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Autore: Lady Windermere    11/04/2018    5 recensioni
SEQUEL DI "SETTE RAGAZZI SOLO PER ME"
Ad Audrey non passava nemmeno per l'anticamera del cervello che i suoi problemi non fossero finiti.
Tra un dio da gestire, il lavoro dei suoi sogni e il tempo che le sfuggiva tra le dita, non aveva certo bisogno altri guai.
Ma evidentemente qualcuno non era della stessa opinione.
Tra attizzatoi, nuovi mondi, vecchie conoscenze, dei irati, rivali in amore e rapimenti, Audrey dovrà rimboccarsi nuovamente le maniche e gettarsi nella mischia. Di nuovo.
Siete pregati di allacciare le cinture di sicurezza, perché Sette Ragazzi is back, bitches!
STORIA INTERROTTA
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Loki, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Sette Ragazzi Solo Per Me'
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Un selfie di gruppo con gli Avengers? Si può organizzare.

 

Quando, ancora spaventata dall'ultima avventura, Audrey ruzzolò fuori dal tunnel spazio temporale e cadde rovinosamente su quello che si rivelò ben presto essere il petto di Hook, era così scossa che rimase qualche secondo a fissare gli occhi blu circondati da eyeliner del pirata.

Killian, dal canto suo, non aveva di certo remore. Anzi, per quanto lo riguardava, Audrey poteva usarlo come materasso tutte le volte che voleva. Era però ben consapevole del fatto che questo suo pensiero non fosse reciproco, per cui, suo malgrado, si costrinse a trovare un'espressione scocciata e se ne uscì con un –Ehm, magari se ti levassi... anche se non sembra, pesi parecchio.-

La ragazza, riportata alla normalità da quel commento poco educato e del tutto menzognero, prima divenne violacea dall'imbarazzo e poi si affrettò a rialzarsi, non senza tirare un'accidentale gomitata nello stomaco del povero pirata.

-Ehi!- si lamentò lui, infatti –Che ti avevo fatto?-

-Se non te ne rendi conto non sarò di certo io a spiegartelo- lo rimbeccò lei.

-Stronza!-

-Bastardo!-

Di fronte a quell'entusiastico scambio di convenevoli, Mr Darcy, raccolto da terra il suo prezioso cilindro, si guardò attorno, sovrappensiero –Miss...-

-Sei tu che mi sei caduta addosso!-

-Tu hai detto che peso parecchio! Ti rendi conto di avermi appena insultata mortalmente?-

-Miss, non per disturbarvi, ma...-

Hook alzò le spalle –Ho detto la verità.-

-L'hai appena rifatto!- si sdegnò Audrey.

-Volete fare silenzio!?- sbottò Darcy, alzando la voce, fatto che zittì immediatamente i contendenti.

-Oh, finalmente- continuò il gentiluomo –Volevo dirvi, miss, che mi pare di essere già stato in questo posto. Non è per caso l'ameno luogo in cui abbiamo vissuto tutti insieme sotto lo stesso tetto?-

Audrey si guardò attorno. Il traffico, la Fifth Avenue, la gente che camminava frettolosamente, l'aria perennemente inquinata della metropoli, l'Empire State Building che faceva capolino dietro l'angolo.

Non c'era alcun dubbio.

-Siamo tornati a New York- disse con tono incredulo.

Ma come diavolo è possibile?

-Non possiamo essere tornati indietro. Non ha alcun senso- protestò Hook –Sei sicura che questa sia effettivamente New York?-

-Killian, tesoro, ho vissuto a New York per ventisette anni. Credimi, so riconoscere la mia città quando la vedo- ribatté Audrey, ancora infastidita dalla faccenda del peso.

Il pirata si passò la mano sulla fronte –Beh, allora non so cosa dirti. Forse siamo tornati perché non c'è più nessuno da salvare.-

-Cosa vorresti insinuare?-

-Magari Loki è morto e l'attizzatoio ci ha portati qui perché è da qui che sei partita all'inzio.-

Audrey gli diede uno spintone –Loki non è morto!-

-Se siamo qui ci sarà un motivo!- replicò lui, mettendosi fuori portata.

-Mr Jones, Miss Audrey, ve ne prego. State dando spettacolo- fece osservare Darcy, imbarazzato.

-Che ci guardino pure! Voglio che ritiri quello che ha detto! Loki non è morto!- gridò la ragazza, svincolandosi dalla presa del gentiluomo che aveva tentato di prenderla per un braccio.

-Trova un motivo valido per cui siamo tornati a New York, allora- ribatté lui, incrociando le braccia.

