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Autore: Justice Gundam    16/04/2018    3 recensioni
Reborn, un continente sconosciuto, dove smog nero e piogge acide rovinano ancora di più gli edifici fatiscenti che costeggiano le strade della capitale Reborn City. Intere città ridotte in rovina, Pokemon in fuga, e dietro le scene, un'organizzazione che tira i fili per i propri terribili scopi. Questo mondo ha bisogno di eroi... e sarà qui che, mentre Ash e Misty affrontano il loro viaggio attraverso Unima, accadimenti misteriosi porteranno Vera, Drew, Max ed Hitomi, in una corsa contro il tempo per fermare il Team Meteora e riportare un raggio di luce agli abitanti di quel mondo crudele. (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Drew, Max, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: A World Reborn

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 56 - L'arrivo di Lin

Mentre la battaglia con il PULSE-Abra al piano superiore continuava senza esclusione di colpi, i pochi membri del Team Meteora rimasti nella base segreta stavano cercando in qualche modo di mantenere una parvenza di funzione, anche se non certo di normalità. Tutti quelli che erano ancora in condizioni di farlo stavano verificando le condizioni degli strumenti, e cercavano di tenere d'occhio quello che stava accadendo... ma la confusione provocata da Vera e dal suo gruppo, assieme ai terremoti che sempre più spesso, e con sempre più violenza, scuotevano quello che era rimasto della base segreta rendevano difficile qualsiasi operazione. Una nuova scossa, rapida ed improvvisa, fece ballare una sala di controllo, e fece cadere un lampadario che precipitò su un terminale computerizzato in una pioggia di scintille.

"Maledizione... ma che sta succedendo?" esclamò una recluta femminile dell'organizzazione terrorista, guardando con rabbia e paura ciò che restava del terminale semidistrutto. "Cosa sono questi terremoti? E cosa diamine stanno facendo i nostri superiori, là sopra?"

"Non ne ho idea... l'ultima cosa che ho sentito dire è che stavano arrivando quegli impiastri della resistenza... e che la comandante suprema sarebbe venuta a controllare di persona come sta andando la nostra ultima macchina PULSE..." affermò un'altra recluta. "Se volete la mia, io spero di essere quanto più lontano possibile quando arriverà..."

"Il dottore e Zel non sono ancora riusciti a controllare quell'affare..." aggiunse un'altra recluta. "E intanto noi siamo qui che dobbiamo fare il nostro lavoro malgrado tutto quello che sta accadendo."

Come per dare enfasi alle sue parole, un'altra scossa sismica colpì il laboratorio, con una tale foga che la maggior parte dei presenti venne scaraventata a terra con un collettivo grido di paura e sorpresa. Gli uomini del Team Meteora cercarono di aggrapparsi alle prime cose che capitavano loro sottomano, spesso con il solo risultato di essere trascinati a terra assieme ad esse... e questa volta, il terremoto non si quietò dopo pochi istanti, ma aumentò di potenza e di intensità con un rombo terrificante, come se qualcosa di immenso si stesse avvicinando scavando sottoterra con velocità inumana.

"Ah! E... e questo cosa... sta... sta arrivando qualcosa! Qualcosa di enorme! Ma che diavolo..." esclamò spaventata una recluta...

Un attimo dopo, il pavimento si sollevò letteralmente in aria e scaraventò a terra quelle reclute che si trovavano entro alcuni metri di raggio! Una forma colossale, grondante di terra e polvere, fece irruzione nella sala, cogliendo le reclute completamente di sorpresa e disperdendole... e quando il polverone si fu posato, gli agenti del Team Meteora restarono congelati dal terrore davanti alla mastodontica figura di uno Steelix di dimensioni eccezionali che emergeva da una galleria scavata proprio sotto di loro, con una figura umana dai capelli multicolore in groppa su di esso, ben piazzata dietro la nuca del serpente d'acciaio.

"STEEEEEEL!" tuonò il Pokemon Acciaio/Terra, con un ruggito talmente fragoroso da mandare in pezzi i vetri e far tremare le pareti! Gli uomini del Team Meteora rimasero congelati dov'erano, talmente spaventati da non avere neanche la presenza di spirito di afferrare le loro Pokeball - e del resto, pensavano molti di loro, a cosa sarebbero potute servire contro Saphira, la più forte allenatrice della resistenza, e uno Steelix di quelle dimensioni?

"Che nessuno si muova." intimò Saphira, giusto per far capire agli uomini del Team Meteora in che posizione si trovavano. "Nessuno faccia scherzi, o non garantisco per le loro vite!"

Con un agile balzo, la giovane donna smontò dalla groppa di Steelix, e si diresse con passo sicuro verso uno dei pochi terminal ancora funzionanti. Con uno spintone, scacciò la recluta che era rimasta paralizzata dal terrore davanti alla tastiera del terminale, e cominciò a premere dei tasti a caso - certo, sarebbe stata lei la prima ad ammettere che di queste diavolerie tecnologiche ci capiva poco o niente. La fortuna fu dalla sua parte, e la giovane donna vide accendersi sullo schermo una mappa della zona circostante, sulla quale lampeggiavano diverse spie rosse che indicavano sicuramente qualcosa di importante. Con una rapida occhiata, Saphira appurò che la più grande di queste spie era in prossimità dei laboratori dei piani superiori, dove molto probabilmente si trovavano gli ufficiali di più alto rango. Bene, questo voleva probabilmente dire che il gruppo di Vera stava facendo ilsuo lavoro. Tuttavia, le reazioni sullo schermo indicavano un'enorme emanazione di energia in quello stesso punto...

"Hm... forse Vera e gli altri si sono imbattuti nel PULSE-Abra." affermò la giovane donna. "Bene, questo è un problema in meno da risolvere... ma forse è il caso di andare a dare una mano. Non si sa mai cosa potrebbe accadere con quei dannati PULSE."

Saphira alzò lo sguardo dalla console, e guardò con disdegno il resto del Team Meteora. Sotto lo sguardo feroce di Steelix, i malfattori non avevano osato neanche alzare un dito, temendo che il Pokemon Serpeferro li avrebbe schiacciati come formiche al primo cenno di reazione. "Voi, che cosa state facendo ancora qui? Vi consiglierei di tagliare la corda finchè potete e consegnarvi alle autorità. Lì, direte tutto quello che sapete del Team Meteora, della loro organizzazione e di cosa stanno architettando. E' meglio di quanto meritate, ma non sono nella posizione di badare a queste piccolezze."

"Ugh... accidenti, bella scelta che abbiamo..." mormorò sarcastico uno degli uomini del Team Meteora. Ma tra questa prospettiva, e quella di diventare la colazione di uno Steelix grande come un treno proiettile, non c'era bisogno di riflettere a lungo per scegliere e il mastodontico Pokemon Acciao/Terra scosse la terra ancora per un attimo, in modo che fosse chiaro cosa sarebbe successo di lì a poco. "E va bene... ragazzi, questa base è perduta, e lo saremo anche noi, quando Lin verrà qui e troverà questo caos. Non so voi, ma io preferisco salvare la pelle, se non altro."

"Ugh... razza di traditore! Hai dimenticato il motivo per cui noi del Team Meteora stiamo combattendo?" esclamò indignato un altro dei tizi vestiti di nero, evidentemente un po' più fanatico degli altri.

Steelix corrugò la fronte e scosse il terreno un'altra volta... e questa volta, il malcapitato scagnozzo fece un salto per la paura e si sedette per terra accanto ad un armadietto schiacciato da una trave caduta.

