Chapter 7
Draco aprì gli occhi, ancora assonnato. Tentò di
girarsi, ma non ci riuscì. Appoggiato sul suo petto nudo, c’era un viso, il
viso di Hermione Granger.
Draco, ancora intontito dal sonno, cercò di
ricordarsi perché diavolo lui era steso in un letto, nudo, con la Granger
appoggiata al suo petto. D’un baleno, tutto gli fu chiaro, tutti i ricordi
ritornarono. Il Serpeverde non potè fare a meno di increspare le labbra in un
sorriso a metà tra il malizioso e il divertito. In una parola, era stato fantastico.
Riprese ad osservare la Grifondoro ancora
addormentata. Dio, quant’era bella. Sembrava un fiore, delicato, necessario di
protezione.
Improvvisamente si ricordò che era giorno. Doveva
essere abbastanza tardi, pensò. Infatti lo era: era ora di pranzo, le 13.15
precisamente. Draco imprecò: maledizione, tutti quegli studenti sicuramente
stavano facendo un casino infernale! Doveva alzarsi subito. Sicuramente poi
Potter e Lenticchia si sarebbero insospettiti.
Draco scostò delicatamente Hermione dal suo corpo.
Il movimento, seppur estremamente lieve, svegliò la ragazza.
“Mmn…” mugugnò la Grifondoro appena sveglia aprendo
gli occhi.
“Buongiorno…” mormorò lievemente Draco, che in quel
breve lasso di tempo aveva già infilato i pantaloni, avvicinandosi alla giovane
strega.
“Buongiorno…” ripetè Hermione, accogliendo più che
volentieri il bacio che Draco le indirizzò. “Questo risveglio direi che è
piuttosto piacevole…” sussurrò maliziosa.
“Piacevole o no, Granger, devi alzarti sai…non so
se ti ricordi, ma è ora di pranzo e sicuramente tutti quei marmocchi staranno
facendo un casino infernale…ti aspetto tra una mezz’ora nella sala ristorante…”
Draco uscì dalla stanza dei Caposcuola. Le sue
intuizioni sulle attività degli studenti non erano sbagliate: poco più avanti un
gruppo di Serpeverde e Corvonero del quinto anno si stava dando alla pazza
gioia, tutti mezzi ubriachi, e poco oltre un altro gruppo, stavolta di
Tassorosso e Grifondoro del terzo anno, bevevo burrobirra a litri, anche quello
dandosi alla pazza gioia. E questi erano due dei gruppi più tranquilli. Ancora
più avanti infatti, Potter e Nott si stavano sfidando in un duello magico…e non
erano i soli.
“Finitem incantatem!” urlò Draco superando quel
clamore assordante di voci. Subito i duelli magici finirono, e tutti gli
studenti si voltarono verso il Serpeverde. “Allora…bene, voi avete fatto casino
e voi mettete a posto…quindi datevi da fare…”
Un coro di proteste seguì la sua sentenza.
“Protestate? Bene, allora preparate pure il pranzo.
È inutile che protestiate, tanto dovete fare quello che dico…” Fece apparire un
mucchio di stracci, disinfettanti, detersivi e sacchi della spazzatura. “Niente
magia…e se becco solo uno di voi ad utilizzarla, potete scommettere che la
tolgo a tutti per una settimana…competizione o non competizione!” decretò. “Ah
Potter…meno cinque punti a Grifondoro per il tuo duello magico…” Theodore Nott,
che stava duellando con lui, sghignazzò. “Fossi in te non sarei così felice
Nott…meno cinque punti anche a Serpeverde”.
Tutti, increduli, si voltarono verso il Caposcuola.
Incredibile, Draco Malfoy che toglieva punti alla sua Casa!
Draco sorpassò vari gruppi di studenti, che intanto
avevano cominciato a pulire, sperando di finire il prima possibile, diretto
alla sala ristorante. Incaricò il gruppo che vi stava davanti di preparare il
pranzo, senza magia, e di tralasciare le pulizie. Solo la sera tarda l’aereo,
grazie agli sforzi congiunti di tutti gli studenti, era pulito.
Hermione aveva trascorso la giornata in modo simile
a Draco: aveva girato per tutto l’aereo, in cerca di studenti che non
obbedivano alla “punizione”, e dando una mano con la magia. Aveva potuto
trascorrere poco tempo con Harry e Ron, giusto l’ora di pranzo, ma era strano
come, in un paio di mesi, la loro amicizia si fosse raffreddata da parte sua.
Lei non li sentiva più così vicini come era stato una volta. Aveva visto poco
anche Draco, anzi, quasi per nulla.
