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Autore: Clessidrus    27/05/2018    1 recensioni
Mentre il nostro eroe sta completando il suo programma di riabilitazione, delle strane forze si manifestano nel mondo della magia. E allo stesso tempo una nuova apprendista strega cambierà radicalmente la vita dei nostri protagonisti
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Bukiyōna Majishan'
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|Un'altra giornata di lavoro era finita al Maho.|

Lalà: Incredibile, non è rimasto nemmeno un dolcetto.

Doremi: Modestamente stiamo diventando sempre più brave.

Melody: E offriamo sempre una varietà di dolci.

Sinfony: E ne vanno tutti matti.

Clessidrus: Senza contare del nostro servizio impeccabile.

Raganella: Bando alle ciance! Stasera dovete affrontare una prova molto importante.

Clessidrus: Lo so, lo so. Stasera uno dei cavalieri mi metterà alla prova.

Raganella: Non parlo a clessidra con le ali, ma alle mie apprendiste! Sappiate che il vostro commissario sarà Majo Sullivan, una strega talmente severa che non sorride nemmeno se le si fa il solletico.

Doremi: Non c'è motivo di preoccuparti.

Raganella: Ma come, non siete nemmeno spaventate?

Melody: Non fraintenderci, abbiamo paura.

Lullaby: Ma siamo contente perché potremo rivedere Hanna.

Clessidrus: Che fortuna, io devo sperare di passare la prova per poter rivedere il mio piccino.

Doremi: E lo passerai, non dubitare di te.

|Il clessidriano si sentì un po meglio. Quella sera, nel mondo delle streghe, prima di affrontare le loro prove, si diressero all'asilo per poter salutare la piccola Hanna e subito venne circondata dall'affetto delle sue mamme.|

Clessidrus: Aw che scena commuovente.

Hanna: Clessy.

|Doremi diede la bimba al clessidriano che la coccolò un po.|

Clessidrus: Stai diventando un bella bambina.

|Poi la diede a Mindy.|

Clessidrus: Beh, io scappo. Da quello che mi è stato riferito mi devo incontrare con il cavaliere in un bar.

Sinfony: Un po strana come location per una prova.

Clessidrus: Non dirlo a me.

|Più tardi il clessidriano raggiunse la destinazione e li vide qualcosa che lo lasciò di sasso. Un clessidriano tutto marrone che stava mangiando una pila di dolci, così si avvicinò.|

Clessidrus: Ehhhh mi scusi? Lei è un cavaliere?

Clessidriano: Si, sono io, ti stavo aspettando.

Clessidrus: Caspiterina, avete un grande appetito.

Clessidriano: Vorrei vederti passare più di due secoli dentro a un demone senza cibo ed acqua. Ad ogni modo, mi chiamo Clerockus e sono il cavaliere della terra. 

|Clessidrus si sedette mentre Clerockus mangiò un dorayaki.|

Clessidrus: Allora, quindi è qui che si svolge la mia seconda prova? E cosa dovrei fare?

Clerockus: Mangia quel cupcake.

|Notò il cupcake e lo prese.|

Clessidrus: Oooook.

|Lo mangiò con gusto.|

Clessidrus: Mmmm delizioso, lo sapete le mie amiche hanno una pasticceria, magari un giorno.............

|Poi iniziò a vedere tutto sfocato.|

Clessidrus:...........riusciranno a prepararli. Oh cielo........che mi succede.

|Il clessidriano chiuse gli occhi e iniziò a dormire.|

Clerockus: Eccellente, adesso viene il bello. Per fortuna che non lo mangiato io.

|Diverse ore dopo Clessidrus si svegliò.|

Clessidrus: Ragazzi che dormita, ma dove............

|Poi notò di essere nel deserto.|

Clessidrus: Sono? Okay, se qualcuno mi spiega cosa succede ne sarei contento!

|Poi notò un bigliettino attaccato alla punta del suo cappello e lo lesse.|

Ciao giovane clessidriano

Ho messo del sonnifero nel cupcake per poi trascinarti nel vero luogo dove si svolgerà il tuo vero test
Benvenuto nel Deserto Infernale, il luogo dove ho seppellito la mia spada.
Il problema è che non mi ricordo bene dov'è, quindi dovrai cercarla in questa distesa di venti chilometri.
La buona notizia è che non c'è un limite di tempo, la cattiva è che da queste parti la temperatura supera i quaranta gradi e non essendoci acqua se non oltre il deserto dovrai sopportare tale afa. 
La prova sarà superata quando supererai i confini con la spada.
Appena schiatterai dal caldo dovrai urlare la parola "Oasi" e in men che non si dica verrò a riprenderti decretando così il fallimento della prova.

