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Autore: LuxITD    20/05/2018    0 recensioni
Elisa&Lorenzo.
La storia di un..qualcosa di più...il destino li aiuterà?
Scopriamolo,una tentazione,di sicuro,non è.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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«Come siamo finiti qui?»

Un sussurro lieve tra i ricci che sapevano di mare e di casa, non poteva capacitarsi di ciò che era successo, si era ripromesso di non sfiorarla, di non permettersi nemmeno di immaginare a come sarebbe potuta andare quella notte e ora, dopo essersi esibiti insieme cantando “Marvin Gaye” erano lì, addossati a quella parete che sarebbe potuta crollare da un momento all’altro per il peso di tutti quei sentimenti e di quel potere che, quando si stringevano, era ancora più forte, erano lì, lui con la schiena appoggiata al muro e lei tra le sue braccia, era così stanca che Lorenzo aveva dovuto prenderla tra le braccia di peso per poi lasciarsi convincere dalla voce di Elisa a rimanere lì, a terra, stretti l’uno all’altra.

«Fradici dalla testa ai piedi? Beh, sai com’è, il cielo ha deciso di farci fare la doccia.»

Una risata risuonò chiara nell’oscurità di quella stanza, era reduce da un attacco di panico, era distrutto, non si sentiva più un braccio, non aveva più voce ed era zuppo dalla testa ai piedi eppure…eppure era lì, a ridere sul pavimento con una donna che non era sua moglie tra le costole ed il cuore.

«Ma una frase normale te non sai dirla?»

Quegli occhioni ambrati risplendevano anche nel buio, quasi come quelli dei gatti e gli si incollarono addosso, li sentiva bruciare sulla pelle e avrebbe rischiato volentieri un’ustione di terzo grado solo che…non riusciva a sostenere quello sguardo, non riusciva a guardarla, a trasmetterle ciò che provava, non poteva permettere che guardasse ancor di più nella sua anima, non poteva concederle il suo intero essere, non poteva farle capire la verità con gli occhi per poi scappare, per poi ritornare da Gioia, non poteva tornare da Gioia dopo aver fatto una cosa del genere…non poteva cedere ad Elisa ma voleva…

«Biondo ma nessuno è normale, dovresti saperlo, ciò che accade durante la vita tiene sul filo del rasoio gli esseri umani che sono naturalmente folli, devono esserlo»
«Eli, te devi dormire. Devo riposare anche io»
«No, so benissimo di cosa ho bisogno, sei tu che non sai nemmeno cosa vuoi davvero»
«Nessuno può avere sempre ciò che vuole»
«Tu non sai cosa volere, non so se lo saprai mai»
«Senti, dormiamo, ne parliamo domani.»

Elisa roteò gli occhi, quell’uomo si rifugiava nel sonno o negli impegni, tutto pur di non dover prendere una vera decisione.

«Io vado a dormire sul letto, te se vuoi prenditi il divano. Non me ne vado solo perché è notte fonda e diluvia altrimenti non ci avrei messo nemmeno un secondo a sbattere quella porta e sparire.»

Non gli diede il tempo di rispondere, si liberò da quelle gambe incrociate e da quelle braccia e cercò di alzarsi ma non ci riuscì, Lorenzo aveva una presa di ferro, non voleva lasciarla andare.

«No, non vai proprio da nessuna parte»
«Vado dove voglio»
«Non voglio che tu vada»
«Non hai il diritto di volere qualcosa se non prendi una decisione prima, non ti ho messo davanti ad un bivio come avrebbe voluto fare gioia ma non sono la tua valvola di sfogo, questi occhioni qui – disse posando l’indice tra le sopracciglia – saranno anche la mia debolezza ma so come attingere potere da ciò che mi rende fragile, te l’ho detto mille volte, le mie debolezze sono anche la mia forza ma tu lo dimentichi sempre. Non m’incanti Lorè, non te lo permetto più»
«Maledizione m’incanti tu, come accidenti te lo devo dire? Io…io perdo il controllo, non so cosa pensare, cosa fare, non riesco a decidere nemmeno cosa devo dirti o come devo salutarti in pubblico o se devo far finta di non sapere che quando ti fissi su qualcosa inizi a sragionare e non sai più come liberartene perché vai in paranoia? Che quando sei nervosa o stanca non ti si deve toccare o iniziare un discorso troppo pesante perché rischi di fulminarci tutti? COME ACCIDENTI POSSO FARE A FINGERE DI NON CONOSCERTI QUANDO MI HAI SOTTO LA PELLE?»

