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Autore: Fujiko91    14/04/2018    2 recensioni
Eccomi di ritorno in questo fandom!
Harry e Draco hanno entrambi quarant'anni e, sono felicemente sposati, anche Ron ed Hermione lo sono e in oltre hanno dei figli.
I due matrimoni vengono messi a dura prova, dal tradimento da parte di Draco e Hermione, che sentendosi soli vanno a finire a letto insieme.
Harry e Ron saranno in grado di perdonare i loro rispettivi partner?
Una buona lettura!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Lucius Malfoy, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry, Draco/Hermione, Lucius/Narcissa, Remus/Sirius, Ron/Hermione
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Betato: ringrazio Ciuffettina per la sua correzione :*



 

La Nuova Zelanda era una bellissima terra piena di magia.

Le sarebbe rimasta nel cuore, quell’esperienza le era servita per migliorarsi.

Ma c’era qualcosa o meglio qualcuno che le mancava davvero molto…

Si sentiva veramente molto in colpa con se stessa, per questa faccenda il tutto risultava assai imbarazzante.

 

Appena dopo un mese passato a studiare tutte le creature magiche della piccola isola, incontrò per caso un altro mago davvero molto carino, ma fu proprio a causa sua che di colpo nella mente di Hermione si riaccese il ricordo vivido di Draco.

E dentro di sé, ripensandoci meglio, era arrivata alla conclusione che tutto ciò era dovuto al fatto che in fondo i due non si erano chiariti su quella faccenda.

Iniziò a frequentare il mago il quale aveva solo i capelli biondo chiaro di Malfoy il resto era del tutto differente.

Persino il carattere era più affettuoso. Il suo nome era Drake.

Drake s’innamorò subito di Hermione, invece lei incominciò a sentirsi in colpa e a chiedersi se per caso stava con lui solo per quella somiglianza al suo amante.

 

Un amante che cominciava a mancarle.

Draco le mancava davvero tanto, ogni notte sognava di essere a letto con lui.

Non poteva più indugiare e così parlò con Drake.

Una sera appena dopo cena, mentre passeggiavano sulla spiaggia, improvvisamente Hermione si bloccò e si voltò di scatto verso il mago.

“Io sono una persona malvagia… ti ho usato…”

“In che senso mi hai usato?”

“Tu mi ricordi il mio amante e penso di amarlo ancora molto… domani partirò, tornerò a casa devo assolutissimamente parlargli, mi dispiace davvero molto…”

Il mago, al momento non disse nulla, ma una volta davanti a casa l’ammonì:

“Hermione, pensaci bene. A quello che stai per fare… potresti soffrirci o peggio far soffrire altre persone con questo tuo sentimento!”

La maga annuì ma non rispose, però i suoi occhi dicevano tutto e così Drake non aggiunse altro.

 

La mattina dopo fece su tutta la sua roba decise di prendere un aereo come i babbani.

Durante il viaggio pensò a Draco, di come per lei quel sesso non era solo quello ma ben altro. E quel sentimento che aveva cercato di scacciare via dal suo cuore era tornato prepotentemente e ora doveva assolutamente parlare con Draco.

 

Finalmente dopo due scali alla fine Hermione arrivò durante la notte a Londra.

Non volle dire nulla a Ron del suo ritorno, prima voleva e doveva incontrare Draco.

Sembrava non importarle di Harry o della promessa e della pace che avevano fatto. Si sentiva sopraffatta dai sentimenti. Non riusciva a pensare razionalmente a nulla.

Così andò dritta per dritta a Notturn Alley nell’hotel dei loro incontri clandestini.

Chiese la solita camera e non degnò di alcuno sguardo o parola l’anziano mago che se ne stava dietro al bancone. Salì le scale e appena fu dentro a quella stanza si coricò sul letto.

Per quanto avevano cambiato le lenzuola ed erano passati molti mesi dal loro ultimo incontro poteva ancora sentire il profumo di Draco invadere la stanza…

Si alzò e prese una pergamena e una piuma e iniziò a scrivere: “Ti sto aspettando nella nostra stanza, ti prego vieni subito da me!”

Arrotolò la pergamena e la chiuse con il suo sigillo personale, scese le scale e chiese uno dei gufi dell’hotel.

Il gufo era un po’ spelacchiato si capiva subito che avesse la sua bella età.

Ma Hermione gli consegnò la lettera sicura che l’avrebbe data a Draco. Dopo averlo fatto, richiuse la finestra e si ritirò nel bagno dove s’immerse nella vasca, in cui aveva disciolto una polverina di petali di rosa.


Il gufo era anziano Hermione avrebbe dovuto far più attenzione a questo particolare.