"Se hai voglia di morire qui, schiacciato dai detriti, o mangiato da questo gigante di metallo o dall'Hydreigon della comandante suprema... beh, quelli sono affari tuoi!" rispose prontamente il primo che aveva parlato.

La prospettiva di una fine così rapida ed ingloriosa fu più che sufficiente a convincere lo scagnozzo che fosse nei suoi migliori interessi fare come Saphira aveva suggerito, senza tanti colpi di testa... e nel giro di pochi secondi, i pochi scagnozzi del Team Meteora rimasti stavano abbandonando la sala, portandosi dietro soltanto i loro Pokemon e poco altro. Per quanto potesse dar loro fastidio ammetterlo, quella base era compromessa, e restare ancora sarebbe stato da folli. Saphira restò a guardarli con espressione assassina mentre il laboratorio si svuotava rapidamente, e annuì con approvazione... ma sentir dire che la comandante suprema stava arrivando le fece drizzare le antenne e smorzò un po' la sua sicurezza. Non aveva mai incontrato la comandante suprema del Team Meteora - questa Lin di cui Vera e i suoi compagni avevano sentito parlare da Cal - ma se era in grado di spaventare persino Lord Solaris, era sicuramente un'avversaria estremamente pericolosa. Saphira non era sicura al cento per cento che sarebbe stata in grado di affontarla... ma allo stesso tempo, si trattava di un'occasione fin troppo ghiotta. Se fosse riuscita ad eliminare Lin, il Team Meteora avrebbe subito un colpo da cui non si sarebbe mai più ripreso, e c'erano buone probabilità che potesse addirittura crollare una volta per tutte.

"Una cosa è certa, se questa Lin è davvero temibile come diceva quell'ex-agente, allora io sono praticamente l'unica tra tutti noi che possa affrontarla." disse Saphira. Con un cenno, la giovane donna si rivolse allo Steelix gigante. "Okay, Steelix, distruggi questa stanza. Il Team Meteora non la userà mai più."

"STEEEEEEL!" tuonò il gigantesco serpente d'acciaio. Si sollevò per un breve tratto, e quanto Saphira si fu posta in un luogo sicuro, eseguì una spazzata con il proprio corpo, travolgendo tutto ciò che era rimasto nella stanza come un tornado! Con un frastuono assordante, i terminali, gli armadi e il resto dell'arredamento venne fatto a pezzi e sparpagliato sul pavimento, e Steelix si fermò ad ammirare il risultato del suo attacco con espressione cupa.

"Okay, questa è fatta. Adesso cerchiamo il capo del Team Meteora." affermò Saphira. Ad un altro suo cenno, il mastodontico Pokemon Acciaio/Terra si abbassò e le consentì ancora una volta di salirgli in groppa. "Ottimo, Steelix. Adesso... sistemeremo assieme il Team Meteora, una volta per tutte!"

Steelix emise un acuto stridio metallico e sprofondò nuovamente nella galleria che aveva scavato, diretto verso la loro prossima destinazione...

 

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Il minaccioso PULSE-Abra non sembrava essere impressionato dal numero dei suoi avversari, e vedere Vera, il suo Blaziken e il resto dei loro compagni che facevano irruzione dalla porta non aveva in alcun modo diminuito la sua aggressività. Con uno stridio cacofonico, il piccolo Pokemon Psico corrotto si sollevò in aria, sollevando le corte braccia in aria e raccogliendo un'enorme sfera di energia psichica sopra di sè.

"Attenti, ragazzi, sta per usare un attacco Psicoshock!" esclamò Max. Il suo Gardevoir si piazzò davanti a lui e si caricò per un breve istante, avvolgendosi per qualche istante in un'aura violacea... e quando PULSE-Abra abbassò le braccia, scagliando la sfera di energia mentale con tutte le sue forze, l'elegante Pokemon Psico/Folletto rispose a tono.

"Resta dietro di me, Max." affermò telepaticamente quello che solo pochi mesi prima era stato un piccolo Ralts. "Cercherò di indebolire quell'attacco. Palla Ombra!"

"Grazie, Gardevoir!" esclamò Max nel momento in cui il Pokemon Abbraccio scagliò il suo attacco, sotto forma di una sfera di pura oscurità che sfrecciò verso lo Psicoshock del nemico e lo incontrò a metà strada, iniziando un fragoroso contrasto! Gli occhi di PULSE-Abra si illuminarono furiosamente, brillando di un innaturale colore azzurro che passò rapidamente ad un rosso sanguigno... e il Pokemon mutante mise ancora più forza nel suo attacco, cercando di sopraffare la Palla Ombra di Gardevoir.

"Attento, Gardevoir! Non puoi sperare di contrastare quell'attacco così facilmente..." esclamò Vera, un attimo prima di rendersi conto che non era quello lo scopo dell'elegante Pokemon telepatico. Con un volteggio, Gardevoir creò un'altra Palla Ombra nel palmo di una mano e lo scagliò contro il colpo dell'avversario, in modo da ostacolarlo ancora di più. Gardevoir non perse il ritmo, e scagliò una raffica di colpi contro lo Psicoshock del nemico, riuscendo almeno per qualche secondo a tenerlo fermo.

E quei pochi secondi erano tutto quello di cui Vera e i suoi compagni avevano bisogno.

"Blaze!" esclamò Blaziken con voce acuta e stridente. Vera disse di sì con la testa, e diede ordine di scagliare uno dei suoi attacchi più potenti.

"Okay, Blaziken, è il momento giusto! Usa il tuo attacco Turbofuoco!" esclamò la ragazzina castana. Il galletto kickboxer si caricò per un istante, aprì il becco, e scagliò una fiammata turbinante contro l'avversario, facendola atterrare proprio sotto di lui. Una colonna di fiamme scarlatte si levò di colpo con un ruggito terrificante, e PULSE-Abra si ritrovò d'un tratto circondato da un muro di intense fiammate che gli impedivano di muoversi e di vedere!

"AAAAABRAAAAA???!" stridette il Pokemon Psico. La sua armatura emise delle scariche elettriche, e i suoi occhi ripresero ad illuminarsi ad intermittenza... se qualcuno avesse potuto vederlo, avrebbe forse potuto vedere che l'aura malvagia provocata dall'energia PULSE cominciava ad indebolirsi.

Tuttavia, il Pokemon continuava a resistere ai tentativi di essere liberato. Dopo un istante di esitazione, PULSE-Abra si concentrò di nuovo e richiamò indietro il suo attacco Psicoshock, lasciando che gli attacchi Palla Ombra scagliati da Gardevoir si disperdessero. Con immenso stupore, i ragazzi videro la massa di energia rosata che tornava indietro come una sorta di immenso boomerang e si scontrava con il Turbofuoco di Blaziken! Si sentì un frastuono riimbombante mentre i due attacchi premevano l'uno sull'altro... e dopo alcuni secondi di contrasto, il Turbofuoco di Blaziken e lo Psicoshock di PULSE-Abra si dissolsero a vicenda in una raffica di lampi luminosi che fecero piovere una raffica di scintille su ciò che rimaneva della stanza!

"Cosa? Ma... ma come ha fatto?" esclamò Ritchie con gli occhi sgranati. "Com'è possibile che un Pokemon faccia tornare indietro il proprio attacco?"

"Lilliiii..." affermò la Lilligant di Laura corrugando la fronte.

