7
"E tu?"
La domanda aleggia ancora nella stanza, dopo che ho mostrato loro il messaggio incriminato.
- Perché non hai risposto?- mi chiede una.
- Perché non ce lo hai detto prima?- chiede contemporaneamente l'altra.
Le guardo entrambe, poi ritorno a posare lo sguardo su quel maledetto messaggio. Sorrido amara. Non ho dormito quella notte, nonostante fossi esausta, non ho dormito nemmeno la notte dopo e quella dopo ancora.
- Cosa avrei dovuto rispondere?- chiedo retorica ad entrambe.
- Che ne so!- sbuffa la mia amica, rilasciando un po' di rabbia e addolcendo lo sguardo.
Evidentemente la mia domanda non era poi così retorica.
- Dai, calmati. Non è mica colpa sua.- la redarguisce l'altra.
- L'ho sentito ancora.- confessa in un sussurro. - Dopo che abbiamo chiuso, l'ho sentito ancora.- ci tiene a precisare.
"Dopo che abbiamo chiuso" significa tante e troppe cose: significa che quando lui mi ha cercata, prima che partissi, forse sentiva ancora lei; significa che probabilmente ha saputo da lei che avrei cambiato città; significa che lei non lo aveva del tutto dimenticato o che forse era lui a non aver dimenticato lei.
- Io gli ho detto addio. Io ho rinunciato a lui sin dall'inizio.- mi sembra il caso di ribadirlo, di ricordarlo a tutti, anche a me stessa.
- Lo so.- poggia una mano sulla mia e mi sorride grata - Per me è rimasta sempre una cosa "sospesa".- mormora e so che sta pensando al suo nuovo ragazzo e alla sua nuova storia. Immagino che sappia anche lei che questa consapevolezza, questo "inconcluso", renda tutto più fragile. - Però so che tu non hai mai fatto nulla contro di me.- precisa.
Mi abbraccia.
"E tu?"
La domanda aleggia ancora nella stanza, dopo che ho mostrato loro il messaggio incriminato.
- Perché non hai risposto?- mi chiede una.
- Perché non ce lo hai detto prima?- chiede contemporaneamente l'altra.
Le guardo entrambe, poi ritorno a posare lo sguardo su quel maledetto messaggio. Sorrido amara. Non ho dormito quella notte, nonostante fossi esausta, non ho dormito nemmeno la notte dopo e quella dopo ancora.
- Cosa avrei dovuto rispondere?- chiedo retorica ad entrambe.
- Che ne so!- sbuffa la mia amica, rilasciando un po' di rabbia e addolcendo lo sguardo.
Evidentemente la mia domanda non era poi così retorica.
- Dai, calmati. Non è mica colpa sua.- la redarguisce l'altra.
- L'ho sentito ancora.- confessa in un sussurro. - Dopo che abbiamo chiuso, l'ho sentito ancora.- ci tiene a precisare.
"Dopo che abbiamo chiuso" significa tante e troppe cose: significa che quando lui mi ha cercata, prima che partissi, forse sentiva ancora lei; significa che probabilmente ha saputo da lei che avrei cambiato città; significa che lei non lo aveva del tutto dimenticato o che forse era lui a non aver dimenticato lei.
- Io gli ho detto addio. Io ho rinunciato a lui sin dall'inizio.- mi sembra il caso di ribadirlo, di ricordarlo a tutti, anche a me stessa.
- Lo so.- poggia una mano sulla mia e mi sorride grata - Per me è rimasta sempre una cosa "sospesa".- mormora e so che sta pensando al suo nuovo ragazzo e alla sua nuova storia. Immagino che sappia anche lei che questa consapevolezza, questo "inconcluso", renda tutto più fragile. - Però so che tu non hai mai fatto nulla contro di me.- precisa.
Mi abbraccia.
Dopotutto questa non sembra tanto una storia triste.