 

Infatti il poveretto non trovando Draco consegnò la lettera al primo mago che si ritrovò davanti. E quel mago non era altro che Harry.

 

Alla fine i due maghi avevano passato una bella serata a casa di Luna, Albus aveva raccontato un po’ troppi particolari su Lucius…

Ad Harry aveva dato alquanto fastidio, soprattutto quando Lucius gli aveva fatto capire che Draco era un Malfoy… era una cosa che lui stesso sapeva bene!

Draco era andato a mettere a letto Albus, mentre lui se ne stava comodamente seduto sul loro letto a mettersi il pigiama, quando un vecchio gufo bussò alla finestra Harry gliel'ha aprì ed esso gli consegnò una lettera e volò via.

 

Quando notò il sigillo di Hermione gli venne un colpo sperava vivamente che la maga non volesse proprio a quell’ora della notte parlare di Albus…

Così l’aprì, ma quando la lesse il mondo gli crollò addosso.

Non poteva credere ai suoi occhi.

Nel frattempo Draco aveva messo a dormire Albus e se ne stava tranquillamente tornando nella sua camera, solo per lasciarsi abbracciare dal suo amato.

Ma appena aprì la porta Harry gli si gettò addosso.

“Potter! Almeno lasciami che mi spogli!” In quel momento si accorse che le mani di Harry erano intorno al suo collo e stringevano davvero troppo.

Si fece prendere dal panico. “Harry, mi fai male!”

Il mago lo lasciò andare.

“Ma che ti è preso?”

“Leggi qui e capirai!”

“Che cosa dovrei leggere? Che cos’è?”

“Hermione ti sta aspettando nel vostro posto! E dimmi anche quando è venuta qui e ha fatto quella scenata per Albus eravate d’accordo?”

“No! Certo che no… come puoi pensare una cosa simile!? Non capisci è certamente mio padre… è ovvio che è stato lui a scriverla!”

“Non attacca questa è la calligrafia di Hermione e questo è il suo timbro e poi Lucius non si spingerebbe fino a questo punto è un gesto fin troppo vile…”

Draco si andò a sedere sul letto e si prese con le mani la testa, poi si rivolse ad Harry: “Domani andremo in quel posto insieme! E se fosse davvero lei, le parlerò e tu rimarrai lì, così almeno mi crederai… anche se…”

“Anche se cosa!?”

“Se tu non mi credi e mi accusi subito, in questo modo forse la nostra coppia è davvero compromessa, anche se tu dici il contrario… è bastata una frase da mio padre e quella lettera per farmi questo…” e indicò la sua gola che portava i segni delle mani di Harry.

Potter si rese conto che tali parole erano vere e si senti male.

Andò vicino a Draco quest’ultimo non sapendo le sue intenzioni si scostò.

Harry ci rimase male, ma non per quel movimento, ma per il suo comportamento tanto da dirgli: “Non voglio starti vicino non finché sono in questo stato… ti ho quasi… non voglio farti del male!” Non lasciò che l’altro mago dicesse o facesse qualcosa.

Se ne andò via in un crac.


Draco rimase solo nella stanza, sentì un rumore da dietro la porta e andò a vedere. Vi ci trovò Albus con gli occhi lucidi.

“Il papà ti ha fatto male? Volevo fermarlo ma non ce l’ho fatta… scusa.”

“Vieni qui!” e lo fece sedere vicino, però non sapeva cosa dirgli, lo abbracciò forte e alla fine lo fece dormire vicino a sé.

Quella notte Draco capì solo che qualsiasi cosa sarebbe capitata, non avrebbe mai permesso che Albus ci fosse andato di mezzo.

Però era davvero preoccupato per Harry, non voleva nemmeno perdere il suo amore… ma ora la cosa più importante era tutelare Albus.


Harry si sentiva deluso. Lui aveva davvero creduto in Draco, non riusciva a capire se quella storia fosse vera o fosse tutto un malinteso.

Così alla fine decise di dover andare in quell’hotel.

 

Nel mentre Hermione si stava mettendo a letto cominciava a ripensare al suo gesto e di quanto fosse stato sbagliato!

Quando però qualcuno bussò alla porta, non esitò in alcun modo e l’aprì.

Appena vide Harry, tentò di dare una spiegazione a tutta quella faccenda.

Il mago entrò e richiuse la porta.

“Tu e lui mi avete proprio preso in giro per bene! Quand’è che vi sono venute tutte queste idee?”

“Ti posso spiegare, Harry…”

“Per dirmi cosa? Altre bugie? No, mi dispiace, sono stufo!”