La sua allenatrice annuì nervosamente. "E' vero quello che dice Lilligant... stiamo pur sempre parlando di un Pokemon corrotto dal PULSE. Non abbiamo idea di quali capacità sia dotato."

"Già... immagino che dobbiamo aspettarci di tutto da questi cosi! Beh, non mi sono mai piaciuti gli imbroglioni, quindi... Ninetales, usa Stordiraggio!" esclamò Charlotte. La volpe a nove code si mise in guardia, aprì le code come un ventaglio e inquadrò PULSE-Abra, per poi investirlo con un'ondata di energia occulta che creò delle guizzanti ombre colorate tutt'attorno ad esso per qualche istante. Questa volta, il Pokemon Psico corrotto cominciò a vacillare come se fosse stato ubriaco, e Charlotte ghignò trionfante. "Sì! Ce l'abbiamo fatta, ragazzi! Io e Ninetales siamo riusciti a confonderlo!"

"Ottimo lavoro, sorellina! Adesso credo proprio che possiamo finire noi il lavoro!" esclamò Laura. "Lilligant, attacca con Introforza!"

"Absol, usa Psicotaglio!" ordinò Drew.

"Walrein, colpiscilo con Geloraggio!" fu l'ordine di Hitomi.

"Usa di nuovo Palla Ombra, Gardevoir!" disse Max.

"Sparky! Caricati al massimo... e poi sprigiona un attacco Tuono!"

"Blaziken, attacca con Lanciafiamme! Questo è il momento giusto!"

Tutti i Pokemon, agendo con incredibile sincronimo, caricarono i loro attacchi migliori e cominciarono a bombardare PULSE-Abra da ogni angolazione possibile! Nonostante la confusione, il piccolo mostro corazzato emise uno stridio indignato e aprì le braccia, creando così un potentissimo scudo di energia attorno a sè. Gli attacchi dei Pokemon avversari si abbatterono con violenza sulla protezione di PULSE-Abra, che intensificò i suoi sforzi per proteggersi e stridette per la rabbia e la frustrazione. Nonostante tutto il suo potere, lo stavano spingendo fino ai suoi limiti... non aveva la possibilità di interrompere la concentrazione sulla barriera per rispondere con un attacco.

"Ab! Absol! Absoooool!" esclamò lo Absol di Drew. Con una serie di rapidi movimenti della testa, il Pokemon Buio scagliò una raffica sempre più intensa di attacchi Psicotaglio contro il nemico, per cercare di sfondare lo scudo.

"Continuate così! Non potrà resistere a lungo!" esortò Gardevoir, vedendo tutti gli allenatori che continuavano ad incitare i loro Pokemon. Anche gli allenatori che in quel momento non erano impegnati nella lotta facevano il tifo, mentre Sirius, il Dr. Connal e Zel restavano in disparte ad osservare speranzosi gli sforzi dei loro avversari.

"In questo momento, l'ironia della sorte vuole che loro, i nostri peggiori nemici, siano la nostra migliore possibilità di sopravvivenza." disse tra sè Sirius. Il suo occhio bionico, ricordo di una feroce lotta con Corey, brillò sinistramente mentre cercava di osservare tutte le mosse dei Pokemon della resistenza. "Soprattutto quella mocciosa, Vera Maple. Non c'è che dire, abbiamo davvero lasciato che questa minaccia crescesse troppo... è riuscita ad umiliarmi già due volte, quella dannata marmocchia, e diventerà sempre più forte col tempo. Ma per adesso... sono costretto a lasciarla fare. Non appena la comandante suprema non ci starà più fiatando sul collo, farò in modo di prendermi la rivincita."

La battaglia tra PULSE-Abra e i Pokemon della resistenza era giunta ad un pericoloso stallo. Il Pokemon mutato stava facendo ricorso a tutti i suoi considerevoli poteri per proteggersi dalla raffica di colpi che gli pioveva addosso, e lo schermo energetico semitrasparente che lo circondava stava addirittura cominciando ad espandersi, e a costringere i suoi avversari ad indietreggiare. Vera corrugò la fronte preoccupata, e il suo Blaziken illuminò gli occhi, mentre delle lingue di fuoco scarlatte si dipartivano dalle sue piume. La Megapietra che portava al collo si illuminò flebilmente, e nello stesso momento, anche il Megacerchio che Vera portava ad un polso emise una tenue aura...

"BLAAAAAAZE!" stridette il Pokemon Fuoco/Lotta, sentendosi pervaso da una scarica di energia che lo fece sentire improvvisamente più forte... più potente... si sentiva in grado di fare qualsiasi cosa e sconfiggere qualsiasi avversario. Istintivamente, Blaziken percepì che l'energia gli stava venendo dalla Megapietra... ma anche che non era tutto lì, e che ci sarebbe voluto ancora tempo ed allenamento per poter sbloccare del tutto la Mega Evoluzione.

Detto questo, quel potere che sentiva in quel momento era più che sufficiente per fare quello di cui c'era bisogno.
"Blaziken..." mormorò Vera, mentre sentiva uno strano calore che si sprigionava da qualche posto nel suo petto, e si diffondeva in tutto il suo corpo, facendola sentire più forte e decisa. "Blaziken, usa il tuo attacco Calciardente! Adesso!"

"BLAZIKEEEEEN!"

Uno stridio assordante rimbombò nella sala, costringendo gli umani nella stanza a coprirsi le orecchie, e Blaziken spiccò un salto enorme e volteggiò su sè stesso, estendendo la gamba avvolta da fiamme scarlatte. Troppo impegnato a proteggersi dal resto degli attacchi, PULSE-Abra non fu in grado di veder arrivare l'attacco in tempo... e il calcio fiammeggiante impattò con violenza contro la barriera psichica, che rsistette per alcuni secondi stridendo sinistramente...

... e poi andò in pezzi con un terrificante rumore di vetro infranto!

PULSE-Abra barcollò e il visore del suo elmetto lampeggiò freneticamente per esprimere l'incredulità del Pokemon mutato... una frazione di secondo prima che la raffica di attacchi lo colpisse in pieno, e il Pokemon mutato scomparisse in una raffica di esplosioni e lampi di luce! Il Geloraggio di Walrein, l'Introforza di Lilligant, la Palla Ombra di Gardevoir, lo Psicotaglio di Absol e il Tuono di Sparky si fusero tutti assieme in un unico micidiale attacco che sopraffece l'avversario!

"AAAAAABRRRRRRAAAAA!!!" esclamò PULSE-Abra. La sua armatura cominciò ad andare in pezzi, e dalle fessure che si aprivano su di essa cominciò ad uscire un getto di vapore nerastro che si disperse pochi istanti dopo. Quando ormai la trasformazione non fu più in grado di reggere, la corazza di PULSE-Abra andò in pezzi con uno schianto assordante e precipitò sul terreno, ridotta in piastre contorte e semifuse. Dopo diversi secondi di luce e fragore assordante, il Pokemon corrotto dal PULSE riapparve, in un silenzio inquietante, e la polvere dell'esplosione si posò sul pavimento come a voler presentare un cupo scenario...

Il Pokemon Psico si era liberato dall'influsso del PULSE, ed ora fluttuava al centro del laboratorio semidistrutto, massaggiandosi la testa con espressione disorientata. Gli sembrava di essersi svegliato da un incubo, un sogno terrificante e fin troppo realistico...

