Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Ellen McRyan    27/05/2018    1 recensioni
Che cosa sarebbe accaduto se Lord Stark avesse avuto un'altra figlia?
Questa fan fiction narra gli eventi di Game of Thrones da un nuovo punto di vista.
NdA: Corrisponde alla prima serie di GoT, libro AGoT
Genere: Drammatico, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Catelyn Tully, Jon Snow, Nuovo personaggio, Robb Stark, Theon Greyjoy
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'The Northern Flower'
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LYRA

Dalla caduta di Bran era cambiato tutto.
Era come se assieme a lui fosse precipitato dalla Vecchia Torre anche un pezzo di ciascuno di loro.
Insieme a Robb osservava gli uomini a cavallo che sfilavano oltre il cancello principale. Arya e Sansa attendevano accanto al carro su cui avrebbero viaggiato, con la sorella più piccola che continuava a protestare perché avrebbe preferito cavalcare.
«La strada è lunga. Ti affaticheresti.» la rimbrottò dolcemente Robb, sollevandola per aiutarla a raggiungere il pianale.
«Riuscirai a perdonarmi?» le aveva invece sussurrato Sansa piena di preoccupazione. Una parte di lei era estasiata dalla nuova prospettiva, ma dall’annuncio del fidanzamento aveva evitato il suo sguardo. Pensava che lei potesse sentirsi offesa per quanto era accaduto e le serbasse rancore.
«Purchè un giorno non sia tu a invidiarmi.» le disse stringendosi nelle spalle. Più che rancore provava molta preoccupazione per lei, anche se tra tutti loro Sansa era certamente la più indicata per quel ruolo. Lei non avrebbe mai sopportato di vivere in una gabbia dorata, tra gli obblighi di corte e in una terra tanto diversa dalla sua. Sansa invece lo aveva sempre desiderato.
Lord Eddard aveva già salutato i figli la sera prima, ma rivolse loro e alla sua casa un ultimo sguardo di commiato prima di montare a cavallo e mettersi in marcia.
A Lyra non era sfuggito che gli occhi di suo padre si erano soffermati a lungo verso l’ala del castello dove si trovava la stanza di Bran. La loro madre si era rifiutata di lasciarlo, anche solo per venire a salutare quelli che si dirigevano a Sud.
Oltre al loro padre e alle sue sorelle anche Jon Snow si preparava a partire, diretto però verso Nord. La Barriera… sebbene suo fratello sembrasse contento della prospettiva, a Lyra non piaceva l’idea che Jon dovesse passare il resto della vita alla Barriera. Lui pareva ansioso di prendere il Nero, forse anche per dare una nuova prospettiva alla sua vita, ma lei sentiva che c’era qualcosa di sbagliato. Certo era un compito nobile, e gli Stark avevano vegliato sulla Barriera per migliaia di anni, ma non era quello il posto di Jon Snow. Il suo cuore era generoso e gentile, avrebbe meritato qualcosa di meglio che un muro di ghiaccio da sorvegliare e una vita di obblighi e solitudine. Ma naturalmente lei era una fanciulla e non poteva capire.
Si spostarono per intercettare Jon, che con la sella su una spalla, si dirigeva verso il proprio cavallo.
«Hai già salutato Bran?» si informò Robb. «Non morirà, ne sono certo.»
Suo fratello maggiore era stato quello più ottimista tra loro, l’unico a dire il vero, da quando era accaduta la tragedia. A modo suo, era stato forte per tutti loro.
«Voi Stark siete duri da uccidere.» fu il commento di Jon, con un mezzo sorriso.
«E mia madre?» si informò ancora Robb, anche se il suo tono di voce pareva più cauto adesso.
«E’ stata molto gentile.»
Figurarsi. Lyra si accorse subito che era una menzogna dal modo in cui Jon aveva distolto lo sguardo. Lady Catelyn non era mai stata molto gentile con lui nemmeno nei suoi momenti migliori, di certo non lo sarebbe stata adesso che era fuori di sé dal dolore e rispondeva malamente a chiunque le si avvicinasse, persino ai suoi figli o a suo marito.
«La prossima volta che ti vedrò sarai tutto in nero.» commentò quindi Robb, cercando di cambiare discorso. E mostrarsi entusiasta di quella novità.
«E’ sempre stato il mio colore.» risposte Jon, con una punta di orgoglio.
Uomini, si ritrovò a pensare lei, sollevando un sopracciglio. E si ritrovò a pensarlo anche nell’istante successivo, quando i suoi fratelli si abbracciarono, con un lieve imbarazzo.
«Addio Snow.» lo salutò Robb, in tono formale.
«Addio Stark.» gli rispose lui nello stesso modo.
Uomini del Nord! Lyra avrebbe voluto picchiare entrambi sulla testa. Probabilmente quello era il massimo del sentimento che riuscivano a dimostrare. Sembrava che nessuno dei due comprendesse ciò che quell’addio veramente significava.
Venne quindi il suo turno di salutare Jon. Lo strinse a lungo e gli baciò le guance.
«Non dimenticarti di noi…» gli sussurrò, ma era certa che Jon non lo avrebbe fatto.
«Scrivici.» gli raccomandò ancora, ricacciando indietro le lacrime.
E poi aveva guardato andare via anche lui, seguito da Spettro.
Quando tutti se ne furono andati, Lyra rimase a lungo a fissare il cortile, ormai vuoto. Era come se tante parti di lei stessero sgusciando via fra le sue dita senza che potesse far nulla per trattenerle. Era questo che significava diventare adulti?
   
 
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