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Autore: KikiLurex    18/05/2018    1 recensioni
La musica può suscitare incredibili emozioni. Può far vibrare l'anima. Può far male. Può far ridere o piangere. Può fare innamorare.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Angolo della Follia: Okay... eccoci qui con un nuovo capitolo.
Orario improbabile, lo so, ma io sono abbastanza nottambula, lo ammetto! ^^
Bene... detto questo, ringrazio ancora tantissimo cris_leto che mi lascia sempre qualche parola carina e vi auguro una buona lettura.
Alla prossima. :***

~ Viola ~

•••

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09 ~ Mettersi a Nudo

Avevano passato l’intero pomeriggio chiusi in quella camera d’albergo. Avevano riso e scherzato. Avevano fatto l’amore una, due, tre volte. Si erano tenuti stretti, l’uno tra le braccia dell’altra, intonando le canzoni che avevano deciso di cantare allo spettacolo. Avevano mangiato quello che avevano ordinato al servizio in camera, stando a letto, con solo le morbide lenzuola a coprire i loro corpi.
Melanie non si era mai sentita così a suo agio con il proprio corpo come in quel momento, insieme a lui. Non aveva mai passato un intero pomeriggio nuda, a letto con un uomo. Non aveva mai fatto l’amore in quel modo.
Sì, aveva avuto una storia di sei mesi, qualche anno prima, e il sesso non era certo mancato, ma mai, nemmeno per una volta, si era sentita come si stava sentendo in quel momento, mentre Jared le sorrideva malizioso, con un tubo di panna spray tra le mani.
Non riuscì a fare altro che ricambiare quel sorriso peccaminoso. «Che vuoi fare?» gli chiese.
Il cantante si liberò velocemente del vassoio poggiato sul letto, tornando subito da lei, gattonando sul materasso.
La ragazza lo accolse tra le sue braccia, cingendogli i fianchi con le gambe. Lui la baciò, poi spruzzò un po’ di panna sulle sue labbra prima di riprendersele.
Quel gioco con la panna, si rivelò molto più eccitante di quanto avesse immaginato. Sentirlo mentre le accarezzava la pelle con la lingua, per toglierle quella dolce schiuma bianca che le aveva spruzzato addosso, la stava facendo impazzire. «Sai essere davvero perverso, Jared Leto» mormorò, mentre le sorrideva.
«Se vuoi, posso finirla qui» disse lui, abbandonando il tubo di panna tra le lenzuola.
Melanie scosse la testa, con decisione. «No che non puoi»
Lui sorrise. «Come sarebbe a dire?» chiese, mentre con la mano era già tornato ad impossessarsi della panna spray.
La ragazza lo spinse con la schiena sul materasso. «Dammi quel coso» gli sussurrò in un orecchio. Lui mollò la presa e lei sorrise, compiaciuta dello sguardo trepidante che poteva leggergli negli occhi. «Ora tocca a me»

