflessione, gli rispose con un sorriso accondiscendente chiedendogli leggermente confuso:" Nicole?"
Il Bibliotecario aggrottò le sopracciglia, decisamente c'era qualcosa che non andava; disse poi con ovvietà:" Nicole è la mia Guardiana."
Jenkins rispose con lo stesso identico tono:" Signor Carsen lei non ha mai avuto una Guardiana e, che io sappia, è l' unico Bibliotecario al mondo. Non so poi chi siano i bambini che ha menzionato."
Dopo un attimo di sbigottimento Flynn decise di mettere le cose in chiaro mostrando la fede all' anulare sinistro:" Jenkins, credo che lei abbia qualcosa che non va. Se non avessi avuto una Guardiana sarei morto all' incirca sei ore dopo l' inizio della mia prima missione. Non ricorda nulla di Nicole Noone? La mia Guardiana, mia moglie e la madre dei miei figli? Bionda, occhi chiari, che io chiamo affettuosamente Psicopatica e capace di zittire tutti quanti, noi compresi? Cassandra Cillian? Dotata di una mente matematica superiore perfino alla mia? Jacob Stone? Il cowboy esperto di storia dell' arte? Ezekiel Jones e la catastrofe del finto Conclave? Alastair, Regan e Astrea? I miei figli, con cui ha più o meno imparato ad andare d' accordo dopo che ha capito che non erano, cito testualmente, dei mocciosi iperattivi che avrebbero potuto distrarla dalle sue ricerche?"
Jenkins rispose impassibile:" Non ricordo nulla di quello che mi sta dicendo. Onestamente credo che lei sia vittima di qualche incantesimo."
Flynn scosse la testa, sicuro di quello che stava per affermare:" No. Sono immune a qualsiasi filtro d' amore, incantesimo di illusione, di alterazione dei ricordi o di controllo mentale scagliato da qualunque mago meno potente di Merlino. Credo sia più probabile il contrario: la vittima è lei."
Flynn a quel punto pensò rapidamente al da farsi: la prima cosa era accertarsi che Al, Reg e As stessero bene così senza dire una parola lasciò la Biblioteca e Jenkins.
Quando Flynn, dopo aver raggiunto i bambini a scuola e averli fatti uscire in anticipo con una scusa, vide che i suoi figli stavano bene e che si ricordavano chi fosse immediatamente sospirò di sollievo.
Il Bibliotecario chiese però in allarme, dopo aver salutato come era opportuno Alastair, Regan e Astrea dato che non li vedeva da quando era stato costretto ad iniziare la missione di recupero delle armi di Artù:" Jenkins non ricorda chi sia la mamma o chi siano gli altri Bibliotecari, lei per caso vi ha detto qualcosa o vi ha fatto sapere nulla?"
Fu Astrea a rispondere alla domanda:" Tre giorni fa la mamma ha detto che saremmo dovuti rimanere per un po' dalla nonna a causa di una missione sospetta." Alastair aggiunse dopo averci pensato un attimo:" Ha detto qualcosa sul fatto che Jake, Cass e Zeke fossero impazziti ma non ha specificato altro..."
Il Bibliotecario annuì per poi dire riflessivo:" Andrò ad indagare personalmente. Voi invece rimarrete in Biblioteca con Jenkins, così capirà che il pazzo non sono io." I quattro Carsen arrivarono immediatamente in Biblioteca grazie ad una Porta impostata da Flynn*; Jenkins vedendo tre bambini nella Biblioteca stava per protestare ma venne preceduto dal Bibliotecario:" Le presento Astrea, Alastair e Regan Carsen. I miei figli e la dimostrazione che c' è qualcosa di strano che bolle in pentola."
Jenkins non poté dire nulla dato che il Libro dei Ritagli si agitò in maniera incontrollata; Flynn fu costretto ad afferrarlo al volo e ad incatenarlo al suo supporto per evitare che facesse danni.
Una volta sistemato i due uomini e i tre bambini si riunirono attorno al Libro per capire quale notizia lo avesse allarmato così tanto; il Bibliotecario gli sussurrò incoraggiante:" Piano, con calma e con parole tue... Facci leggere il problema."
Comparvero degli articoli così Flynn lesse ad alta voce:" Un totem Salish è stato rubato nella cittadina di Cicely. Molto probabilmente saranno andati lì ad investigare." Jenkins rispose scettico:" Ne dubito signore, come dubito della loro esistenza." Regan a quelle parole disse sarcastico, forse più di sua madre:" E noi chi siamo? I figli della Guardiana immaginaria?"
Flynn si lasciò andare ad una leggera risata prima di scompigliare i capelli di Regan con un gesto affettuoso e dirgli:" Sei Psicopatico come tua madre quando fai così. Jenkins credo che la soluzione del mistero sia a Cicely, per favore può preparare la Porta sul Retro? Al chiama la nonna e zio Martin, forse loro potranno aiutarvi a far ragionare Jenklins." Prima di attraversarla Flynn disse rivolto alla Biblioteca:" Non preoccuparti, li riporterò a casa sani e salvi tutti e quattro."
Arrivato nella cittadina di Cicely il Bibliotecario notò che, nonostante tutto, Jenkins aveva fatto un eccellente lavoro come suo solito: sfruttando un bagno portatile era arrivato esattamente a pochi passi dal luogo in cui il totem era stato rubato.
Flynn oltrepassò il nastro giallo della polizia e iniziò a fare le prime considerazioni: il terreno non era smosso, il totem quindi non era stato trascinato via; erano da escludersi le piste che implicavano furti tradizionali.
Il moro a quel punto si mise a ispezionare la base del totem quando una voce femminile a lui ben nota lo fece voltare:" Esca immediatamente da lì!"
Vide che era stata Nicole, inspiegabilmente vestita da sceriffo, a parlare; il newyorkese disse sollevato dopo essere corso dalla donna e averla abbracciata:" Psicopatica! Stai bene! Non sai come mi sono preoccupato nel sentire Jenkins che non si ricordava della tua esistenza!"
Nicole rispose immediatamente dopo aver dato al marito un veloce bacio a stampo, altrettanto sollevata di vedere il Bibliotecario che sembrava essere in sé:" Sì sto bene. Sono felice di vedere che almeno tu sei rimasto lo stesso Secchione! Sembra che qui siano impazziti tutti quanti."
