Capitolo 2:
Il Patto
Erano le tre del pomeriggio e Hermione, appoggiata ad una colonna del sesto piano, aspettava nervosa il Slytherin. Le ore del mattino era passate in un soffio. Per la prima volta nella sua vita, non aveva preso appunti.
Era troppo preoccupata per quello che sarebbe successo quel
pomeriggio. La richiesta che voleva fargli non era una cosa da poco, e
aveva
paura che l’avrebbe derisa e ne avrebbe parlato con tutta la
scuola.
Per
adesso il giovane Serpeverde non si era ancora fatto
vedere, e per un certo verso ne era felice.
Stava già iniziando a pensare che le avesse tirato un brutto scherzo, quando il ragazzo comparse nel corridoio. Hermione si imabombolò a fissare il ragazzo che avanzava. Camminava come se i suoi piedi non toccassero terra.
Era un gradino sopra tutto e tutti.
Ogni suo movimento era
un chiaro invito allo stupro.
Cercò di non divagare troppo in quei pensieri indecenti e si mise di fronte al biondo, bloccandogli la strada.
”Ho
bisogno di un favore Malfoy.” Disse secca.
Il
ragazzo ghignò, come al solito. “Un favore? Da me?
Cosa ti sei bevuta Granger?” disse irritante come sempre.
Tranquilla
Hermione, calma…
“Si,
un favore” ripeté chiara.
Il
biondo la guardò incuriosito.
“E
di cosa si tratta?” disse avvicinandosi
pericolosamente.
La
concentrazione di Hermione traballò nell’averlo
così
vicino.
Era
incredibilmente sexy, con quello sguardo magnetico
che solo i Malfoy avevano.
“Mi
servi per vendicarmi su Ron” iniziò a spiegare
spostando lo sguardo a lato, liberandosi da quella prigione glaciale.
“Dovrai
far finta di stare con me” disse tutto d’un fiato
aspettandosi una risata del biondo, che invece rimase immobile
sconvolto.
“Che
cosa dovrei fare scusa?” domandò ancora basito.
“Ron
crede di avere il diritto privato su di me, e si
sbaglia. Voglio fargli capire a chiare lettere che non mi possiede, e
chi se
non tu potrebbe chiarirgli bene la questione?”
Draco
riprese a ghignare al suo solito, avvicinandosi
ancora di più a lei. Le mise le mani sui fianchi e
l’attirò di scatto a lui. Le
sue labbra erano a pochi centimetri da quelle di Hermione, il cui
respiro era
stato mozzato mentre il cuore sembrava voler galoppare fino allo
sfinimento.
“Accetto”
sussurrò al suo orecchio piegandosi su di lei.
Hermione sentì un brivido percorrerle la schiena. Sentirsi
così vicino al suo
corpo era come immergersi nelle fiamme ardenti.
Alzò
la testa verso di lui, fissandolo negli occhi.
“Ma
forse” continuò il biondo girando la testa
“Sarà
meglio finire di parlarne da un'altra parte” e con un cenno
di capo indicò i
due piccoli studenti del secondo anno che li guardavano spauriti
dall’altra
parte del corridoio.
Imbarazzata
la ragazza si staccò da Draco ed entrò di
corsa nella Stanza Delle necessità, seguita a ruota dal
biondo che intanto era
scoppiato a ridere di gusto.
“Perché
arrossisci Granger? Non volevi che pensassero che
stiamo insieme? Meglio di così!” e si sedette su
un divanetto.
Hermione si guardò in giro sorpresa. Non si era neanche resa
conto di che camera
avesse immaginato. Era confortevole, con dei divanetti rossi ai lati e
dei
cuscini colorati per terra, e dall’altra parte della stanza,
un camino
scoppiettava allegro.
Si girò di scatto verso il biondo, afferrando le sue parole.
”IO NON SONO
ARROSSITA” sbottò irritata.
Draco
ridacchiò di nuovo sdraiandosi completamente e
tirando fuori una sigaretta che accese con grazia.
Possibile
che con ogni movimento quel ragazzo potesse
essere così provocante? A quanto pare si.
“Granger
così nessuno ci crederà”
iniziò aspirando con
gusto dalla sigaretta “Sembri una bambina spaventata. Se vuoi
che ci credano
dovrai essere più…come
dire…adulta” e la squadrò da capo a
piedi.
Hermione
si mosse di scatto, e senza rendersene conto, si
era già messa a cavalcioni del ragazzo, che quasi faceva
cadere la sigaretta
dalla sorpresa.
Si
abbassò all’orecchio di Malfoy, strusciando
lievemente
il bacino contro il suo. Il biondo fu percorso da un brivido di piacere.
“Solo
mettendomi a cavalcioni su di te ti ho fatto
tremare…cos’altro vuoi Malfoy”
Le
parole le erano uscite dalla bocca con voce sensuale
che neanche la ragazza sapeva di possedere.
Il
ragazzo, ripresosi
dal gesto della riccia, l’artigliò
per i fianchi stringendola di più a
lui e facendola sospirare.
Ridacchiò.
“Anche tu sei facilmente impressionabile
Granger”.
Lei
sorrise, rialzandosi da lui. “Devo tornare il Sala
Comune…” e fece per dirigersi verso la porta, ma
una mano calda la prese per un
braccio.
