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Autore: PabloX    26/04/2018    1 recensioni
Faith- L'inizio è un racconto unico, diviso per comodità di lettura in capitoli, in cui ho ricostruito la storia di Faith prima di diventare una cacciatrice di vampiri. Più precisamente racconta il momento in cu Faith scopre quale sarà il suo destino e lascia la sua vecchia vita per intraprendere quel percorso che poi la porterà a Sunnydale e a tutti gli avvenimenti che conosciamo attraverso la serie. Questo racconto l'ho scritto in realtà dopo aver realizzato due lunghe FF con Faith protagonista. Credo però sia giusto partire dall'inizio, prima di passare a tempi successivi. Note. Il nome della Osservatrice di Faith non viene mai detto nella serie ed è quindi mia invenzione. Il nome l'avevo già usato proprio in una delle precedenti Fan Fiction. Nel racconto l'Osservatrice dice che la cacciatrice in carica è Buffy, in relatà sarebbe Kendra ma lei non lo sa. Spero vi piaccia e spero di riuscire a pubblicare tutto l'arco narrativo da me ideato. Mi piacerebbe avere feedback. Buona lettura
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Faith Lehane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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And I feel like some bird of paradise
My bad fortune slipping away
And I feel the innocence of a child
Everybody’s got something good to say

(P.J Harvey Good fortune)



