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Autore: Hikari29    17/04/2018    1 recensioni
[ATTENZIONE : non fatevi ingannare dal titolo... Niente lupi mannari qui]
AU...mi hanno sempre incuriosito questo genere di storie...
E voi? Avete mai pensato a come sarebbero cambiati i personaggi vivendo in un altro mondo?Beh, io si ...e personalmente il contesto di dolce flirt mi ha sempre ispirata parecchio .
Vecchi e nuovi personaggi,ognuno con un ruolo fondamentale in questo mondo fatto di magia ,combattimenti ,amore...e anche un pizzico di follia. Due scuole... Dove ognuno avrà il suo ruolo. Una protagonista dal passato complicato, che ricomincerà a sorridere solo grazie all'affetto per i suoi nuovi amici. Incontri, scontri, lacrime, sorrisi, abbracci e sfide, e comportamenti inaspettati da parte di alcuni studenti, perché diciamocelo... Non si giudica un libro dalla copertina... Ed Eri lo capirà presto.
Questa è la mia prima storia ,o meglio la prima volta che ho il coraggio di presentarvi una mia creazione...e se vi ho incuriositi, preparatevi ad "Alpha Academy "....il dolce amoris non sarà più lo stesso.
! AVVERTENZE: la storia è un adattamento di una versione originale che potete trovare su wattpad!
Genere: Fantasy, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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P.O.V Eri

 

- Aula di combattimento -

 

<< Siamo qui!! >> urlo spalancando la porta .

Ho ancora il fiatone e, insieme a me, anche Kentin si lascia andare sfinito appoggiando le mani sulle ginocchia.

<< Ma prego. Alla buon ora. >>

Con un’ occhiataccia della Delenay ci avviciniamo ai nostri compagni, più incuriositi dal vederci insieme che dal nostro ritardo. Ritardo che, tra l’altro, avrei potuto evitare se QUALCUNO non mi avesse trascinato con se a soli cinque minuti dall’inizio dalle lezioni.

Faccio l’offesa, ma il ragazzo in questione decide di giungere le mani in segno di scuse e, con i suoi occhioni verdi da cucciolo, cerca il mio perdono.

Come devo fare con te, Kentin?

 

Quasi come se avessi parlato, il moro si avvicina e si giustifica : << dovevo pur dirti di me e Violet, no? >> .

D’accordo. Questa te la do buona. D’altronde, non c’era niente che avrebbe potuto rendermi più felice…

 

Finalmente mi volto, decisa a seguire la lezione, ma un punk di mia conoscenza non smette di fissarmi e, ancora una volta, mi da sui nervi col suo ghigno irritante.

Si avvicina.

Scommetto che farà di tutto per infastidirmi. Ma, allora perché?

Perché non riesco ad odiarlo?

Conosco l’odio, o meglio, so quando una persona mi indegna a tal punto da provocare il mio completo disinteresse . Eppure, con lui… è come se non riuscissi ad ignorarlo.

 

<< A cosa pensi, ragazzina ? >>

<< Ma ciao, Castiel. Anch’io sono felice di vederti. >> dico, ovviamente, ironica.

<< So quanto ti entusiasmi la mia presenza, ma non devi per forza urlarlo a tutti. >>

Ma che?!

<< Che diavolo ti dice il cervello? >>

<< Piuttosto >> torna serio. << Hai avuto notizie di Armin? >>

Allora, anche tu ti preoccupi per i tuoi amici.

<< Penso che Nathaniel ne sappia qualcosa. Ma, tranquillo, farò io lo sforzo di andare a parlargli. A differenza tua, non mi dispiace affatto la sua presenza. >>

<< Ehi! Io e quello là non abbiamo niente in comune. Per forza non andiamo d’accordo. >> Incrocia le braccia. E’ quasi buffo. Poi continua : << E, comunque, mi sembra che non ti dispiaccia neanche la compagnia di qualcun altro… >>.

<< Se ti riferisci a Kentin, si, hai ragione : mi piace parlare con lui. E poi, stamattina, mi ha anche reso partecipe di qualcosa che lo rende felice. >> sorrido.

Rivolgo ancora una volta lo sguardo verso la mia insegnate di arti magiche, ma la voce profonda del rosso mi raggiunge ancora : << E da quando siete così intimi? >>.

Il tono era basso e più duro del solito.

<< Hai detto qualcosa, Castiel ? >>

Quasi dubito del mio udito, in genere perfetto e la risposta negativa del ragazzo, che fa spallucce e si volta, non fa altro che mettermi ancora più dubbi.

Che lo abbia immaginato ?

 

<< Come dicevo ragaz - >>

L’insegnante è costretta a interrompersi.

Un suono. Uno soltanto, simile a un rumore metallico. Un interruttore, ecco cosa.

E adesso, davanti a me, vedo solo l’oscurità.