Nicole disse quell' ultima frase con un tono di voce a metà fra il preoccupato e il disgustato così il Bibliotecario chiese spiegazioni, che non tardarono ad arrivare:" Giuro che se ti metti a ridere di spezzo un braccio. A quanto pare da tre giorni a questa parte non sono più la Guardiana ma lo sceriffo di questa cittadina di quattro gatti in cui tutti conoscono tutti... Almeno è stato semplice stare al gioco..."
Flynn nonostante la minaccia fece una mezza risata, era palese che quello per Nicole fosse un incubo dato che la bionda aveva sempre detestato che degli estranei sapessero troppe cose di lei; l' uomo chiese poi:" Sono andato dai bambini per prima cosa e mi hanno detto che la missione si è rivelata insidiosa dato che i Bibliotecari secondo te sono impazziti. A cosa ti riferivi?"
Nicole rispose con un sorrisetto sarcastico:" Non voglio rovinarti la sorpresa con uno spoiler, lo capirai non appena lo vedrai."
Flynn esclamò contrariato:" Perché ti comporti sempre da Psicopatica? Non lasciarmi sulle spine!" La donna commentò per nulla impressionata:" Non fare il bambino, lo vedrai fra poco. Piuttosto dimmi, la tua missione è andata bene?"
Il Bibliotecario rispose con una punta d' orgoglio:" Sì, le armi perdute dei Pendragon non sono più così perdute. Sono stato per prima cosa ad Avalon e lì gli Anziani mi hanno dato la loro benedizione e con il loro aiuto entro qualche settimana dovrei tornare alla normalità anche se il mio nucleo magico ne è uscito rafforzato." I due si aggiornarono su quello che era successo loro dalla loro ultima separazione mentre si avviavano verso una meta conosciuta solo dalla bionda; nel vedere come tutti i passanti salutassero Nicole, Flynn disse riflessivo:" Immagino che nessuno sappia che sei sposata con un affascinante Bibliotecario di New York e che quindi dovrò far finta di non conoscerla affatto sceriffo Noone." Nicole rispose divertita dalle parole usate dal marito e decise di stare al gioco:" Esattamente signor Carsen. Vedo che non le hanno dato ventitré lauree solo per il suo bel faccino."
Entrambi dopo quello scambio di battute scoppiarono a ridere; la Guardiana però volle togliersi un dubbio:" Come mai solo la nostra famiglia è immune dalla pazzia collettiva?"
Il Bibliotecario rispose sicuro della sua ipotesi:"Dopo la spiacevole bravata di Morgana ai danni di Ginevra, Merlino ha reso Pendragon e consorti immuni ad incantesimi di controllo mentale e simili; inoltre perché un incantesimo di protezione venga aggirato serve una magia più forte di quella che l' ha lanciato. Questo incantesimo è opera di un mago meno potente di Merlino, molto probabilmente Prospero, quindi non siamo stati influenzati." 
Nicole dopo aver sentito quella spiegazione commentò disgustata dalla possibile evoluzione dei fatti:" Mi stai dicendo che se non ti avessi sposato ora sarei felice di vivere in questa cittadina di mille persone una vita non mia?"
Flynn rispose senza mezze misure:" Molto probabile. Nicole perché stiamo entrando in un bar?"
La Guardiana rispose pratica:" Perché è qui che troveremo Cassandra."
L’ arrivo di una moto vecchio stile rossa fiammante fece fermare la coppia, Flynn poté giurare di sentire Nicole mentre borbottava:" Dilettante…**"
L’ attenzione del Bibliotecario venne però convogliata nell’ osservare il guidatore e il passeggero: erano Jacob Stone e una giovane ragazza molto attraente, vestita con abiti succinti fra l’ altro.
L’ esperto d’ arte vedendo Nicole le disse allegro:" Scusa il ritardo sceriffo. Ero a colloquio con i miei studenti."
Nicole disse contenendo a fatica l’ ironia:" Dottor Carsen, le presento il professor Jacob Stone. Docente dell’ ateneo di Cicely in arte, storia, storia dell’ arte, architettura, lingue, religioni comparate, mitologia, archeologia, egittologia. Jacob lui è Flynn Carsen, esperto di qualunque cosa da quello che ho capito, ha preso ventitré lauree alla Columbia. Magari avrai letto le sue pubblicazioni."
Flynn strinse la mano a Jacob, chiedendosi come fosse possibile avere solo il tempo per dormire se doveva insegnare in undici dipartimenti di un’ università sconosciuta.
La perplessità del newyorkese superò di gran lunga il suo buon senso, dato che chiese scettico:" Mi faccia capire. C’è un’ università qui? In un centro di poco più di mille abitanti se ho capito bene…"
Stone rispose convinto:" Sì, è un’ università piuttosto prestigiosa. Non l’ ha mai sentita nominare?"
Flynn chiese sempre più scettico:" No. E lei è un docente. In undici dipartimenti diversi."
Il cowboy diventato professore fosse con tutta tranquillità:" Tranne quando sono in giro per il mondo a proteggere qualche sito patrimonio dell’ umanità dai predatori. Vogliamo andare?"
Rimanendo indietro di qualche passo Flynn sussurrò a Nicole:" Capisco perché dicevi che tutti erano diventati pazzi. Se fosse vero Jacob non avrebbe tempo di dormire, altro che docente archeologo… Che poi, ha solo copiato Indiana Jones! Inoltre Cassandra non sarà molto contenta di tutte le amiche del professore..."
Nicole rispose divertita, nonostante tutto:" E non è nemmeno la cosa più strana che ho sentito da quando sono qui."
All’ interno del bar c’ era Cassandra, che oltre a fare la barista, stava spiegando a due clienti il meccanismo del moto di rotazione e rivoluzione lunare; Nicole disse con una punta di sarcasmo ben celata a tutti eccetto Flynn:" Comandante, ti presento il dottor Flynn Carsen."
Il Bibliotecario, che nel frattempo stava osservando interessato i libri presenti nel bar, prestò attenzione alla moglie mentre spiegava l’ attuale professione della rossa:" Signor Carsen deve sapere che il comandante Cillian è fisico, astronauta e star della televisione grazie al programma Cassandra esploratrice dello spazio."
Flynn era anche più perplesso di prima se possibile, si limitò a fissare incredulo la rossa, che disse al nuovo arrivato:" Sia ben chiaro, non rifiuto le diciotto missioni fatte con la Nasa ma dopo aver guidato quella sul Grimaldi ho capito che avrei potuto fare molto di più se fossi rimasta qui, sulla Terra."