♪♪♪

Erano di nuovo in macchina. La giornata era quasi finita e lui le aveva promesso di riportarla al college entro la mezzanotte.
Aveva passato una delle più belle giornate della sua vita. Non aveva previsto quel pomeriggio di fuoco, quando l’aveva invitata a scappare via con lui, ma da come si erano evoluti gli eventi, la cosa non gli aveva creato nessun problema. Affatto.
Si era lasciato andare completamente. Aveva lasciato cadere la maschera che indossava, perennemente, in presenza di qualunque creatura di sesso femminile. Si era lasciato travolgere da quella ragazzina dagli occhi profondi. Aveva lasciato parlare il suo cuore, non la sua testa. Se si fosse fermato ad ascoltare quello che gli diceva la testa, non le avrebbe mai detto una cosa come “anche io voglio fare l’amore con te”. Mai. Ma il suo cuore era stato di tutt’altro parere in merito.
In quel momento, tutto quello che aveva desiderato, era stato di concedersi, completamente. Di fare davvero l’amore, non lo squallido sesso a cui si era abituato in quegli ultimi anni.
«A cosa stai pensando? Sembri essere lontano mille miglia da qui» la sentì chiedere.
Vide i suoi occhi scuri puntati su di sé. Lo sguardo curioso, eppure preoccupato. Fece spallucce. «Stavo pensando che non abbiamo parlato molto, alla fine»
Lei annuì. «Già, hai ragione» guardò l’ora sul display della radio. «Abbiamo ancora un paio d’ore prima della mezzanotte. Fermati qui. Parliamo»
Lo aveva detto con così tanta fermezza da fargli rallentare all’istante la sua corsa verso il college. Accostò e spense la macchina. «Okay» sospirò. «Comincio io?» le chiese. Lei annuì. «Devo farti una confessione»
Melanie lo guardò stupita e incuriosita al tempo stesso. «Ti ascolto»
Le prese una mano, lasciando che le loro dita si intrecciassero spontaneamente. Il pensiero della prima volta in cui avevano fatto la stessa cosa, lo travolse. «Ieri notte io... io non sono stato sincero con te. Ti ho lasciato credere di essere Vitaly, ma...»
Lei lo zittì, poggiandogli una mano sulle labbra. «Anche io ti ho mentito. Ti avevo chiesto di essere Vitaly, di recitare per me, ma non c’è stato un solo attimo di quella notte in cui non abbia pensato a te. Al vero te. A Jared» Avevano ancora le dita intrecciate e lui sembrava non voler lasciare la presa. Questo le diede il coraggio di continuare. «Mi ero convinta che, se tu avessi pensato che mi importava solo di passare una notte con il personaggio di un tuo film, tutto sarebbe stato più facile. Tu non ti saresti chiesto, inutilmente, come fare per liberarti di me, e io avrei potuto riappropriarmi della mia vita una volta che tu te ne fossi andato»
«Ma come hai potuto pensare...» Non riusciva a credere alle sue orecchie. Se la sua mente era contorta, quella di Melanie lo era molto di più.
«Perdonami Jared» mormorò lei, abbassando lo sguardo. «Non sono davvero riuscita a lasciar entrare Vitaly nella mia testa. Mentre ti guardavo negli occhi, io vedevo te, non lui»
«Forse perché, in fondo, non siamo poi così diversi, Mel. E non parlo del corpo, ma di tutto il resto» disse lui. La ragazza lo guardò interrogativamente. «Anche io, come Vitaly, ho una dipendenza. La musica. Ma a volte la uso per sopprimere un bisogno che mi fa una paura tremenda. L’amore» Era la prima volta che parlava così. Ma ora che aveva iniziato, non voleva smettere. Si stava finalmente sfogando di tutte quelle cose che non aveva mai rivelato nemmeno a suo fratello. «Quando siamo stati insieme per la prima volta, ho lasciato che Vitaly mi aiutasse ad essere quello che veramente sono. Io non sono uno da una botta e via, Mel, ma mi sono ritrovato a diventarlo per non lasciarmi travolgere mai dai sentimenti. In ogni caso, non ho mai trovato una donna capace di farmi pensare di poter essere completamente me stesso. Non ultimamente» precisò facendo spallucce. «Finché non sei arrivata tu» disse poi, tornando a guardarla e a stringerle un po’ di più la mano che teneva ancora con la sua.
Melanie non poteva fare altro che stare lì, immobile ad ascoltarlo. Non riusciva a credere a quello che stava sentendo. Quello non era affatto il Jared Leto di cui tutti parlavano. Era completamente diverso.
«Con te sono riuscito a lasciarmi andare, Mel. Sono riuscito ad essere davvero me stesso, in tutto. Ho fatto davvero l’amore per la prima volta dopo... non so nemmeno quanto tempo. E mi è piaciuto, Mel. Moltissimo»
La ragazza fece un respiro profondo. «Sento che c’è un “ma” in arrivo»
Lui annuì. «Il “ma” è questo. Non ti ho mentito quando ho detto che non sono ancora pronto per avere una storia duratura. E io non so cosa vuoi tu. Cosa vuoi che ci sia tra noi. Come vedi tutta questa storia»
Melanie sciolse l’intreccio delle loro dita per accarezzargli il viso. «Non lo so, Jay. So soltanto che vorrei poter fare l’amore con te di continuo. Che vorrei restare con te a parlare per ore. Che vorrei cantare con te anche dopo questo stupidissimo spettacolo per la scuola»
«Anche io lo vorrei, Mel» disse lui. La ragazza sorrise. «Mentirei dicendo che non provo niente per te. È solo che...»
«Sono una ragazzina, giusto?» mormorò lei, interrompendolo. Jared la osservò, senza capire il senso di quella domanda. «Non posso essere giusta per te, non ho ragione?»
Improvvisamente capì. «Mel, chi se ne importa dell’età? Sei maggiorenne e vaccinata. Sei intelligente e, te l’assicuro, una donna migliore di molte altre. È solo che io...» Le prese il viso tra le mani, fissando i suoi occhi scuri. «Non mi sento ancora pronto a dire “Ti Amo”, capisci?»
Lei annuì. Gli occhi le bruciavano. Le lacrime, che aveva trattenuto fino a quel momento, minacciavano di uscire da un momento all’altro. «Non piangere, Mel, ti prego» Quella era la classica frase che faceva scattare le lacrime. Infatti, come sotto un comando, avevano cominciato a rigarle il viso. Jared la strinse forte a sé e lei diede libero sfogo a tutte le emozioni trattenute fino a quel momento. «Sono qui, Mel» lo sentì mormorare. «Sarò sempre qui, per te. Sempre»
   
 
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