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Autore: Kim WinterNight    30/04/2018    1 recensioni
Brandon e Alex si conoscono da un po'. Entrambi fanno parte di due band sulla cresta dell'onda, e questo gli ha permesso di diventare amici.
Poi un giorno Alex vola a Las Vegas per prendere parte a un festival con il suo gruppo, ed è lì che i due decidono di dare un'occhiata a un'ambigua collezione di farfalle...
Genere: Comico, Demenziale, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: Lime, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Kaprowers'
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ReggaeFamily

Butterflies collection on Flowers





Siamo nel 2004, precisamente a luglio. Las Vegas ribolle come non mai, delimitata dal deserto arido che rende l'aria irrespirabile.

Il piccolo Alex non è abituato a certe temperature, lui che è inglese e non sa neanche che significhi avere realmente caldo. Questo problema lo caratterizza anche a livello personale, visto che è un po' freddo e distaccato con tutti.

Tranne con lui.

Si trova in strada, di fronte al suo hotel, e sta aspettando che Brandon lo passi a prendere. Il ragazzo è in ritardo come sempre, e Alex sta quasi per rientrare in albergo e buttarsi sotto la doccia. Ma non lo fa. Lui è venuto a Las Vegas apposta per vedere Brandon.

Sono amici, ma Alex sa che non resisterà a lungo prima di cedere al desiderio che lo investe ogni volta che i loro occhi si incrociano.

No, cari lettori, in realtà i Franz Ferdinand e i The Killers devono partecipare a un importante festival di musica indie rock, ecco perché Alex Kapranos si trova in quest'afosa città. Volevo essere romantica, ma il vero motivo è questo.

In ogni caso, Alex si sente davvero attratto da Brandon Flowers, anche se non riesce a spiegarsi come ciò sia possibile.

Trascorre molto tempo con diverse groupie della band, ma ogni tanto il suo pensiero vola verso Brandon e così le sue parti basse reagiscono senza che lui possa far niente.

Quando Brandon arriva a bordo di una macchina sportiva, il cuore di Alex fa le capriole nel petto, ma è soprattutto qualcos'altro a fargli intendere che stavolta non resisterà come al solito.

Brandon scende dall'auto. La scena sembra quella di un film romantico, avete presente Twilight? Quando Bella vede Edward per la prima volta, ecco, qualcosa del genere.

Brandon Flowers indossa un paio di occhiali da sole che lo fanno sembrare un moscone, i quali ombreggiano quasi del tutto il viso dalla forma squadrata. Alex si sofferma sul suo abbigliamento e quasi sbava nel notare la maglia gialla aderente completamente zuppa di sudore, e un paio di bermuda grigio topo larghi.

È obiettivamente orribile, ma si sa che l'amore può giocare brutti scherzi.

Brandon solleva gli occhiali da sole sulla testa, incastrandoli tra i capelli a caschetto che lo fanno somigliare vagamente a uno a caso dei Beatles, e sorride appena al suo amico.

«Amico, andiamo o no? Dobbiamo ubriacarci come deciso!» esordisce il cantante dei The Killers, mollando all'altro una pacca sulla spalla.

«Ma sono solo le quattro del pomeriggio!» protestò l'altro in tono indignato.

Brandon lo squadra da capo a piedi e sospira. Questo ragazzo inglese dalla pelle chiara e pallida finirà presto per scottarsi, lo sa bene. E finirà presto per fargli perdere la testa, l'erezione che si porta sotto i bermuda lo suggerisce appieno.

«Allora cosa vuoi fare?» domanda l'americano.

Scoparti.

Alex lo pensa ma non lo dice, anche se presumibilmente Brandon se ne accorge, poiché gli lancia uno sguardo malizioso.

Il cantante dei Franz Ferdinand si stringe nelle spalle. «Non ne ho idea» borbotta.

«Io un'idea ce l'avrei» mormora Brandon, mentre fissa con insistenza le labbra dell'altro. È un ragazzo magro ed esile, nonostante sia alto circa quanto lui. I capelli lisci e biondo scuro sono acconciati con un ciuffo che gli copre quasi gli occhi nocciola, mentre i lineamenti delicati del viso sono solcati da copiosi rivoli di sudore.

«Ovvero?» Alex fa un passo indietro, si sente penetrato da quegli occhi scuri e indagatori, non sa come comportarsi e fatica a respirare regolarmente.

Tutta colpa dell'afa di Vegas.

«Mostrami la tua collezione di farfalle» ammicca Brandon, accostandosi a lui senza staccare gli occhi dai suoi.

«Ah, ehm... sì, si potrebbe fare...» balbetta l'inglese, per poi rientrare nella hall dell'albergo.

I due rimangono in silenzio finché non raggiungono il terzo piano, nel quale si trova la stanza di Alex Kapranos.

Una volta dentro, Brandon sospira e ridacchia tra sé. «Vi accolgono bene, eh? Bel posticino questo» commenta mentre si guarda intorno. In realtà non gliene frega niente dell'arredamento o di come sia bella la camera di Alex, i suoi occhi si puntano subito sul letto a una piazza e mezzo che troneggia esattamente al centro dell'ambiente. Poi si spostano sul corpo magro del suo amico, sulla maglia larga a righe grigie e nere che indossa e ai jeans strappati, soffermandosi sull'equivoco rigonfiamento che spicca all'altezza della sua vita.

«Già» replica in tono piatto Alex, cercando di sottrarsi allo sguardo del suo ospite.