Buona fortuna
Clerockus

Clessidrus: Questa prova è semplice mi basta prendere.........

|Cercò il suo Braccianello dal cappello ma trovò un'altro biglietto.|

PS: Per questa prova non potrai usare la magia, ma solo una pala.

|Vide vicino a lui una pala.|

Clessidrus: Perfetto.

|Così il giovane clessidriano cominciò a scavare nelle vicinanze. Passarono almeno 2 ore e della spada nessuna traccia, Clessidrus stava cominciando a sudare.|

Clessidrus: Che caldo. Non so proprio dove l'abbia potuta mettere.

|Ad un tratto notò un piccolo laghetto e si tuffo subito, ma in realtà su stava facendo un bagno di sabbia e se ne accorse solo quando l'assaggiò e la sputò.|

Clessidrus: Logico, era solo un miraggio. Clerockus ha detto che non c'è acqua da queste parti. Però non ha mai detto che non c'era acqua nel sottosuolo, perciò...............

|Ricominciò a scavare nella speranza di trovare dell'acqua, ma ad un tratto la sua pala urtò qualcosa di metallico e la estrò.|

Clessidrus: Cos'abbiamo qui? Ah è solo una stupida spada.................Una spada?! E' la Spada Di Clerockus! Finalmente l'ho trovata! 

|Uscì dalla buca con grande gioia ignaro della presenza di un ladro.|

Clessidrus: Ora devo calcolare la distanza da percorrere, così uscirò da questo inferno in un batter d'occhio.

|Poggiò la spada a terra e prese carta, penna e un cannocchiale per calcolare la distanza che doveva percorrere. Intanto piano piano il ladro si avvicinò e prese la spada.|

Clessidrus: A giudicare dalla distanza da percorrere e il fatto che non sono motorizzato ci impiegherò dei giorni a raggiungere il confine. Beh, in marcia.

|Poi vide che era sparita e video il ladro scappare via, ma Clessidrus lanciò il cannocchiale e lo colpì in testa. Quando si avvicinò si riprese il cannocchiale e bloccò il tipo losco.|

Clessidrus: Ma guarda che abbiamo qui, un Ladro Del Deserto. Molla subito l'osso piccolo furfante.

|Il gattino gli diede un osso.|

Clessidrus: Ah che simpaticone. Ma era solo un modo per dirti di restituirmi la spada! Dammela o sarà peggio per te.

|Era sul punto di colpirlo di nuovo, ma il gatto si arrese e gli restituì la spada.|

Clessidrus: Così va molto meglio. Hai proprio una bella faccia tosta a rubare una reliquia magica ad un clessidriano, brutto gattaccio.

|Clessidrus si mise in marcia per andarsene dal deserto. Passarono almeno altre due ore e il clessidriano stava grondando dal sudore.|

Clessidrus: Io sono un amante dei clima torridi ma così si esagera. Sono spompato, non c'è la faccio più.

|Ad un tratto vide un telefono e lui alzò la cornetta.|

Clessidrus: Pronto? Pronto servizio in camera? Senta può portarmi una brocca di acqua ghiacciata alla stanza uno due cinque per favore?

|In realtà non c'era nessun telefono, era frutto della sua mente che cominciava a giocargli dei brutti scherzi. Nonostante tutto sentì bussare.|

Clessidrus: Che velocità.

|Aprì una porta invisibile e vide il gatto con una brocca d'acqua.|

Clessidrus: Grazie, ecco a lei per il disturbo.

|Stava per dargli la spada ma si fermò e tornò in se.|

Clessidrus: Non ci provare, ci vuole ben altro per farmi cedere.

|Ritornò a camminare.|

Clessidrus: Che faccia tosta ad approfittare delle sofferenze altrui, però io ho bisogno di acqua al più presto altrimenti diventerò pazzo. 

|Poi ebbe un'altra allucinazione e immaginò di entrare in un saloon. Si sedette e appoggiò la spada sul bancone, iniziò a comportarsi come un riccone.|

Clessidrus: Garçon, il prossimo giro lo offro io, sapete ho ereditato una bella somma. 

|Poi bevve un finto bicchiere d'acqua, ma lo sputò.|

Clessidrus: Fa schifo, non ti ho detto di aggiungere il limone stupido!

|Poi venne strattonato al garzone invisibile.|

Clessidrus: Che vuol dire che te lo devo ripetere con un sorriso?

|E venne preso a pugni.|

Clessidrus: Va bene, sorrido, sorrido.

|Lui sorrise ma venne scaraventato via dal finto saloon insieme alla sua spada.|

Clessidrus: In tanti anni non sono mai stato trattato così.

|Continuò la sua marcia per uscire dal deserto, e dopo altre tre ore si fermò. Stava diventando tutto paonazzo, perdeva molti liquidi e per di più le allucinazioni peggiorarono tanto.|