”Ti accompagno” disse con voce rauca Malfoy.
Avvistati:
Draco's
POV::
È uso comune per tutte le ragazze di Hogwarts sospirare quando passiamo.
Dite
che siamo degli stronzi, degli insensibili a caccia di una nuova preda
per
il nostro letto, ma non vi rendete conto che prima o poi ci finirete
senza
lamentarvi.
È
vero, noi Slytherin non badiamo a quelle sciocchezze
romantiche di cui voi vi fate in vena.
Noi pensiamo al divertimento, al piacere della vita, voi invece sognate ad occhi aperti il principe azzurro che vi viene a salvare al tramonto.
Mi
dispiace deludervi.
L’unico
principe che conoscerete sono io. Il principe
delle serpi.
Ed
è per questo che ho accettato senza esitare la
richiesta della Granger.
Oltre
il piacere che mi procurerà vedere Lenticchia e San
Potter svenire all’idea di me e la loro regina insieme, sono
tremendamente curioso.
Mi
ha spiazzato, lo ammetto.
La
vostra amata Mezzosangue, sempre nota per la sua
condotta impeccabile e il comportamento da “ultima verginella
rimasta nel
raggio di
Quella con
cui ho parlato io non era la vostra Regina mie
care.
No, non era una Grifondoro. Era una vera e propria Serpe. E non vedo l’ora di conoscerla meglio.
L’odore delle pagine ingiallite da tempo, le informazioni che contenevano.
Sì quello era il suo mondo. Fu quindi scocciata dall’intrusione dei suoi due migliori amici, che in quel momento stavano entrando a passo di carica diretti nella sua direzione.
Sapeva
bene di cosa volevano parlare, e un sorriso compiaciuto degno di Malfoy
si formo sul suo bel visino innocente.
“Hermione”
la voce infuriata di Harry, in piedi davanti a
lei, con Ron alle sue spalle, incapace di parlare e rosso come un
peperone.
“Sì?” alzò il capo con aria da angelo sceso in terra.
”Dimmi
che Gossip Girl si sbaglia ‘Mione”
La ragazza sbuffò, tornando a dedicarsi ai suoi libri, ignorandoli.
Non
voleva fare del male a Harry, solo a Ron, ma ormai era inevitabile.
Il moro le alzò di scatto la testa prendendola per il mento.
”Rispondimi”
ringhiò.
“Sarà
meglio che tu la lasci Potter, o avrò una buona
scusa per ucciderti”
Una minaccia, non del tutto lieve, era arrivata da dietro di loro.
Si
girarono di scatto con la bacchetta già alla mano, coscienti
di chi
si trovava alle loro spalle.
Draco Malfoy, impeccabile come sempre, stava appoggiato ad una delle centinaia librerie.
Le braccia conserte e il ghigno di famiglia dipinto sul viso.
”Tu” cominciò Harry avanzando minaccioso “Cosa vuoi”
Erano
ormai a pochi centimetri di distanza. Malfoy, ben più alto
del suo
avversario, era calmo e immobile come se si trovasse di fronte ad un
coniglio.
“Vorrei parlare con la mia ragazza se non vi dispiace, e invitarla ad un festino Slytherin questa sera”
Per
poco i due ragazzi non svenirono al sentire la parola
“Ragazza”.
Si girarono interrogativi verso Hermione, che si era alzata con un sorriso stampato in faccia.
”Sarà
un piacere venire Draco” rispose dolce ignorando i suoi amici
che la
stavano per Avadaketrizzare.
Il
biondo sorpassò i ragazzi, ancora immobili e
sconvolti, piegandosi su di lei.
“alle
9 davanti alla nostra sala comune allora” e prima
di andarsene le diede un bacio a stampo sulle labbra.
Soddisfatta,
la riccia stava recuperando i suoi libri,
pronta per andare a prepararsi per la festa.
“Mione” una supplica soffocata che fece rabbrividire la ragazza. Ron era seduto, rosso, con la bocca ancora aperta. Harry invece era ancora in piedi di fronte a lei, lo sguardo in cerca di risposte.
”C…Cosa
sta succedendo? Ti ha forse ricattato? Sei sotto un imperio? DIMMELO
HERMIONE” La calma era andata a farsi definitivamente
benedire.
La ragazza rise, per poi rivolgersi seria al moro.
”No Harry, non ha fatto niente di tutto ciò. Sto insieme a Draco, e né tu né il tuo degno amico potrete impedirmelo.”
Detto
questo uscì dalla biblioteca,
lasciando i suoi ormai ex migliori amici immobili.
I
babbani lo dicono sempre : chi trova un ‘amico trova un
tesoro. Ma la nostra Regina a quanto pare, perdendo il suo tesoro ha
trovato un
invitante serpe per sostituirlo.
Ebbene si,
il nostro trio dei miracoli si è rotto per
sempre. Cosa? No, non è una lacrima quella che sta scendendo
dalla mia guancia.
È solo un cortese addio all’amicizia
più grande di tutta Hogwarts. Stai attenta
H., molte serpi sono piene di veleno, e a volte un caro amico
è l’unico
antidoto a tanta sofferenza. XoXo Gossip Girl.