Angolino dell'autrice
Eeeeeed eccomi qui! \^_^/Sono tornata con questa cosuccia che a ben pensarci è nel mio computer da più o meno un secolo, ma mi sono sempre scordata di pubblicarla ^^"
Non ho nulla di particolare da dire, a parte che la storia partecipa a due challenge indette sul forum di EFP:
- Le situazioni di lui & lei (...o lei e lei, o lui e lui) indetta da Starhunter, con il prompt "macchina fotografica";
- Cocktail di storie, indetta da Zenzero91, con il prompt "La S è vietata! Mai usare la lettera “S” nella storia."
Ringrazio infinitamente MissChiara che ha recensito lo scorso capitolo, chi ha inserito la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate e anche tutti voi che leggete soltanto. Spero che le mie storielle continuino a piacervi! ^^
Disclaimer: i personaggi e la storia di X-Men non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.
Buona lettura a tutti! ^_^
Prompt: macchina fotografica; La S è vietata! Mai usare la lettera “S” nella storia.
Rating: verde
Genere: slice of life; introspettivo, vagamente romantico
Avvertimenti: slash
Personaggi/Pairing: Logan, Scott, Logan/Scott
POV: Logan
Localizzazione: modern!AU senza poteri
Note: enstabilished relationship
Conteggio parole: 200
Foto ricordo
Guardi dritto di fronte a te cercando di rimanere noncurante, ma non è certo roba da poco – non con il tuo compagno che continua a tenerti puntato contro l’obiettivo della macchina fotografica da almeno dieci minuti.
«La fai finita, ragazzino?» borbotti infine, rinunciando all’intento di ignorarlo.
Lui però non demorde.
«Non fino a quando non avrò una tua foto decente.»
Alzi gli occhi al cielo e imprechi tra i denti.
Accidenti a te e a quando gli hai regalato quell’aggeggio; a ben vedere era meglio comprargli un buono per un anno di benzina: più caro, certo, ma privo di irritanti complicazioni.
«Ma ne hai fatte un migliaio!» mugugni, cercando inutilmente di ripararti dietro la mano per non entrare nell’inquadratura.
«E in tutte quante hai la faccia di chi vorrebbe uccidere qualcuno» ribatte piccato, alzando il braccio per continuare ad averti nel mirino.
«Non qualcuno, te» commenti acido, girandoti a lanciargli un’occhiataccia.
Hai raggiunto il limite della tua – notoriamente poca – pazienza, e quel maledetto ragazzino ormai dovrebbe averlo capito!
Fai per dirgliene quattro… ma poi commetti l’imperdonabile errore di incrociare quegli occhi grandi e davvero troppo azzurri, e per un momento ti perdi nella calda luce che li anima…
Click.
«Perfetta!»