Flynn volle togliersi subito un dubbio, quel giorno aveva sentito fin troppe assurdità:"Il cratere Grimaldi? Quello sulla Luna?"
Cassandra rispose con un sorriso:" Esatto. Questo è un souvenir direttamente dalla terza spedizione."
La rossa a quel punto mostrò a Flynn un ciondolo al cui interno c’ erano dei sassolini; un nitrito distrasse il Bibliotecario che chiese ancora più perplesso:" Cos’ era? Un cavallo?"
La Bibliotecaria precisò l' origine del verso animale:" Un pony adire la verità. Io allevo pony."
Flynn non poté fare a meno di chiedere sarcastico e scettico:" Quindi lei è astronauta, fisico, insegna la scienza ai bambini in TV e ha un allevamento di pony?"
Cassandra rispose con un sorriso:" Esattamente."
Il newyorkese aggiunse con lo stesso tono usato poco prima:" E vi riunite qui, in un bar con un numero di libri a dir poco insolito?"
Nicole non disse nulla, si stava godendo fin troppo la scena: vedere Flynn che cercava di dare un senso logico a tutte quelle stranezze era a dir poco ilare; Stone invece aveva dato una risposta al Bibliotecario:" Sì, è il nostro centro operativo."
Cassandra aggiunse allegra:" Nostro e dell’ agente Jones."
Flynn e Nicole stavano per scoppiare a ridere: in quel preciso istante dal retro era arrivato Ezekiel tutto tirato a lucido che disse baldanzoso togliendosi gli occhiali da sole:" Agente speciale Jones, FBI. Dirigo l’ ufficio distaccato di Cicely con metodi non ortodossi ma decisamente efficaci."
Per Flynn quello fu troppo, capiva il perché del messaggio che Nicole aveva lasciato ad Al, Reg e As tre giorni prima; il Bibliotecario guardò la moglie che gli mimò il labiale:" Te l’ avevo detto. Qui sono pazzi."
Un successivo arrivo diede a Flynn un quadro più chiaro della situazione: dalla porta d' ingresso era appena entrato Moriarty, salutato con entusiasmo dai tre Bibliotecari confusi e smemorati.
L' Immaginario salutò gioviale per poi avvicinarsi a Nicole e darle un bacio che la Guardiana fece durare il meno possibile; il sangue Pendragon di Flynn a quella vista iniziò a ribollire rabbioso: nessuno poteva permettersi di sfiorare sua moglie.
Al moro servì un enorme sforzo per non uccidere l' Immaginario seduta stante; decise però di avvicinarsi e dirgli sarcastico:" Moriarty? Come la nemesi di Sherlock Holmes, cognome curioso se posso permettermi."
L' Immaginario gli disse allegro e gioviale, con sincera curiosità:" Lei chi sarebbe? Non ho mai avuto il piacere di incontrarla prima e in qualità di sindaco ritengo importante conoscere ogni abitante di Cicely."
Il Bibliotecario rispose con un ringhio, non gli piaceva minimamente come quell’ inglese stesse tenendo le mani sul fianco di Nicole, che sopportava a sua volta a denti stretti:" Flynn Carsen. Le basti questo, sindaco. Mi tolga una curiosità: come ha fatto a conquistare lo sceriffo? È forse perché avete entrambi in comune ascendenze britanniche?"
Il sindaco disse sempre amichevole:" Le devo fare i miei complimenti Flynn, è davvero in gamba. Se non sono indiscreto come mai è qui a Cicely?"
Il Bibliotecario rispose caustico a quella che ormai considerava una sorta di nemesi personale:" Per prima cosa per lei sono il dottor Carsen: non siamo così amici da poterci chiamare per nome, sindaco. Secondariamente so di essere molto bravo, una volta mi paragonarono a Holmes. Infine sono qui per investigare sulla sparizione del totem, anche se sembra che la vostra squadra di eroi locali sia già piuttosto qualificata. Escludendo le stranezze, ovviamente."
Ezekiel chiese subito indignato:" Cosa vorrebbe dire?"
Flynn rispose felice di poter dire la sua su tutta quella faccenda:" Beh, sono un semplice forestiero ma mi è sembrato molto strano che il professor Stone si sia preparato, laureato e che poi insegni in undici dipartimenti diversi, viaggi per il mondo e abbia anche solo del tempo per dormire. Figurarsi poi proteggere i siti UNESCO."
Il suddetto interessato disse sulla difensiva:" Per le cose importanti si trova il tempo."
Flynn ignorò il commento per proseguire tranquillissimo nella sua arringa:" Comandante Cillian, a meno di sbagliarmi, è impossibile che lei sia stata sulla Luna: nessuno ci va dal 1972 e se non ero nato io si figuri lei."
Cassandra disse gelida e sprezzante:" Il solito matto complottista del falso allunaggio. E nemmeno gli piaceranno i pony." Il moro rispose impassibile al tono caustico della rossa, se credeva di poter essere intimidatoria avrebbe dovuto chiedere qualche ripetizione a Charlene o Nicole o sua madre quando le circostanze lo richiedevano:" No, affatto. Non sono un complottista e personalmente adoro i pony anche se non ne prenderei mai uno a mia figlia per ovvie ragioni di spazio... Dove lo terremmo un pony a New York? Infine non capisco una cosa agente Jones: lei è troppo giovane per gestire una sede federale; inoltre essendo lei chiaramente australiano dato il suo accento... Non vorrei essere scortese ma mi chiedo come sia possibile che lei sia un federale e soprattutto vorrei capire, se è possibile saperlo, quali siano gli interessi del governo in un paesino di mille e qualcosa abitanti."
Ezekiel rispose prontamente alla domanda:" Questo è un luogo strategico per il commercio illegale di arte verso il Canada."
Cassandra diede man forte al ladro diventato un agente federale:" E il nostro lavoro è sventare furti d' arte." 
Jacob concluse con una perla di saggezza:" Il che spiega i libri. Approfondire è importante."
Flynn dopo aver dato un' occhiata a Nicole, impegnata a schernirlo con il suo sorrisetto sornione, disse sarcastico e perplesso:" Ok, visto che dovremo lavorare assieme vorrei avere ben chiara la situazione: voi tre, con l' aiuto dello sceriffo Noone,  lavorate in squadra per recuperare opere d' arte, avete come base un luogo pieno di libri e non mi avete mai sentito nominare, nonostante le mie svariate pubblicazioni in argomenti di interesse del professor Stone e del comandante Cillian?"
