Anime & Manga > Candy Candy
Segui la storia  |       
Autore: Gatto1967    19/05/2018    1 recensioni
Per chi non lo sapesse “Orange is the new black” è una serie tv americana in onda sui canali internet, che racconta le vicende di una giovane donna condannata a quindici mesi di reclusione per un reato commesso dieci anni prima.
La serie racconta quindi le vicissitudini di questa donna (guarda caso una bionda come Candy) alle prese con la più variegata umanità in un carcere femminile americano.
Voi mi chiederete: “Ma come cavolo ti è venuto in mente di mandare Candy in prigione?”
Beh, a pensarci bene anche nel corso dell’anime, la nostra eroina ha rischiato più volte di finire in prigione, e un paio di volte c’è finita davvero! (Alla Royal Saint Paul School)
Già da bambina quando stava presso i Legan e venne ingiustamente accusata di furto, la zia Elroy suggerì di mandarla in prigione “quella piccola ladra”.
E poi si sa, Candy ha un temperamento ribelle, insofferente alle regole e alle costrizioni, spesso è anche impulsiva e agisce senza pensare alle conseguenze delle sue azioni.
Partendo quindi da un episodio dell’anime questa storia si immagina le vicende di Candy in un carcere femminile americano a inizio ‘900.
Riuscirà la nostra eroina a sopportare l’esperienza?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Stear lavorava febbrilmente al suo ennesimo marchingegno, assistito da Patty. La ragazza era ancora incredula che il suo Stear fosse tornato sano e salvo dalla guerra in Europa, e un po’ si vergognava perché sentiva che era merito dell’orribile incubo che stava vivendo Candy.
-Stear, non riesco ancora a capire che razza di marchingegno stai costruendo.-
-Questo è un elicottero, una piccola macchina in grado di sollevarsi da terra in verticale per almeno 20 metri. Ci servirà per far arrivare a Candy il mio grimaldello in modo sicuro.-
-Ma… siamo sicuri che funzionerà? Le tue “macchine volanti” non hanno mai fatto una bella fine.-
-Andiamo Patty! Un po’ di fiducia nel tuo geniale fidanzato! Questo telecomando mi permetterà di guidare l’elicottero fin dentro la cella di Candy, di farvi cadere il mio grimaldello che avrò messo in questo cestello, e poi di farlo uscire senza lasciare traccia.-
-Ammesso che questo aggeggio funzioni e che riusciamo a far avere il tuo grimaldello a Candy, chi le spiegherà come si usa?-
-Lo farà Flanny.-
-La sua amica infermiera?-
-Proprio lei. Fra non molto ci raggiungerà e le mostrerò come si usa il grimaldello, poi lei lo mostrerà a Candy quando saranno sole in infermeria.-
-Santo cielo Stear! Io tremo di paura. Se Candy dovesse essere scoperta per lei sarebbe la fine!-
-Lo so, ma non abbiamo alternative! È un mese che stiamo studiando questo piano, da quando il tentativo con quel miserabile ex-maggiordomo è andato male.-
-è un piano molto rischioso.-
-è vero, ma se c’è una persona in grado di portarlo a buon fine è proprio Candy!-
-Senza contare che il peggio non sarà affatto passato.-
-Il nostro piano è basato su una stretta coincidenza di tempi e circostanze. Subito dopo la fuga, Candy e Terence dovranno prendere il treno per New York dove arriveranno solo il giorno dopo, e poi dovranno imbarcarsi per l’Inghilterra. Agiremo solo quando si verificheranno certe condizioni di orari, capisci? Le coincidenze di orario non dovranno essere troppo strette per dare il tempo di gestire eventuali ritardi del treno, e non dovranno essere neanche troppo larghe per ridurre al minimo il rischio che vengano scoperti. Candy sarà al sicuro solo quando sarà in territorio inglese. Sarà anche necessario che lei si tagli i capelli e se li tinga di nero.-
-Oh mio Dio! Povera Candy!-
In quel mentre entrarono Albert e Archie.
-Ciao ragazzi! Come vanno le cose?-
-La mia macchina volante è quasi pronta. E voi?-
-Crediamo di aver individuato quando agire, e purtroppo la data è abbastanza lontana. Fra due mesi!- disse Archie
-Cosa? Così tardi?-
-Certo fra due mesi. Tecnicamente sarebbe possibile agire anche prima, ma servono i documenti falsi per Candy. E quelli saranno pronti solo fra 6-7 settimane.-
-Maledizione!- imprecò Stear. –Ancora due mesi d’inferno per Candy! Sempre col rischio che la cambino di cella, e in quel caso il nostro piano andrebbe a farsi benedire!-
-Dobbiamo fargli avere subito il grimaldello!- propose Archie.
-E poi Candy dovrà nasconderlo per due mesi?- ribatté Albert
-è un rischio zione.- rispose Stear –Ma Candy è abile e può farcela. D’altronde non abbiamo scelta.-
 
Il giorno dopo Smith arrivò alla solita ora a prelevare Candy per portarla in infermeria e strada facendo le parlò.
-Ho sentito che sei un’orfana Candy.- ormai i due ragazzi erano in confidenza.
-Sì signor Smith, non ho mai conosciuto i miei genitori e sono cresciuta in un orfanotrofio nell’Indiana.-
-è una cosa che abbiamo in comune io e te sai? Sono anch’io un orfano. Mia madre morì che ero molto piccolo, e mio padre non l’ho mai conosciuto. Così venni mandato in un orfanotrofio nel nord dell’Illinois. I gestori erano brave persone ma avevano idee un po’ troppo rigide, e quando ebbi l’età me ne andai.-
-Io torno… tornavo spesso alla casa di Pony, l’orfanotrofio dove sono cresciuta. La suora che viene a trovarmi è una delle due donne che lo gestisce. Una persona meravigliosa che per me è stata come una madre.-
 
