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Autore: MissGolightly    23/04/2018    1 recensioni
Raccolta di one-shot Stydia, ambientate dalla 6x10 in poi.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lydia Martin, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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First time
 
We were lovers for the first time
[…]
We were high and we were sober
We were under, we were over
We were young and now I'm older
But I'd do it all again
(First time – Ellie Goulding ft. Kygo)
 
 
 
Lydia si lasciò cadere sul letto esausta.
Il viaggio da Beacon Hills a Washington richiedeva circa quaranta ore e Stiles aveva stilato un programma di viaggio estremamente dettagliato secondo cui avrebbero dovuto percorrere almeno cinquecento miglia al giorno.
Erano partiti da Beacon Hills alle sei del mattino, poco dopo aver salutato il padre di Stiles prima che andasse alla stazione di polizia per il turno, e a parte una breve sosta verso mezzogiorno, Stiles aveva insistito per continuare a guidare almeno fino all’ora di cena.
Solo dopo che Lydia gli aveva fatto notare che ormai avevano abbondantemente superato le cinquecento miglia giornaliere, Stiles aveva accettato di fermarsi in un motel lungo la strada.
Nonostante nessuno dei due avesse un bel ricordo dell’ultima volta che erano stati in un motel insieme, la stanchezza era troppa per continuare.
Stiles si sedette accanto a Lydia e disse: “Che ne dici di andare a farti una doccia, mentre io vado a prendere qualcosa da mangiare? C’è un fast food sull’altro lato della strada. Hamburger e patatine vanno bene?”
Lydia annuì riconoscente mentre si alzava dal letto.
 
 
 
 
In effetti, una doccia era ciò di cui aveva bisogno.
Certo, era ancora stanca ma era riuscita ad acquistare un minimo di forza, giusto per mangiare e mettersi a letto. Non necessariamente per dormire.
Con tutto ciò che era successo dopo il ritorno di Stiles, avevano avuto poco tempo per stare soli.
Prima c’era stato il ballo di fine anno, che si era concluso con Stiles talmente ubriaco da addormentarsi appena salito in macchina. Poi c’erano stati i preparativi per il diploma e subito dopo Stiles aveva iniziato a impacchettare le sue cose.
Insomma, per quanto entrambi volessero portare la relazione al livello successivo, non ne avevano avuto il tempo.
Lydia aveva pensato molto a come sarebbe stata la sua prima volta con Stiles.
Non aveva mai dato molta importanza al sesso, se non durante la sua relazione con Jackson. Era stato il primo ragazzo di cui si era innamorata, eppure ciò che aveva provato per lui non era paragonabile a ciò che provava per Stiles. Forse proprio per questo in realtà non le importava quando o dove avrebbe fatto l’amore con lui. Non aveva bisogno di romanticismo, candele o petali di rosa sparsi sul letto. Tutto ciò che voleva era Stiles.
Lydia si strinse nell’accappatoio e si guardò intorno, rendendosi conto solo in quel momento di non aver preso i vestiti di ricambio dalla valigia.
Nell’istante in cui uscì dal bagno, Stiles entrò in camera.
“Ho preso un paio di brownies, so che ti…” iniziò a dire Stiles, per poi bloccarsi improvvisamente vedendo Lydia. Aveva addosso un semplice accappatoio bianco, non era truccata e i capelli erano ancora bagnati, eppure Stiles non l’aveva mai vista così bella.
Abbassò lo sguardo imbarazzato e disse: “Se hai bisogno ancora di qualche minuto, posso aspettare fuori.”
“No” disse semplicemente Lydia, raggiungendolo e prendendogli la busta del fast food dalle mani. La posò sul tavolino accanto alla porta, poi tornò a guardare Stiles.
Continuava a tenere lo sguardo basso e le sue guance avevano preso un’adorabile tonalità di rosso.
“Stiles, guardami.”
Lui sollevò lo sguardo leggermente, soffermandosi sulla scollatura dell’accappatoio.
Bastò quello per far capire a Lydia che era il momento. Non le importava che fossero in uno squallido motel in mezzo al nulla. Lei lo voleva e, a giudicare dallo sguardo di Stiles, la cosa era reciproca.
Senza dire altro, allentò la cintura dell’accappatoio e lo fece scivolare lungo le spalle, facendolo cadere a terra.
Stiles, se possibile, arrossì ancora di più ma questa volta non distolse lo sguardo.
“Non capisco perché ti imbarazzi tanto. Mi hai già vista nuda” lo prese in giro Lydia.
“E sappiamo entrambi cos’è successo quella volta” disse Stiles grattandosi la nuca imbarazzato.
“Ero sotto shock eppure ricordo benissimo il momento in cui sei caduto a terra.”
“Così non mi fai sentire meglio.”
Lydia si lasciò scappare una risata. “Scusa. Vediamo se riesco a farmi perdonare per averti preso in giro.”
Lydia si sollevò sulle punte, ma era ancora troppo bassa per raggiungere la bocca di Stiles così si limitò a spostargli il colletto della camicia e lasciargli un bacio sul collo.
Stiles trattenne il respiro. Non riusciva a credere che stesse davvero per andare a letto con la ragazza di cui era innamorato dalla terza elementare. Aveva fantasticato talmente tanto su quel momento, che una parte di lui era ancora convinta che fosse frutto della sua immaginazione.
Lydia intanto aveva iniziato a sbottonargli la camicia e a sfilargliela.
“Sicura di volerlo fare qui?” chiese Stiles sperando vivamente che lei dicesse di sì.
“Quando penso ai motel, non mi vengono in mente dei bei ricordi. Sarebbe il caso di cambiare le cose” rispose Lydia spostando le mani sul bordo dei jeans di Stiles. Poi sollevò lo sguardo verso di lui e aggiunse: “Ma se tu vuoi fermarti…”
“Decisamente no” disse Stiles prendendo Lydia in braccio e spostandosi verso il letto.
 