No.

Non ora, ti prego.

Aiutatemi.

Mamma…

 

 

 

 

P.O.V Castiel

 

Non riesco a crederci : un blackout anche qui, all’ Alpha Academy ?

È assurdo.

 

Sospiro rumorosamente.

Purtroppo, gli alph delle persone presenti non permettono di creare in alcun modo una qualche fonte di luce. Il che mi costringe, data la mancata presenza di Iris, a intervenire in prima persona.

Senza alcuno sforzo, riesco a portare una piccola scossa fino al limite della mia mano destra e , concentrando tutto direttamente al dito indice, procuro finalmente quel poco di illuminazione necessaria a vedere oltre il mio naso.

 

Mi guardo intorno e mi assicuro che siano tutti interi – non si sa mai che qualche imbranato inciampi nel buio – finché non mi rendo conto che la figura, che fino a poco fa era al mio fianco, adesso è accovacciata a terra, immobile.

Che succede? Possibile che abbia paura del buio?

No, non è da lei. Eppure…

 

<< Eri >>

La vedo sobbalzare al tocco della mia mano sulla sua spalla.

I suoi occhi sono spenti, come persi nel vuoto, ma giurerei, nonostante la penombra, di aver visto una lacrima minacciare di uscire e rigarle la guancia.

Continuo ad osservarla immedesimandomi nel suo dolore.

Ok, lo ammetto : c’è un non so che di inquietante.

 

Con le poche forze che riesce ad usare, la vedo aggrapparsi al bordo della manica della mia uniforme. Per essere precisi, la stessa manica che avvolge il mio polso destro…

Questa volta dovranno fare a meno del mio alph : lei ha bisogno di me.

 

Senza pensarci due volte, le copro la testa con la mia giacca, la sollevo da terra e, con un senso dell’orientamento che non sapevo di avere, riesco ad uscire fuori dall’aula.

<< Tranquilla, tra poco sarai al sicuro. >> comincio ad ansimare.

<< Non sarà di certo una delle migliori giornate della stagione, ma non c’è niente di meglio della luce del sole. >>

Corro, corro.

Cavolo ! Faccio questa strada ogni maledetto giorno. Dove sono quelle scale?

Neanche a dirlo, svolto l’angolo e per poco non inciampo sul primo gradino.

Premo il piede con forza per riprendere l’equilibrio e così in salita, finché uno spiraglio di luce parallelo ai miei piedi non mi suggerisce che ho appena raggiunto il mio posto preferito .

Tiro un calcio alla porta e, come al solito, prendo un enorme sospiro preparandomi a inalare l’aria pura che mi circonda.

Il peso alle braccia comincia a farsi sentire e ,direttamente dal tessuto dell’ uniforme che le avevo lanciato, mi dice : << Ti dispiace ? Sto per soffocare. >>

Sta esagerando, ovviamente. Ma meglio non rischiare.

Inclino il busto e la aiuto a rimettersi in piedi, lei però preferisce non guardarmi e continua a fissare il paesaggio davanti a sé .

<< Tutto bene ? >> dico, sporgendomi verso le sue spalle.

Silenzio.

Forse dovrei lasciarla da sola? Forse ho sbagliato a portarla qui. E se si infuriasse?

<< Sai, Castiel. >> comincia finalmente a dire , << Ho sempre ammirato le persone forti . Non parlo del loro alph, ma della loro forza emotiva : ci sono persone che riescono a sorridere nonostante i problemi, che ridono dei loro vecchi errori, che riescono a superare le proprie paure e cancellare il passato. Queste persone, Castiel, le ho sempre ammirate e, a mio modo, imitate. Ho finito col chiudermi in me stessa, rimanendo da sola . >>

Non riesco a ribattere : possibile che si senta esattamente come me?

<< Ma la verità è… >> continua.

Mi preparo mentalmente a vederla urlare, ma mi sorprende : si accascia a terra e porta le mani al volto.

<< LA VERITÀ E’ CHE SONO SOLO UNA STUPIDA ! >> singhiozza.

La raggiungo, cercando di reggerla, ma non proferisco parola.

<< Lei mi manca . Mia madre, Castiel, i miei genitori. Loro… perché non hanno preso anche me? >>

Capisco : è così che si sente.

<< ERI, ASCOLTAMI ! >> le scuoto le spalle, poi continuo : << Pensi davvero che loro vorrebbero vederti in questo stato? >>

Lei mi osserva. Con quei suoi enormi occhi ricolmi di lacrime.

<< Guardami. E guardati. Non sei da sola, cavolo ! Hai Iris, Violet, Kim, il muta-forma e anche quella sottospecie di vicepresidente e… hai me. Puoi parlarne e devi! Non soffrire in silenzio. >>

Lei ormai non parla più ed emette qualche ultimo singulto prima di asciugarsi definitivamente il viso.