Non aveva più fiato eppure aveva continuato quel discorso fin ad arrivare ad urlare, sembrava potesse scoppiare da un momento all’altro, era così saturo, così dannatamente lucente e puro nell’ incapacità di decidere e nell’ingenuità di non sapere fare a meno di Elisa da rendere il tutto maledettamente difficile, non potevano continuare in quel modo, si facevano solo del male e nessuno dei due andava da nessuna parte, era una specie di cordone incapace di distruggersi senza una scelta che, a sua volta, aveva bisogno di una volontà impossibile da raggiungere.

«Ma a cosa ti serve fingere? Cosa ci ricavi? Ti stai distruggendo, non lo vedi? Mi stai distruggendo, stai riducendo tutto in polvere e a quale costo? A che scopo? Sei arrivato al punto di guardare la luna e pensare a tutte le sere che hai trascorso con me mentre eri appoggiato con la testa sulla mie gambe con gli occhi puntati il quel cerchio che continua a farci da compagno di vita…non scegliere a cosa ti sta portando? Perché io non lo so più…»
«Io so solo che non voglio te ne vada, non voglio che mi lasci solo, non di nuovo, non per colpa mia»
«Lorè, fammi alzare»
«No, se ti alzi te ne vai»
«Ti ho detto di lasciarmi!»
«NO.»

E la strinse ancor più forte arrivando al punto di essere strattonato al fine di mollare la presa, con due dita sotto al mento cercò di far voltare Elisa verso di sé e, essendoci riuscito, premette le labbra contro le sue per poi ritrovarsi con una goccia di sangue sul labbro inferiore dolorante.

«Perché…»

Non riuscì a finire di parlare, Elisa non glielo permise.

«Non risolvi tutto con un bacio segreto di cui nessuno saprà mai nulla»
«Fosse solo il bacio un segreto…»
«Si, infatti, hai ragione, siamo noi ad esserlo, quello che stiamo vivendo è uno spazio temporale inesistente, tutto quello che succede qui esiste solo per noi e per nessun altro ma esisterebbe comunque quindi…»
«Si, siamo un segreto, facciamo in modo di rendere questo segreto inenarrabile almeno.»

Detto questo Lorenzo si alzò con Elisa in braccio, invertì le posizioni e inchiodò le spalle della donna al muro, saccheggiando quella bocca che gli era mancata come l’aria, non riusciva a credere di essere riuscito a stare alla larga da Elisa per quasi tre settimane, nessun uomo sano di mente avrebbe potuto riuscire nell’impresa e, infatti, lui sano di mente non era e se ne rese conto proprio in quel momento.

«Tu sei consapevole del fatto che nessuno dovrà sapere nulla, vero?»
«Siamo un segreto, inizia e finisce tutto qui…se così dovrà essere»
«Così sia allora»

Non ci fu più modo di trattenersi, né fisicamente, né mentalmente, era tutto sconnesso, i pensieri, le azioni, le energie, era tutto così forte da impedire ai pensieri di vivere e alle voci di non reclamare il possesso dell’altra, quel segreto sarebbe stato davvero tale? Dalle tapparelle un timido raggio di luna giunse ad illuminare la pelle di entrambi all'altezza del petto e quel ciondolo di ametista brillò di luce propria, rendendo di un perlaceo viola la pelle dell'altro nei pressi del collo.
Quella notte si strinse un patto così forte da impedire a chiunque di spezzarlo e un profumo si stagliò nell’aria. Il profumo della Luna.












Angolo autrice:

Insomma, sono passati più di due anni e sono tornata...in punta di piedi perchè sono assolutamente imperdonabile ma ve l'avevo detto, Elisa e Lorenzo non li avrei abbandonati ed infatti eccomi qui, con molto ritardo ma qui. Vi avverto che ho già scritto il capitolo finale della storia, non so come sia possibile scrivere il finale senza aver composto il tragitto per arrivarci ma è successo quindi...lasciamo che sia.
Al prossimo capitolo, spero davvero presto ma ho la sensazione che questa volta sarà davvero 'presto'.
Un bacio.
I. 
  
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