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Autore: Jack83    03/06/2018    2 recensioni
8 Anime 8 vite che stanno per essere sconvolte ma qualcuno proverà a evitare ciò
Genere: Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate se aggiorno solo ora questa fic ma tra il lavoro e il non riuscire a decidermi come iniziare il capitolo non sono riuscito a produrre molto, a parte un nuovo capitolo di Grosso guaio e una One-Shot su Gundam Wing.
Comunque ecco qua il nuovo capitolo e visto che è da tanto che non aggiorno lo dividerò in più parti… Così da aumentare il patos XD
 
Quattro figure stavano correndo lungo le strade della capitale di Ghea.
I loro visi contratti per la preoccupazione e la rabbia di chi sapeva che stava per succedere qualcosa di molto grave e che ogni minuto era prezioso per evitare che succedesse.
-Maledizione quel maledetto di Kastushika è ancora vivo- fece Inu infuriato -Quel bastardo doveva essere morto anni fa durante una spedizione ed invece… E’ stato lui ad uccidere mio fratello.-
Gli altri tre si voltarono verso di lui -Quel che è peggio e che eravamo in missione quando abbiamo scoperto questo, che è tra i ribelli e stasera deve fare un attentato.- Miroku continuò il suo discorso per poi osservare sua moglie.
-Il maestro è in grave pericolo per aver scoperto che Eye e Ringu sono andati sulla terra e quindi i ribelli vogliono vendicarsi… Dobbiamo fare presto.- fece la donna tornando ad osservare la strada.
-La cosa peggiore e che non l’abbiamo trovato a casa quindi sarà da sua figlia… speriamo che non sia successo nulla di irreparabile.- sentenzio Kagome.
-Se Kastushika è lì l’ammazzo, lo taglio a fettine e poi lo brucio.- fece digrignando i denti Inu.
L’alieno era così pieno di rabbia da avere gli occhi rossi e voleva a tutti i costi mettere le mani sul responsabile della morte di suo fratello Sessho.
Non aveva nemmeno avuto il tempo ne la voglia di avvertire Rin della loro scoperta, non voleva metterla in agitazione ben sapendo che la ferità era ancora aperta e che lei doveva badare ai bambini in quel momento.
Infatti I quattro avevano affidato a lei i loro bambini, sapendo bene che li adorava e che così avrebbero fatto compagnia anche a suo  figlio Taisho.
 
Marco aprì gli occhi e vide che si trovava, per l’ennesima volta, in uno spazio bianco e grugni per il disappunto.
-Vedo che si è ripreso signor Massi- fece una voce femminile alle sue spalle
-Dai piccola- la riprese in maniera dolce una voce maschile -la colpa è anche nostra che l’abbiamo convocato qui.-
La spia si girò e vide le due figure
La prima era una donna alta dai capelli viola lunghi fino a metà della schiena, con dei bei occhi gialli, il viso candido, le labbra piccole ed il voltò che ricordava quello di Pei.
L’uomo era alto quanto la donna, i capelli castano corti, il viso leggermente più tozzo della donna, con il corpo tonico ed un sorriso furbo stampato in faccia che ricordava sia Taruto che Kisshu.
L’essere umano osservo i due alieni socchiudendo gli occhi irritato.
-Ho una mezza idea di chi siete voi due ma tanto per togliermi ogni dubbio-
Dicendo ciò Marco si porto una mano alla fronte massaggiandosela -Chi siete voi due?-
-Noi due?- fece sornione l’alieno -Siamo i genitori di quei tre bei ragazzoni che sono giunti sulla terra, piacere io sono Shuji Ikisatashi.-
-Ed io sono Nakano Ikisatashi e per la precisione siamo i genitori naturali di Pei e Taruto e adottivi di Kisshu- Spiego con serietà l’aliena -Ti abbiamo convocato qui perché vogliamo dirti due cose.-
Il loro interlocutore sospirò pesantemente -Dovevate farmi svenire per dirmi queste cose? Non potevate mandarmi non so… Un piccione viaggiatore intergalattico?-
-Costano troppo- rispose divertito Shuji guadagnandosi un’occhiataccia da parte della moglie.
-Siamo prigionieri da anni ormai e solo ora e per poco tempo possiamo comunicare.-
La spia alzò gli occhi -Perché proprio io? Potevate farlo con Ryo oppure i vostri figli?-
-Beh l’umano ha troppe paranoie nei nostri confronti- rispose  
Su questo Marco non poté che essere d’accordo con loro.
-Per quanto riguarda i nostri figli, le mew mew o il loro amico cuoco non siamo riusciti a metterci in contato con loro…
Come se ci fosse un blocco quindi abbiamo optato per lei.-
La voce calma di Nakano illustro il problema avuto
La  spia scosse la testa, abituato a certi modi per essere contattato.
-Ok quali sarebbero i messaggi? Fatemi indovinare che sono in pericolo e che voi siete vivi? Per la prima non c’era bisogno di fare tutta sta manfrina e facendo così mi fate perdere tempo prezioso visto che vostro figlio e quella che molto probabilmente sarà la vostra futura cognata sono in gravissimo pericolo ora.-
Puntualizzò  Marco osservandoli malamente.
-Dovevamo correre il rischio- ribatte Nakano incrociando le braccia al petto -Dovevamo far sapere ai nostri bambini che non siamo spariti senza un perché.-
Il castano annui comprensivo -Ok porterò i messaggi a chi di dovere.-
-Un ultima cosa- Fece Shuji ridacchiando -dite ai miei figlioli di stare attenti non voglio essere nonno prima del tempo, si divertano sì ma con prudenza.-
La moglie si indigno mentre Marco sorrise scuotendo la testa -Va bene riferirò ora scusate ma vorrei tornare in me stesso-
Detto ciò il luogo cominciò a sbiadire davanti a i suoi occhi ma prima che scomparisse del tutto senti la voce rotta di Nakano  che gli diceva -Gli voglio bene digli anche questo e che mi dispiace.-
 