 

 

 

Riapro gli occhi e osservo il tramonto davanti a me.

Finalmente posso tornare sereno e anche lei lo sembra, dato il modo in cui ancora dorme. E pensare che neanch’io me ne sono reso conto.

E adesso? Non posso mica svegliarla. La mia spalla deve essere comoda.

Sorrido : è carina quando dorme. Aspetta… CHE?!

Mi agito, ma non troppo. In fondo è un fattore oggettivo.

Mi accorgo di qualche residuo salino sulle sue lunghe ciglia e decido di eliminarlo usando il pollice della mia mano libera.

Sembra sentirmi. Mugugna, si dimena e finalmente rivedo l’azzurro delle sue iridi.

<< Ben svegliata >>

Mi osserva, forse ancora frastornata ma, non appena si rende conto della situazione, si alza di colpo chiedendo scusa .

 

Decido anch’io di sollevarmi e, non appena in piedi, mi stiracchio.

La vedo pulirsi la gonna, mentre un po’ di vento le scompiglia i capelli.

<< Sai, Castiel… >> mi dice interrompendo l’atmosfera silenziosa .

<< Probabilmente non mi libererò mai della mia paura del buio. Mi riporta alla notte in cui ho perso i miei genitori. È l’unica cosa che ricordo : mi sono ritrovata da sola, al buio. Ma… adesso non lo sono più. E prometto che, ogni qual volta l’oscurità tornerà a minacciarmi, la scaccerò col ricordo di noi due davanti a questo bel tramonto >> conclude sorridendo .

Cavolo, che mi prende?

Possibile che… No! Non se ne parla!

Ritorno a guardarla cercando di nascondere l’imbarazzo. E’ giusto così.

<< Vuoi che ti accompagni da Kentin? Sarà sicuramente preoccupato per te. Siamo praticamente spariti . >>

Già. È giusto così …

 

 

Non serve che mettiamo piede fuori dalla scuola per scorgere finalmente il moro.

Adesso sarà contenta.

<< Aspetta, Castiel >>

Mi trascina a sé e mi ritrovo attaccato alla parete, con lei di fianco .

Portando l’indice alla punta del naso, mi suggerisce di fare silenzio e mi indica la porta accanto a noi che conduce al cortile.

Solo dopo qualche istante metto a fuoco la scena davanti ai miei occhi : Kentin, in piedi, di fronte alla panchina dove è seduta… Violet ?

Ok, fin qui niente di strano. Non troppo almeno.

Ma non faccio in tempo a pensarlo che la timida abitante di Alternative si alza all’improvviso e, imbarazzata più del solito, raggiunge le labbra del muta-forma sollevandosi in punta di piedi.

Un attimo : che mi sono perso?

Mi volto verso la mia compagna dai capelli blu, con la speranza di capirci qualcosa .

La vedo gioire, esclamando un “si”, accompagnato da una posa di trionfo e uno sguardo entusiasta .

 

Adesso i due piccioncini si allontanano e io posso tornare a chiedere spiegazioni.

<< È strano essere confuso? >>

Lei sembra divertita dalla cosa, ma cerca di darsi un contegno.

<< Tranquillo, Castiel. Ti spiego : il nostro Kentin si è innamorato e, finalmente, tutto è come dovrebbe essere >> sorride.

Sembra contenta.

Aspetta…

<< Vuoi dirmi che, per tutto questo tempo, quello là ti è stato appiccicato solo per chiederti qualche misero consiglio?! >> chiedo, forse più agitato del previsto.

<< Già. Non sono molto ferrata sull’argomento, ma… “tutto è bene ciò che finisce bene”, no? >>

Ragiono. Torno in me.

<< Perché , cosa avevi pensato ? >>

Quindi lei ? Lui e lei non…

Rido. Prima piano, poi senza contegno. Sono un idiota.

<< Scusa, scusa. Non sto ridendo di te. >> cerco di controllare la risata e finalmente ci riesco.

<< Brava >>

Le arruffo affettuosamente i capelli, mentre il suo sguardo è confuso.

Faccio per andarmene, ma non prima di averle suggerito : << Adesso perché non provi a trovare un ragazzo anche ad Ambra ? >>

Sento la sua voce rispondere qualcosa come “ impossibile ”, ma in fondo ha proprio ragione.

Quella ragazza mi sorprende ogni giorno di più : anche lei sa essere divertente, a quanto pare.

E chissà quanto riderebbe Lysandro se gli rivelassi cosa ho pensato.

Lei e Kentin : ma andiamo !

Alla fine il moro ha raggiunto la felicità insieme alla piccola Violet. Anche Eri ne è contenta e, anch’io, per qualche strana ragione, mi sento sollevato.