Dato che i tre Bibliotecari negarono visibilmente Flynn decise che era meglio tornare alla Biblioteca per capire quanto fosse grave la situazione di Jenkins; il Bibliotecario disse ai presenti sperando che Nicole potesse cavarsela da sola per cinque minuti:" Potreste dirmi se c'è qualche saletta appartata? Dovrei fare una telefonata piuttosto importante."
Cassandra disse gentile e affabile, nonostante tutto aveva la sensazione che quel forestiero fosse qualcuno di importante e con cui aveva un qualche tipo di legame:" Se vuole c'è il magazzino, potrebbe vedere se lì prende il cellulare." Flynn si diresse dove gli era stato indicato e sfruttò subito la porta per tornare a New York; aggiornati i presenti, Jenkins disse meno scettico di prima, ma non al punto di credere a tutta la storia:" Quindi se ho ben capito ad eccezione di sua moglie di cui non ho alcun ricordo, i tre Bibliotecari, e anche io a questo punto, saremmo soggetti ad una sorta di illusione o incantesimo autorinforzante creato da Prospero dato che nell' apparentemente insignificante cittadina di Cicely il sindaco è Moriarty, anche se sembrerebbe essere lui stesso vittima dell' incantesimo."
Flynn annuì per poi dire riflessivo:" Sì, le cose stanno più o meno così. Devo capire con esattezza che tipo di incantesimo ha lanciato Prospero e capire come fermarlo... Al momento Jacob, Cassandra ed Ezekiel sembrano loro stessi, ma non sono loro stessi. Stanno vivendo delle vite alternative ridicole, se posso dare la mia opinione... Perfino Moriarty... E io non riesco a farli rinsavire. Però ha ragione Jenkins: se è un incantesimo di allucinazione autorinforzante è un grosso guaio."
Merlino, che era arrivato con Margie per dare man forte ad Alastair, Regan e Astrea commentò riflessivo:" Fa attenzione ragazzo mio. Più cercherai di spezzarla più si rafforzerà; in tal caso ti suggerirei di stare al gioco."
Margie d' altro canto non perse l' occasione per dire la sua:" Fortunatamente hai Nicole dalla tua parte. Credo che insieme possiate riuscire a sistemare il problema, qualunque esso sia... Inoltre credo che sbattere in faccia la verità ai ragazzi potrà fargli solo bene. Guarda Galahad: dopo aver visto che anche io e soprattutto Martin abbiamo confermato la tua versione dei fatti e aver appurato che i miei nipoti non sono un' allucinazione, ha iniziato a ragionare. Se però riuscissi a fermare l' incantesimo sarebbe anche meglio."
Il Bibliotecario annuì per poi spostarsi nuovamente di fronte al Libro dei Ritagli e riflettere ad alta voce:" Il Libro ha segnalato il totem che credo sia il centro di tutto. Una volta trovato ne sapremo di più."
Astrea chiese interessata:" Non potrebbe essere il focus? O un qualche sigillo di una maledizione che Prospero ha usato contro di noi..."
Jenkins disse scettico:" Non saprei se trovarlo sia una buona idea. Non so quanto potrebbe avvicinarci alla soluzione."
Il Bibliotecario d' altro canto commentò riflessivo:" As non hai tutti i torti, a parte tua madre tutti gli altri sono loro, nonostante tutto le cose sono rimaste com' erano: nell' essenza sono sempre loro stessi. Al momento stanno cercando di trovare questo totem quindi forse è la pista giusta... Piuttosto! Zio Martin hai idea del perché Jenkins sembri essere soggetto ad un incantesimo di memoria mentre gli altri Bibliotecari sono affetti da allucinazioni?"
Il vecchio mago rispose prontamente alla domanda:" Ci stavo pensando ma onestamente non ho ancora una teoria che spieghi tutto quanto... Credo solo che Prospero abbia reso Jenkins smemorato*** per evitare di essere ostacolato immediatamente. Credo sapesse che tu non eri reperibile e quindi ha usato la cosa a suo favore. Credo poi che se non fosse stato per i miei incantesimi anche tu e Nicole sareste vittima di questa allucinazione."
Margie invece chiese pratica:" E come la fermiamo?"
Merlino ci rifletté qualche secondo prima di esporre il suo verdetto:" Mi inventerò qualcosa, ho bisogno di fare qualche ricerca prima. Al momento suggerisco di assecondare questa follia collettiva: se è un' illusione auto rinforzante cercare di spezzarla non farà altro che rafforzarla."
Regan sentendo quelle parole disse ironico allo zio acquisito:" Ehm... Zio Martin lo sai che stai dicendo a Flynn Carsen e Nicole Noone in Carsen di stare zitti e di non correggere o assecondare Moriarty che crede di essere il fidanzato di mamma? Se tutto va bene salterà per aria solo mezza Cicely. A proposito: quando posso usare Carnwennan e Rhongomyniad?"
Nessuno degli adulti seppe cosa rispondere al bambino, decisamente stupiti dalla prontezza di osservazione e dalla lingua tagliente di Regan; Flynn dopo un momento di spaesamento decise di mettere in chiaro alcune cose con il figlio:" Reg se per tre giorni tua madre è riuscita a tenere a bada Moriarty credo lo potremo fare ancora per qualche ora. Spero... Eviterò di portarmi dietro Cal per ogni evenienza... Comunque sia nessuno di voi toccherà Carnwennan e Rhongomyniad finché non avremo sistemato la burocrazia e avrò capito quanto esattamente sono pericolose. Detto questo torno dagli altri, auguratemi buona fortuna."
Osservando tutto quello che era successo Alastair alzò gli occhi al cielo e sperò che le parole di Regan non si rivelassero esatte, su una cosa il fratello aveva ragione: i genitori in quanto a gelosia non scherzavano.
Decise poi di cambiare discorso quando vide che suo padre era sparito dalla Porta sul Retro:" Allora Jenkins, vediamo di capire come farle tornare la memoria... Che ne dice di qualche aneddoto degli ultimi due anni?"
