Spero davvero che vi piaccia^^ ringraziamenti a fine pagina^^
CAPITOLO 15 - Scusa ma ti
chiamo amore -
Passai molti giorni in quel
maledetto letto senza potermi muovere.
Fortunatamente Mary era sempre con me a tenermi compagnia, non so come avrei fatto senza di lei.
Non solo Mary, anche i medici erano contenti dei miei progressi e poco a poco cominciarono a fidarsi di me, togliendomi la flebo.
Avevo ricominciato a mangiare cibi solidi ed anche il mio umore di conseguenza sembrava migliorare.
Quel giorno nella mia stanza, c'eravamo come sempre io e Mary intente a chiaccherare, quando entrò Andreas correndo felicie verso di me. Ultimamente era diventato molto più espansivo del solito, anche se non riuscivo a spiegarmene il perchè. E' come se volesse imitare il modo di fare di Bill.
Quel giorno però era diverso, come se nascondesse qualcosa. Chiese alla mia amica di uscire un momento e lei obbediente lo seguì.
Non riuscivo a capirci nulla, ora non solo Andreas ma anche Mary sembrava impazzita.
Attesi che rientrassero, ma i minuti passarono e di loro non c'era traccia. Finchè non lo vidi. Ecco il perchè di quell'improvvisata di Andreas e Mary. Lo osservai mentre lentamente entrava nella mia stanza fermandosi ai piedi del mio letto.
Si tolse il cappello, liberando i capelli perfettamente lisci e neri che andarono ad incorniciargli il viso. Poi si tolse anche gli occhiali da sole, permettendomi di perdermi di nuovo nei suoi profondi occhi nocciola.
Sentì pizzicarmi gli occhi e poco dopo calde lacrime cominciarono a rigarmi il viso. Mi sembrava di vivere in un sogno. Lui era di nuovo qui, accanto a me.
In silenzio, mi sorrise sedendosi vicino a me e asciugnadomi il viso.
Non riuscì a resistere e lo abbracciai, affondando la mia testa nell'incavo del suo collo per poter di nuovo sentire il suo profumo. Ricambiò l'abbraccio, baciandomi i capelli.
Da quanto tempo sognavo che arrivasse questo giorno. Giorni, settimane ed ora finalmente ero di nuovo tra le sue braccia. Come quel giorno quando volevo suicidarmi, come al nostro primo appuntamento, come al nostro primo bacio.
Restammò così per un tempo indefinito, finchè lui si staccò da me guardandomi neglio occhi.
I suoi occhi erano tristi, inispressivi, diversi da come erano solitamente.
- Bill...- Richiamai la sua attenzione, costringendolo ad alzare lo sguardo. -Perdonami, devo averti fatto soffrire parecchio. Non te lo meriti.-
Mi fissi sconcertato. Forse pensavi che ti avrei addossato la colpa di tutto , e invece no. La colpa è solo mia, che ti ho fatto soffrire per primo.
- Scu.... scusarti?? Ma.... ma ti sei vista? Sei in questo letto per colpa mia. Mia e del mio stupido carattere.-
Io scuoto la testa. Perchè non capisci?
- Non è stata colpa tua, ma mia. Sapevo cosa stavo facendo, ne ero consapevole. Eppure non riuscivo a fermarmi.-
-Potrà anche essere così. Ma la verità è che hai cominciato a stare male da quando David ha deciso di anticipare la partenza. E non dire di no, so che è così.-
- No Bill, non è così. Nemmeno Mary sa tutta la verità.-
Ritorni a fissarmi sorpreso. Ma è la verità, Mary sa solo dalla parte in cui si è notato di più.
- Come... non capisco....-
Sorrido pensando che sei il primo a cui lo racconto.
- Io sento di aver cominciato tutto questo, dal giorno in cui Stephan venne a prendermi a scuola.-
Volti lo sguardo ferito, come quella volta.
- Ma se è il tuo ragazzo?! Come può essere iniziato tutto allora?!-
Porto lo sguardo fisso sulle mie mani, per non rivedere quegli occhi tristi che non ti si addicono e di cui, involontariamente, sono stata l'arteficie.
