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Autore: Violetta_    12/05/2018    6 recensioni
Fanfic su una coppia talmente crak che nemmeno un pacchetto di crackers dimenticati in fondo lo zaino.
L'intera raccolta sarà come una scatola di cioccolattini, ogni capitolo avrà un sapore diverso. Non si sa cosa può capitare. (Alcuni capitoli saranno Flashfic. Il raiting potrebbe salire).
Saranno presenti collegamenti con altre mie raccolte (soprattutto "Secret file Zero" e "Jerez")
***
(Dal capitolo 1)
Alzò un sopracciglio.
Lei era una donna veramente terribile.
Scorbutica, analitica, furba. Bellissima.
Era diventata davvero meravigliosa.
-
Lui era una persona piuttosto complessa.
Aveva un passato misterioso che lo aveva portato in una posizione di spicco all'interno di un'organizzazione fantasma.
Era un ottimo attore e apparentemente una brava persona: gentile, generosa, simpatica. E forse lo era davvero.
***
(Dal capitolo 8)
Agasa si girò a fissarla ed inclinò la testa.
Ultimamente Shiho era strana.
Chissà come mai.
-
Shinichi corrugò la fronte con aria stranita.
Ultimamente Rei era strano.
Chissà cosa gli passava per la testa.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Rei Furuya, Tooru Amuro
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Barbecue












<< Accidenti >>

Il tono del dottor Agasa era nervoso e carico di agitazione.

Shiho alzò gli occhi al cielo.

Era dalle prime luci dell'alba che faceva così e ormai faticava a sopportarlo.

<< Che è successo questa volta? >>
<< Mi sono tagliato >>

La ragazza si avvicinò all'uomo.

<< Fa vedere … >>

Agasa aveva ripreso i contatti con Fusae da qualche mese ma era la prima volta che la invitava a casa.
Non che per Shiho ci fossero problemi, anzi.





<< Agasa lo so che stai partendo per andare da lei... invitala qui. Dopotutto questa è casa tua >>
<< È anche casa tua Shiho. Non te lo dimenticare mai >>





Però il dottore era decisamente impacciato e troppo timido per certe cose.

Una volta sicuro che il rapporto con la donna fosse una cosa seria e non un'infatuazione legata ad una cotta giovanile, allora si era deciso a fare quel passo.

Lei sarebbe arrivata a minuti e il professore era talmente nervoso da non riuscire a compiere gesti elementari come pelare le verdure.

<< Fusae-san è una donna molto dolce e simpatica. Quindi perché sei così tanto nervoso? >>
<< Vorrei che voi due andaste d'accordo >>

Shiho ammutolì.

<< Come? >>
<< Si... insomma tengo molto a lei ma confesso che il tuo giudizio è molto importante per me >>

La ragazza deglutì sentendo un groppo in gola.
Agasa le aveva appena rubato il discorso.

Fantastico. Adesso doveva inventarsi qualcos'altro.

Si perché oltre a Fusae era stata invitata anche un'altra persona.
Shiho aveva provato più volte ad accennarglielo ma per un motivo o per un altro le era mancato il coraggio.

<< Ma noi andiamo d'accordo >>

Le sue si erano già incontrate in qualche diversa occasione ed ogni volta Fusae l'aveva trattata in modo molto gentile.
All'inizio le due erano molto tese, ma una volta superato l'imbarazzo iniziale si erano trovate subito in sintonia.

<< È diverso... questa non è una passeggiata o un incontro in una caffetteria.... >>

Shiho finì di disinfettagli la ferita e gli mise un cerotto.

<< Tieni molto a lei vero? >>

L'uomo aggrottò le sopracciglia ed annuì.

<< Come l'hai capito? Come sapevi che era la persona giusta per te? >> domandò Shiho sinceramente curiosa.

Questa volta sorrise.

<< Credo di averlo sempre saputo in fondo >>

La ragazza espirò un po' delusa. Sperava in una risposta migliore.