-Allora, signora Winters, Che tipo di potere ho? E che tipo di insegnamenti mi deve dare?-
-Andiamo per ordine: devi sapere Faith, che molto, moltissimo tempo fa, un tempo che si perde nella notte dei tempi, gli antichi saggi scelsero una ragazza. Questa ragazza aveva il potere di lottare contro i demoni, i vampiri e le forze delle tenebre. Da allora per ogni generazione c’è una Prescelta. La cacciatrice. Io ti devo addestrare a diventare una cacciatrice-
Faith la fissò con aria sbalordita, poi disse- Che cosa? Che storia è mai questa?-
-Lo so Faith, può sembrare assurdo. Questo mondo materialista nega l’esistenza di queste questioni. Ma ti posso assicurare che sono reali.-
-Ma lei è matta? E crede che io ci caschi? Che rabbia!. E io che pensavo che lei fosse una persona seria ed importante e che avrebbe potuto aiutarmi, e aiutare mia madre a tirarsi fuori dalla sua situazione e invece…-
-Calmati Faith. Immaginavo che non mi avresti creduto. Ma ho una cosa da farti vedere-
 La donna estrasse dalla tasca interna dell’elegante impermeabile una busta e la porse a Faith.
-Ecco, leggi qui-
Faith strappò quasi dalle mani di Sally la busta, la aprì e dette un’occhiata rapida.
-Quella è una lettera del Consiglio degli Osservatori, Mi dà l’incarico di trovare la nuova cacciatrice-
-So leggere- rispose alterata Faith.-Non significa nulla, può averla scritta lei tranquillamente.-
-E questi allora?- Sally porse i biglietti d’aereo e del treno a Faith- Secondo te sono venuta dall’Inghilterra per nulla, solo per prenderti in giro?-
Faith stette un po’ a pensarci su poi disse – Va bene, oltre a lei c’è una banda di sciroccati che credono in queste favole. Ma questo non significa che la storia che mi ha raccontato sia vera-
-Lo è, eccome se lo è. Ma capisco le tue perplessità. Ascolta, ti chiedo una settimana di tempo, In questa settimana ti addestrerò e ti farò vedere le cose per cui sei stata prescelta. Poi tu deciderai. Va bene?-
-Ok. –
-Possiamo vederci nel doposcuola-
-Non vado più a scuola-
-Come, non avevi detto…?-
-No, mi hanno sospesa-
-Ah io pensavo…-
-Niente, le ho raccontato delle storie. Così siamo pari. Vabbè visto che non ho di meglio da fare, seguirò il suo corso. Può sempre tornare utile. Posso domandarle una cosa?-
-Certo- sorrise Sally rinfrancata
-C’è una paga, uno stipendio, qualcosa?-
Sally la guardò con aria di dolce rimprovero
- Solo un rimborso spese-
-Meglio che niente.-
Nei giorni successivi Sally e Faith si videro con assiduità. Sally faceva lavorare Faith sulla preparazione fisica, avendo capito che la ragazza non era ancora pronta per capire la parte filosofica del suo ruolo, e forse non era nemmeno interessata. Sally si era accorta che Faith aveva una grande energia e voleva che lei sviluppasse al massimo le sue potenzialità in modo tale che non dovesse soccombere nell’eventualità che avesse dovuto sostenere uno scontro cruento con qualche vampiro.
Faith si applicava con rigore alle cose che le diceva Sally, anche se ogni tanto non ne capiva il senso. Era sicuramente meno noioso che andare a scuola. Non sapeva dire se quelle cose strane che Sally le raccontava fossero vere ma, per il momento, aveva trovato un’occupazione che la distraeva e per la quale sembrava portata.
Qualche giorno dopo Luc andò a trovare Faith.
-Non ti fai più vedere- le disse
Faith alzò le spalle
-Domani finisce la sospensione?-proseguì il ragazzo
-Sei impazzito?- gli rispose Faith a bassa voce, lo prese per le spalle e lo trascinò lontano dalla roulotte
-Ehi, che ti prende?-
-Non voglio che mia madre senta.-
Luc  la guardò incredulo – Vuoi dire che non sa niente?-
-Sa quel che è giusto che sappia-
-E cioè?-
-Che non vado a scuola, perché sto seguendo un corso di perfezionamento-
-E di perfezionamento a che? A raccontar bugie?-
Faith fu sorpresa dal tono di Luc.
-Ehi Luc! hHai imparato a far battute? Sai, a forza di frequentarmi stai migliorando! -
Luc fece un’espressione corrucciata – Lascia stare le mie battute, non puoi raccontare balle a tua madre-
-Oh, e ora dici anche le parolacce!- rise Faith
-Senti la vuoi smettere?Se no dico tutto a …-
-Dici tutto a chi?-
Luc si spaventò non appena Faith assunse un’aria minacciosa –Niente…-biascicò
Faith lo tranquillizzò- Non voglio mica picchiarti. Però guarda che non ho raccontato balle-
-No?-
-Beh, non del tutto. In realtà sto seguendo un corso-
-Bene, di cosa si tratta?-
Faith raccontò la storia-
Luc scosse la testa –E’ vera questa storia o è frutto della tua fervida fantasia?-
-Ma quale fervida fantasia? E’ tutto vero! Vuoi venire a conoscere Sally?-
-No, mi presenteresti qualche tua amica o zia dicendo che si tratta di un una “osservatrice” di non si sa quale culto arcaico…-ripose sarcastico Luc
-Non mi credi- Faith era delusa
Luc stette zitto
-Adesso  ho capito- Faith era delusa ed arrabbiata, prima di tutto con se stessa.
-Cosa?-
-Che sei come tutti gli altri. Io pensavo che tu fossi realmente interessato a me, che tu mi capissi, o almeno ti sforzassi di farlo. Invece no, Cosa pensavi di ottenere da me? Eh? Dimmelo!-
-Ma Faith, niente!-
-Un pomiciata? Va bene ti accontento!-
Faith si buttò letteralmente sul ragazzo baciandolo, Luc si divincolò dalla stretta e cercò di allontanarsi
-Non è così che doveva succedere-
-Ah! Perché doveva succedere. Non mi sono sbagliata, allora!-
-Tu…tu sei matta!. Non voglio più rivederti- le gridò Luc sempre più sconcertato.
Il ragazzo iniziò a correre
-Ehi Luc, non andartene!- gli gridò Faith, già pentita del suo comportamento, ma il ragazzo non si girò nemmeno indietro.
-Accidenti!- Faith tirò un calcio all’albero più vicino.
-Stupido, stupidissimo quattrocchi! Ma perché li becco tutti io?. Tutti gli idioti della città, del quartiere, del mondo!-
Decise di andare ad allenarsi per scaricare tutta la rabbia e l’adrenalina.
Entrò nel capannone affittato da Sally ed adibito a palestra, e si mise a colpire con violenza il punching ball fino a romperlo.
-Faith, va bene l’impegno ma non ti pare di esagerare?-
-Mi scusi signora. Sono piena di energia oggi-
-O piena di rabbia? C’è qualcosa che non va, Faith?-
-Niente, niente che non vada-
-Ancora problemi con tua madre?-
-No, mia madre non c’entra-
-Qualche ragazzo allora?-
Faith non rispose, il suo sguardo andò verso terra in un’implicita ammissione.
-Ne possiamo parlare se vuoi-
-E’ solo uno stupido ragazzino, un altro stupido ragazzino che si crede un padreterno. Tutto qui-
-Come vuoi Faith, ma ricordati che devi stare concentrata. La concentrazione è un’arma fondamentale nel nostro mestiere. Intesi?-
-Ok-
-Stasera andiamo sul campo. E’ importante essere concentrati e preparati. D’accordo?-
-Certo, signora-
Faith non sapeva perché. Ma quella donna, coi suoi modi alle volte pazienti e comprensivi, alle volte bruschi e decisi, riusciva dove altri avevano fallito. Riusciva a farla sentire parte di qualcosa di più grande, forse perché le dava quella fiducia che le era sempre mancata. Non sapeva se poteva veramente fidarsi di lei, ma qualcosa le diceva di sì. Quello strano mestiere di “cacciatrice” e quella donna erano le uniche ancore di salvezza nella sua vita sempre più disastrata e solitaria.
-Adesso ti devo fare un bel regalo-
-Un regalo?- quella parola distolse Faith dai suoi pensieri.
-Esatto, eccolo qui. La tua arma.-
Sally aveva aperto una piccola scatola, della grandezza di una scatola per scarpe e ne aveva mostrato il contenuto a Faith. La ragazza si avvicinò e chiese- Ma cos’è?-
-Un paletto di frassino-

(Continua)
   
 
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