Eye e Ringu avevano cercato Marco per un po’ nella foresta e solo con l’intervento dell’orso chimera erano riusciti a trovarlo, svenuto appoggiato con la schiena alla parete rocciosa dove aveva concluso il suo volo poco prima.
I due appena lo videro sorrisero in maniera malvagia e a quel punto fecero apparire le loro armi con Ringu che si getto verso di lui con l’intenzione di tagliargli la testa.
Ma la lama non riuscì ad intaccargli il collo perché si scontrò con qualcosa provocando un rumore metallico.
A quel punto la spia riaprì gli occhi di scatto facendo indietreggiare i due spaventati
-Ma perché- Chiese lui irritato -la gente non si fa mai una pinta di cazzi propri?-
A quel punto si rialzò con un salto, fece scricchiolare le ossa del collo e poi cercò il suo fucile che non trovò.
Sbuffando alzò verso gli occhi verso i due nemici -Sapete non avevo intenzione di dar fondo alle mie conoscenze ma mi avete costretto a farlo.-
I due alieni e il chimero erano rimasti bloccati per lo stupore, quell’essere umano era molto più difficile da battere del previsto.  
Alla fine Eye si riscosse e lanciò il chimero all’attacco ma Marco lo evitò facendo un balzo all’indietro.
Si tolse i guanti lasciando scoperte le mani su cui si potevano ben vedere due anelli di fattura antica, uno per mano, su cui erano incastonate due pietre di colore blu.
La spia porto le mani una sopra le altre, leggermente distanziate e cominciò a ruotarle che fossero leggermente disassate.
Quasi subito si formò una sfera di elettricità che preoccupò i due alieni -Cosa cavolo è quell’affare che ha tra le mani?-
Si chiesero i due che intanto provarono, dopo che erano rimasti fin troppo inattivi, ad attaccare anch’essi il loro nemico.
Ma il castano evitava i loro attacchi con una semplicità disarmante e quando il chimero provò un ennesima carica lui apri di scatto le braccia.
Dal terreno e dal cielo iniziarono a spuntare delle piccole scintille che quando si trovarono a perpendicolo sul chimero si unirono a formare un fulmine che inceneri il mostro distruggendolo.
Eye e Ringu si voltarono verso la loro creatura ormai ridotta in cenere ma non finì lì perché  il parassita stava volteggiando sopra le ceneri.
Marco scatto e quando si trovo a poca distanza da esso aprì di scatto la mano sinistra da cui partirono varie schegge di ghiaccio che appena colpirono il responsabile della trasformazione lo congelarono creando un grosso cubo di ghiaccio.
A quel punto il castano si volto verso i due alieni con fare irritato -Siete fortunati che ho altro da fare perché avrei voglia di sfogarmi con voi ancora un po’.-
I due capita l’antifona sparirono non prima però di avvertirlo -Forse avrai abbattuto il nostro chimero ma ne rimangono tre e comunque il traditore e la sua amica a quest’ora saranno congelati.-
Marco indurì il viso a quelle parole e disse ad alta voce -Speriamo che non sia così ho qualche possibilità che Retasu, avendo il DNA di un animale abituato ad ambienti molto freddi sia più resistente così come Pei.-
A quel punto smise di ignorare i continui richiami di Ryo -Vuoi parlarmi pezzo di merda? Sei Vivo?-
-Senti un po’ emerito idiota che sta solo dietro la scrivania avevo altro da fare sai?- Rispose a tono lui -ed inoltre so perfettamente che Retasu e Pei sono in gravissimo pericolo quindi calmati e lascia fare al sottoscritto che ne ho già basta per conto mio… Ah già che ci siamo togli un chimero dalla lista.-
Detto ciò cominciò a correre verso il canyon sperando che Asia avesse mandato qualcosa per recuperare i suoi due obbiettivi.
Ed infatti si trovò un elicottero che volteggiava poco sopra il precipizio pronto ad attenderlo con il portellone aperto.
Ci saltò dentro, prese i comandi e cominciò subito la ricerca dei due, non prima di essersi tolto l’auricolare così da non perdere l’udito a causa delle grida rabbiose di Ryo.
 
