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Autore: Fabb5000    11/06/2018    1 recensioni
Sono passati parecchi anni da quando Lyon, Stefano, Anna e Mario giocavano a Minecraft e, insieme a quei tempi, si è conclusa anche la FailCraft. Ora Lyon, ormai ultracentenario, conscio che ormai non gli resta molto tempo, decide di rivelare alla sua nipote sedicenne la sua vera storia, ovvero quella che successe dopo gli avvenimenti di "A caccia di Herobrine"; la storia che lo rese un eroe non solo in Minecraft, ma in tutti i mondi, e che va tramandata alle generazione future prima della fine. La storia di come lui, Stefano, Anna e Mario salvarono tutti gli universi da una terribile piaga. [[Consigliabile, ma non indispensabile, legge il prologo]]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'FailCraft in real life'
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-Ok, ricapitoliamo : abbiamo la Pietra ma abbiamo perso Excalibur, l'unica arma che può distruggerla. E adesso?- chiese Mario.

-Mi pare evidente : andiamo a riprendercela- disse Ahsoka. -Lyon, hai visto in quale portale sono finiti? Ce ne sono parecchi nel cielo, ma sono tutti diversi-

-L'ho visto, ma non ha importanza- rispose Lyon. -Null ci piomberà addosso certo come la morte, e non abbiamo armi sufficienti per difenderci-

-E quindi?- chiese Yranib.

-Quindi- rispose Lyon. -Vi dirò dove andare e voi andrete a riprendere Stefano e a convincere Entity a darci la spada, mentre io distrarrò quell'ombra maledetta-

Anna scosse la testa : -Sei impazzito? L'hai detto tu stesso che non abbiamo armi abbastanza potenti per ucciderlo!-

-Vero, ma io ho un vantaggio- rispose Lyon. -Null ha bisogno di me vivo per assorbire il potere di Leonida, quindi non cercherà di uccidermi ma solo di catturarmi. Se attacca me, posso sempre fuggire. Se attaccherà voi invece non avrà remore a cancellarvi dalla faccia dell'universo-

Gli altri si guardarono. Era evidente che a nessuno piacesse quel piano. -E la Pietra?- chiese Gulliver.

-La porterò con me. Null seguirà la sua energia- rispose Lyon. -Così avrò la certezza che non me lo scrollerò di dosso-

-Se prende la Pietra è finita- gli fece notare Anna. -È una fonte di potere ineguagliabile. Se riesce a rubartela diventerà invincibile. E se cattura te, allora avrà preso due piccioni con una fava-

-Lo so, ma non abbiamo alternativa- disse Lyon. -È un rischio che dobbiamo correre-

-È una pessima idea- mormorò Ahsoka.

-Ma è l'unica che abbiamo a disposizione! Perciò volete continuare a parlare e perdere tempo o muovervi e andare a riprendere Excalibur? O preferite restare qui a darmi una mano e farvi ammazzare come mosche?-

Gli altri lo guardarono, un po' incerti, ma alla fine annuirono. -Però come ci arriviamo a quel portale?- chiese Mario, forse sperando di evitare quell'idea folle.

-Può portarvi Yranib. Non sarà per lui un problema trasportarvi dall'altro lato- rispose Lyon.

-Ehm ... c'è un problema- disse il semidio. -I miei poteri si basano sulla telepatia e la pirocinesi. Posso controllare il calore e la mente, ma non sono in grado di creare camere d'aria. E quei portali si trovano oltre l'atmosfera. Io non avrei problemi, ma voi morireste soffocati una volta nello spazio-

-Dannazione- mormorò Lyon. -Idee?-

Tutti rimasero in silenzio per un istante, poi Anna si fece avanti : -Abbiamo queste- disse mostrando dei piccoli dischetti che fino ad allora aveva tenuto nel suo zaino. -Sono le tute spaziali che avevamo usato per andare nello spazio durante la FailCraft. Le ho prese alla nostra vecchia base e ne ho fabbricate di nuove. Sapete ... Non si sa mai- Poi si incupì : -Purtroppo però sono senza energia. Non abbiamo un generatore per rifornirle-

Lyon ci pensò un attimo, poi disse : -Io ce l'ho- e allungò il braccio meccanico. -Null ha sostituito i miei organi interni con una fonte di energia nucleare che dovrebbe durare in eterno. Direi di poter fare a meno di qualche megawatt-

Lyon premette alcuni pulsanti in rapida sequenza e il braccio si aprì, rivelando un complesso sistema di meccanismi. Anna gli passò un paio di cavi, e lui li collegò alle tute.

-Farà male- gli fece notare Mario.

-Abbiamo sfidato la morte un milione di volte e secondo te mi preoccupo di non farmi troppo male?- chiese Lyon con un sorrisetto.

-Beh, lo hai detto tu- disse Mario con un ghigno crudele, e premette il pulsante che accese le tute.

Lyon si sentì male. Fu come se un fulmine gli stesse uscendo dal petto e gli stesse risalendo per tutto il corpo. Urlò di dolore e provò una tremenda sensazione di nausea.

Ma veloce come era venuto il dolore svanì, e si lasciò cadere a terra, boccheggiante. -Maledetto figlio di una ...!!!- urlò all'indirizzo di Mario, il quale sorrisè beffardo : -Oh, l'idea è stata tua, io ho solo eseguito!-

-Le tute sono cariche- esclamò Anna, appoggiando il dischetto sul petto. In pochi istanti, una lucente tuta spaziale la ricoprì, con tanto di casco e rifornimento di aria. Gli altri la imitarono, fatta eccezione per Yranib.