Flynn invece, tornato nel bar, disse con un sorriso cortese, mentre osservava i Bibliotecari, Nicole e Moriarty seduti al bancone a chiacchierare:" Grazie per la dritta, sono riuscito a telefonare senza problemi. Dato che il problema è trovare il totem vi vorrei innanzitutto chiedere qualche informazione, c'è qualcosa di importante da sapere?"
Jacob disse subito la sua:" Non è una reliquia importante. È una riproduzione del ventesimo secolo."
Anche Ezekiel diede la sua opinione:" Non ha nessun valore quindi nessuno lo ruberebbe per soldi."
Infine fu Cassandra a concludere la lista:" Ma è un' importante attrazione turistica. Essendo un totem di cinque metri se è stato portato via dall' isola qualcuno al molo avrà visto qualcosa."
Moriarty a quel punto in qualità di sindaco iniziò a dare ordini con un tono pomposo, autoritario e vanitoso che né a Flynn né a Nicole piacque minimamente:" Bene, io e Nicole andremo al molo. Lei, Carsen, può andare con l' Agente Speciale Jones."
Flynn si morse la lingua per non rispondere a tono all' inglese; il ladro invece disse spavaldo e baldanzoso:" Controllo i miei informatori, sono su tutte le strade."
La Guardiana pensò bene di fare ad entrambi una ramanzina, il marito e il ladro assieme erano potenzialmente tremendi:" State fuori dai guai, mi raccomando."
Il Bibliotecario smemorato disse superbo mentre si rimetteva gli occhiali da sole:" Non preoccuparti Sceriffo. Terrò in riga il tizio nuovo."
Sentendosi appellare in quel modo il newyorkese fece dei respiri profondi per calmarsi, dopotutto il piano prevedeva assecondare l' incantesimo di Prospero; decise però di sfruttare la situazione a suo favore proponendo furbo:" Molto bene. Mi sarà senz' altro utile per imparare la topografia della cittadina... Sarebbe però meglio se qualcuno mi aiutasse prima... Sceriffo Noone potrebbe essere così gentile da mostrarmi una mappa della città?"
La bionda annuì così aggiunse:" Io porto il signor Carsen nel mio ufficio. Ci rivediamo qui fra dieci minuti."
Flynn e Nicole a quel punto uscirono dal bar, fecero qualche passo e poi si fermarono per poter parlare; la bionda ne approfittò immediatamente per poter chiedere aggiornamenti:" Bella pensata Secchione, almeno per un po' potrò evitare di avere Moriarty fra i piedi. Che cosa hai scoperto in Biblioteca?"
Il Bibliotecario rispose immediatamente alla domanda:" Secondo Merlino e Jenkins è un' illusione auto rinforzante: più si cerca di spezzarla più si fortifica; anche Jenkins sembra essere stato colpito da qualcosa ma riteniamo sia più probabile un incantesimo di memoria. Della terapia d' urto con i bambini dovrebbe bastare... Ah sì, un' altra cosa: Reg ha previsto la distruzione di mezza isola per colpa nostra se dovessimo esaurire la pazienza con Moriarty, ho evitato di dirgli che è più probabile la distruzione di tutta Cicely."
La bionda d' altro canto chiese incerta e stupita dalle capacità di osservazione e analisi del figlio minore:" Da quando Reg è così attento?"
Il moro non seppe cosa rispondere, dopotutto era stato via per qualche mese; decise però di chiedere a Nicole un notevole sacrificio:" So che non ti piacerà minimamente ciò che sto per chiederti, non piace nemmeno a me, ma potresti parlare con Moriarty e assecondarlo? Magari scopriremo qualcosa sul piano di Prospero... Poi ti prometto che non ti tratterrò in nessun modo se lo vorrai picchiare."
La donna ci pensò su un attimo per poi annuire controvoglia; aggiunse anche, con una punta di acidità:" Vedi di non farmi pentire di questa decisione. Anche se credo che passare del tempo solo con l' Agente Speciale Jones sia già una punizione adeguata."
Flynn fece una smorfia infastidita e aggiungse:" Non farmaci pensare. Certo che l' ego di Ezekiel non conosce limiti... Sarà meglio tornare o i tre smemorati e Moriarty si insospettiranno."
I due a quel punto tornarono nel bar per poi uscirne poco dopo, anche se Flynn ne approfittò per lanciare occhiate gelide a Moriarty ogni volta che si avvicinava troppo a Nicole; il sindaco se n' era accorto e quando lui e Nicole erano arrivati al porticciolo in cui era ancorato il traghetto per la terra ferma ne aveva approfittato per chiedere informazioni a riguardo:" Dimmi Nicole, questo tuo amico... Da New York... Un tipo strano. L' ho mai... Visto da qualche parte?"
La bionda doveva ammettere che però di una cosa era grata: ora Moriarty aveva smesso di chiamarla con quell' orribile soprannome; decise però di rispondere volutamente ambigua e sibillina, perché non approfittare dell' occasione per divertirsi e confondere quell' odioso Immaginario?
Nicole disse infatti:" Se non lo sai tu James perché dovrei saperlo io? Comunque mi sembra un tipo parecchio particolare ma a posto. Comunque sai... Anche a me sembra familiare, quasi come se io e lui ci fossimo già incontrati, forse in un' altra vita."
Sicura di essere riuscita nel suo intento la Guardiana accelerò l' andatura e in pochi secondi raggiunse la fine del pontile, dove sentì chiaramente il proprietario che la metteva al corrente dello stato della sua barca:" Buon giorno Sceriffo. Se sta aspettando il traghetto sappia che ha un bel problema al timone. È fuori uso da tre giorni."
Osservando l' uomo sulla quarantina, che si puliva le mani con uno straccio, Nicole trattenne un' imprecazione: questo comprometteva la storia di Flynn; la donna decise di cambiare discorso:" No Bob, non sono qui per partire... Piuttosto dimmi: hai per caso visto qualcuno allontanarsi in barca? Barche private magari?"
Boh le rispose continuando a pulirsi le mani:" Non ho visto nemmeno un' anima andare o venire Sceriffo. Sarei venuto a conoscenza di qualsiasi spostamento."
La Guardiana decise che fosse meglio chiudere la conversazione in quel momento:" Ok, grazie Bob. Salutami Susanne."
Incamminandosi nella direzione da cui era venuta fece qualche passo mentre rifletteva: doveva in tutti i modi possibili distogliere l' attenzione di Moriarty dall' arrivo misterioso di Flynn; la cosa più sensata era concentrarsi sul totem, disse quindi riflessiva:" Il traghetto è rotto, il totem deve essere ancora sull' isola."