«Sai cosa voglio, Al?» chiede all'improvviso Brandon, infilando le mani nelle tasche dei bermuda.

Il frontman dei Franz Ferdinand ha paura di rispondere, ma non sa neanche se sia meglio rimanere in silenzio. Si limita a fissare il vuoto.

«Voglio strapparti quei vestiti di dosso e fare sesso violento con te» ammette con schiettezza, senza neanche preoccuparsi di cercare un modo più carino e dolce per dirlo.

Capite, lettori, quando c'è di mezzo il testosterone, non si può lasciare spazio alla dolcezza. Anche perché Brandon non prova dei sentimenti amorosi per Alex, no; lui è attratto da lui a livello fisico e gli vuole bene, forse, come a un amico.

Forse per Alex non è così, ma questo non è importante né funzionale alla trama.

Alex sgrana gli occhi e china il capo, sentendosi avvampare come gli è capitato poche volte nella vita.

«Se lo vuoi anche tu, ovviamente» aggiunge Brandon con noncuranza.

«Credo di sì» balbetta l'altro. «Anche se... Brad?»

«Sì?»

«Non voglio che sia troppo violento...»

L'americano ride e lo raggiunge, scompigliandogli i capelli come si fa a un bambino innocente e ingenuo. «Che carino che sei. Le ragazze impazziscono per te, vero?» sibila, per poi accostarsi al suo orecchio e mordicchiarne il lobo con delicatezza.

In fondo Brandon gli vuole bene, non gli farebbe mai del male. Non è certo una bestia, lui. Solo che Alex lo fa impazzire, non può più resistere.

«Le groupies vogliono scopare solo con me, a volte...» ansima Alex, offrendo il collo magro e pallido alla bocca di Brandon.

«Se ti vedessero ora, cosa penserebbero?» ridacchia il leader dei The Killers.

«Non lo so... non mi importa» decide Alex, lasciandosi spogliare.


Diciamo che non è il caso di raccontare cosa succede, bisogna lasciare agli amanti il loro spazio e la loro privacy.

I due si divertono molto, questo ve lo assicuro; il tutto diventa presto un po' violento, sì, ma non esageratamente. Alla fine anche Alex capisce che vuole vivere emozioni forti con Brandon, si sente attratto in maniera irrimediabile e non riesce a sottrarsi al contatto con il suo amico americano.

«Piaciuta la collezione di farfalle?» biascica l'inglese quando hanno finito, rimanendo raggomitolato sul materasso.

Brandon è disteso accanto a lui con le mani dietro la nuca e gli occhi socchiusi. «Sì, è carina» risponde senza troppa convinzione.

Alex annuisce. «Solo carina?»

«Appena decente.»

Il cantante britannico, d'improvviso, si sistema tra le gambe dell'altro e lo costringe a divaricarle. «Vediamo se riesco a farti cambiare idea» mormora, passando le dita nel suo interno coscia.

Brandon sospira ma non cambia posizione, decidendo di godersi il momento.

È veramente contento di essere con Alex e di aver finalmente superato il limite che impediva loro di divertirsi così.


«Adesso che ne pensi della mia collezione di farfalle?»

Brandon ansima ancora. «È bellissima, Al.»





♦ ♦ ♦ ♦ ♦


Ciao lettori :D

Lo so che ora mi state prendendo per pazza, ma chi mi conosce ormai sa che mi piace sperimentare. Ebbene, stavolta ho voluto prendere in esame due artisti musicali che non mi piacciono affatto.

Voi direte: ma sei scema? Come fai a scrivere di gente che non ti piace?

Il punto è che sento spesso varie canzoni di entrambe le band, ma le uniche che mi piacciono un po' sono Somebody Told Me dei The Killers e Take Me Out dei Franz Ferdinand. Ecco perché ho deciso di ambientare la storia nel 2004, visto che i due brani sono usciti tra gennaio e marzo di quell'anno ^^

Insomma, sentendo spesso brani di queste due band, mi è venuta in mente l'idea che potessero essere una bella coppia! Non chiedetemi perché, non lo so neanche io... spesso capita che i componenti – anzi, i cantanti più che altro – di gruppi che non mi piacciono finiscano per formare delle coppie nella mia mente. Vi faccio qualche altro esempio – e non escludo che possa arrivare qualche altra scemenza come questa: Brian Molko dei Placebo/Brandon Boyd degli Incubus; Brian Molko (sì, lui è uno dei più gettonati XD)/Dolores O'Riordan dei Cramberries (solo che dopo la scomparsa della cantante, non credo sia il caso di scrivere delle fanfiction sceme su di lei)... insomma, cose così.

Che ne pensate? A voi è mai capitato di scrivere storie su artisti o fandom che non vi piacciono? Sono curiosa di saperlo e/o di leggerle, quindi non esitate a farmelo sapere nelle recensioni – se mai vorrete lasciarmene qualcuna, perché questa roba fa davvero pietà e me ne rendo conto, ma è solo un primo esperimento :D

Grazie a chiunque abbia letto e leggerà, a chi deciderà di commentare o di inserire questa storia tra le sue preferite o da ricordare ^^

E come ultima cosa voglio dire ai fan delle due band di non avercela con me, ho scritto questa storia per farmi due risate, con la speranza che sia chi apprezza le band citate sia chi non le apprezza, possa sorridere e trascorrere cinque minuti in totale leggerezza ;)

Grazie a tutti e alla prossima ♥

  
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