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Autore: Fabb5000    19/04/2018    1 recensioni
Sono passati parecchi anni da quando Lyon, Stefano, Anna e Mario giocavano a Minecraft e, insieme a quei tempi, si è conclusa anche la FailCraft. Ora Lyon, ormai ultracentenario, conscio che ormai non gli resta molto tempo, decide di rivelare alla sua nipote sedicenne la sua vera storia, ovvero quella che successe dopo gli avvenimenti di "A caccia di Herobrine"; la storia che lo rese un eroe non solo in Minecraft, ma in tutti i mondi, e che va tramandata alle generazione future prima della fine. La storia di come lui, Stefano, Anna e Mario salvarono tutti gli universi da una terribile piaga. [[Consigliabile, ma non indispensabile, legge il prologo]]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'FailCraft in real life'
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-Fatti sotto, brutto ...- urlò Mario, ma non riuscì a finire l'imprecazione che il guerriero-mostro si abbatté sul suo scudo sbalzandolo all'indietro.

Al che si infiammò : -Vuoi il gioco duro, eh?- esclamò, colpendolo con tutta la forza che aveva, ma altri sei o sette nemici si fecero avanti, premendo con forza sulla scudo e mordendolo di continuo.

Mario indietreggiò di qualche passo, ma dopo pochi secondi lo scudo si frantumò. Il ragazzo osservò con stupore osservare l'oggetto che lo aveva protetto per tutta la FailCraft e per tutto il loro viaggio cadere in pezzi ai suoi piedi.

E non ci vide più : -COME AVETE OSATO!- urlò con tutto il fiato che aveva, per poi lanciarsi addosso ai soldati-mostro e colpirli con tutta la sua potenza. Dopo un istante, una dozzina di nemici si polverizzarono. -PRENDETE QUESTO, E QUESTO, E QUESTO ANCORA ...-

-Smettila di urlare, dannazione!- esclamò Lyon. -Ne attiri sempre di più verso di noi!-

-Come posso smettere di urlare? Questi cosi mi hanno appena frantumato lo scudo! Nemmeno Entity aveva mai osato tanto!- urlò Mario.

-Non importa!- esclamò Lyon uccidendo un altro soldato-mostro. -Più urli e più queste bestie ci vengono addosso! E se non te ne sei reso conto qui stiamo per cedere!-

Mario gettò un'occhiata alle file e non poté non dare ragione all'amico. Frotte su frotte di guerrieri-mostro continuavano a scavalcare le mura e riversarsi contro di loro, e per ogni nemico abbattuto altri dieci ne prendevano il posto. E loro erano stanchi.

-Ci serve un piano! Un piano geniale!- esclamò Mario. -Qualche idea?-

Lyon si asciugò il sudore dalla fronte : -L'unica possibilità di fare arretrare l'esercito sarebbe prendere il controllo del corno con cui Mefisto li controlla, ma è sull'altra isola e non possiamo chiedere ai draghi di abbandonare le file, sono la nostra migliore forza-

-Per la miseria!- brontolò Mario. -Proprio su un pianeta fatto di isole volanti dovevamo capitare!?!?-

Altri soldati-mostro si fecero avanti e i due ragazzi si misero in posizione per affrontarli, ma prima che potessero fare una sola mossa un fulmine li centrò in pieno, arrostendoli.

-Accidenti, come siete maleducati! Avete cominciato senza di noi!-

Lyon e Mario alzarono lo sguardo e videro migliaia di figure uscire dall'apertura del portale dell'End, fra le quali spiccava un uomo a loro fin troppo ben noto. -Zeus!- urlarono all'unisono.

-In persona. Niente autografi, grazie- disse il dio atterrando di fronte a loro. Nelle sue mani spiccavano migliaia di saette.

-Ce ne hai messo di tempo!- rise Mario.

-La Terra non è mica dietro l'angolo, sai?- scherzo Zeus. -Ascoltate ora. Bisogna rallentare queste creature. Dovete fermare Mefisto-

-Evvai! Questo è parlare!- esclamò Mario.

Altre due figure atterrarono dietro al dio, e i due ragazzi riconobbero Ares e Atena : -Veniamo con voi!- esclamarono. -Volete forse che vi lasciamo tutta la gloria?-

-Siete i benvenuti- disse Lyon. -C'è un modo per spedirci fin lassù senza ali?-

Zeus sogghignò : -Te lo confesso ... speravo che me lo chiedessi-

Lyon alzò un sopracciglio : -Che vuoi direeEEEEH!!!- Zeus lanciò un saetta pochi centimetri davanti ai piedi dei due, facendo esplodere il terreno è spedendoli diversi metri in alto.