Poi la ragazza si avvicinò a Lyon e gli diede una specie di zaino con i propulsori : -È un jetpack, lo custodivamo a casa- disse. -Ti permetterà di volare. Spero che ti sia d'aiuto-

Lyon annuì. Ahsoka lo guardò sommessamente : -Sta attento- mormorò.

-Bene- disse quest'ultimo. -Ora tenetevi forte, si vola!- e così dicendo si tramutò in un grumo di fiamme che schizzò verso il cielo, trascinandosi dietro gli altri membri del gruppo, per poi svanire nel portale indicato gli da Lyon.

L'eroe in questione emise un sospiro e mimò un saluto, pur sapendo che non potevano vederlo. Era strano, dopo aver vissuto tante avventure insieme, ritrovarsi all'improvviso da solo.

Cercando di non pensarci, indossò il jetpack e si sedette sul una roccia, in attesa, la spada ben stretta in mano.

Non dovette attendere troppo : mentre i passi e i ruggito degli Abomini erano ancora lontani, una massa scura si formò di fronte a lui, fino a far comparire il ghigno mostruoso della sua nemesi.

Lyon lo fissò e si alzò, pronto ad affrontarlo.

Null lo guardò cattivo : -Così alla fine hai accettato il tuo destino- disse con un sorriso crudele. -Finalmente possiamo confrontarci. Solo io e te-

-A quanto pare- mormorò Lyon. -Non sai quanto non ho mai atteso questo momento-

-Che ironico- disse Null. -Ancora una volta giochi a fare l'eroe. Credi di esserti finalmente liberato dal mio giogo, credi di potermi vincere. Noto con piacere che non hai imparato niente-

-Vedremo- disse Lyon stringendo l'elsa della spada.

Null rise : -Pensi davvero di essere libero? Pensi davvero di poter scegliere? Il tuo destino è stato scelto tempo fa, non puoi cambiarlo. Lo ha scritto Lui. Il Pluriverso ha scelto la tua sorte senza neppure consultarti. Tu neppure eri nato. Ti ha condannato ad affrontarmi. Perché ti ostini a difenderlo?-

Null si avvicinò : -Io e te, Lyon, siamo uguali. Vittime di un destino che mai avremmo scelto, se avessimo potuto decidere. Siamo due facce della stessa medaglia. Abbiamo lo stesso immenso potere e siamo temuti per questo. Anche fisicamente ci assogliamo un po', o meglio ci assomiglieremmo se avessi il mio corpo. Non puoi negarlo. Siamo legati dal destino. Siamo nati per essere due distruttori-

-Non importa- disse Lyon. -Parli di scelte, ma la mia è diversa dalla tua. Destino o no, io non ti permetterò di compiere il tuo folle progetto-

-Folle?- disse Null. -No, Lyon, no. So che quello che faccio può sembrarti il male, ma in realtà, io sto agendo per un bene superiore-

-Cancellare ogni cosa esistente ti sembra un bene?- chiese Lyon. -Tu hai urgente bisogno di uno psicoterapeuta-

Null scosse la testa : -Non vuoi sapere perché lo faccio? Non vuoi conoscere il disegno che si dipana nella mia mente?-

Lyon fece cenno di deniego : -Non mi interessa-

-Giusto. Il tuo unico compito è difendere il Pluriverso- mormorò Null. -Ma ci deve essere qualcosa che ti interessa-

Lyon assottigliò gli occhi : -Una cosa c'è, in effetti. Non importa come andrà a finire. Non importa che vincerà- Alzò la spada : -Io non ti permetterò di fare del male ai miei amici. E se non riuscirò a proteggerli, stai pur certo che li vendicherò-

Null si voltò, come se non riuscisse a sostenere lo sguardo di Lyon : -Dunque ... è così che finisce-

-Così deve essere- disse Lyon. -Niente Abomini, niente alleati, niente amici-

-Solo tu e io- terminò Null. -Un'ultima battaglia. Un solo vincitore-

I due rimasero immobili per un tempo che parve infinito. I rumori della battaglia parevano essersi zittiti, e persino i passi degli Abomini erano un rumore lontano.

Poi Null si voltò di scatto e mollò un pugno, che Lyon evito alzandosi in volo con il jetpack. La roccia colpita si frantumò come ghiaia.

Lyon strinse la presa sulla spada e iniziò a tagliare i tentacoli d'ombra che il nemico gli lanciava contro. -Mi sono allentato mentre eri via- disse il ragazzo. -Le mia abilità si sono moltiplicate dal nostro ultimo incontro-

-Bene, a doppia superbia, doppia caduta!- rise Null afferrandolo con uno dei suoi tentacoli, per poi sbatterlo a terra. -Hai qualcosa che mi appartiene!- esclamò allungando le mani verso lo zaino, deciso a prendere la Pietra Filosofale.

Lyon attivò il jetpack e sgusciò via dalla presa del tentacolo, per poi richiamare la spada nelle sue mani con la Forza. "Grazie, Yoda!" pensò mentalmente.

Null ruggì di rabbia e scatenò la sua furia, attaccandolo con ogni stratagemma che conosceva; Lyon, al contrario, fu costretto a mantenersi sulla difensiva.

-È tutto quello che sai fare, insetto?- chiese l'ombra ridendo. -Comincio appena a scaldarmi!-

Lyon saltò all'indietro, cercando di evitare i fendenti dell'avversario. Null rise ancora più forte : -Che c'è? Non ti senti a tuo agio forse? Cambiamo ambientazione, allora!-

Con un guizzo lo afferrò con un tentacolo e lo lanciò verso l'alto. Lyon si sentì trasportare per diversi metri, poi sparì attraverso un portale.
   
 
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