- Stephan non è il mio ragazzo. E' il figlio di un cliente di mio padre. E' stato lui a fargli credere di essere il mio ragazzo. Non volevo che lo venissi a sapere in quel modo. Scusami.-
Sentivo gli occhi pizzicare, ma non volevo piangere, non ora.
Bill mi prese il mento con due dita obbligandomi ad alzare lo sguardo.
- Ma... perchè tuo padre ha fatto una cosa del genere?-
- Forse perchè è convinto che mi sto innamorando della persona sbagliata.-
Ora ero io a fissarlo, sperando di avergli chiarito la situazione. Ma a quanto pare aveva ancora un sacco di punti interrogativi sulla testa. Sorrisi. Possibile che gli uomini non ci arrivano mai da soli?
- Ecco... lui pensa... sì insomma... che stare con un musicista non porti a molte sicurezze. Invece crede che con un medico o un avvocato....-
Si mise a ridere, dio fa che abbia capito>.<
- Insomma tuo padre crede che ti farei fare una vitaccia eh? Beh, gli farò cambiare idea.-
Sorrisi, non sembrava turbato dalla cosa, anzi ci vedeva anche una bella sfida^-^. Mi prese tra le sue braccia accarezzandomi piano, come fossi una preziosa bambola di porcellana.
Si avvicinò al mio orecchio.
- Gli farò cambiare idea molto presto. Capirà quanto tengo a sua figlia e si ricrederà, vedrai.-
- Mah, speriamo.-
- Che c'è, non ti fidi di me?-
- Non è questo. E' che non voglio perderti di nuovo, non lo sopporterei.-
Mi diede un lieve bacio a fior di labbra prima di rispondermi.
- Come potrei fare del male a un angelo così meraviglioso. Mi spetterebbe l'inferno.-
Mi baciò di nuovo, stavolta con più passione.
- Non potrai mai finire all'inferno. Ma, se proprio dovesse accadere, diventerei un angelo caduto pur di non perderti, amore.-
Bramosa cercai di nuovo le sue labbra, ma non trovandole aprì gli occhi confusa.
- Come mi hai chiamato?-
Sorrisi e mi sedetti a cavalcioni su di lui.
- Giusto.- Lo baciai - Scusa ma ti chiamo amore.-
Sorridi e ricominciamo a baciarci, mentre le tue mani cominciano a vagare ovunque sul mio corpo.
Sposto le mie braccia intorno al tuo collo, permettendo ai nostri corpo di toccarsi.
Comincio a giocare con i tuoi capelli mentre tu ti diverti vedendomi sussultare ad ogni tuo bacio sul mio corpo. Stavo così bene che non mi preoccupai nemmeno di accertare che Andreas e Mary tenessero a bada tutti i possibili scocciatori, come le infermiere e mio padre.
Stavo ancora pensando a tutto questo quando Bill mi staccò da lui smettendo di baciarmi.
Tenendomi salda al suo petto, mi fece sdraiare sul letto continuando ad accarezzarmi.
Mi stavo ancora godendo tutte le sue attenzioni quando la sua voce mi colse alla sprovvista.
- Comunque per la cronaca, ti amo Reira.-
Sorrisi cominciando a dargli piccoli baci sul viso e sul collo.
Solo ora mi accorgo che in questo momento, tra le braccia dell'uomo che amo, sono davvero felicie.
_ Angolo dei ringraziamenti_
DarkViolet92_ Mi fa piacere che tu riesca ad imedesimarti in Reira^-^ significa che le mie descrizioni dei personaggi stanno migliorando^-^ danke per i complomenti^-^ Bashoni^+^
IoNonLoSO_ Danke per i complimenti** e si finalmente papà ha aperto gli occhi^-^ Bashoni^+^
PrinzessinTH_ Si infattixD scusami se ci ho messo un pò ad aggiornare ma non trovavo mai tempo per scrivere-.- danke per i complimenti^-^ Bashoni^+^ tvb^^
Ada12_ Mi fa piacere che lo scorso capy ti sia piaciuto^-^ ed il fatto che tu l'abbia riletto + volte mi rende felicissima^____^ dankeeeeeeeeee*-* Bashoni^+^
Ringrazio inoltre tutti coloro che leggono solamente e che hanno inserito la mia storia nei preferiti^___^ Danke anche a voi^^
A sabato prossimo con il penultimo capitoloç.ç
Bashoni^+^
GemyBillina^^
Fortunatamente Mary era sempre con me a tenermi compagnia, non so come avrei fatto senza di lei.