 

 

 

 

 

 

 

 

P.O.V Iris

 

Finisco di ringraziare Lysandro : non saprei proprio come avrei fatto ad uscirne senza di lui.

L’episodio della settimana scorsa ha avuto le sue conseguenze.

Positive, per quanto riguarda me, che adesso sono in grado di usare i miei poteri mantenendone il controllo.

Neutre, dato che, sempre grazie al mio amico dagli occhi etero cromatici, tutti i presenti hanno dimenticato l’accaduto. Tranne i miei amici, ovviamente.

E infine, ahimè, ci sono state conseguenze negative, che in realtà avrei preferito ricevere io stessa. Ma, per ironia della sorte, è stata la persona a cui tengo di più al mondo a pagare per me.

E ancora una volta i sensi di colpa si impossessano di me.

 

Raggiungo l’infermeria e la tenda già scostata mi rivela il volto di Armin.

Sta dormendo.

Mi avvicino piano, prendendo posto nella sedia che io stessa mi ero procurata.

I suoi capelli neri vengono illuminati da un riflesso quasi violaceo, date le ultime ore di luce. E io non resisto dall’accarezzarli .

<< Armin >>

Le parole escono spontanee.

<< Tutto sommato, oggi è andata bene. Sai, ho parlato alla Delenay e mi ha detto che migliorerò sempre di più ora che tutto è sotto controllo. Soltanto oggi ho preferito saltare la lezione. >> Fingo un sorriso. Ma chi voglio prendere in giro?

<< No. Non va bene per niente. Per quanto io mi sforzi, ho sempre paura di ferire qualcuno. Non lo sopporterei. Ti ho fatto del male, Armin : sono un mostro! Ho fatto del male a te che volevi solo aiutarmi. Tu che per me sei così importante… >>

Piango. Non riesco più a trattenere le lacrime e, così, anche le parole .

<< Mi piaci Armin ! Mi piaci tanto ! Ho bisogno che tu ti riprenda. Non doveva finire così, ti prego perdonami ! >>

Comincio a singhiozzare. Cerco di asciugarmi il viso, ormai fradicio, ma non faccio altro che rendere umide anche le maniche della mia uniforme.

<< N-non ho bisogno di perdonarti >>

Sussulto.

Armin?

<< T-Tu sei sveglio! >> urlo felice. Lo stringo impulsivamente in un abbraccio, finché le sue parole da ragazzo dolorante qual è mi convincono a riprendere posizione.

Anche lui si riposiziona sollevando il busto e, adesso, è comodamente seduto.

Poi l’imbarazzo prende il sopravvento.

Vuol dire che…

<< T-Tu hai...sentito tutto ?? >>

Il calore mi invade e capisco di essere arrossita come mai in vita mia.

Mi alzo di scatto impacciata, ma una mano mi afferra.

Il suo sguardo è dolce.

<< Sembra tanto la scena di un anime >> ride.

Abbasso lo sguardo mentre non so cosa dire.

Lui però mi coglie alla sprovvista, trascinandomi al suo petto fino a stringermi completamente.

<< Ma sai una cosa? Va bene così : mi piaci Iris. >>

Un sogno.

Non potrebbe essere altrimenti.

Sono tra le braccia di Armin, finalmente felice e anche i miei sentimenti sono ormai ricambiati.

Ho sempre sperato in un lieto fine, ma vedere adesso il suo sorriso è tutt'altra cosa.

Quel sorriso per cui, ogni volta, rimango ammaliata.

È strano. È tutto molto strano in realtà.

Ma in fondo l’amore è anche questo : ti riscopri innamorato senza neanche sapere perché e finisci con l’amare quella persona ogni giorno di più.

Sembra bizzarro, ma succede. E, quando tutto va bene, non c’è gioia più grande.

Perché adesso sei la cosa più bella che ho e, giuro, Armin, che non ti lascerò mai andare.

 

E mentre mille pensieri, fin troppo sdolcinati, mi invadono la mente, sento le nostre labbra raggiungersi.

Un contatto dolce, desiderato da tempo.

Mi perdo.

No, nessun sogno.

Solo il tuo sorriso. Un’immagine splendida che mi accompagna fino a sera…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

~ Note d’autrice ~

 

Ma tauuuuuu!!!

Quando la smetterò con questi inizi da pazza ? Mistero… u.u

Ok, ciancio alle bande : nuovo capitolo finalmente!

Spero vi sia piaciuto leggerlo tanto quanto a me è piaciuto scriverlo.

Inutile dire che mi scuso come sempre per il ritardo ma – ehi! - meglio tardi che mai. E poi dovrei aver soddisfatto qualcuno … Chi shippava Iris e Armin dall’inizio ? Eh? Dove sono le manine alzate?

Bene, nessun problema con il codice HTML, quindi che dire ?

Fatemi sapere se avete apprezzato XD

Un bacio,

Hikari .

 

   
 
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