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Autore: Attendre et esperer    24/05/2018    0 recensioni
Personaggi principali: Luigi Vampa, Beppo
[Non far di verità completa ciò che scorgi solamente alla superficie, è sempre necessario scrutare più in profondità per far raggiungere alla mente ciò che l'occhio precedentemente non ha distinto.]
Dal testo: “Signore” annaspò con voce tremante, deglutendo “Non avrà più di quattordici anni, e ha detto – se posso permettermi – che voi, con tutto il dovuto rispetto, dovreste vederla di persona e ascoltare ciò che ha da dire, signore”
{ATTENZIONE: Il testo qui proposto è la traduzione di un racconto pubblicato su tumblr. L'autrice mi ha dato il suo consenso nell'adattarlo dall'inglese all'italiano, perciò ogni merito va solo ed esclusivamente a lei.
Tra le note a fine capitolo sarà possibile trovare il link alla storia originale}
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Sorpresa
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Signore!” chiamò la voce del giovane Emilio, apparendo, trafelato, sulla soglia del rifugio di Vampa. Quest’ultimo alzò appena il capo dal tomo che deliziò fino ad un momento prima la sua lettura, senza però cambiare la posizione con la quale aveva iniziato a leggere: la schiena contro la parete fredda e umida della grotta che aveva reclamato come propria, seduto su un tappeto di costose pellicce, rubate da chissà quale ricca residenza aristocratica (un regalo da Peppino, il genere che Vampa avrebbe volentieri rifiutato se non fosse stato per l’entusiasmo che Teresa aveva mostrato al sol guardarle – non dopo molto però l’umidità e la scarsa costanza nel prendersene cura le avevano rovinate irrimediabilmente, tanto che ora la donna si rifiutava anche solo di toccarle, ma Luigi decise di tenerle ugualmente).

Il bandito posò semplicemente lo sguardo su Libero, e per un breve istante il ragazzo abbassò la testa come in segno di scusa, per poi avvicinarsi a Vampa.

“Si tratta di una ragazza, signore, l’abbiamo sorpresa quando ormai si era già fatta strada oltre l’entrata” balbettò, “Dice di volervi incontrare”

Luigi, ancora una volta, non proferì parola ed Emilio trattenne il fiato sotto lo sguardo scrutatore e severo del loro capo, finché …
“Una ragazzina in cerca di avventure è giunta fin qui” disse, con voce calma, quieta – un tono che avrebbe fatto rabbrividire persino Teresa, “ed invece di mandarla via o trattenerla, vi permettete di disturbare me? Pensavo meglio di te, Emilio, a quanto pare mi sbagliavo, un vero peccato”

Il ragazzo si apprestò a fare qualche passo indietro, scosso da un profondo timore che per poco non lo fece inciampare sui suoi stessi piedi. “Signore” annaspò con voce tremante, deglutendo “Non avrà più di quattordici anni, e ha detto – se posso permettermi – che voi, con tutto il dovuto rispetto, dovreste vederla di persona e ascoltare ciò che ha da dire, signore”

Luigi allora scattò in avanti, provocando in Emilio un guaito di sorpresa, e se non fosse stato così giovane e inusuale al carattere di Vampa, quest’ultimo si sarebbe sentito piuttosto irritato da quanto spaventato fosse. Ma Teresa ha sempre avuto un debole per lui e i suoi modi di fare – così Luigi decise di aver spaventato abbastanza il ragazzo.

“Portatela qui allora” ordinò – non perché fosse davvero interessato ai romantici sogni di avventura di una mocciosa, ma al contrario di lui, la signora Vampa invece avrebbe gradito eccome prestarne orecchio.

Poco dopo il giovane tornò, seguito dalla loro inaspettata ospite e da tre o quattro membri del gruppo, spinti probabilmente dalla curiosità di quale svolta avrebbe potuto prendere quell’incontro.

Si concesse una lunga occhiata verso la persona che ora condivideva la loro stessa aria, chiedendosi come anche solo per un momento Emilio possa aver pensato di star scortando da lui una ragazza.
L’aspetto, poco più adulto di quello di un bambino, presentava un corpo magro, coperto da abiti maschili, i capelli tagliati corti, ordinati come possibile nonostante non fossero propriamente puliti. Non vi erano forme femminili a contraddistinguerlo, nonostante l’adolescenza in atto, eppure Luigi notò qualcosa nel suo volto: tratti più delicati e morbidi, sia nelle labbra carnose che nelle sopracciglia dal tratto più fine – e ora poteva comprendere meglio il motivo dietro l’errore di Emilio.
Lui invece ne aveva visti abbastanza di ragazze e ragazzi nella sua vita da poter fare una netta distinzione gli uni dalle altre.