Non solo Mary, anche i medici erano contenti dei miei progressi e poco a poco cominciarono a fidarsi di me, togliendomi la flebo.
Avevo ricominciato a mangiare cibi solidi ed anche il mio umore di conseguenza sembrava migliorare.
Quel giorno nella mia stanza, c'eravamo come sempre io e Mary intente a chiaccherare, quando entrò Andreas correndo felicie verso di me. Ultimamente era diventato molto più espansivo del solito, anche se non riuscivo a spiegarmene il perchè. E' come se volesse imitare il modo di fare di Bill.
Quel giorno però era diverso, come se nascondesse qualcosa. Chiese alla mia amica di uscire un momento e lei obbediente lo seguì.
Non riuscivo a capirci nulla, ora non solo Andreas ma anche Mary sembrava impazzita.
Attesi che rientrassero, ma i minuti passarono e di loro non c'era traccia. Finchè non lo vidi. Ecco il perchè di quell'improvvisata di Andreas e Mary. Lo osservai mentre lentamente entrava nella mia stanza fermandosi ai piedi del mio letto.
Si tolse il cappello, liberando i capelli perfettamente lisci e neri che andarono ad incorniciargli il viso. Poi si tolse anche gli occhiali da sole, permettendomi di perdermi di nuovo nei suoi profondi occhi nocciola.
Sentì pizzicarmi gli occhi e poco dopo calde lacrime cominciarono a rigarmi il viso. Mi sembrava di vivere in un sogno. Lui era di nuovo qui, accanto a me.
In silenzio, mi sorrise sedendosi vicino a me e asciugnadomi il viso.
Non riuscì a resistere e lo abbracciai, affondando la mia testa nell'incavo del suo collo per poter di nuovo sentire il suo profumo. Ricambiò l'abbraccio, baciandomi i capelli.
Da quanto tempo sognavo che arrivasse questo giorno. Giorni, settimane ed ora finalmente ero di nuovo tra le sue braccia. Come quel giorno quando volevo suicidarmi, come al nostro primo appuntamento, come al nostro primo bacio.
Restammò così per un tempo indefinito, finchè lui si staccò da me guardandomi neglio occhi.
I suoi occhi erano tristi, inispressivi, diversi da come erano solitamente.
- Bill...- Richiamai la sua attenzione, costringendolo ad alzare lo sguardo. -Perdonami, devo averti fatto soffrire parecchio. Non te lo meriti.-
Mi fissi sconcertato. Forse pensavi che ti avrei addossato la colpa di tutto , e invece no. La colpa è solo mia, che ti ho fatto soffrire per primo.
- Scu.... scusarti?? Ma.... ma ti sei vista? Sei in questo letto per colpa mia. Mia e del mio stupido carattere.-
Io scuoto la testa. Perchè non capisci?
- Non è stata colpa tua, ma mia. Sapevo cosa stavo facendo, ne ero consapevole. Eppure non riuscivo a fermarmi.-
-Potrà anche essere così. Ma la verità è che hai cominciato a stare male da quando David ha deciso di anticipare la partenza. E non dire di no, so che è così.-
- No Bill, non è così. Nemmeno Mary sa tutta la verità.-
Ritorni a fissarmi sorpreso. Ma è la verità, Mary sa solo dalla parte in cui si è notato di più.
- Come... non capisco....-
Sorrido pensando che sei il primo a cui lo racconto.
- Io sento di aver cominciato tutto questo, dal giorno in cui Stephan venne a prendermi a scuola.-
Volti lo sguardo ferito, come quella volta.
- Ma se è il tuo ragazzo?! Come può essere iniziato tutto allora?!-
Porto lo sguardo fisso sulle mie mani, per non rivedere quegli occhi tristi che non ti si addicono e di cui, involontariamente, sono stata l'arteficie.
- Stephan non è il mio ragazzo. E' il figlio di un cliente di mio padre. E' stato lui a fargli credere di essere il mio ragazzo. Non volevo che lo venissi a sapere in quel modo. Scusami.-
Sentivo gli occhi pizzicare, ma non volevo piangere, non ora.