Moriarty però non era un genio per niente quindi capì immediatamente che qualcosa non andava:" E allora come ha fatto Carsen ad arrivare?"
Flynn nel frattempo era impegnato ad inseguire Ezekiel nella sua caccia all' uomo lungo le vie di Cicely e gli sembrava di essere in un inseguimento uscito direttamente da un film d' azione fra salti di recinzioni o cassonetti, slalom e cambi improvvisi di direzione; entrati in un diner stile anni '50 Ezekiel per acciuffare il criminale a cui stava dando la caccia salì sul bancone rompendo ogni singolo oggetto, riuscendo alla fine della corsa a placcarlo.
Il newyorkese osservò scettico la scena, constatando con un sopracciglio alzato che tutta quella sceneggiata era del tutto inutile; decise però di non dire nulla, aveva la sensazione che non sarebbe servito a nulla... 
Osservando però il ladro mentre ammanettava il sospettato il Bibliotecario sbuffò scettico, qualcuno aveva visto un po' troppi film polizieschi anni '80; stava per farlo presente a Jones quando fu costretto ad abbassarsi all' improvviso a causa di uno sparo: due criminali avevano infatti sparato nella direzione dei due Bibliotecari, che erano però riusciti ad evitare di essere colpiti abbassandosi prontamente, complice anche la scarsa mira del duo.
Ezekiel parve riconoscerli dato che esclamò convinto, prima di rimettersi gli occhiali da sole:" I fratelli Cossini!"
Subito dopo il ladro riprese a correre lasciando a Flynn il compito di occuparsi dell' uomo che aveva ammanettato; il newyorkese, che aveva esaurito da un pezzo la pazienza, stordì il criminale con un rapido colpo alla base del collo che aveva imparato da Nicole anni prima e poi con tutta calma decise di tornare da Jacob e Cassandra, non prima di essersi rivolto al titolare del locale con un tono subdolo che normalmente non era suo:" Per i danni non si preoccupi, ci penserà personalmente il sindaco."
Qualche minuto dopo Flynn raggiunse Cassandra e Jacob quasi nello stesso momento di Ezekiel, ma se il newyorkese era il ritratto della calma l' australiano invece era decisamente più coinvolto, disse infatti agli altri Bibliotecari confusi:" Ho esaurito le mie fonti, non ci sono tracce del totem mancante. E ho anche rotto l' anello contraffatto dei fratelli Cossini."
A quel punto Ezekiel e Cassandra si batterono il cinque mentre Flynn osservava interessato la scena, constatando che nonostante tutto le dinamiche fra quei tre non erano cambiate più di tanto.
La rossa aggiunse poi a beneficio dei nuovi arrivati:" Jake ha notato qualcosa di strano sulla posizione del totem."
Vedendo uno strumento per la localizzazione Flynn intuì che era servito alla coppia, decise anche di ascoltare con attenzione la scoperta, poteva essere decisamente utile; lo storico prese immediatamente parola:" Ho notato che è decentrato, non è illuminato nel migliore dei modi. Poi ho pensato che anche se il totem è moderno, potrebbe incorporare qualche tradizione archeoastronomica."
Fu quindi il turno di Cassandra di dire la sua:" Stiamo ancora cercando di confermarlo, ma pensiamo che durante il solstizio, il sole nascente e il totem si allineano perfettamente per formare una linea che punta esattamente qui. E visto che il sole tramonta dietro di noi, punta direttamente al totem."
Flynn sentendo quelle parole ebbe la conferma di quello che avevano già teorizzato in precedenza in Biblioteca:" Ecco qui. C' è una connessione fra voi e il totem. È di sicuro parte dell' incantesimo che vi ha colpito."
Jacob a quel punto chiese confuso, non era infatti sicuro di aver capito bene:" Come? Cos' ha detto? Ha detto incantesimo? È ridicolo pensare alla magia!"
Cassandra invece disse una frase che sapeva di aver già sentito ma non ricordava quando o dove, anche se non era totalmente convinta:" Beh, magia è solo una parola che usiamo per descrivere ciò che non capiamo, giusto? Quindi... Forse non è magia di per sé, ma... Una cosa simile?"
A quel punto fu il turno di Ezekiel di avere dei dubbi:" Un momento... Abbiamo un sacco di dipartimenti di strani file all' agenzia."
Il Capo Bibliotecario non disse nulla, si limitò ad osservare con un sorriso soddisfatto i tre, proprio mentre Jacob forniva un nuovo punto di vista:" Con tutti i miti e i mostri là fuori, insomma, sarebbe etnograficamente impossibile pensare che tutte quelle storie siano false. Voglio dire, credo, la magia..."
Il discorso del Bibliotecario venne interrotto dall' arrivo di Nicole e Moriarty; l' Immaginario disse con una certa autorità e imperiosità nella voce:" Signor Carsen, dobbiamo parlare."
Flynn non si lasciò intimorire e rispose con tutta tranquillità e una certa faccia tosta, mentre entrava all' interno del bar:" Mi dica pure, sono tutto orecchi."
Entrato nel bar si accomodò su uno sgabello in attesa che Moriarty parlasse, il Bibliotecario si assicurò di avere l' appoggio di Nicole, che non tardò ad arrivare tramite un leggero cenno di capo da parte della bionda; l' Immaginario d' altro canto disse con tono freddo e minaccioso, che però non impensierì più di tanto l' interlocutore:" Mi dica signor Carsen, com' è arrivato di preciso qui a Cicely Island?"
Il Bibliotecario sentì chiaramente la sua energia magica scorrere impetuosa, assieme a tutta l' antipatia che provava per Moriarty, nonostante l' aiuto dei suoi antenati Flynn non riusciva a restare calmo: l' Immaginario lo irritava troppo e riusciva a tirare fuori con una facilità disarmante la sua parte peggiore.
Flynn rispose quindi con il suo migliore tono superbo e arrogante, facendo chiaramente capire che lui non era affatto intimidito:" Non mi crederebbe se glielo dicessi. Le basti sapere che fra noi non sono io la minaccia."
Il sindaco non cambiò opinione dato che questa volta si rivolse anche a Nicole:" Sta di fatto che è l' unico straniero presente sull' isola e non è chiaro come sia arrivato. Per quanto ne sappiamo potrebbe aver mentito fin dall' inizio ed esserci lei dietro a tutto. Nicole, potresti ammanettarlo e arrestarlo per cortesia?"
