In questa versione, invece di andare via, Elijah cerca di fermarlo e farlo ragionare.
 
 

“Klaus..” lo aveva fermato Elijah dall’avventarsi su un altro vampiro.

Klaus lo guardò con il viso imbrattato di sangue. Sembrava come se non lo riconoscesse.

Cercò di colpirlo.

“Klaus, no, Klaus, fermo! Sono io, Elijah!” gli bloccò il braccio e cercò di fargli un sorriso rassicurante.

“Elijah…” esalò Klaus.

“Sì. Sì.”

“Vattene.”

“Cosa? Ma..”

“Non starmi in mezzo..” disse cercando di andarsene.

“Ti prego, fratello, io..”

Klaus si era fermato bruscamente a queste parole.
 
“Fratello?? Adesso io, sarei tuo fratello?”

Elijah non sapeva cosa dire.

Klaus lo fissò attentamente.

“Ti è ritornata la memoria.”

“Klaus..io..mi dispiace..”

“Troppo tardi. Ora vattene.”

“Sei ingiusto. Dopo tutto quello che ho fatto per te..”

Klaus ridacchiò nuovamente.

“Non avevi bisogno di un’amnesia per dire quello che pensi. È stato sempre lì, non è vero? Io ti rendo infelice, non hai avuto gioia a causa mia..”

“Questo non è vero.”

“Non – toccarmi.”

“Klaus..” disse Elijah disperatamente.

“Sono venuto da te, ti ho supplicato..ti ho pregato..” disse Klaus con le lacrime agli occhi. “E tu mi hai mandato via..”

“Klaus, ti prego..” disse Elijah, anch’esso con le lacrime agli occhi, ma tempo un battito di ciglia e Klaus era svanito.
 
Elijah era più distrutto che mai, ma sapeva di meritarselo. Tutta quella storia dell’amnesia era stata una gigantesca cazzata.

Ma avrebbe trovato il modo di farsi perdonare.

Non solo da Klaus, ma da tutti loro.