“Ebbene?” Schioccò la lingua, impaziente.

“Voglio unirmi alla tua banda” rispose senza indugio il nuovo arrivato, a testa alta, la voce ferma e priva di indecisione “Permettimi di farne parte o uccidimi, la scelta è tua”

“Qualche ragione particolare dietro simile richiesta?” chiese di rimando Vampa, più per intrattenersi fuori dalla propria noia e vedere fin dove sarebbero arrivati.

Il minore alzò appena le spalle “Non ho niente da perdere. Perciò sparami pure in questo istante o…” Vampa era certo fosse pronto persino a battere il piede a terra “…fammi diventare uno dei tuoi”

Luigi alzò un sopracciglio, tra gli schiamazzi ed il ridacchiare a stento trattenuto dei suoi sottoposti, affascinato dal fegato che stava dimostrando.

“Cosa ti fa credere che invece non siamo disposti a chiedere un riscatto nei tuoi riguardi? Oppure, cosa ti rende certo che invece non siamo pronti ad ucciderti all’istante, su due piedi?” Domandò, impassibile. Il ragazzo avrebbe dovuto fare molto di più che lanciare quello sciocco ultimatum per impressionarlo. Doveva però ammetterlo, era coraggioso, o probabilmente troppo avventato.

“Perchè sono povero e solo al mondo, non avreste nessuno a cui chiedere denaro” rispose egli, compiaciuto, come se il suo essere privo di un qualunque valore monetario eludesse appieno la domanda. “E di certo non uccideresti qualcuno appena più piccolo di quel ragazzo laggiù” e con un gesto del capo indicò il loro membro più giovane, il diciassettenne Salvatore, il quale mormorò un insulto a denti stretti.
“Inoltre,” aggiunse, stavolta con meno spavalderia “potrei esserti di grande aiuto”.

Luigi fece per aprire bocca per esprimere i suoi dubbi a riguardo, quando Emilio fece, esitante, un passo in avanti. L’intera stanza cadde in un silenzio surreale, che perfettamente incalzava su volti colti dallo sgomento, ed in un attimo rese ogni uno smanioso di scoprire la reazione di Vampa all’ennesima impertinenza dell’altro.
Vi era una regola, muta e silenziosa, che obbligava i membri più giovani a non permettersi di interferire o interrompere in alcun modo le conversazioni del loro capo. Con la coda dell’occhio, Luigi colse Salvatore nell’intento di trascinare Emilio nuovamente al suo posto, ma quest’ultimo, con fare testardo, sgusciò via dalla presa dell’amico. Vampa avvertì una leggera irritazione, che presto sopraffò l’interesse che fino ad allora si era mantenuto vivo in lui grazie al loro ospite, ma prima che potesse insegnare un po’ di disciplina ad Emilio, il ragazzo parlò.

“Potrebbe essere davvero d’aiuto, signore, l’ho vista!” spiegò, balbettando ed arrossendo violentemente, intimidito eppure risoluto nella decisione di sostenere l’altro “E’ intelligente e sa muoversi con rapidità, conosce le strade romane meglio di chiunque altro, è riuscita persino a privare quel Lord francese del suo borsellino – vi ricordate, il barone? Lo stesso presso mastro Pastrini, che nemmeno Peppino era riuscito a derubare. Non riuscirono nemmeno a catturarla, come potete vedere, signore, e persino io, quando ho tentato di seguirla, ella riuscì a sfuggirmi. E con passo svelto, signore” Aggiunse alla fine, un secondo più tardi.

Egli” precisò il diretto interessato, guardando Emilio con sguardo truce “Il mio nome è Beppo”

Emilio lo osservò, attonito, e Luigi si lasciò scappare un leggero ghigno in direzione del resto della banda.

“M-ma” balbettò, fissando con crescente stupore Beppo “ma l’ultima volta che ti ho visto indossavi un vestito da donna!” Vampa rimase in silenzio e con lentezza posò lo sguardo verso il giovane: fu un istante, ed immediatamente capì come lui riuscì ad avvicinarsi all’aristocratico francese e al suo portafoglio. Le guance di Beppo, in risposta alle risatine divertite del gruppo, non riuscirono a non tingersi di una leggera punta di rossa vergogna.

E senza più indugi Luigi acconsentì di tenerlo con loro.





Angolo della Traduttrice: A chiunque sia giunto fin qui a leggere, grazie di cuore.
Link alla storia originale: https://monte-cristo-incorrect-quotes.tumblr.com/post/173613296262/part-of-me-wanted-to-include-some-typically
   
 
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