Guardando verso il basso, Abra notò i Pokemon contro cui aveva combattuto fino a quel momento, e li vide assumere un'espressione sollevata. Accanto a loro, c'erano diversi allenatori che lui non aveva mai visto prima di allora... e certo non ci voleva l'intelligenza sovrumana di Abra per capire che cosa fosse successo. In particolare, il suo sguardo andò al Blaziken che ora si era messo su un ginocchio sul pavimento, le piume stoccate di un brillante colore rosso. Sembrava essersi stancato molto, ma riuscì ad alzare lo sguardo verso di lui, e lo osservò fieramente.

"Abra..." mormorò il Pokemon Psico, e fece un cenno ai ragazzi come per ringraziarli.

"Ce... l'abbiamo fatta, vero?" chiese Laura passandosi una mano sulla fronte, sperando che non ci fossero altre sorprese.
Vera guardò verso i suoi compagni d'avventura e li vide quasi tutti sorridere - anche la seriosa Hitomi abbozzava un sorriso soddisfatto. "Sì... direi che ci siamo riusciti!" rispose infine la bambina di Hoenn, e fece il segno dell'okay ad Abra. Doveva ammettere che c'era anche la soddisfazione di far vedere a quelli del Team Meteora che uno dei Pokemon da loro catturato aveva ritrovato la libertà. "Puoi andare, Abra. Sei libero. Quelli del Team Meteora non ti daranno più fastidio, non è così?"

Il Gardevoir di Max guardò freddamente il Dr. Connal, Sirius e Zel... e quest'ultimo, la cui personalità dominante al momento era la mite Lumi, si alzò e si spazzò la polvere dal vestito. "Sì... è vero, non abbiamo più intenzione... di usare quell'Abra per i nostri esperimenti." affermò con esitazione. Sirius storse il naso, ma in quel momento non c'era molto che potesse fare... era già abbastanza che gli venisse data una piccola opportunità di salvarsi la pelle.

Abra annuì di nuovo e congiunse le mani sul petto, e usò la sua mossa Teletrasporto, mettendosi a brillare per una frazione di secondo prima di scomparire in una piccola colonna di luce bianca. Ritchie si tolse il berretto per un attimo e si passò una mano sulla fronte come se volesse tergrsi un po' di sudore. Era stata una battaglia dura, ma ne erano usciti vincitori. "Dobbiamo ringraziare te, Charlotte. Se tu e la tua Ninetales non foste riusciti a mettere a segno quello Stordiraggio, sarebbe potuta andare molto peggio."

"Nine!" esclamò fieramente la volpe a nove code, la testa alzata in un'espressione di orgoglio e gioia.

Fern, che non aveva potuto fare altro che guardare come stessero andando le cose, incrociò le braccia sul petto e sospirò. Il fatto di non aver potuto fare nulla gli dava parecchio fastidio... e soprattutto, lo irritava che ancora una volta fossero stati quei mocciosetti di Hoenn a farlo finire in secondo piano, con quel loro modo di fare fin troppo ottimista. Ancora una volta, avevano vinto... e forse, c'entrava qualcosa quella Megapietra che Elisio aveva donato a Vera... ma Fern era irritato da come si portavano. Sembravano così orgogliosi della loro vittoria, e non pensavano a cosa sarebbe venuto dopo...

Forse era vero... forse stava davvero sprecando il suo tempo con questo branco di idioti... non era nemmeno lui un fan del Team Meteora, ma nonostante i loro metodi... che avessero loro l'idea giusta per quello che sarebbe dovuto essere di Reborn? Che alla fine... la cosa migliore da fare non fosse opporsi a loro? La fortuna aveva aiutato la resistenza fino a quel momento, ma presto o tardi si sarebbe esaurita.

Ma in quel momento non c'era il tempo di porsi tali domande. C'era una questione un po' più urgente da affrontare, come Sirius ricordò mentre si alzava da terra. "Per quanto siamo nemici, devo ammettere che siete stati notevoli. Devo ammettere che vi ho sottovalutati... ma resta il fatto che tra non molto arriverà la comandante suprema, e non è il caso di farvi trovare qui."

"Oops, già, quasi dimenticavo che il grande capo dei cattivi sarà qui a momenti. Allora... che cosa si fa, eh? Come facciamo ad andarcene senza che lei ci scopra?" chiese Julia, portandosi dietro Ortilla e Alty.

Il Dr. Connal raggiunse ciò che rimaneva della macchina PULSE e premette un pulsante che era rimasto in parte nascosto dalla mole di quel marchingegno. Con un suono basso e rombante, una sezione di muro su un lato della stanza si sollevò e rivelò una galleria buia che si dirigeva verso valle. "Prendete questa via di fuga." affermò. "E sperate che non ci incontriamo più per molto tempo. Non avrete la stessa fortuna, la prossima volta."

"Le consiglierei di non essere tanto sicuro di sè, dottore." affermò Vera. "Come ha potuto constatare da sè, sono stata in grado di mettere all'angolo il suo collega Sirius, ed io e i miei Pokemon continueremo a fare del nostro meglio per diventare più forti. La prossima volta che ci incontreremo, potrebbe essere lei a non avere la stessa fortuna di oggi."

"Orario e modalità di arrivo di comandante suprema Team Meteora tuttora sconosciuti." intervenne Florinia. "Questa unità consiglia di evitare ulteriori ritardi e prendere la via di fuga il più velocemente possibile."

"Aspettate." affermò Ritchie. "C'è... qualcun altro che dobbiamo andare a prendere! Simone è rimasto indietro, e dovrebbe essere proprio qui dietro di noi..."

Pietro disse di sì con la testa. "E' vero... quella recluta del Team Meteora non mi è sembrato poi troppo cattivo, in fin dei conti." affermò. "Non mi dispiacerebbe certo se anche lui potesse salvarsi... Dov'è, voi lo avete visto?"

"Una recluta del Team Meteora che vi ha aiutato?" chiese Drew dubbioso. "Di chi si tratta? Noi non ne sappiamo niente."

La risposta arrivò un istante dopo, quando la recluta in questione fece irruzione nella stanza, respirando affannosamente. Vera e il suo Blaziken fecero un piccolo salto per la sorpresa, ma non fecero in tempo a fare domande prima che Simone iniziasse a parlare, concedendosi a malapena il tempo di prendere un respiro! "Sta arrivando! L'ho vista! Era lì sul suo Hydreigon!" gridò a squarciagola. "La comandante suprema è qui! Non potete più attendere oltre!"

"E' arrivata..." mormorò Sirius. "Vera Maple... per te e i tuoi compagni questa è l'unica possibilità di andarvene vivi da qui! Se la comandante suprema vi trova qui, ci farà a pezzi tutti quanti!"

"E allora... non perdiamo altro tempo e tagliamo la corda, direi!" rispose Cain. Si fermò giusto un attimo per prendere il polso a Simone e strattonarlo leggermente verso la via d'uscita. "Anche tu, Simone! Non è il caso di restarsene qui e rischiare che il tuo capo rovini un bel faccino come questo, no?"