Sia il Bibliotecario che la Guardiana stavano per scoppiare a ridere dopo aver sentito quell' ultima frase: Flynn in più di un' occasione si era dimostrato molto abile nell' escapologia, inoltre giungere a simili conclusioni senza alcuna prova concreta era ridicolo.
Cassandra però volle fare una precisazione:" A dire il vero non è l' unico straniero. C'è anche un' altra persona, è arrivata qui tre giorni fa. È una ragazza carina ma non l' ho mai vista prima."
A quel punto da una poltrona che dava le spalle al gruppetto si sporse una giovane ragazza mora e gli occhi chiari, sui vent' anni, venticinque al massimo, che disse con voce dolce e sognante:" Oh. Sì?"
Alzandosi in piedi dimostrò di non essere molto alta e proseguì con lo stesso tono sognante e movenze strane, quasi teatrali:" Wow. Mi guardate tutti. È la parte in cui tocca a me parlare? Lo è?"
Avvicinandosi a Cassandra la mora proseguì fra lo stupore e la confusione di tutti i presenti mentre distendeva la mano:" Beh... Salve. Sono Ariel. E sono una fata."
Flynn a quel punto si avvicinò alla fata, ignorando tranquillamente Moriarty, e le chiese curioso:" Sei Ariel? Quella Ariel?"
La fata rispose senza mai aver abbandonato il tono sognante:" Io sono io, e tu sei tu. Sei Flynn Carsen, sei il capo di quel posto... La Biblioteca!" 
Il Bibliotecario annuì per poi dire molto in fretta:" Sì, ora ha tutto senso. Certo. Moriarty è qui e lo sei anche tu, Prospero è riuscito ad incantare un' intera isola..."
Flynn volle aggiungere altro ma Ariel lo interruppe bruscamente ma con tono garbato, senza urlare:" No, no, no. No, lui ti sentirà. E se ti sente allora ti vedrà. E se vede te, vede me, e ricorderà dove non dovrei essere, cioè qui."
Aggiunse poi in un sussurro, leggermente a disagio:" Continuano a guardarci."
Effettivamente ad eccezione di Nicole, tutti osservavano la scena parecchio perplessi e confusi nel migliore dei casi; il newyorkese disse quindi con il suo migliore sorriso affabile:" Credo che abbiate parecchie domande da fare."
Moriarty disse una cosa che inizialmente stupì il Bibliotecario:" In realtà no, credo che abbiamo risolto il mistero."
Flynn capì subito dove voleva andare a parare l' inglese così gli disse sarcastico:" Immagino quale sia la sua brillante deduzione, signor sindaco. Credete che io lavori con la qui presente signorina e che abbiamo rubato il vostro totem. C'è solo un piccolo dettaglio: dove potremmo nascondere un totem di parecchi metri senza farci notare?"
Il sindaco non abbandonò il tono minaccioso:" Ce lo direte una volta in centrale. Nicole, Agente Jones ammanettateli."
Ariel vedendo il paio di manette che Ezekiel teneva in mano disse spaventata:" Oh, no. No, no. No, no. No, no."
Immediatamente dopo sparì in un fascio di luce azzurrina per ritrovarsi subito dopo accanto a Stone, a svariati metri di distanza e dire con un tono iperattivo e allarmato:" Sono di acciaio. L' acciaio è ferro."
Scattò poi fra Nicole e Cassandra prima di proseguire:" Ferro e Fata non sono compatibili. Questo è ciò che sono... Fata. Quindi, davvero, devo andare."
La fata a quel punto svanì per l' ultima volta e riapparve accanto a Flynn, alla Guardiana la cosa non piacque particolarmente: prevedeva che da lì a poco sarebbe successo qualcosa di grosso, se lo sentiva; l' intuito della bionda non sbagliò dato che qualche istante dopo Flynn sussurrò ad Ariel:" Ho una porta."
La fata chiese incerta:" Una porta... Come una porta d' entrata?"
Il Bibliotecario non le rispose, si limitò a dirle prima di correre verso il magazzino:" Seguimi!"
I due a quel punto scapparono via mentre Nicole osservò interessata la scena, tutti gli altri invece non avevano mosso un dito dato che non si aspettavano un simile sviluppo degli eventi; raggiunta la Biblioteca Ariel iniziò a correre per tutto l' ufficio ripetendo a gran voce e con una certa irritazione:" Fuori! Voglio uscire!"
Il newyorkese prima di rispondere a qualunque domanda volessero fargli i presenti chiese allo zio acquisito un favore con tono stanco, mentre si massaggiava le tempie:"
Zio Martin, potresti farla smettere? Devo pensare e lei mi distrae."
Merlino, con un rapido cenno della mano fece ricorso ai suoi poteri e fece bloccare la fata esattamente al centro del piano inferiore dell' ufficio; non riuscendo a muovere nemmeno un muscolo Ariel si limitò a scrutare tutti con sguardo minaccioso.
Flynn decise di intervenire e cercare di calmare la fata con le parole mentre tutti gli altri, eccetto Merlino impegnato a sistemare i fogli sparsi da Ariel con la magia, osservarono interessati la scena; il Bibliotecario disse infatti con tono calmo e rassicurante:" Ariel, non puoi nasconderti in quel mondo fasullo per sempre."
La fata, d' altro canto la pensava diversamente dato che, potendo tornare a parlare, rispose arrabbiata:" Vuoi legarmi, come ha fatto Prospero!"
Flynn si limitò a risponderle paziente:" Affatto. Sappi che il qui presente Merlino è un mio caro amico, credi che abbia bisogno di te? No Ariel, sono qui per aiutarti. Ti aiuterò a liberarti da Prospero se ti aiuterai me. Dimmi che cosa intende fare Prospero con i miei amici e con mia moglie."
La fata però non era molto felice di essere stata immobilizzata quindi disse minacciosa ai presenti:" Sapete chi sono? Potrei distruggervi con un battito di ciglia."
Merlino rispose con tutta tranquillità:" E così potremmo fare tutti noi... Inoltre non credo sia possibile, almeno non dalla situazione in cui sei. Per tua informazione sei sotto un mio incantesimo, voglio proprio vedere come riuscirai a spezzarlo."