Driiin



Il padrone di casa sobbalzò e poi andò tutto trafelato verso la porta.

Shiho invece rimase seduta con gli occhi socchiusi.

Lui sarebbe venuto più tardi, non appena finito il turno al bar.
Questa cosa la metteva in agitazione.

<< Fusae >>

La voce del dottore la risvegliò dai suoi pensieri e si mise in piedi avvicinandosi ai due.

<< Ciao Hiroshi >>

La donna la osservò ammirata e la abbracciò di istinto.

<< Ciao bella ragazza.... >>

Dopo un momento di imbarazzo Shiho si rilassò senza però ricambiare l'abbraccio, si limitò a poggiare una mano sulla sua spalla.

<< Salve Fusae-san >>
<< Ti avrò ripetuto una decina di volte di eliminare quel suffisso >>
<< Magari la prossima volta >>



*



Si accomodarono intorno al tavolo nel giardino sul retro.

<< La mia piccola Shiho adora le tue nuove borse >>
<< Agase... >> mormorò imbarazzata.
<< Davvero? >> domandò Fusae entusiasta.

Shiho annuì timidamente.

<< Ah ne sono molto lieta. E dimmi c'è una linea che preferisci? Sarei contenta di ricevere un parere da una bella ragazza giovane come te >>



Troppi, troppi complimenti per i suoi standard.



<< Apprezzo molto i borselli e le piccole borse da sera col nuovo motivo floreale anche se queste ultime le uso poco >>
<< E come mai cara? >>
<< Beh... >>
<< La mia piccola Shiho è quasi un medico, le servono borse grandi per contenere i libri >> disse Agasa aprendo una bottiglia di vino.
<< Agase... >> mormorò nuovamente la ragazza.

La stilista si voltò guardandola ammirata.

<< Davvero? Non ne avevo idea. Santo cielo! Pensavo fossi una liceale >>

Shiho girò il capo imbarazzata. Non le piaceva che si parlasse di quell'argomento.

La donna inclinò la testa, intuendo il suo disagio.

<< Allora... lavorerò su una linea più adatta ad una donna in carriera. Ho sperimentato poco su questo genere. Sarà una sfida interessante >>

Shiho le sorrise.

<< Non è affatto una cattiva idea >>




*




I minuti passavano veloci tra una chiacchiera e l'altra.

Fusae era sensibile, dolce ma anche interessante e molto colta.
Poi era divertente poter rispolverare qualche discorso in americano, sopratutto perché il dottore ci capiva poco.

<< Oh insomma! Mi sento escluso! >> disse l'uomo avvicinando il vassoio e poggiando gli spiedini già cotti

Le due risero.

<< Su su... non imbronciarti >> disse la donna alzandosi per aiutarlo coi piatti.

Shiho abbassò lo sguardo e sbloccò il cellulare per guardare l'orologio.



Accidenti...



Inspirò nervosamente e si alzò di scatto dirigendosi verso l'interno della casa.

<< Agasa è finito il succo d'arancia, mi accompagni a prenderlo insieme a qualche altra cosa? >>
<< Mh..? Ok... >> disse lui stranito da quella richiesta.

Una volta soli in cucina Shiho fece un lungo respiro.

<< Agasa ascolta. Io ho invitato... >>

In quel momento udirono un vocìo fuori dalla casa e subito dopo il campanello.

<< Chi sarà? >> domandò l'uomo dirigendosi verso la porta principale.

Shiho alzò la voce sentendosi sempre più agitata.

<< Aspetta ti devo dire... >>

Troppo tardi, aveva aperto la porta.

<< Ragazzi. Ciao >>

Shiho sussultò.

<< Salve Agasa. Siamo venuti perché... >>
<< Ah lo so. Me lo stava accennando in questo istante >>

Mitsuiko aggrottò la fronte confuso.