Retasu che era riuscita a trascinare l’inconscio Pei dentro una grotta che si apriva sul fiume si strinse maggiormente a lui per dare e prendere calore.
Gli auricolari di entrambi erano stati persi durante il bagno nell’ acqua gelida e quindi non poteva comunicare dove si trovavano ne come stavano.
Aveva un grandissima paura di non farcela, di avere fatto il passo più lungo della gamba e il grido di Marco di fermarsi ancora gli rimbombava nelle orecchie ma lei voleva a tutti costi salvare il suo amato costi quel che costi.
-Speriamo- mormorò -Che Marco-San riesca a liberarsi del chimero e di quei due in fretta, non possiamo resistere a lungo.-
I due infatti stavano tremando per il freddo e la temperatura della grotta, nonostante fosse più alta di quella del fiume, era comunque molto bassa e rischiavano di peggiorare la loro ipotermia.
 
Ichigo evitò l’ennesima codata del gatto selvatico, che per dimensioni era più simile ad leone che ad un gatto, che stavano combattendo -Dannazione- Fece Kisshu cercando di colpire l’animale con la sua sfera di energia ma questi la evitò saltando e ringhiando per tutta risposta.
-ehi micetta- Fece il verde verso la fidanzata atterrandogli vicino -Non è che tra le tue abilità c’è anche la possibilità di parlare con questo gatto troppo cresciuto?-
Lei lo guardò male -Anche se potessi- rispose lei -Dubito che avrebbe molta voglia di parlare con noi.-
Detto ciò i due si aprirono per evitare l’ennesima sfera di energia bianca che congelò un albero dietro di loro.
-Se continua così.- Fece la ragazza girandosi verso il punto colpito -congelerà tutta la foresta e con essa noi.-
-Ehi ho notato una cosa- fece l’alieno -Quando ci spara una di quelle sfere ci mette un po’ prima di poterne lanciare un’altra.-
Mew Ichigo lo guardò capendo dove volesse andare a parare evitando un nuovo assalto dell’animale parassitato.
-Allora gli facciamo lanciare una nuova sfera di energia e poi facciamo un attacco combinato?-
Il Verde annui evitando anche lui l’attacco del loro avversario.
-Dobbiamo solo fare in modo che ci spari addosso quella sfera.-
-Mi sta venendo un’idea- fece Ichigo sorridendo furba verso il fidanzato.
-Cosa vuoi fare?-Chiese lui
-Stammi vicino e vedrai- spiego lei
Detto ciò la mew mew fece un balzo si piazzo davanti al gatto bianco e cominciò a sbracciarsi e gridando a più non posso -Lancia la tua sfera brutto gattaccio troppo cresciuto, tanto non ci prendi.-
Il verde vedendo quella scena rimase di sasso e una leggera goccia di sudore gli scese lungo la nuca.
Ma quella che sembrava una strategia infantile e stupida si rilevò perfetta perché il chimero si apprestò a lanciare la sua sfera.
Il duo saltò in aria per evitarla e a quel punto i kisshu lanciò la sua sfera verso l’arma della fidanzata che la riflette verso il mostro abbattendolo e permettendo a Mash di mangiare il parassita.
-Sai micetta- fece Kisshu abbracciandola e poggiando il viso contro il suo collo. -Questa strategia non è male un po’ bislacca ma non male.-
Lei ridacchio -Sarà bislacca demonietto ma è la prima cosa che mi è venuta in mente-
Kisshu alzò di scatto il volto -Ehi dolcezza mi hai dato un nomignolo-
La ragazza arrossì -l’ho detto senza pensarci… Ti piace?-
L’altro sorrise in maniera provocatoria -Io sono stato un demonietto per un po’… Si mi piace-
Detto ciò bacio la ragazza.
-Ehi Ryo abbiamo abbattuto il chimero di questa zona come sta andando dalle altre parti-
Chiese lei appena si stacco dalle labbra del suo amore.
-Siamo nella merda- rispose sgarbatamente il suo interlocutore -Marco sembra KO mentre Retasu e Pei sono finiti nel fiume-
La coppia sentendo quelle parole si spaventò.
-Le altre stanno bene?! Taruto!?- Chiese Ichigo appena si riprese un attimo.
-Loro stanno bene- Fu la risposta di Keiichiro -Stanno combattendo contro i loro chimeri-
A quel punto si senti la voce di Zakuro che gli avvertì di aver abbattuto la loro chimera e subito dopo anche Taruto e Purin informarono di aver fatto altrettanto.
Kisshu a quel punto guardò Ichigo le prese la mano e si teletrasporto da Zakuro e Minto, così da andare verso la zona di competenza degli scomparsi.
   
 
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