“Io ero in Nuova Zelanda e lì… mi sono accorta di amarlo. Non te lo volevo portar via, volevo solo… non lo so nemmeno io…”

“Ma se l'altra sera sei venuta in casa nostra per prenderti anche Albus!”

“L'altra sera? No ti sbagli! Io sono appena arrivata con l’aereo!”

Molte volte il destino è davvero beffardo. In quell’occasione invece con Hermione fu benevolo: le aveva fatto prendere un aereo babbano e così poté mostrare ad Harry la veridicità delle sue parole.

E quest’ultimo poté solo annuire in assenso, anche se quello non distolse il suo pensiero dalla confessione d’amore dell’amica per Draco.

E si rese anche conto di aver combinato l’ennesimo paciugo e di essere un pericolo per Malfoy.

 

Non disse più nulla a Hermione. Scese le scale in fretta, anche se quest’ultima, gli stava urlando qualcosa.

Lui non volle ascoltarla.

All’aperto pioveva non gli importava era notte fonda, i capelli erano bagnati e la pioggia gli si mescolava alle lacrime, ma non gliene importava nulla.

Si fermò in un paio di locande e bevve.

Ormai era ubriaco non si accorse neppure che un gruppetto di maghi, non molto raccomandabili lo stessero seguendo.

 

Si fermò in una piazzetta, uno dei maghi gli si avvicinò. “Tu sei Harry Potter, non è così?”

“S-sì! Qualche problema amico?”

“Non sono amico di colui che ha ucciso Voldemort!” e lo spinse a terra.

Senti due calci colpirgli le costole urlò di dolore.

 

All’improvviso vide un lampo di luce scagliarsi contro i maghi e questi scappare via. Si sentì alzare in piedi e udì una voce familiare dirgli: “ Potter, tenta di camminare da solo!”

 

La luce del primo sole del mattino penetrava dalla finestra e gli si posava sul viso.

La testa gli faceva male e le costole gli dolevano.

La porta si aprì ed entrò nella stanza Lucius. “Harry, stai bene? Che cos’è successo?”

“Non ti è chiaro? Ho bevuto e sono stato preso a calci!”

“Questo lo sapevo, ma perché hai bevuto?”

“Hermione è tornata…”

Lucius si sedette sul bordo del letto. “E l’hai vista… devi sapere che non è lei è Percy… lavorava per la madre di Astoria!”

“Oh! No quella che ho visto questa sera, era quella vera… pare che sia innamorata di Draco. Non è assurdo?”

Lucius stava per rispondergli, ma Harry ricominciò a parlare: “Ma non so nemmeno se lui mi voglia ancora, abbiamo litigato e questa volta è stato brutto!” Si girò dall'altra parte e si mise a piangere.

“Harry! Non sopporto vederti così… ora cosa farai?”

“Non lo so… non so più nulla, ho paura di me stesso! Non voglio fare del male a Draco!”

“Rimani qui con me…” azzardò a dire Lucius.

Harry si era riaddormentato e lui avrebbe dovuto andarsene da quella stanza. Invece si tolse i vestiti, indossò il pigiama e andò a coricarsi accanto a lui.

 

Sarà stato metà pomeriggio che Harry si risvegliò e si ritrovò avvolto in un caldo abbraccio e pensando che fosse Draco si voltò di scatto e lo baciò.

Ma quando si accorse che in realtà era Lucius era ormai troppo tardi.

L’uomo si era svegliato appena sentì quelle labbra appoggiarsi alle sue, solo per sussurrargli all’interno del bacio un: “ben svegliato, mio Harry.”

Lui non rispose, la testa gli doleva davvero troppo, la stanchezza era ancora molta e una parte di sé odiava Hermione e quel suo sentimento per Draco.

E un altro angolo del suo cervello, pensava che quest’ultimo fosse con lei per portare avanti quella loro relazione.

E così si lasciò coccolare dalle calde braccia di Lucius, il quale era davvero soddisfatto di ogni cosa.


Invece quello che non poteva sapere era che Draco aveva lasciato Albus con Luna e poi era andato da Ron e con lui sarebbe andato da Hermione per parlarle una volta per tutte .

E anche senza Harry si sarebbe preso cura di Albus.



Angolo dell'autrice:

Hermione è tornata e la coppia è stata per l'ennesima volta messa a dura prova, ma in questa occasione Harry stesso ha fatto a sua volta una cosa orribile! OuO


Vi dico già che stiamo arrivando pian piano alla fine u.u Si perchè io leggo molto e so che dopo un po una cosa diventa anche noiosa se dura troppi capitoli e poi si rischia di ripetersi -.- Ed io non voglio che succeda! u.u

Ringrazio chi recensiona e tutti gli altri grazie! :*

Al prossimo capitolo!
Fuji.

 

 
  
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