<< Che? >>

L'uomo li trascinò dentro con fare gioviale.

<< Ma non state lì impalati. Su venite così ve la presento >>

I tre bambini si guardarono confusi.

<< Ma chi? >>



*



Shiho poggiò la schiena contro il muro fissando con aria assente un angolino del pavimento.

I ragazzi erano entrati in casa e lei, quasi come fosse una ladra, si era andata a nascondere dietro la porta della scala.


Sentiva perfettamente le voci degli altri ma i suoni le arrivavano lontani, ovattati.

<< Evviva il barbecue! >>
<< Genta non correre. Cerca di controllarti! >> urlò Mitsuiko

Shiho sospirò mettendosi una mano sulla fronte sentendosi ridicola.
Decise di uscire, aveva poggiato la mano sul pomello della porta quando udì altre voci familiari.

<< Ragazzi certo che ci potevate aspettare. Che cos'è questo odore? >> disse un ragazzo con tono seccato.
<< Il professore vi ha dato la cintura? >> disse una voce femminile con tono più dolce.

Spalancò gli occhi sentendo tornare quella sensazione di disagio più forte di prima.
Adesso anche Shinichi e Ran.

Era convinta sarebbero stati solo loro due, Agasa e Fusae.

<< E così lei è la famosa Fusae... molto lieto >> disse Shinichi facendo un veloce inchino.

Ran le si avvicinò facendole un sorriso cordiale.

<< Forse non si ricorda di me, ma noi due ci siamo già incontrate >>
<< Davvero cara? >>

No, non ce la faceva. Non così...


Prese il cellulare mettendosi e compose il numero.

<< Salve >>

Ghiacciò riconoscendo quella voce.

Troppo tardi.

<< Amuro san che ci fai qui? >> domandò Agasa confuso.

Il ragazzo si mise una mano dietro la nuca.

<< Beh in realtà io... cercavo Shiho-san >>

Shiho avvertì come una potente scossa elettrica attraversarle la schiena e le mani congelarle.

Shinichi assottigliò gli occhi.

<< Perché la cerchi? >>
<< Ha dimenticato questo libro al caffè... >>

Shiho rimase inebetita un paio di secondi.

Shinichi assottigliò ulteriormente lo sguardo.

<< Strano, non è da lei perdere qualcosa >>
<< Difatti non l'ha perso. Lo ha solo dimenticato >>

Shiho fece un mezzo sorriso.

L'aveva fatto apposta.
Previdente come sempre, invece di presentarsi nel bel mezzo della grigliata e dire la verità aveva inventato una scusa plausibile per venire lì.
Lo ringraziò mentalmente per questo.

Scese velocemente le scale andando verso la cantinetta e prese un paio di bottiglie poi aprì la porta come niente fosse.

<< Fusae ho trovato del succo di fragola, ho pensato di prenderlo visto che ti piace tant... oh ciao ragazzi >> disse fingendo sorpresa.
<< Shiho nee chan! >>

Come al solito i tre la salutarono correndole incontro, abbracciandola e riempendola di coccole e festoni.

<< Che facevi? >>
<< Perché avete fatto una grigliata e non ci avete invitato? >>
<< Chi è quella signora? >> domandò Ayumi indicando Fusae.

Sorrise a tutti e tre.

<< Oh la signora è la fidanzata del dottor Agasa >>

Sia Agasa che Fusae diventarono incandescenti, Ran portò una mano davanti le labbra ed i bambini si voltarono tempestando di domande il povero padrone di casa.

<< Sei sempre una campionessa nel mettere a disagio >> disse Shinichi guardandola con la coda dell'occhio.
<< Che ho detto di male? >> domandò innocentemente poi si voltò verso Amuro.

Bastò un veloce scambio di sguardi e il ragazzo capì che doveva continuare la recita.

<< E tu? Ti sei perso? >>

Rei alzò gli occhi al cielo e si avvicinò allungandole il libro che in realtà aveva lasciato sul tavolino del suo salotto un paio di giorni prima.