"Cosa? Ma... ma che ti salta in..." cominciò a dire l'agente del Team Meteora. Non riuscì a terminare la frase prima che il giovanotto dai capelli viola lo prendesse per un polso e, senza troppi complimenti, se lo trascinasse dietro nella via di fuga segreta. Non appena l'ultimo membro della resistenza fu scomparso nella semioscurità del corridoio, una lastra di cemento scese giù e chiuse l'apertura, sulla quale poi scivolarono nuovamente le sezioni di muro che si erano mosse. Della presenza di Vera e dei suoi compagni nella sala non era rimasto nulla, e Sirius tirò un sospiro di sollievo. Se non altro, adesso aveva la possibilità di non essere accusato di incompetenza... cosa che nel libro di Lin, era la mancanza peggiore, e avrebbe potuto comportare un viaggio di sola andata nelle fauci di quel terrificante Hydreigon.

"Non c'è più tempo, comandante Sirius." affermò il Dr. Connal. "Lin è qui. Presentiamoci bene."

Sirius annuì e cercò di assumere un'espressione calma e controllata, nonostante dentro di sè si sentisse un fascio di nervi... e con lui, il Dr. Connal e Zel si misero sull'attenti, sperando di presentars abbastanza bene alla loro comandante suprema nonostante le condizioni disastrate del laboratorio.

Nonostante tutto, quando sentirono una fredda e decisa voce femminile riecheggiare dalla porta d'ingresso, restarono tutti e tre raggelati.

"Sono arrivata. E devo dire che l'impressione iniziale non è positiva." disse la voce della figura femminile che stava in quel momento facendo il suo ingresso. Sirius si irrigidì per la paura, e si azzardò a guardare soltanto con la coda dell'occhio verso l'ingresso...

Lin, la comadante suprema del Team Meteora, era una donna alta e dal fisico atletico, vestita di una tuta aderente di colore blu scuro, con delle sezioni nere sul torace, sulle braccia e sulle gambe, e un paio di stivali di colore blu-viola con una striscia nera all'altezza delle caviglie. Un ampio mantello nero con l'interno rosso era legato sulle sue spalle, dandole un aspetto impressionante ed autoritario. Ma sicuramente, a rendere quella figura davvero terrificante erano quei gelidi e penetranti occhi verdi che sembravano scrutare la stanza immersa nella confusione. Aveva i capelli di colore verde scuro legati in una folta coda di cavallo, e una frangia le ricadeva sulla fronte. Al suo fianco svolazzava, a pochi metri da terra, il suo mostruoso Hydreigon, con tutte e tre le bocche contorte in un ghigno atroce che prometteva nient'altro che morte e distruzione a chiunque osasse opporsi a lui e alla sua padrona. Una gelida aura di morte e malvagità sembrava aleggiare attorno alle due figure, mentre la donna muoveva un passo all'interno della sala schiacciando una lampadina sotto un piede.

Sirius, Zel e Connal restarono in cupo silenzio mentre la leader del Team Meteora si fermava vicino a loro e, uno alla volta, li guardava dritti negli occhi. Sembrava che volesse leggere nei loro occhi i loro pensieri e godersi la loro paura, mentre Hydreigon si abbassava di un po' e cominciava ad annusare i tre sottoposti con sguardo famelico. Non attendeva che il più esile pretesto, un cenno della sua padrona per fare a pezzi qualcuno di loro.

"Comandante suprema..." sussurrò Sirius.

Lin alzò una mano per intimare il silenzio. "Sirius. Come è andato il progetto PULSE-Abra?"

Sirius tenne a freno la paura in modo da dare alla comandante suprema un rapporto quanto più dettagliato possibile. "Sì, comandante suprema... abbiamo fatto degli esperimenti nell'utilizzo del PULSE per incrementare i poteri di un Abra in modo da poter teletrasportare un'intera squadra, completa di Pokemon ed equipaggiamento, nel cuore delle rovine che si trovano sotto Reborn City." spiegò rapidamente. "Tuttavia, nonostante i nostri sforzi, non è stato possibile controllare il potere di Abra, e il progetto ha dovuto essere... terminato."

Lin non reagì subito. Restò per diversi secondi davanti a Sirius. inchiodandolo al terreno con quell'espressione gelida e feroce... e poi, estese la mano verso di lui e lo prese per il collo, tagliandogli per un attimo il fiato nei polmoni. Connal e Zel strinsero i denti con orrore, ringraziando tra sè qualunque divinità li ascoltasse del fatto di non essere loro i bersagli dell'ira di Lin.

"Incompetenti." sentenziò Lin, per poi mollare la presa su Sirius. Il luogotenente del Team Meteora boccheggiò un paio di volte, e si massaggiò il collo dove le dita di Lin avevano lasciato dei lividi per la forza con cui aveva stretto. "E che mi dite del resto? Dell'attacco fallito al rifugio? Delle Chiavi che non siete riusciti a proteggere? E di quei mocciosi di Hoenn che sono stati qui fino a qualche minuto fa?"

"N-non ci sono mai stati quei ragazzi di Hoenn in questa base." mentì Sirius, chiedendosi come facesse Lin a sapere già tutto quello che era successo. Era pronto a giurarlo, in certe occasioni aveva addirittura l'impressione che Lin fosse onnisciente. "Ci... sono stati dei disordini a causa dei poteri psichici di Abra che sono andati fuori controllo. E'... per questo che il laboratorio è nelle condizioni che vede adesso."

"POsso... confermare la versione del comandante Sirius." rispose Zel, co la vocedella sua personalità maschile.

"Drrrrreigon..." Il mostruoso Hydreigon della comandante suprema si avvicinò a Sirius, e una delle sue teste secondarie si appoggiò sulla spalla dell'uomo, facendogli sentire il suo alito puzzolente. Poi, Lin fece una cosa che la rese ancora più spaventosa. Si avvicinò a Sirius, in modo che i loro volti fossero ad appena una decina di centimetri di distanza... e sorrise.

"Sei sempre stato bravo a mentire, Sirius, questo lo devo riconoscere." affermò, le labbra incurvate verso l'alto in un'espressione satanica.

Sirius dovette ricorrere a tutta la sua considerevole forza di volontà per non farsi prendere dalla paura. "C-chiedo scusa, comandante suprema?" disse, cercando di non far vedere la nausea che la vicinanza della bocca vorace di Hydreigon gli provocava. Il drago oscuro a tre teste sibilò ferocemente, in modo da ricordare a Sirius quale fosse la sua posizione... non che ce ne fosse bisogno, del resto. Sirius era fin troppo cosapevole del fatto che se Lin avesse voluto, avrebbe potuto schiacciarlo come un insetto in qualsiasi momento.

L'attenzione di Lin passò immediatamente al Dr. Connal. "E lei sarebbe? Non credo di averla mai vista prima d'ora." affermò, e fece cenno ad Hydreigon di lasciar perdere Sirius, che tirò un sospiro di sollievo appena udibile quando il terrificante Pokemon Buio/Drago si allontanò. Ora, il Dr. Connal si trovava sotto il raggelante scrutinio della donna dai capelli verdi, e lui e il suo Raichu cercarono di mantenersi più calmi possibile.

"Ehm... comandante suprema Lin... in effetti, non credo di essermi mai presentato." affermò Connal. "Il mio nome è Sigmund Connal, ho 56 anni e sono lo psichiatra più rinomato di Reborn City, nonchè direttore dell'orfanotrofio cittadino e collaboratore del Team Meteora."