-Magari non è nemmeno New York, ma una città che ci somiglia molto- tentò Darcy.

-Questa è New York- s'impuntò Audrey –Credete che sia pazza? Adesso ve lo dimostro- disse, dirigendosi a grandi passi verso un tabacchino, sgomitando tra la folla, seguita a ruota da Darcy.

-Il New York Times, prego- chiese, al giornalaio.

Mr Darcy prese in mano una scatola di chewingum –Oh, che diavoleria è questa? Miss Audrey, com'è possibile che escano bolle dalla faccia? Questo bambino deve essere senz'altro malato.-

Audrey si rivolse di nuovo all'edicolante -E una scatola di gomme, grazie.-

Quando, muniti di giornale e di gomme, tornarono nell'angolo della strada dove avevano lasciato Hook, Audrey sventolò il New York Times sotto il naso del pirata, che si era messo in penombra per evitare occhiate incuriosite.

-Visto? Cosa c'è scritto qui? A grandi lettere? New York! Oh, chissà perché c'è scritto New York, se non siamo a New York!-

Killian guardò prima il volto soddisfatto della ragazza, poi il giornale, lesse qualche riga e, sorprendentemente sorrise.

-Hai ragione, siamo a New York...- iniziò.

-Tié- commentò Audrey, in un impeccabile sfoggio di maturità.

-...ma non siamo nella tua New York- concluse, girando il giornale e mostrando alla ragazza il titolo in prima pagina.

"Il più bello tra gli Avengers salva gattino intrappolato su un albero"

Audrey fissò il sorriso smagliante di Thor per un lunghissimo istante, sotto l'espressione compiaciuta di Hook –Ah. Adesso ho capito.-

 

-Beh, non cambia nulla- continuò lei, con noncuranza –Avevo comunque ragione io.-

-Certo, hai sempre ragione tu- commentò Hook, sorridendo in un modo che smentiva completamente quello che aveva appena detto.

-Chi sono gli Avengers?- chiese Darcy –Ma soprattutto, perché questo bellimbusto biondo mi fissa dal giornale?-

Audrey strappò il giornale di mano ad Hook e se lo mise sotto il braccio -È una foto, Darcy- spiegò –E comunque il fatto che tu, dopo tutto questo tempo, non sappia chi siano gli Avengers mi destabilizza.-

-Glielo spiego io- si fece avanti Hook, prendendo a braccetto Darcy –Gli Avengers sono questa comitiva di modelli usciti da una sfilata di Sexiest Man Alive, che si divertono a combattere i cattivi distruggendo nel frattempo tutta la città.-

-Accurato- ridacchiò Audrey –Ma così hai tagliato fuori Vedova Nera.-

-Ah sì. C'è anche questa rossa badass che prende sempre tutti a calci. E, detto tra noi, è proprio un gran pezzo di...-

Il tossicchiare insistente di Audrey gli suggerì che dopotutto era meglio non finire la frase.

Darcy si sistemò il cappello sulle quarantatré, incurante degli sguardi stralunati che la folla gli gettava quando gli passava affianco –Quindi questi individui sono una specie di esercito?-

Audrey scosse la testa -Circa. Però con le armature.-

-E quella ridicola calzamaglia- soggiunse Hook, girandosi a guardare Darcy –Insomma chi potrebbe mai indossare quella cosa? Effettivamente aveva ragione Loki a dire che Capitan Am...- ma non riuscì a concludere la frase perché andò a sbattere contro un lampione.

O meglio, quello che credeva fosse un lampione.

Ma, sventuratamente per lui, non era affatto un lampione. Era uno scudo di vibranio.

Audrey si fermò in mezzo alla strada, cercando di non rimanere a bocca aperta come una scema per lo stupore.

Darcy pensò che si fossero fermati a dare qualche soldo ad un barbone.

Hook, dal canto suo, vedendo la faccia della ragazza, si girò verso la cosa contro cui aveva sbattuto e si sentì leggermente morire dall'imbarazzo.

-Ehm, salve.-

Capitan America lo squadrò dall'alto al basso -Chi è che indosserebbe una ridicola calzamaglia?-

-Mr Rogers, Steve, posso chiamarti Steve, vero? Sono incredibilmente desolata. Sono certa che il mio amico non intendesse offendere il suo strepitoso costume da supereroe- blaterò Audrey, stringendo convulsamente la mano di Capitan America, che la osservava scioccato.

-Esatto non intendevo assolutamente offendere. Anzi era un complimento- continuò Hook.

Cap alzò un sopracciglio -Ridicola calzamaglia?-

-Nel mio mondo di origine è un grande onore- disse il pirata, in tono solenne.