<< Quindi era al caffè. Molto gentile >> disse lei con tono neutro.

Il ragazzo le fece un allegro sorriso.

<< Prego figurati >>

Shinichi osservò prima Shiho poi Amuro.

Quei due si comportavano come se fossero dei semplici conoscenti. Eppure ricordava bene la scena al mare.

Chiuse una mano a pugno.



Non sapeva bene cosa fosse quella sensazione allo stomaco.
Forse lo irritava il fatto che non gli avesse ancora detto niente.


Era il suo migliore amico perché tenerglielo nascosto?


Che fosse un elaborato scherzo?




Per un attino gli venne persino il dubbio che quella scena al mare fosse solo frutto della sua immaginazione.

<< Adesso vado. Buon pranzo >>
<< Ma no Tooru, hai fatto tutta questa strada. Resta. Aggiungo delle sedie >> disse Agasa con tono molto allegro.

In realtà dopo l'adorabile rivelazione di Shiho era molto in imbarazzo e sperava che la presenza di quel ragazzo sempre allegro e divertente distraesse tutti i presenti.

Rei portò una mano dietro la nuca dando una rapidissima occhiata alla ragazza.

<< Mi piacerebbe molto. Ma devo fare il doppio turno al caffè oggi >>



*



Arrivata la sera i bambini, Ran e Shinichi se ne andarono con la cintura spara “palloni pirotecnici” il vero motivo per cui erano andati dal professore.
Fusae si era offerta di sistemare le ultime stoviglie in cucina e Shiho ne aveva approfittato per poggiare una mano sulla spalla del professore, prenderlo in disparte e dirgli la verità.

<< Tu e Amuro? >>
<< Si Agasa... è per questo che era qui. L'avevo invitato io >>

L'uomo non aveva avuto nessuna reazione particolare. Si era messa a fissarla incredulo, poi allarmato ed infine aveva chiuso gli occhi sospirando.

<< Shiho cara... sei sicura di quello che fai? >>
<< Hai... >>

Lui si passò una mano sulla testa cercando le parole giuste da dire.

<< Beh tu sei una ragazza con la testa sulle spalle. Ho fiducia in te e poi immagino che Shinichi... >>

Lei spalancò gli occhi alzando le mani.

<< Lui non ne sa e non ne deve sapere niente. Nessuno lo sa. L'ho detto solo a te >>
<< Ma Shiho... >>
<< Ti prego Agasa >> gli prese le mani << Ti prego. Ho bisogno di gestire questa cosa a modo mio >>

L'uomo la guardò stringendole delicatamente le dita.

<< Va bene piccola mia... >>



*




L'indomani, all'interno del laboratorio di ricerca.



<< Agente Furuya? >>

Il ragazzo si allontanò dai suoi colleghi avvicinandosi alla ragazza.

<< Si? >>
<< Mi prenderebbe quel contenitore là in alto? >>

Entrò nella stanza alzando la testa.

<< Dove? >>

Con un gesto veloce la ragazza lo spinse contro la porta dandogli un intenso bacio sulle labbra.

Rei spalancò gli occhi completamente incredulo. Lei non si comportava mai in quel modo. E di sicuro non a lavoro.

<< Troppo affetto. Mi devo preoccupare? >>
<< Na... Ma non ti ci abituare. È solo per ringraziarti per ieri pomeriggio >>

Le poggiò una mano dietro la nuca rubandole un altro bacio prima di tornare a lavoro.

<< È stato un piacere Shi-chan >>






















Angolo dell'autrice.

Vedi Rei che se ti comporti bene le cose le ottieni? Shiho non è poi così cattiva, in fondo, in fondo, estremamente in profondità.
Povero Shinichi... sta uscendo pazzo con questa storia.
Come sempre spero che il capitolo vi sia piaciuto.

A presto.

Violetta_
   
 
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