"Il Dr. Connal ci è stato di grande aiuto nel localizzare alcune delle Chiavi." continuò Sirius. Stava cominciando a sperare che Lin avrebbe risparmiato loro la sua collera... e se non altro, in quel momento, la donna era del tutto concentrata su Connal. Lo stava guardando negli occhi, forse in attesa di una domanda che riusciva ad intuire dal comportamento dello psichiatra.
Da parte sua, Connal non ricordava di essersi mai sentito così impotente in vita sua. Lo sguardo di Lin era penetrante, e al tempo stesso privo di qualsiasi calore umano, e si vedeva in esso un'intelligenza diabolica che non era guidata da alcuna empatia o rimorso. Il Dr. Connal aveva visto un sacco di casi inquietanti, ma mentre si sottoponeva allo scrutinio di quella donna terrificante e del suo Hydreigon, sentiva che per la prima volta da quando aveva conseguito il suo dottorato, era lui ad essere in completa soggezione. E ancora, anzi adesso più che mai, quella sensazione di aver già incontrato quella donna, da qualche parte. Quel nome che ritornava... la sua mente razionale non poteva credere che la donna che lo faceva sentire insignificante con la sua semplice presenza fosse davvero la stessa persona, eppure c'era una voce dentro di lui, nella sua mente, che si faceva sentire con sempre maggiore prepotenza... e il dottore sentiva che aveva bisogno di chiarirsi le idee.

"Ha qualcosa da dichiarare, dottore?" chiese improvvisamente Lin, avvicinandosi più di quanto Connal trovasse di suo gradimento.

Lo psichiatra sbattè gli occhi, sbalordito per essersi fatto cogliere impreparato con tale facilità, e si schiarì la voce. "Perdoni la domanda forse importuna, comandante suprema, ma avrei bisogno di chiederle un piccolo chiarimento..." provò a farsi avanti, sperando che Lin non se la prendesse a male. Mai come in quel momento Connal aveva l'impressione che la sua vita fosse appesa ad un filo.

Per fortuna, Lin non fece rimostranze. "Prego." dichiarò semplicemente.

"Grazie, comandante suprema..." disse il dottore, in quello che suonava come un sospiro di sollievo. "Ecco... per caso, ha anche lei la vaga impressione che ci siamo già incontrati da qualche parte, prima di questo momento?"

Zel restò fermo al suo posto, nel tentativo di non attirare su di sè le poco gradite attenzioni della comandante suprema... che dopo essere rimasta a pensare ad una risposta per non più di un secondo, rispose in maniera lapidaria.

"Impossibile."

Connal abbassò la testa. "S-sì, certo... immaginavo che fosse così.. volevo soltanto esserne sicuro al cento per cento. Perdoni la domanda inopportuna..." affermò con tono sottomesso. La donna dai capelli smeraldini restò a fissarlo ancora per un po', e il suo Hydreigon ringhiò con aria deliziata mentre con le teste secondarie annusava il Raichu di Connal, forse chiedendosi quanto sarebbe stato buono da mangiare...

Fu Sirius a riprendere il discorso, sperando che le notizie che aveva potessero migliorare un po' l'umore della spietata comandante suprema. "Per... quanto riguarda l'ubicazione degli oggetti che stiamo cercando, Lord Solaris ha fatto rapporto che sta per ritrovare il Braccialezaffiro, mentre Padre Elias è tuttora all'opera per recuperare la Collanasmeraldo." affermò. "Non dovrebbe mancare molto. Nonostante il fallimento del progetto PULSE-Abra, avremo presto la possibilità di accedere al sacro territorio che giace sotto la rivoltante Reborn City, e ottenere il ptere primigenio."

"La mia pazienza si va rapidamente assottigliando, Sirius." affermò minacciosa Lin. "Vi ho concesso una quantità adeguata di tempo per ritrovare le quattro Chiavi e portarle a me... ma ho l'impressione che questa missione superi di gran lunga la vostra competenza. Sarò disposta ad aspettare ancora solo per poco, mi sono spiegata?"

"Hydrrrrreigon!" ringhiò ferocemente il drago oscuro.

Sirius deglutì nervosamente. "Certamente... comandante suprema." rispose. Malgrado i suoi sforzi, non potè evitare che la voce gli tremasse per un attimo. "Non avrebbe potuto essere più chiara di così."

Lin si allontanò di qualche passo da Sirius, facendo svolazzare dietro di sè il mantello che portava sulle spalle, e per un attimo, i suoi tre luogotenenti osarono sperare di essersela cavata così. Ma la comandante suprema non era ancor arrivata alla porta, prima che il pavimento cominciasse all'improvviso a scuotersi sotto i suoi piedi, e un terremoto improvviso investì la stanza, facendo perdere l'equilibrio a Sirius e ai suoi colleghi! Lin si fermò, ma la sua espressione fredda e malevola non cambiò di una virgola, neanche quando un Cavaliere Meteora entrò trafelato nella stanza e si mise su un ginocchio in segno di sottomissione.

"C-Comandante suprema!" esclamò lo scagnozzo terrorizzato, mentre il pavimento e le pareti tremavano sempre più forte. "Mi... mi perdoni il disturbo... Un... Uno Steelix di dimensioni straordinarie ha appena fatto irruzione nel lato ovest della nostra base e ha distrutto gli strumenti che ha trovato sulla sua strada! Ha aperto le celle dei prigionieri e ha fatto fuggire tutti!"

"CHe cosa? Uno Steelix gigantesco?" esclamò Sirius. L'impressione che la giornata stesse andando di male in peggio si faceva sempre più opprimente... e peggiorò ancora quando un'altra scossa tellurica investì il laboratorio ormai in rovina, cominciando a demolire quel poco che era rimasto in piedi. Ma nemmeno questo sembrava in grado di scuotere la monolitica freddezza di Lin, che restò in piedi in mezzo al terremoto come niente fosse, mentre il suo Hydreigon si allontanava finalmente da Raichu - con immenso sollievo del malcapitato Pokemon Elettro - e tornava al fianco della sua padrona. "C-comandante suprema! Il terremoto si fa sempre più violento! Tra poco, nessun posto in questa base sarà sicuro!"

"Suggerirei di abbandonare tutto e portare con noi solo i dati indispensabili per la ricerca..." commentò Zel con la voce della sua personalità maschile.

Lin alzò una mano per fare cenno ai suoi sottoposti di stare zitti. Per un attimo, guardò con la coda dell'occhio verso la parete dove si trovava la via di fuga che Vera e i suoi compagni avevano preso. Poi, afferrò il Cavaliere Meteora che aveva dato la notizia per una spalla, e lo strattonò da parte come se fosse stato un bambino, facendolo sbattere contro il muro. "Uno Steelix gigantesco, eh? Le dimensioni non equivalgono alla forza. Ci penso io." sentenziò.

"Drrrrei!" ringhiò Hydreigon, quasi ridendo divertito. Era passato molto tempo dall'ultima volta che aveva sostenuto un combattimento serio, e la natura violenta e battagliera della sua specie lo spingeva a guardare ad una possibile sfida con entusiasmo feroce. Senza dire altro, Lin e il suo Hydreigon uscirono dal laboratorio in rovina, mentre Sirius e gli altri due comandanti del Team Meteora restarono a guardare congelati dalla paura. Anche quando Lin fu uscita dalla stanza, ci volle loro qualche secondo per ritrovare abbastanza presenza di spirito da fare l'unica cosa razionale rimasta da fare - imboccare l'uscita e andarsene il prima possibile.