 

Mr Darcy, il quale, avendo visto la mal parata, aveva pensato bene di, non cavallerescamente parlando, darsela a gambe, stava appunto uscendo di scena quatto e furtivo quando un metro e novanta di muscoli pompati fermò la sua fin troppo precipitosa fuga.

-E tu dove credi di andare?- lo affrontò Thor, scuotendo la vaporosa chioma bionda.

Darcy, che non aveva mai visto tanti muscoli, né tanti capelli in vita sua, ne rimase colpito e traumatizzato al tempo stesso –Signore, vi posso assicurare di non essere un lestofante. Circa la mia vita proba e onesta potete consultare il mio carissimo amico, Mr Charles Bingley, Netherfield Park, Hertfordshire- fece una lunga pausa –Posso avere l'ardire di chiedervi che prodotti usate per la cura dei vostri capelli?-

Thor rimase interdetto. Era il primo losco individuo che arrestava che notava finalmente lo splendore dei suoi capelli.

Sorrise –Oh, uso ogni due giorni un balsamo speciale che dà lucentezza e resistenza e inoltre mi riduce le doppie punte- gli confidò, abbassando la voce –E poi ho anche questo speciale shampoo che...-

-Tappategli quella bocca, vi prego. Appena comincia a parlare di capelli non ce n'è più per nessuno...- sbottò una voce dall'alto.

Quello che Darcy definì un uomo volante in armatura, scese a terra e si scoprì la faccia –Forse qualcuno avrebbe dovuto avvisarti prima. Io sono Iron Man.-

-Tanto piacere. Mr Darcy di Pemberly- ricambiò Darcy, portandosi una mano al cappello.

Tony Stark inarcò un sopracciglio e guardò Thor allibito -Santo cielo ma da dove è uscito questo? Da un Harmony?-

-Steve mi ha detto di fermarlo. A quanto pare fa parte di una gang di delinquenti.-

-Una gang di delinquenti? Ma come osate!- scoppiò Darcy, violaceo. Non sapeva cosa significasse gang, ma dal suono poteva scommettere che fosse qualcosa di brutto.

-Oh su su, Mr Pembrooke, venga con noi e nessuno si farà male- disse Iron Man, prendendolo gentilmente per un braccio.

-È Darcy. Darcy di Pemberly. Togliete quelle luride manacce meccaniche da me, signore.-

-Va bene, va bene, Stacy di Pevensie. Adesso vieni con noi, ti riportiamo dai tuoi amici.-

Thor si impossessò dell'altro braccio, nonostante le furenti proteste del giovane gentiluomo.

-Farò una esplicita denuncia al comitato delle forze pubbliche!- dichiarò Darcy, spinto fuori dal capanello di gente che si era fermata a godersi lo spettacolo –Il Re in persona dovrà sentire le mie lamentele!-

 

-Steve, ti prego! Solo un selfie! Un misero selfie cosa vuoi che sia! La mia migliore amica è pazza di te! Non posso tornare senza un selfie- lo pregò Audrey.

-Non mi faccio selfie con i delinquenti.-

-Ma che delinquenti e delinquenti- sbottò Hook –Con che diritto ci chiamate delinquenti quando non abbiamo fatto nulla?-

Capitan America passò lo sguardo da uno all'altra. In effetti non avevano l'aria da delinquenti.

-Ma dimmi te, uno si sforza pure di essere onesto e gli danno lo stesso del delinquente. Lo sapevo che non dovevo lasciare la pirateria- continuò Hook imperterrito.

Alla parola pirateria, le orecchie di Capitan America si rizzarono come quelle di un gatto quando sente il rumore dei croccantini versati nella ciotola.

-Pirateria? Lo sapevo che eravate delinquenti. Thor- disse rivolto ad una ricetrasmittente –Erano in tre e adesso ne sono rimasti solo due. Portami il fuggitivo. Bada bene è una gang di delinquenti.-

-Una gang di delinquenti?- ripeté Audrey, con il telefono a mezz'aria.

-L'ho sentito esplicitamente parlare di essersi dato alla pirateria. La pirateria informatica, signorina, è un reato grave. Piratare è come rubare e per questo perseguibile per legge.-

-Oh, ma perché non impari a tenere chiusa quella maledetta boccaccia?- sbraitò Audrey ad Hook.

-Che ne sapevo che avrebbe preso tutto per oro colato- si difese lui.

-Steve, ascoltami- disse Audrey, prendendo Cap sotto braccio –C'è stato un errore. Non parlava di pirateria informatica, bensì di pirateria vera e propria, di quella con la bandiera nera con il teschio, i tesori, le mappe e il giro di chiglia.-

-Un giro di chiglia lo farei fare a te in questo momento- bofonchiò Hook.