Quella sera, dopo aver messo a letto gli studenti e
protetto con un incantesimo che impediva a individui dell’altro sesso l’accesso
(per evitare di trovare gente in atteggiamenti…equivoci), finalmente Hermione
si trovò da sola con Draco nella sala comune dell’aereo. Risuonava solo il
rumore del fuoco che scoppiettava nel camino incantato. È strano come, quando
c’è tanto da dire, alla fine si stia in silenzio. Hermione si girò
all’indirizzo del Serpeverde, che fissava il caminetto. Non ce la faceva più,
dovevano parlare: aveva perso la verginità con lui, certo era stato stupendo,
ma c’era qualcosa da chiarire. Per lei era stato più di semplice sesso…ma per
lui?
La ragazza si schiarì la voce, facendo voltare il
ragazzo.
“Draco…senti…” mormorò, lottando contro le sue
corde vocali che non ne volevano sapere di parlare.
“Dimmi” rispose il mago.
“Ecco…per l’altra sera…”
“Non credo ci sia niente da dire Granger” fece
Draco sorridendo dolcemente.
Hermione era confusa. Quella frase normalmente
avrebbe significato “era solo sesso, niente di più, ieri sera”, ma pronunciata
con quel tono…
“Lo credo anch’io.” Disse Draco, come se sapesse
cosa provava Hermione nel suo cuore.
“Cosa?” chiese timorosa della risposta Hermione.
Il ragazzo, senza rispondere, le si avvicinò.
Hermione si alzò, il Serpeverde le girò dietro le spalle e dolcemente,
abbracciandola da dietro, la baciò. “Questo” sussurrò poco dopo, prima di
catturare di nuovo le labbra della Grifondoro in un bacio.
“Draco…ti prego…parla chiaro.” Esclamò Hermione,
interrompendo il bacio, quasi supplicando. Voleva parole chiare. Non cose che
potevano essere fraintese.
“Anche io Granger.” Si limitò a rispondere il
ragazzo sempre più dolcemente. “Anche io credo che ieri sera non sia stato solo
sesso…” riprese ritornando a baciarla.
“E allora…cosa…” supplicò quasi la Grifondoro, con
le lacrime agli occhi, un po’ per la gioia (non avrebbe mai creduto di potersi
trovare in una situazione simile, non avrebbe mai creduto di potere essere
corrisposta) e un po’ per la paura della risposta.
“Credo di essermi innamorato di te Granger…”
mormorò fissandola negli occhi il biondo, baciandola poi con passione. Questa
volta la Grifondoro non si ritirò, anzi.
“E quindi…cosa è stato ieri…”
“Direi la parola con la A…” sussurrò il bel mago.
Hermione, al massimo della gioia, catturò le labbra
del biondino in un bacio appassionato che, in quella sera, si trasformò in qualcosa
di più profondo, ma già sperimentato, dalla coppia.
*
Hermione, solo sei mesi prima, non avrebbe mai
detto di potersi innamorare così follemente. Per di più di Draco Malfoy.
Draco, solo sei mesi prima, non avrebbe mai detto
di potersi innamorare. Per di più di una Mezzosangue, di Hermione Granger.
™
Beh, che ne dite? Comunque tranquilli, ho già in
testa il seguito, ma non vi anticipo nulla…solo che penso che sarà una vera e
propria fics, di parecchi chap…e che rientrerà in scena il “Magico Trio”,
leggermente modificato…la nuova coppia dovrà affrontare parecchi
problemi…rientrerà in scena la competizione e ricomparirà Krum…beh, non vi dico
altro!!! Ringrazio chi ha seguito la fics fino alla fine, e lo invito a
seguirne anche il sequel!!! ^^ si chiamerà “Are these probelms?”
Jo: sono felice che
la ficci ti piaccia…comunque, il sequel è già praticamente pronto…devo solo
postare il primo chap… ^^
Supergaia:
veramente
il sequel ci sarà dal prossimo chap…cmq grazie mille, seguimi ^^
Sidney:
lo
farò, lo farò…anzi, ho già scritto i primi 2 chapter… ^^ seguimi anche nel
sequel, mi raccomando…ci conto ^^ grazie x i pensieri di draco…era la mia prima
nc17, sn felice ke sia venuta bene!!
mirtilla:
^^
certo che ci sarà il sequel…mi ispira proprio e ce l’ho già praticamente tt in
testa…
hermy91,hermione+draco:
grazie
mille ad entrambe…eccovi accontentate ^^
Un beso,
Angelee