Bill mi prese il mento con due dita obbligandomi ad alzare lo sguardo.
- Ma... perchè tuo padre ha fatto una cosa del genere?-
- Forse perchè è convinto che mi sto innamorando della persona sbagliata.-
Ora ero io a fissarlo, sperando di avergli chiarito la situazione. Ma a quanto pare aveva ancora un sacco di punti interrogativi sulla testa. Sorrisi. Possibile che gli uomini non ci arrivano mai da soli?
- Ecco... lui pensa... sì insomma... che stare con un musicista non porti a molte sicurezze. Invece crede che con un medico o un avvocato....-
Si mise a ridere, dio fa che abbia capito>.<
- Insomma tuo padre crede che ti farei fare una vitaccia eh? Beh, gli farò cambiare idea.-
Sorrisi, non sembrava turbato dalla cosa, anzi ci vedeva anche una bella sfida^-^. Mi prese tra le sue braccia accarezzandomi piano, come fossi una preziosa bambola di porcellana.
Si avvicinò al mio orecchio.
- Gli farò cambiare idea molto presto. Capirà quanto tengo a sua figlia e si ricrederà, vedrai.-
- Mah, speriamo.-
- Che c'è, non ti fidi di me?-
- Non è questo. E' che non voglio perderti di nuovo, non lo sopporterei.-
Mi diede un lieve bacio a fior di labbra prima di rispondermi.
- Come potrei fare del male a un angelo così meraviglioso. Mi spetterebbe l'inferno.-
Mi baciò di nuovo, stavolta con più passione.
- Non potrai mai finire all'inferno. Ma, se proprio dovesse accadere, diventerei un angelo caduto pur di non perderti, amore.-
Bramosa cercai di nuovo le sue labbra, ma non trovandole aprì gli occhi confusa.
- Come mi hai chiamato?-
Sorrisi e mi sedetti a cavalcioni su di lui.
- Giusto.- Lo baciai - Scusa ma ti chiamo amore.-
Sorridi e ricominciamo a baciarci, mentre le tue mani cominciano a vagare ovunque sul mio corpo.
Sposto le mie braccia intorno al tuo collo, permettendo ai nostri corpo di toccarsi.
Comincio a giocare con i tuoi capelli mentre tu ti diverti vedendomi sussultare ad ogni tuo bacio sul mio corpo. Stavo così bene che non mi preoccupai nemmeno di accertare che Andreas e Mary tenessero a bada tutti i possibili scocciatori, come le infermiere e mio padre.
Stavo ancora pensando a tutto questo quando Bill mi staccò da lui smettendo di baciarmi.
Tenendomi salda al suo petto, mi fece sdraiare sul letto continuando ad accarezzarmi.
Mi stavo ancora godendo tutte le sue attenzioni quando la sua voce mi colse alla sprovvista.
- Comunque per la cronaca, ti amo Reira.-
Sorrisi cominciando a dargli piccoli baci sul viso e sul collo.
Solo ora mi accorgo che in questo momento, tra le braccia dell'uomo che amo, sono davvero felicie.
_ Angolo dei ringraziamenti_
DarkViolet92_ Mi fa piacere che tu riesca ad imedesimarti in Reira^-^ significa che le mie descrizioni dei personaggi stanno migliorando^-^ danke per i complomenti^-^ Bashoni^+^
IoNonLoSO_ Danke per i complimenti** e si finalmente papà ha aperto gli occhi^-^ Bashoni^+^
PrinzessinTH_ Si infattixD scusami se ci ho messo un pò ad aggiornare ma non trovavo mai tempo per scrivere-.- danke per i complimenti^-^ Bashoni^+^ tvb^^
Ada12_ Mi fa piacere che lo scorso capy ti sia piaciuto^-^ ed il fatto che tu l'abbia riletto + volte mi rende felicissima^____^ dankeeeeeeeeee*-* Bashoni^+^
Ringrazio inoltre tutti coloro che leggono solamente e che hanno inserito la mia storia nei preferiti^___^ Danke anche a voi^^
A sabato prossimo con il penultimo capitoloç.ç
Bashoni^+^
GemyBillina^^