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Le mura della base segreta non erano minimamente in grado di opporsi alla pottenza dei colpi di Steelix. La sua enorme coda spazzava via ogni cosa incontrasse sul suo cammino, e ad ogni ordine di Saphira, un'intera sezione della base segreta veniva demolita. Ormai era rimasto ben poco del nascondiglio... e anche quello che era rimasto non sarebbe durato più di qualche minuto. Qua e là, si vedeva anche qualche recluta che aveva incontrato la morte, schiacciata dal materiale che franava o dall'immensa mole del Pokemon Serpeferro.

"Continua così, Steelix. Anche tu odi questa gentaglia, non è così?" esclamò Saphira. "Sì, è vero... entrambi abbiamo i nostri buoni motivi per volere vendetta contro il Team Meteora. Hanno violato la tua casa, e hanno cercato di distruggere la mia famiglia. Quindi... adesso distruggiamo la loro tana e facciamogli vedere cosa succede a chi crede di poter imporre il suo volere al resto del mondo!"

"STEEEEELIX!" tuonò lo Steelix gigante, che procedette a demolire un'altra sezione di muro con un attacco Codacciaio che sbriciolò alcuni generatori e alcuni macchinari come se fossero stati fatti di creta. Saphira sorrise con cupa soddisfazione nel vedere la base dei suoi nemici venire fatta a pezzi con una tale facilità... ma tornò immediatamente seria e concentrata quando si accorse della figura alata che aveva preso il volo dal lato opposto della base segreta - un drago nero a tre teste che portava in groppa una donna dai lunghi capelli legati in una coda di cavallo. Insospettita e allarmata, Saphira immaginò che quella fosse la comandante suprema del Team Meteora, quella Lin di cui aveva sentito parlare in termini assolutamente agghiaccianti... ma il suo allarme durò poco tempo, e Saphira ricordò a sè stessa che questa poteva essere la sua migliore occasione per annientare la comandante suprema una volta per tutte, e porre fine per sempre al regno di terrore del Team Meteora.

"Attento, Steelix. Adesso abbiamo degli avversari degni." affermò la donna.

Il colosso d'acciaio interruppe il suo attacco e guardò in direzione dell'Hydreigon che si avvicinava con rapidità, preparandosi ad affrontare un combattimento più arduo delle scaramucce che aveva avuto finora. Nel giro di pochi istanti, Lin e il suo Hydreigon si fermarono in sospensione ad appena una decina di metri dai loro avversari, e le due donne incrociarono gli sguardi, promettendosi che non ci sarebbe stato quartiere. L'aria attorno ai due potenti Pokemon sembrò quasi riscaldarsi per la tensione...

"Saphira." sibilò Lin, gelida.

"Tu sei Lin, non è vero?" rispose rabbiosamente la donna dai capelli bicolore. "Quella che manda quei burattini del Team Meteora a rovinare le vite della brava gente di Reborn."

"Vedo che non ho bisogno di presentazioni." fu la risposta di Lin, che sfoderò un sorriso sadico e trionfante. "Credi davvero di poter proteggere le tue sorelle in questo modo? Credi davvero che sarà tanto facile distruggerci? Povera stupida... sei sempre stata così assurdamente disposta a sacrificarti per la tua... famiglia."

Saphira serrò gli occhi, senza degnare Lin di una risposta, ma chiedendosi come facesse quella donna a parlare in quel modo. Sembrava che Lin presupponesse di sapere molte cose su di lei... ma la verità era che questa era la prima volta in assouto che Saphira aveva visto la comandante suprema dei suoi acerrimi nemici.

"I tuoi patetici legami familiari sono così insignificanti." continuò Lin.

"Patetici, dici tu?" rispose Saphira. Stava mantenendo la calma, ma ora che Lin si era permessa di calpestare quanto di più caro lei avesse al mondo, non poteva esimersi dal rispondere a tono. "Se qualcosa minaccia le mie sorelle, io la distruggo. Si tratta di fedeltà verso la mia famiglia. Ma immagino che per una donna crudele come te, questo non voglia dire assolutamente niente."

Lin rise, una risata sommessa, quasi gutturale, piena di malvagia allegria. "Huhuhuhuuu... Fedeltà? Famiglia? Quanto sei ridicola. Tutto questo non è che spazzatura. L'unica cosa che conta, in questa realtà, è il potere! La forza fisica! Nulla può sconfiggere il potere puro e semplice!" esclamò. "E ora... te ne darò una dimostrazione! Hydreigon, annientali con Fuocobomba!"

"Presto, Steelix! Fermalo con Codacciaio!" esclamò Saphira. Il gigantesco serpente d'acciaio si mosse con tutta la rapidità di cui era capace e sollevò la coda, per poi abbatterla su Hydreigon nel tentativo di schiacciare lui e Lin! Ma il drago a tre teste agì con una velocità quasi soprannaturale... e nel momento in cui si era tirato indietro per colpire, Hydreigon spalancò tutte e tre le su bocche ed emise da esse un'immensa fiammata che coprì completamente il campo visivo di Saphira e Steelix, e li investì con una terrificante ondata di vento bollente! Saphira si protesse ilviso con le braccia e strinse i denti, rendendosi conto con disappunto che quell'Hydreigon era troppo forte persino per uno Steelix potente come il suo...

Ma non ci fu il tempo di pensare oltre. La fiammata partì ruggendo verso Steelix e assunse la forma di un kanji prima di colpire Steelix in pieno petto! L'attacco Fuocobomba esplose fragorosamente a contatto con il suo bersaglio, e le fiamme che lo componevano travolsero Steelix e lo scaraventarono via come se fosse un innocuo serpentello, lasciandogli una profonda scottatura sul petto che brillava come una macchia di lava incandescente! Il gigantesco Pokemon Acciaio/Terra lanciò un acuto stridio di dolore e barcollò sotto la potenza del colpo, mentre Saphira si aggrappava disperatamente alla sua schiena... ma ogni resistenza appariva inutile: la sua cavalcatura si clnò e cominci a precipitare, minacciando di schiacciarla fra il terreno e il suo immenso corpo!

Saphira mormorò un'imprecazione a denti stretti, ma non ebbe altra scelta che tenersi stretta il più possibile...
Il tempo sembrò quasi rallentare, mentre il mastodontico Steelix si rovesciava a terra con un frastuono terrificante, abbattendo alberi e sbriciolando pietre dove il suo immenso corpo si schiantava. Un ultimo terremoto squassò l'intera area e fece crollare intere sezioni della montagna, mentre Steelix reclinava la testa da un lato, e i suoi occhi si trasformavano in spirali. Nel giro di pochi secondi, anche un Pokemon così potente e distruttivo era stato messo al tappeto senza poter fare nulla.

Hydreigon restò a svolazzare sul posto, e ammirò con feroce gioia il risultato del suo attacco, beandosi dalla sua potenza... mentre la sua padrona ghignava sinistramente e volgeva lo sguardo in direzione del punto dove si trovava Saphira fino ad un attimo prima.

"Povera stupida. Cosa credeva di poter fare?" si chiese retoricamente la comandante suprema del Team Meteora. "Nessuno potrà mai sconfiggermi. Il mio potere è assoluto."

 

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Il gruppo di Vera e Drew aveva seguito il corridoio di fuga fino alla fine, sbucando in una radura a distanza di sicurezza dalla montagna, ed era riuscito a dileguarsi seguendo il sentiero nella foresta che li avrebbe presto portati fino alle rive del Lago Tanzanite... ma quando erano già ad una certa distanza dalla base del Team Meteora, avevano sentito il frastuono provocato dalla battaglia tra Steelix ed Hydreigon, e ne avevano visto il risultato - il titanico Pokemon Acciaio/Terra che veniva steso al suolo da un Pokemon così tanto più piccolo di lui! rano rimasti a guardare, come ipnotizzati dalla paura e dalla sorpresa, mentre Steelix si abbatteva al suolo... e Aaphira non si trovava più. La paura minacciava di travolgerli, ancora più del terremoto che la caduta di Steelix aveva provocato.

