Anime & Manga > Goldrake
Ricorda la storia  |      
Autore: guimug    04/07/2009    2 recensioni
Il viaggio verso casa è cominciato ma il cuore è rimasto sulla terra
Genere: Malinconico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

SOGNI

(Fanfiction by Guido Muggiani)

 

“Velocità fotonica!!!!!!!”

L’astronave balzò attraverso il cosmo come una meteora luminosa lasciandosi dietro una scia color fuoco, le stelle attorno si contorsero nella distorsione dimensionale allungandosi in intricati filamenti simili a serpenti iridescenti …………… stelle, quante sono le stelle nell’universo:

“Sto tornando alla mia stella natale!”

Dal cristallo della cabina di comando di Goldrake, Maria osservava il dipanarsi dell’universo attorno a lei; uno spettacolo nuovo che però non riusciva ad appassionarla, i suoi pensieri erano rimasti indietro quasi non fossero riusciti a rimanere attaccati all’astronave dopo il balzo iperspaziale, erano ancora là su quel pianeta azzurro assieme al suo cuore. Sospirò abbassando lo sguardo sul mazzo di fiori che portava in grembo, presto avrebbe potuto avere interi giardini di fiori sul suo pianeta eppure non riusciva a gioire di questo; erano troppi i ricordi e le questioni irrisolte che si lasciava indietro, troppi per una ragazzina di diciassette anni che aveva dovuto crescere troppo in fretta ……. chiuse gli occhi quasi a volersi rifugiare in un angolo tutto suo ove ritrovare volti e ambienti a lei cari.

Uno scossone la ridestò dal suo torpore, uno scossone talmente forte da farle cadere i fiori: “Actarus, che succede?”

“Non lo so Maria” le rispose il fratello “qualcosa ci ha fatti uscire violentemente dal tunnel iperspaziale bloccandoci in una specie di rete magnetica!!”

“Dove ci troviamo?”

“Avevamo lasciato da poco il sistema solare, non capisco da dove provenga questo campo di forza”

“Gli strumenti segnalano qualcosa di anomalo intorno a noi?”

“No Maria, ed è proprio questo che mi preoccupa!! Non c’è segno di tempeste magnetiche generate da cause naturali come buchi neri o pulsar, l’unica spiegazione è che questo fenomeno sia di origine artificiale!!”

“Eseguo una ricerca con il radar a scansione, se c’è qualcosa là fuori non potrà sfuggirmi”

Maria azionò l’apparecchio e le lunghe dita elettroniche emesse dall’antenna cominciarono ad accarezzare lo spazio circostante finchè non toccarono qualcosa; “Ci siamo Actarus, il radar ha trovato qualcosa”

“Passalo all’analizzatore e poi proiettalo sullo schermo!”

Sul monitor della consolle cominciò a prendere forma un oggetto, era una grossa sfera irta di antenne e di strani tubi puntati verso di loro ma soprattutto portava un emblema che i due fratelli conoscevano bene; la stella a quattro punte della guardia imperiale di Vega!!

“Actarus, cos’è quello?” chiese Maria non senza tradire una nota di sgomento. “E’ un satellite di interdizione, probabilmente Vega ne aveva piazzati alcuni ai confini del sistema solare per delimitare il territorio che intendeva conquistare”

“Distruggiamolo Actarus!!!”

“Non è così semplice Maria, i satelliti di interdizione sono programmati per bloccare qualsiasi mezzo che non risponda ai loro segnali di riconoscimento e di distruggerlo al primo movimento, in questo momento sta aspettando che un’astronave di Vega venga a prenderci senza sapere che non verrà nessuno!!”

“E non puoi fare nulla?”

Actarus aspettò qualche istante prima di risponderle mentre controllava i vari strumenti: “No Maria, il campo magnetico ha bloccato tutta la strumentazione di volo inoltre al primo tentativo di reazione o di fuga il satellite è programmato per aprire il fuoco ed in queste condizioni per noi sarebbe fatale privi come siamo di qualsiasi difesa.”

“Vuoi dire che siamo bloccati qui?” Ormai il terrore si stava impadronendo della ragazza, ma come? Dopo aver combattuto contro decine di mostri spaziali ed aver distrutto il feroce tiranno Vega il Grande, dopo aver trionfato su un nemico terribile ed aver salvato la galassia da un destino di schiavitù dovevano trovare la loro fine per colpa di una stupida sentinella robot che non sapeva nemmeno che i suoi creatori non esistevano più? Eppure sembrava proprio quello il loro destino, bloccati dal campo magnetico, senza possibilità di muoversi potevano solo aspettare che si esaurisse l’energia per morire congelati nello spazio esterno ……. incredibile, Vega avrebbe vinto senza saperlo!!