Gli occhi di Steve Rogers si spalancarono –Ancora peggio, signorina! Siete dei veri fuorilegge, il mio istinto non sbaglia mai.-

-Adesso chi è che dovrebbe imparare a chiudere quella maledetta boccaccia?- le rinfacciò Killian, sogghignando.

Audrey aprì bocca per rispondergli a tono, ma la sua bocca rimase aperta nel vedere la scena che le si presentò davanti agli occhi.

Un imbronciato Darcy veniva trascinato per entrambe le braccia da Thor e Iron Man.

La ragazza non sapeva se era rimasta più scioccata per aver visto Iron Man, o per il fatto che Darcy fosse imbronciato o per i lucenti capelli di Thor, il quale ogni tre passi scuoteva la testa, come a manifestare la sua supremazia cappelluta.

Chissà che balsamo usa.

-Abbiamo riportato il terzo delinquente- annunciò Thor, liberando Darcy dalla stretta, il quale si sistemò la rendigote e si affiancò ad Hook, sfoggiando la sua miglior espressione di sdegno.

-Avrete le mie lamentele, signori, non dubitatene.-

-E anche le mie, se non ci lasciate subito andare per i fatti nostri- rincarò Killian.

-No, vi prego, dovete assolutamente concedermi un selfie di gruppo!- trillò Audrey, del tutto entusiasta della situazione.

 

-Insomma era solo un selfie di gruppo! Non serviva portarci alla centrale degli Avengers!- sbottò Audrey –Nemmeno avessi chiesto uno spogliarello di gruppo...-

Capitan America la degnò di una lunga occhiata pietosa. Le ragazze erano molto diverse da come se le ricordava.

Audrey ricambiò lo sguardo –Non che mi tiri indietro nel caso eh...- precisò, confondendo la pietà con manifestazione di assenso.

-Oh, ne siamo più che sicuri- dichiarò Iron Man, togliendosi l'armatura –Riceviamo più o meno milioni di richieste di questo tipo ogni giorno.-

-Come quella volta che hanno telefonato per sapere se Clint fosse disponibile per un addio al nubilato- ridacchiò Thor.

-Paulson per me accetterebbe. Prova a chiedere a lui- consigliò Tony.

Mentre la ragazza ci pensava su, Darcy e Hook erano seduti su un divanetto, domandandosi cosa ci fosse di più sbagliato: Audrey che cercava in tutti i modi di far spogliare qualcuno o il fatto che stessero perdendo tempo in quella centrale senza aver fatto nulla, tra l'altro.

Hook giunse alla conclusione che le richieste esplicite di Audrey fossero lo sbaglio maggiore, ragion per cui si schiarì la gola e disse –Ti ricordo, Audrey, che hai un fidanzato. Un fidanzato che è stato rapito e che probabilmente starà passando le pene dell'inferno. Un fidanzato che mi ucciderebbe all'istante se sapesse che ho permesso tutto questo.-

Bruce Banner, che stava passando per di là in quel momento, osservò il pirata con curiosità –Chi è che è così geloso da ucciderti?-

-Mr Loki- rispose prontamente Darcy, felice di sapere la risposta ad almeno questa domanda.

Nella stanza calò il silenzio e tutti gli avengers presenti si voltarono a guardare il povero Darcy.

-Mr chi?- chiese Tony, sperando che fosse un qualche tipo di perversione riguardante i nomignoli.

-Mr Loki- ripeté soavemente Darcy.

Hook si portò una mano alla fronte e sospirò. Adesso sì che le cose stavano girando per il verso giusto.

-Loki Loki?- chiese di nuovo Tony.

-Quel Loki?- si accertò Steve, protendendosi verso di loro.

Thor alzò lo sguardo confuso –Un momento. Loki, mio fratello Loki?-

-Il Loki che ha distrutto mezza New York?- continuò Bruce.

Audrey roteò gli occhi. Quanta drammaticità.

-Sì. Sì. Sì. E ancora sì. Esattamente quel Loki- rispose.

Steve la fissò come se fosse pazza –Tu sei fidanzata con Loki?-

-Ma fidanzata per sposarti?-

-Mio fratello ti ha chiesto di sposarlo? Ma stiamo parlando della stessa persona?-

-Ma soprattutto- fece notare Bruce –Non era morto??-

-Ho sempre sospettato che fosse ancora in circolazione- mormorò Thor, fra sé e sé.