"Avete... avete visto che roba?" balbettò Cain, il cui spirito allegro era stato spazzato via dallo spettacolo agghiacciante a cui stava assistendo. "Quella... quella sarebbe Lin, la comandante suprema del Team Meteora?"

"Lin..." mormorò Charlotte con i pugni stretti accanto ai fianchi, la sua Ninetales che si avvicinava a lei e la toccava con il muso per dirle che dovevano sbrigarsi a scappare, e non sprecare questa occasione. Laura era rimasta ancora più impressionata, e in quel momento restava come imbambolata, lo sguardo perso nel vuoto, ad osservare il gigantesco Pokemon che la sorella aveva sottomesso che si schiantava al suolo privo di sensi, messo a terra con un'unica mossa. "Andiamo, Laura. Non possiamo stare qui... non stare là a preoccuparti tanto! Nostra sorella non si farà eliminare tanto facilmente, lo sai! Dobbiamo scappare, prima che quella donna ci trovi, o diventeremo cibo per Hydreigon!"

Anche Vera aveva assistito da quella distanza alla sconfitta di sTeelix, e ne era rimasta spaventata... ma si riebbe subito quando Blaziken le appoggiò una mano sulla spalla e la scosse gentilmente. La bambina castana si passò una mano sulla faccia e guardò verso i suoi amici - Max, Drew, Hitomi, Ortilla, Ritchie, i ragazzi della resistenza, il piccolo Flabebè che li aveva accompagnati in questa pericolosa avventura, e anche Simone, che li seguiva da una certa distanza senza dire una parola. Poi, si toccò quasi involontariamente il Mega Bracciale che portava ad un polso, e disse di sì con la testa, in modo da incoraggiare i suoi compagni... e quando incrociò lo sguardo di Julia, l'allegra cheerleader esperta di Pokemon Elettro disse di sì con la testa e fece un cenno in direzione del rifugio Belrose.

"Torniamo al rifugio." disse Max, tenendo sotto controllo la sua paura quanto più possibile. "Per il momento, non siamo all'altezza di quella donna... dobbiamo sfuggirle e cercare di sparire agli occhi del Team Meteora!"

"Hai ragione, Max. Andiamocene, finchè siamo in tempo." disse Drew, accarezzando il suo Absol. Il Pokemon Buio stava tremando per l'emozione, nonostante la sua espressione rimanesse distante come al solito - i suoi sensi soprannaturali gli comunicavano che stava per accadere qualcosa di terribile, ma cercò di non pensarci e seguì il resto del gruppo mentre scappavano verso le rive del Lago Tanzanite. "Ci siete tutti, vero? Non manca nessuno, vero?"

"Aspettate!" esclamò Vera, guardando con attenzione il gruppo mentre si lasciavano dietro la base operativa del Team Meteora. "Non vedo Fern! Dov'è finito?"

"Che cosa?" esclamò Ritchie, voltandosi indietro a sua volta. "Oh, santo cielo... è vero! Non vedo più Fern! Dov'è finito?"
"Elemento mancante rilevato." commentò atona Florinia. "Presenza di Fern non confermata."

Pietro strinse i denti. "Accidenti... dobbiamo ritrovarlo! Non mi è simpatico, ma non credo che mi piacerà di più scorticato."

"Dev'essere per forza da qualche parte, qui attorno..." affermò Max guardandosi intorno. Il suo Gardevoir si mise le mani sulla testa, chiuse gli occhi e usò i suoi poteri psichici per cercare di scandagliare i dintorni, in modo da cogliere i pensieri o l'energia mentale di Fern. Ma prima che potesse rendersi conto con esattezza di dove fosse il loro compagno, Florinia li richiamò all'ordine.

"La perdita di un'unità è da considerarsi accettabile." affermò la giovane donna aggiustandosi gli occhiali. "Obiettivo prioritario è assicurare la continuazione della resistenza. Restare e cercare un'unità perduta esporrebbe il nostro gruppo a rischi non necessari. Ritirarsi immediatamente."

"Cosa? Hey, un momento!" esclamò Hitomi indignata. "Come sarebbe a dire? Non vorrai dirmi che vuoi abbandonare qui tuo fratello!"

"Ha ragione, Flo!" intervenne Julia. "Fern non sarà la persona più affabile del mondo, ma non credevo ti importasse così poco di lui."

"Sentimenti e desideri personali sono un ostacolo alla produttività." tagliò corto Florinia. "Al momento, la priorità è assicurarsi che la resistenza continui ad operare. Da questo punto di vista, un membro è sacrificabile."

"Blaziken..." grugnì il Blaziken di Vera, con evidente dispiacere. Il Pokemon Fuoco/Lotta graffiò la corteccia di un albero con i suoi artigli per la frustrazione, ma dovette arrendersi all'evidenza - se fossero rimasti, non avrebbero fatto altro che rischiare di farsi scovare da Lin, nel qual caso il meglio in cui avrebbero potuto sperare sarebbe stata una morte rapida.

"Tsk..." commentò Vera, riprendendo il passo. "Andiamo, ragazzi. Non appena ne avremo la possibilità, cercheremo Fern."

"Va bene..." rispose Hitomi rassegnata, riprendendo la fuga con riluttanza. Ortilla ed Alty chiudevano la fila, tenendo il riluttante Simone per un braccio, e gettandosi un'occhiata dietro le spalle per assicurarsi che nessuno li stesse seguendo. Per fortuna, la situazione sembrava tranquilla... a parte il terrificante Hydreigon che, da qualche parte là sopra, volteggiava attorno al covo del Team Meteora.

 

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Sulla groppa della sua mostruosa cavalcatura, Lin guardò con espressione di superiorità verso le rive del Lago Tanzanite, e un sorriso malvagio apparve nuovamente sulle sue labbra.

"Vai, Vera Maple. Scappa quanto vuoi. Presto dovrai arrenderti all'evidenza che nè tu nè i tuoi ridicoli amici potete nulla contro di me!"

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CONTINUA...

 

Note dell'autore: E finalmente anche questo capitolo è completo! Un altro Pokemon PULSE è stato fermato, e il Team Meteora ha perso una base segreta… e inoltre, abbiamo avuto un piccolo assaggio della Mega Evoluzione di Blaziken, anche se ci vorrà ancora un po' di tempo prima che Vera riesca a farlo evolvere per davvero. Ma anche Lin ci ha fatto vedere di cosa è capace… e adesso, immagino che avrete capito come mai tutti nel Team Meteora sono terrorizzati da quella donna demoniaca. Credetemi, Lin non si fermerà davanti a nulla pur di avere ciò che vuole…

Ho l’impressione che Vera e i suoi compagni, da questo momento in poi, avranno molto di cui preoccuparsi. Da questo momento in poi, il Team Meteora comincerà ad usare metodi sempre più drastici per eliminare la resistenza… ma sperabilmente, i nostri eroi riusciranno a stare qualche passo davanti a loro! Quale sarà la loro prossima mossa? La risposta… quanto prima su queste pagine! A presto!

  
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