Le lacrime cominciarono a cadere dai suoi occhi ma non erano lacrime di paura, anche in quel terribile frangente Maria pensava a qualcuno: “Alcor, tu mi credi al sicuro in viaggio verso Fleed …… non saprai mai quello che mi è successo. Ricordi, avevi detto che col Cosmo Speciale avresti potuto venirmi a trovare sul mio pianeta, ma lo troverai deserto …….. Alcor, ricordi quante volte mi hai salvata in battaglia, dove sei adesso? ….. Alcor ……..ALCOOOR!!!!!!!”

Riaprì gli occhi velati di pianto in tempo per vedere una strana distorsione riempire lo spazio davanti a loro ed un’ombra coprire la sagoma del satellite, un ombra dai contorni molto familiari, una specie di treno spaziale: il Cosmo Speciale!!!!

“Actarus guarda!!!”

“Ho visto Maria, dobbiamo approfittare di questo momento, bloccando il Cosmo Speciale il satellite ha lasciato liberi noi, prima che si riorganizzi dobbiamo colpirlo!!!!!!!!”

“Si ma ….....???” e non riuscì a completare la richiesta, sapeva chi ci doveva essere ai comandi del Cosmo Speciale e non poteva permettere che gli accadesse qualcosa.

“Sarà una mossa disperata, ma è l’unica possibilità per salvarci tutti!!!! Preparati Maria!!”

 Actarus diede potenza ai motori di Goldrake e si portò dietro al satellite, questo registrò il movimento è si preparò a lanciare una nuova rete magnetica per bloccare di nuovo l’astronave ma “MAGLIO PERFORANTE, PIOGGIA DI FUOCO, TUONO SPAZIALE!!!!!!!!!!!!!!” Colpito da quella tremenda tripla scarica il satellite esplose liberando il Cosmo Speciale ed il suo pilota che ancora non aveva capito bene cosa era successo.

“Actarus??? …… ma cosa …????”

“Stai bene Alcor?” gli chiese l’amico.

“Si, ma cos’era quello?”

“L’ultima eredità di Vega, un satellite interditore e ce ne devono essere degli altri, sarà compito vostro distruggerli!!”

“Alcor!!!” la voce di Maria risuonò nella radio “ma cosa ci fai qui?”

“Non ti avevo detto che sarei venuto a trovarti? Beh, non ti avevo detto quando né per quanto tempo mi sarei fermato ………. La verità è che volevo venire a vivere con te su Fleed!!”

A Maria quasi mancò il fiato per l’emozione, tutto ciò che non si erano detti sulla terra era stato detto ora nello spazio in quelle poche parole ma la voce di Actarus spezzò l’incantesimo: “Alcor, tu hai dei doveri sulla terra, non puoi venire con noi. Col professor Procton dovete cercare gli altri satelliti e distruggerli!!”

“Per questo può bastare Venusia!!” ribatté il ragazzo.

“E con cosa potrà farlo se tu ti sei portato via il Cosmo Speciale?”

L’argomentazione reggeva ed Alcor lo sapeva, a malincuore si apprestò ad invertire la rotta quando: “Aspetta Actarus!!” esclamò Maria “io voglio tornare sulla terra con lui, il Cosmo Speciale è stato progettato per tre piloti ed io sono uno di loro quindi è un dovere che spetta anche a me!!”

“Ma Maria …….!!” “Tranquillo Actarus” gli rispose sorridendo la sorella “quando avremo finito il lavoro sarà Alcor ad accompagnarmi su Fleed, non è vero Alcor?”

Alcor era al colmo della gioia e non riusciva nemmeno a rispondere, Actarus sorridendo accostò la sua astronave al Cosmo Speciale per effettuare il trasbordo della sorella.

“Mi raccomando Alcor, non metterci troppo, vi aspetto su Fleed!”

“Faremo presto Actarus, e quando verremo credo che il Cosmo Speciale avrà tutta la squadra al completo a bordo, se capisci cosa intendo!!”

Actarus capiva e un velo di nostalgia attraversò i suoi occhi mentre l’immagine di Venusia gli si formava nella mente. Maria intanto aveva effettuato il trasbordo ed ora nella cabina con Alcor, finalmente nelle sue braccia le sembrava che tutto l’universo intorno non esistesse e di vivere come in un sogno …….. sogno ……. sogno ………

“Maria, svegliati!!!!” La ragazza aprì gli occhi, le stelle fuori avevano smesso di vorticare e davanti all’astronave c’era un globo iridescente sconosciuto. Sbatté le palpebre, aveva sognato; la terra ormai per lei era solo un ricordo.

“Maria guarda, abbiamo avvistato Fleed!!!” le disse Actarus.

“Fleed è la mia patria” rispose asciugandosi un’ultima lacrima “Ma non dimenticherò mai la terra!!”

 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Goldrake / Vai alla pagina dell'autore: guimug