Dopo qualche secondo di riflessione alla fine Ariel giunse a una decisione, che comunicò a tutti quanti:" E va bene, vi aiuterò."
Merlino a quel punto la liberò e dopo averla fatta sedere su uno sgabello e averle offerto una tazza di tè, sotto imperativo di Margie, la fata iniziò a spiegare come stavano le cose:" Non si tratta di un incantesimo. Beh, lo è, ma è... Anche una storia. Le storie-incantesimo sono le preferite dallo stregone."
Alastair disse ironico:" Non me lo sarei mai immaginato da un Immaginario, che fantasia..."
I fratelli annuirono mentre Jenkins fece alcune delucidazioni con tono allarmato:" Storie-incantesimo? Si tratta di magia narrativa. Cose disordinate signore, serve un potere enorme. Concentrazione intensa. Voglio dire, gli unici che osano averci a che fare sono..."
Fu Merlino a concludere:" O gli stregoni molto potenti o gli Immaginari."
Margie invece commentò tesa:" Prospero per nostra sfortuna è entrambe le cose."
Ariel invece proseguì la spiegazione:" Nessuno è più concentrato di loro. Se c'è una cosa che sanno fare è raccontare una buona storia. Come pensate che Prospero... Lo... Lo... Stregone. Come pensate che lo stregone mi abbia catturata innanzitutto? Non sono una di loro. No, no, mi ha intrecciata alla sua storia."
Flynn a quel punto fece un rapido riassunto:" Stregone immaginario, magia immaginaria, logica da storia. Iniziò a capire perché gli altri hanno problemi ad accettare la propria storia... Jones agente dell' FBI le batte tutte! Dobbiamo tirarli fuori."
Ariel chiese perplessa:" Perché?"
Fu Astrea a prendere parola e a rispondere irata alla fata:" Come scusa? Chiedi il perché? È una prigione quella in cui sono rinchiusi Cass, Jake e Zeke! Vanno liberati!"
La fata non la pensava allo stesso modo dato che contraddisse immediatamente la bambina:" No, no, no, no, no... È indulgenza! Sta per accadere qualcosa. Quando lo stregone avrà finito il mondo non sarà più..."
Ariel a quel punto si interruppe titubante, per poi proseguire con una certa insicurezza:" Lui... Darà a ognuno di loro una nuova storia con un proprio lieto fine."
Flynn a quel punto si sedette di fronte ad Ariel, prima di dirle con fare calmo e rassicurante:" Ma non è la realtà."
La fata volle fare un appunto al Bibliotecario:" Ma lo diventerà. La storia trae origine dai desideri più profondi e nascosti di chi c'è dentro. Più continuerà, più vorranno starci. Più vorranno starci più si rafforzerà."
Jenkins dopo un rapido sguardo a Merlino, quasi per avere una conferma , per poi dire teso e preoccupato:" Se non spezzeremo l' incantesimo entro le prossime ventiquattro ore credo che durerà per sempre."
Flynn sentendo quelle parole disse preoccupato:" I Bibliotecari vengono usati come batterie... Sono la fonte di potere dell' incantesimo."
Merlino disse pratico:" Se sono la fonte di potere basterà staccare la corrente, passatemi l' analogia, e tutto dovrebbe finire."
Ariel disse ironica sentendo la soluzione proposta dal mago:" Buona fortuna. No, no. Per spezzare l' incantesimo bisogna fargli rifiutare il loro "e vissero per sempre felici e contenti" e nessun mortale è mai riuscito a farlo."
Flynn rispose con convinzione:" Beh, non dobbiamo farlo. Lo faranno loro, sono Bibliotecari. Bisognerà però portarli qui. Merlino, mamma, Jenkins voi preparate qualcosa per intrappolare i Bibliotecari quando torneranno qui; Al, Reg, As, voi pensate a trovare qualcosa che possa aiutarli a ritrovare la memoria più facilmente. Io e Ariel torneremo a Cicely, con la complicità di Nicole dovrebbe essere semplice portarli in Biblioteca."
Sentendo quell' ultima frase la fata protestò animatamente:" No, no, non torneremo. Mi vedrà! Mi catturerà di nuovo!"
Flynn si avvicinò alla fata e si abbassò per essere al suo livello e guardarla negli occhi prima di dirle rassicurante:" Ariel, devo salvarli. E tu devi venire con me. Aiutami e ti giuro sul mio onore di Pendragon e di Massone Criptico che troverò un modo per aiutarti."
L' uomo a quel punto tese la mano alla fata, che afferrò qualche istante dopo, una volta appurato che le parole del Bibliotecario erano sincere.




Note:

vi ricordo che Flynn riesce ad usare le porte a suo piacimento, la 1x05 insegna.

** mi riferisco all’ ingresso di Nicole nell’ ultima scena del primo film, prima che Flynn la presenti a Margie. 

*** Jenkins in questo episodio sembra soffrire più di una perdita di memoria che essere nel suo lieto fine. O almeno, a me sembra così.

Note dell' autrice:

Per prima cosa vi comunico che ho intenzione, almeno pr il momento, di pubblicare un capitolo una settimana sì e una settimana no, ho troppi impegni al momento che mi fanno scrivere poco e piuttosto che non pubblicare affatto preferisco rallentare il ritmo.
Mi rendo conto di aver scritto un capitolo parecchio lungo ma ho notato che succede spesso quando si tratta di riscrivere i miei episodi preferiti...
Passando al capitolo invece come avete potuto leggere all' inizio c'è la fine della missione di recupero, la cosa principale concerne gli effetti del successo di Flynn: ora non avrà più scatti e sbalzi d' umore come ho scritto all' inizio della stagione, ovvio, non sarà immediato dato che il Bibliotecario ha qualche istinto omicida verso Moriarty... 
A Cicely ho però fatto sì che Flynn sia meno imbranato e quindi più in linea con il personaggio che ho descritto nel corso di tutta la storia, a partire dal capitolo 1.
Per gli effetti dell' incantesimo di Prospero ho fatto sì che si capisse prima cosa era successo e inoltre preciso che i lieto fine dei Bibliotecari non sono cambiati mentre per Nicole e Flynn il discorso è diverso, verrà spiegato nel prossimo capitolo ma se avete teorie non abbiate paura a farmele sapere ^^
Credo di aver detto tutto perciò al prossimo capitolo Librarians:)
  
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