Audrey si sentì leggermente soffocare da tutte quelle domande –Beh, sì stiamo assieme. Non so se voglia sposarsi, non ci ho mai pensato. No, non me l'ha ancora chiesto, ma...-

-Diresti di sì?- si affettò a chiedere Hook, interessato.

-Ci penserò quando me lo chiederà, se mai me lo chiederà. E poi non sono fatti che vi riguardano- replicò seccamente Audrey.

Non era vero che non ci aveva mai pensato. Ci aveva pensato eccome. L'aveva addirittura sognato. Lui splendido in smoking e lei eterea in abito bianco. Certo questo prima che il lui in questione venisse rapito da un bestione viola per darlo in pasto alla sua figlioletta che tra l'altro era una sua ex.

Chissà cosa ne pensava Loki del matrimonio. Forse avrebbe dovuto chiederglielo quando ne aveva la possibilità. E, se lui non fosse stato disposto, sarebbe stato un ostacolo insormontabile? Uno di quelli che fanno concludere anche la più duratura delle relazioni?

Audrey non ci aveva mai riflettuto. Non sapeva mai cosa ordinare al cinese, figuriamoci se sapeva cosa voleva dalla vita.

E poi aveva solo ventisette anni, era ancora giovane per il matrimonio. O no?

La voce di Steve la distolse dai suoi pensieri -Io non ho capito chi ha rapito chi.-

-Loki è stato rapito da Thanos. Thanos ha rapito Loki- disse Hook –Se vuoi che ti faccia anche lo spelling...-

-Questo direi che è un bel problema- commentò Tony, grattandosi il collo.

-Dite che dovremmo andare a tirarlo fuori dai guai?- domandò Thor.

La ragazza li anticipò –No grazie. Ci stiamo già pensando noi. Non abbiamo bisogno di aiuto.-

-Esatto, siamo la nuova squadra di salvataggio- rincarò Hook –I Salvatori dell'Universo.-

-Ci sono già i Guardiani della Galassia- osservò Bruce.

-Beh, noi siamo più fighi di questi guardiani. Infatti abbiamo un nome che prende dentro più cose. Mica ci occupiamo di una galassia sola, no, noi difendiamo l'intero universo- spiegò Killian, che sembrava averci preso gusto.

Tony alzò un sopracciglio –Questa cosa dei nomi sta degenerando. Chi saranno i prossimi? I Sorveglianti del Big Bang?-

Darcy guardò Hook -Nemmeno questo è male.-

-Hai ragione, dobbiamo ragionarci di più. Il nostro deve essere il nome più bello di tutti.-

Audrey sorrise –Credo sia meglio che parliate con me. Il mio quoziente intellettivo è più alto.-

-Modesta la ragazza- commentò Natasha, entrata in quel momento con Clint.

-Bene, visto che ci siamo tutti, posso anche cominciare a raccontare. Allora, tutto è iniziato quando...-

 

 

 

 

N.d.A: Oh, eccoci qua! Era ora eh? Lo pensavo anch'io... ;)

Allora, preciso che il capitolo è ambientato post Age of Ultron e prima di Civil War e Thor Ragnarok. Preciso inoltre che SO che Hulk alla fine di Age of Ultron sparisce e ricompare solo in Thor Ragnarok, e che quindi non dovrebbe essere presente nemmeno in questo capitolo, ma... ma lo volevo troppo mettere (caro Bruce), quindi spero che chiuderete un occhio e mi perdonerete :)

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, a me è piaciuto molto scriverlo ;) 

Ok, passando a noi, ci tengo a dire che ho visto il trailer di Solo -A Star Wars Story e mi piace da impazzire. Ho visto il trailer di Infinity War e sto fremendo per l'impazienza che esca quel benedetto film. Sì, ho l'hype a mille per tutto, me ne rendo conto.

Il fanciullo del giorno è particolarmente bellino (e particolarmente conosciuto) perché siamo a metà settimana e quindi serve un incentivo in più.

Il fanciullo del giorno è particolarmente bellino (e particolarmente conosciuto) perché siamo a metà settimana e quindi serve un incentivo in più

Eh sì, eh sì, è Robert De Niro. Fangirlo solo a sentire il nome.

 Fangirlo solo a sentire il nome

 

Ve lo meritavate, direi. Tutti ci meritiamo un bel De Niro da giovane in un uggioso mercoledì.

Consiglio particolarmente la visione di Taxi Driver, Il Cacciatore e Dog Day Afternoon

Consiglio particolarmente la visione di Taxi Driver, Il Cacciatore e Dog Day Afternoon.

Come al solito vi ringrazio tutti! Alla prossima!

Avengersamente vostra

LadyW

 

  
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