Arrivata in infermeria Candy dovette subito medicare alcune detenute che si erano fatte male in lavanderia, e per tutta la mattinata dovette recitare la solita commedia della detenuta in soggezione.
Solo quando le tre donne rimasero sole per la pausa pranzo Flanny parlò a Candy il più possibile sottovoce.
-Ascolta Candy. Stanotte Stear ti farà avere qualcosa nella tua cella.-
-E come diavolo farà?-
-Non sono sicura di averlo capito bene, mi ha parlato di una “macchina volante” e di un “telecomando”-
Candy rise sotto i baffi
-Tu non conosci Stear, è un vero genio!-
-Con tutto il rispetto Candy, a me sembra mezzo matto. Comunque mi ha detto che ti farà avere questo oggetto che dovrai sempre tenere nascosto per due mesi fino al giorno che ti faremo sapere, d’accordo? Domani lo porterai qui in infermeria e noi lo nasconderemo per te, ok?-
-Non sarà rischioso per voi?-
-Molto meno che per te. Le celle spesso vengono perquisite, tu fai la doccia molto spesso e sei costretta a spogliarti in pubblico, quindi per te sarebbe molto più difficile. Noi lo nasconderemo qui in qualche scatola di medicinali o di siringhe. Vedrai che andrà tutto bene.
Piuttosto vorrei chiederti: sei sicura di volerlo fare? Sei sicura di voler correre un simile rischio?-
-Che alternative ho Flanny? Passare la mia vita in questo inferno?-
Flanny avrebbe voluto farle presente il rischio che correvano i suoi amici ma tacque. Anche lei voleva che Candy fosse libera e felice.
 
Quella notte Candy rimase sveglia seduta sulla sua branda, in attesa della “cosa” che doveva mandargli Stear, sdraiandosi solo quando sentiva il guardiano di turno fare la solita ronda all’incirca ogni ora.
Più volte fu sul punto di addormentarsi ma la concentrazione e la determinazione ebbero sempre la meglio sul sonno.
Non avrebbe mai saputo dire a che ora fosse, ma sentì un rumore, come di qualcosa che girava a grande velocità. Il rumore proveniva da fuori, e poi vide qualcosa che entrava dalla finestra e ne ebbe paura: cosa diavolo si era inventato Stear quella volta? Al buio vedeva solo una specie di fungo volante che stazionava a mezz’aria. Poi sentì qualcosa che cadeva per terra e vide lo strano oggetto che si dirigeva di nuovo verso la finestra.
Come sempre succedeva alle macchine volanti di Stear, anche questa fece una brutta fine e si sfracellò contro il muro.
Il forte rumore fece svegliare le detenute delle celle vicine a quella di Candy che cominciarono a chiedersi a gran voce cosa stesse succedendo.
Candy aveva pochissimo tempo a disposizione: raccolse l’oggetto che la strana macchina aveva deposto a terra e se lo nascose addosso nella biancheria intima. Poi, mentre sentiva i passi dei guardiani che accorrevano raccolse i frammenti della macchina distrutta di Stear e li gettò fuori dal finestrino.
Dopodiché fece appena in tempo a infilarsi dentro la branda, giusto un secondo prima che la porta della sua cella si aprisse.
In strada Stear e Archie raccolsero il rottame “dell’elicottero” di Stear e fuggirono via a gambe levate.
-Andrew!- La voce era quella di Smith.
-Signor… Smith… che succede?- ostentò uno sbadiglio e un’aria assonnata.
-Cos’era quel rumore?-
-Quale rumore? Stavo… dormendo…-
La cella venne perquisita da cima a fondo, ma non fu trovato niente, e nessuno pensò a perquisire lei. Candy l’aveva scampata per un soffio.
 
-Dico, ma non poteva darlo a te quel coso? Ho rischiato grosso stanotte!-
Non era la prima volta che Candy rischiava grosso per le invenzioni di Stear. Ben si ricordava l’automobile finita nel lago di tanti anni addietro e l’aeroplano esploso in volo.
-Troppo rischioso.- disse Flanny. –Sia io che la dottoressa Kelly potremmo essere perquisite sia all’ingresso che all’uscita. Comunque l’importante è che sia andato tutto bene. Piuttosto tu sei sicura di aver capito come funziona quell’aggeggio?-
-Penso proprio di sì. Comunque ho ancora due mesi per potermi esercitare e, lavoro permettendo, lo farò.-
-Ti auguro tutta la fortuna del mondo Candy, ti auguro di essere felice come me…-
Candy rimase stupefatta a queste parole e Flanny diventò rossa come un peperone.
-Cos’è questa storia?-
Dopo aver inutilmente cincischiato Flanny si confidò con l’amica.
-Sai, in Europa ho conosciuto un giovane medico americano… e insomma…-
-Oh mio Dio! Qualcuno ha sciolto l’iceberg!-
-Candy sei impossibile!-
Candy rise di cuore, come ormai non faceva da troppo tempo. Era la prima volta che qualcuno la sentiva ridere così in quel carcere. E anche Flanny felice di sentire la Candy che aveva sempre conosciuto, si mise a ridere.
Il rumore di qualcuno che bussava alla porta le fece trasalire entrambe e Flanny rispose.
Entrò “Grande Baffo” Jackson.
-Detenuta! È ora di tornare in cella! Perché non è ancora pronta?-
-Ha ragione signor Jackson. Mi scusi. Vado subito a cambiarmi.-
Flanny sudava freddo: avevano rischiato grosso.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Candy Candy / Vai alla pagina dell'autore: Gatto1967