Clessidrus: Io non ci resisto più con questo caldo.

|A proposito di allucinazioni, in quella circostanza scambiò un cactus per una Lullaby vestita da senorita.|

Clessidrus: Caspiterina Lullaby, sei bellissima. Vuoi concedermi questo ballo?

|E il clessidriano ballò con il cactus.|

Clessidrus: Balli divinamente................accidenti, certo che sei proprio una tipa pungente, sembra che tu abbia delle spine sulla pelle.

|Poi iniziò a riflette e rinsanì, notando il catcus e urlò per il dolore.|

Clessidrus: Sono stufo di questi maledetti miraggi, sto impazzendo. Ho veramente toccato il fondo con questo cactus...... .................. Un momento? So che i cactus sono fatti di acqua.

|Usò la penna per fare un buco nel cactus, da buco uscì una zampa blu che gli offriva di un bicchiere d'acqua, Clessidrus capì che era di nuovo il gatto.|

Clessidrus: Ancora tu?!

|E se ne andò via. Passarono le ore ma per il clessidriano erano giorni, la barba gli crebbe lunga e grigia, stava morendo di fame e di sete, e per giunta non aveva nemmeno più la forza di parlare. Per di più a fargli da compagnia c'era sempre il ladro che voleva barattare un brocca d'acqua in cambio della spada, ma cercò in tutti i modi di non cedere alla tentazione e continuò a camminare senza mai fermarsi. Ad un certo punto vide dell'erba all'orizzonte e capì che era giunto alla meta, e camminò e camminò fino a quando non raggiunse il confine. Intanto al confine c'erano il cavaliere della terra insieme a Cleiceus.|

Cleiceus: Non pensi che questa prova sia eccessiva per un ragazzino?

Clerockus: Uno dei valori più importanti di un clessidriano è la perseveranza di andare avanti e di superare gli ostacoli.

|In quel momento Cleiceus si spaventò e indicò a Clerockus qualcuno. Era Clessidrus che aveva quasi superato il confine.|

Clerockus: Che mi venga un attacco di cuore per tutti i dolci che ho mangiato.

|Clessidrus era quasi arrivato al traguardo ma cadde a terra perdendo i sensi.|

Clerockus: Che peccato, un vero peccato. Beh pazienza. 

|Poi accadde qualcosa che lo lasciò sbalordito. Clessidrus si alzò in piedi reggendosi con la spada e con le ultime forze rimaste oltrepassò il confine, in quell'istante il ladro felino sparì.|

Clerockus: https://media3.giphy.com/media/atyNuQv4pUOxG/200_s.gif

Clessidrus: A--a---ac----

Cleiceus: Oh sì, giusto.

|Il cavaliere usò la sua magia per inondare Clessidrus di acqua. Più tardi quando si riprese............|

Clerockus: I-i-i-io non posso credere a quello che ho visto. Nonostante il caldo, le allucinazioni e i tentativi di corruzione della mia illusione, tu hai resistito fino alla fine portando a termine il compito.

Clessidrus: Era una missione troppo delicata, e avrei fatto di tutto per riportarvi la spada. Anche al costo della mia stessa vita.

|Poi consegnò la spada al cavaliere.|

Clerockus: Congratulazioni Clessidrus, hai superato la mia prova.

|Così Clessidrus superò con successo la prova e venne scortato sull'isola dove Kaji si stava allenano insieme a Venus in una sorta di tiro al piattello, dove il draghetto doveva colpire i piatti lanciati dalla guardiana. Insieme a loro c'erano anche le apprendiste che aspettavano il ritorno del loro amico.|

Venus: Ottimo lavoro Kaji, direi che per oggi basta così. Guarda ci c'è?

|Il draghetto si girò e corse ad abbracciare suo padre.|

Clessidrus: Mi dispiace ragazze, vi ho fatto preoccupare tantissimo.

Melody: Ma di cosa stai parlando?

Clessidrus: Ma come, non vi eravate preoccupate che sono stato nel deserto per settimane?

Lullaby: In realtà la tua prova è durata solo tre giorni.

Clessidrus: Cosa?

Clerockus: Sai com'è, nel deserto si perde facilmente la cognizione del tempo e poi se devo essere sincero mi sono divertito a vedere dalla sfera di cristallo le allucinazioni. Specialmente quella del cactus dove.........

|Ma Clessidrus gli tappò la bocca con una noce di cocco e se le la rise.|

Clessidrus: Ti va di fare qualche castello di sabbia.

Kaji: Sì, sì.

|E così il clessidriano e il suo cucciolo andò a giocare dall'altra parte dell'isola insieme alle ragazze. Mentre Clerockus sputò la noce di cocco.|

Clerockus: Ma che cosa ho detto?

Cleiceus: E chi lo sa.
  
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