-Questa me la paghi, maledetto **@*#**!!!- gridò Mario aggiungendoci diverse parole impronunciabili. I due schizzarono sempre più in su, finché non andarono a sbattere proprio sull'isola su cui erano diretti. Ares e Atena li seguirono sogghignando.

I quattro si arrampicarono fino in cima, ove vi era un minuscolo spiazzo occupato solo da un enorme corno lungo diverso metri. Al centro dell'isola, a osservare la devastazione che divampava sotto di loro, c'erano Mefisto e Dormammu.

Nel vederli arrivare, Dormammu parve spaventato, Mefisto invece non era minimamente sorpreso : -Siete in ritardo- disse con un ghigno. -Vi aspettavo qui ore fa-

Lyon ringhiò : -Bene, sarò breve. Alzate le mani e allontanatevi dal corno e nessuno si farà del male-

Mefisto rise : -E tu credi davvero di poterci fermare? Ditemi, quanti siete? Venti? Trenta? Come, solo voi quattro? Mi aspettavo un po' di concorrenza. Siete proprio degli arroganti se pensate di poter avere la meglio contro due demoni-

-Entity ti ha sconfitto, e Lyon ha sconfitto Entity- sottolineò Mario. -Quindi perché non dovrebbe battere anche te?-

Al che Mefisto si infuriò : -Sciocchi! Entity mi ha sconfitto mentre ero giovane, stolto e debole. Adesso sono vecchio, saggio e forte, forte, forte! E ora voi sperimenterete tutto il potere che l'Unico mi ha donato!-

Il demone alzò le mani e un torrente di scariche elettriche rosse si abbatté su di loro. Lyon le parò con lo scudo, ma Mario, Atena e Ares non avevano tale protezione e vennero sbalzati all'indietro.

-Poveri illusi! Credevate davvero di poterci fermare così facilmente?- rise Dormammu, per poi ingigantirsi e lanciarsi contro i tre, i quali riuscirono a malapena a difendersi dai suoi attacchi per via dello stordimento.

Lyon stava per correre ad aiutarli, ma Mefisto si frappose tra loro, guardandolo con un sorriso malvagio. Il ragazzo lo guardò indeciso per un istante, poi si calmò e si mise in posizione d'attacco.

-Solo tu e io stavolta- ringhiò al demone.

Al che Mefisto sorrise : -Si, ho atteso tanto questo momento. Nessuna interferenza. Solo noi due. Io contro di te. Dio contro uomo. La più grande sfida tra gladiatori che il Pluriverso abbia mai visto!-

-Preparati a essere fatto a pezzi- sibilò Lyon con uno sguardo furente.

Mefisto rise : -Credi davvero che vincerai? Sono infinitamente più potente di te, ho fenomenali poteri cosmici! Non sono Entity o qualcuno dei suoi commilitoni! Io sono il tuo peggiore incubo! Gioisco nell'ombra e mi nutro di paura! Solo l'Unico mi è superiore!-

-Eppure io sono destinato a sconfiggere Null- disse Lyon. -Quindi se il tuo Unico può essere vinto, lo puoi essere anche tu!-

Al che Mefisto rise proprio di cuore, un suono terribile simile allo stridio di un metallo, che fece accapponare la pelle a Lyon : -Vinto!- esclamò. -Chi credi di poter vincere? Non lo hai ancora capito? Tu per lui non sei niente. Io e te siamo solo pedine. Credi di averlo sconfitto, quel giorno, a Minas Morgul? Sciocco! Lui ti ha permesso di batterlo! Grazie infinite per avere infranto le Catene di Giudecca che lo tenevano prigioniero nella fortezza!-

Al che la sicurezza di Lyon vacillò : era convinto di essersi districato finalmente dal macabro gioco di Null, e che ora fosse lui il padrone delle proprie azioni, e invece il malvagio aveva vinto di nuovo. Era stato lui a liberarlo senza nemmeno saperlo. Aveva previsto tutto, ancora una volta.

-Ti ho spiazzato, vero?- rise Mefisto beffardo. -Lui sta venendo qui adesso, e presto arriverà. Che tu mi batta o meno ora non ha importanza. Se il dio non è in grado di sconfiggere l'uomo, allora lo farà il diavolo!-

Lyon strinse la presa sulla spada e lo fissò negli occhi : -Guarda attentamente questa faccia ...- ringhiò. -... perché sarà L'ULTIMA COSA CHE VEDRAI!-

E così dicendo si scagliò contro Mefisto. Lama rossa e lama dorata cozzarono con forza inaudita.

Lo scontro tra i due cominciò.
   
 
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