 
 
 
Quando Lydia si svegliò, la mattina seguente, Stiles dormiva ancora.
Lei lo osservò per qualche minuto, domandandosi come fosse possibile che uno che ha sempre detto di non riuscire a dormire senza il suo cuscino potesse avere il sonno così pesante.
Improvvisamente si rese conto di quanto le piacesse osservare Stiles. Era certa che la vecchia Lydia, che era ancora nascosta da qualche parte dentro di lei, l’avrebbe presa in giro per il resto dei suoi giorni, ma non poteva farci nulla. Guardare Stiles era diventato il suo passatempo preferito.
Anche poche ore prima, mentre facevano l’amore, l’aveva guardato per tutto il tempo pensando a cosa avesse fatto per potersi meritare un ragazzo così fantastico al suo fianco.
“Smettila di fissarmi” disse Stiles con la voce assonnata. Aveva ancora gli occhi chiusi e un leggero sorriso sulle labbra.
“Come fai a sapere che ti sto fissando?”
“Ultimamente non fai altro. Non mi sto lamentando, solo che è un po’ inquietante.”
Lydia nascose la faccia nel cuscino ridendo. “Scusa, non posso farci niente. Sei così carino mentre dormi.”
Stiles aprì gli occhi e si voltò a guardarla fingendosi offeso. “Io sono sempre carino!”
“Vero” disse Lydia sporgendosi verso di lui baciarlo.
“Vorrà dire che chiederò al mio coinquilino di farmi delle foto mentre dormo e mandartele” scherzò Stiles.
“Questo sì che è inquietante” rispose Lydia.
L’idea di dover salutare Stiles da lì a pochi giorni per poi rivederlo soltanto a Natale la faceva stare malissimo, motivo per cui aveva deciso di godersi ogni attimo di quel viaggio.
“Mi mancheranno questi momenti.”
“Quali momenti?” chiese Stiles.
“Quelli in cui rido per qualcosa di stupido che hai detto.”
“Da come parli, sembra che io dica cose stupide molto spesso.”
Lydia si mise di nuovo a ridere e Stiles iniziò a domandarsi come avrebbe fatto a stare per mesi senza sentire quella risata.
Quello fu il giorno in cui Stiles decise seriamente che Lydia Martin sarebbe diventata sua moglie. Prima o poi.




Author's Corner:
Eccoci al terzo racconto!
Ho avuto qualche problema con questo perchè avevo la scena chiara in testa, ma ogni volta che la scrivevo mi sembrava banale. L'ho cambiata tipo 10 volte per poi ritornare alla prima stesura, quindi non ho idea di cosa ne sia venuto fuori.
Spero comunque che vi piaccia!

 
   
 
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