Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Ellen McRyan    28/05/2018    1 recensioni
Che cosa sarebbe accaduto se Lord Stark avesse avuto un'altra figlia?
Questa fan fiction narra gli eventi di Game of Thrones da un nuovo punto di vista.
NdA: Corrisponde alla prima serie di GoT, libro AGoT
Genere: Drammatico, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Catelyn Tully, Jon Snow, Nuovo personaggio, Robb Stark, Theon Greyjoy
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'The Northern Flower'
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LYRA

Ali oscure per oscure parole diceva il proverbio.
E alla fine le parole oscure erano giunte anche per loro.
Robb teneva la pergamena con mani tremanti.
«Tradimento?» esclamò incredulo, guardandola. «Lo ha scritto Sansa!»
Lei fece per rispondere, ma venne preceduta.
«La mano è di tua sorella, ma le parole sono della Regina.» puntualizzò maestro Luwin. «Sei convocato ad Approdo del Re per giurare fedeltà al nuovo Re.»
Gli occhi di Robb continuavano passare dalla lettera a lei, quasi si aspettasse una conferma da parte sua. Lyra però condivideva il suo disorientamento. Giorni prima era giunto un corvo che li informava che lord Eddard era stato ferito da Jaime Lannister e ora questo…
«Joffrey ha messo mio padre in catene e ora vuole che vada a baciargli il culo?»
«Questo è quanto ordina il re, mio Lord.» si limitò a constatare Luwin, stringendosi nelle spalle. La sua voce era greve. «Se dovessi rifiutarti, mio Lord…»
Robb cercò nuovamente i suoi occhi. Poteva vedere che l’indecisione aveva lasciato il posto alla fermezza. «Non rifiuterò.» esclamò. «Sua Maestà mi convoca ad Approdo del Re e io andrò ad Approdo del Re. La pergamena fini accartocciata nelle sue mani. «Ma non da solo. Raduna i vessilli.» il suo fu un ordine.
Non le sfuggì il lieve sorriso compiaciuto che fece capolino sulle labbra di Theon. Solo lui poteva trovare soddisfazione in quanto stava accadendo. Erano giorni, fin dal ferimento del loro padre, che continuava a martellare Robb sulla necessità di prendere le armi. Ma del resto, dal posto da cui veniva erano famosi per essere degli attaccabrighe e dei guerrafondai. Robb però non proveniva dalla Isole di Ferro. Era suo fratello, con cui era cresciuta da una vita, eppure parlava di andare in guerra. Non le sfuggì l’assurdità della situazione. Soltanto qualche giorno prima, nella Foresta del Lupo, si era trovato in difficoltà a vegliare su di Bran, un bambino di otto anni! E ora parlava di condurre degli uomini in guerra contro la potente casa Lannister e la Corona. Si trattava di ribellione.
«Tutti quanti mio Lord?» domandò Luwin, riluttante. Forse sperava che ci ripensasse.
«Hanno tutti giurato di difendere mio padre, non è così?» domandò Robb.
«Lo hanno fatto.» ammise il maestro.
«Ora vedremo quanto vale la loro parola.» sentenziò suo fratello.
Di fronte a quell’affermazione, sul viso di Luwin comparve un mezzo sorriso. Se non altro Robb aveva le idee chiare e dimostrava di conoscere i diritti e i doveri del suo status. Non appena il maestro li lasciò per eseguire quanto ordinato, Robb tornò a sedersi accanto a Theon, di fronte a lei. Tanto in fretta che pensò gli stessero cedendo le gambe.
«Hai paura?» gli chiese Theon osservandolo con attenzione.
Entrambi abbassarono lo sguardo sulla mano di Robb che tremava. «Devo averne.» ammise.
«E’ un bene.» lo rassicurò Theon.
«Perché dici che è un bene?» domandò Robb, sorpreso. E confuso. La lucidità e la decisione di poco prima avevano lasciato allo smarrimento e al dubbio in lui, ora che si trovava con le persone a lui più vicine.
«Significa che non sei uno stupido.» lo rassicurò Theon.
Lyra si sorprese della sua osservazione. Sembrava troppo profonda per venire da un attaccabrighe come Theon. E non sembrava nemmeno troppo infondata.
Per il resto del pomeriggio l’aria fu invasa dal gracchiare di stormi di corvi che volavano su venti di guerra.
Ali oscure per oscure parole.

«Credi che io stia sbagliando?»
Quella sera Robb l’aveva raggiunta nella sua stanza. Intendeva parlarle da solo, comprese. Ultimamente Theon era sempre tra i piedi, anche più del solito. Si era ritrovata a pensare che forse, in un modo tutto suo, anche lui cercava di dimostrare la sua preoccupazione a Robb. O piuttosto, con la vanità che gli apparteneva, voleva sfruttare l’occasione per mettersi in luce al suo fianco.
«Nostro padre non vorrebbe che tu andassi a Sud.» gli confessò. «Vorrebbe che tu rimanessi qui, al sicuro. Anche se questo potrebbe mettere in pericolo la sua vita.»
Si strinse nelle spalle. «Ma se fosse al tuo posto farebbe lo stesso. E anche io.» ammise con un lieve sorriso. «Se non andrai sarà come abbandonarlo ai nostri nemici.» la situazione era molto delicata, si rendeva conto dei rischi, ma l’idea di lasciare loro padre in mano ai Lannister senza nemmeno provare a salvarlo… «E’ giusto che tu vada, ma non dovresti andare da solo.»
«Per questo ho fatto convocare i vessilli.» ribattè suo fratello con un sorriso.
«Non è quello che volevo dire, lo sai.»
Lo sentì sospirare. «I nostri fratelli hanno bisogno di te. Io ho bisogno di te qui.»
Lyra si strinse nelle spalle. «E tu?» gli chiese scettica.
«Ci sarà Theon con me.» quella prospettiva era talmente inconsistente che non la ritenne nemmeno degna di una risposta.
Appoggiò la testa contro la spalla di suo fratello. Un istante dopo lui le circondò le spalle con un braccio. Finì per abbracciarlo. Come se in quel modo avesse potuto trattenerlo, scongiurare ciò che stava per accadere. Almeno per un po’.
   
 
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