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Autore: Justice Gundam    18/06/2018    3 recensioni
Reborn, un continente sconosciuto, dove smog nero e piogge acide rovinano ancora di più gli edifici fatiscenti che costeggiano le strade della capitale Reborn City. Intere città ridotte in rovina, Pokemon in fuga, e dietro le scene, un'organizzazione che tira i fili per i propri terribili scopi. Questo mondo ha bisogno di eroi... e sarà qui che, mentre Ash e Misty affrontano il loro viaggio attraverso Unima, accadimenti misteriosi porteranno Vera, Drew, Max ed Hitomi, in una corsa contro il tempo per fermare il Team Meteora e riportare un raggio di luce agli abitanti di quel mondo crudele. (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Drew, Max, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: A World Reborn

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 58 - Il ritorno di Saphira

 

"Saphira! Sei viva, allora! Stai bene!" esclamò felicemente Laura nel momento in cui il possente Dragonite della comandante della resistenza atterrò con un lento battito di ali, e la giovane donna scese giù con un agile balzo. Immeditamente, le sorelle minori corsero ad accoglierla, e Saphira, mettendo per un po' da parte la sua immagine di donna dura e fredda, ricambiò il loro affetto afferrandole in un caloroso abbraccio! Anche Vera e i suoi compagni non potevano negare di sentirsi rincuorati dalla presenza della loro comandante... quei due giorni erano stati pieni di tensione e di incertezza, ma adesso la sorte sembrava volgere a loro favore, almeno per il momento.

"Te l'avevo detto, no, Laura? La nostra sorellona non conosce ostacoli!" affermò orgogliosamente Charlotte, staccandosi appena un po' dall'abbraccio della sorella maggiore. "Allora, sorellona, com'è andata? Hai delle buone notizie? Spero di sì, da queste parti ne avremmo davvero bisogno..."

"Ninetales!" affermò la Ninetales di Charlotte, per poi gettare uno sguardo comprensivo a Laura e alla sua Lilligant.

"Il Team Meteora non si è più visto, da allora..." disse Drew, sottointendendo la grande battaglia del Monte Tanzanite. "Da quando siamo riuscito a liberare quell'Abra dalla macchina PULSE che lo imprigionava, è come se fossero scomparsi. Lei... ce lo può confermare, immagino."

"Sì, è così. Adesso questa zona non riveste più alcun interesse per quei pendagli da forca." rispose Saphira. Drew, percettivo com'era, riuscì facilmente a sentire il tono di amarezza, rabbia e desiderio di vendetta che colorava le affermazioni di Saphira ogni volta che la diabolica organizzazione terrorista veniva menzionata. "C'era ancora qualcuno che cercava di riorganizzarsi... ma li ho convinti a levare le tende, e già che c'ero, ho chiesto con tutta gentilezza al comandante Sirius di restituire qualcosa che non era suo."

Si voltò verso Noel ed Anna, e tirò fuori qualcosa da una tasca dei suoi pantaloni, per poi lanciarla verso di loro con precisione millimetrica. "Ecco. Credo che questo sia vostro, bambini. Tenetevelo con cura. Potrei non essere in grado di aiutarvi la prossima volta." affermò la giovane donna, mentre un oggetto che Noel ed Anna furono ben lieti di vedere atterrava nelle mani della bambina - la Tiarametista che Sirius aveva loro strappato!

"Ah! Questo... questo è il ricordo di papà! Hai visto, Noel? Anche Nostra e Nomos sono felici di vederlo!" esclamò Anna dopo un istante di stupore e contemplazione. Anche il serioso Noel non potè fare a meno di sorridere speranzoso quando vide il prezioso oggetto, e guardò verso Saphira con gli occhi umidi.

"Si... Signorina Saphira, noi... la dobbiamo ringraziare! Questo... questo è il nostro unico ricordo di nostro padre!" esclamò il giovanissimo allenatore, mentre Anna teneva alzato il suo Jirachi di peluche e gli faceva dire di sì con la testa, sorridendo quasi radiosamente! "Non... non dev'essere stato facile farselo restituire dal Team Meteora..."

"Gumshoo?" rispose Gumshoos, lo sguardo rivolto al Dragonite di Saphira. Il dragone disse di sì con la testa e mosse lentamente la coda dietro di sè, come per dire che non era stato tanto difficile.

"Diciamo che... ho dovuto persuadere quel Sirius a restituirmelo." affermò Saphira come niente fosse. "Per fortuna, non ha fatto storie. Mi è bastato dargli una strizzatina, e ha subito deciso di collaborare."

"L'ha... eliminato, signorina Saphira?" chiese Max, sentendosi ancora a disagio all'idea di trovarsi in mezzo ad una guerra in cui le due parti stavano cercando di distruggersi a vicenda. Certo, Sirius era un criminale spietato che fino a quel momento non aveva dato nessun accenno di voler cambiare, ma l'idea di uccidere qualcuno, anche una persona così crudele, gli faceva orrore.

Saphira incrociò le braccia sul petto e scosse la testa. "No, purtroppo non ne ho avuto la possibilità. Quella donna maledetta era ancora nei paraggi. Ho dovuto prendere la Tiarametista e sparire, visto che non ero sicura di cosa fosse capace quella Lin... e devo dire, che mi ha colto di sorpresa. Ho cercato di essere pronta a tutto... ma quando quella dannata ha tirato in ballo Laura e Charlotte, mi sono ritrovata spiazzata. Sembrava sapere già tutto di me."

"Beh... il Team Meteora ha un bel po' di informatori in giro per Reborn, vero?" chiese retoricamente Julia. "Non abbiamo ancora fatto saltare in aria abbastanza di loro da dargli fastidio... e così, adesso sono riusciti a procurarsi un bel po' di informazioni su di noi."

"Non è solo questo il problema..." affermò Saphira. "Se si trattasse semplicemente della loro rete di spie, sono sicura che saremmo già riusciti almeno in parte a neutralizzarla. No, c'è qualcosa di più... in qualche modo, quella donna è riuscita a scoprire un bel po' di cose su di noi."

Vera annuì, evidentemente preoccupata. "Sì... lo capisco. Accidenti, proprio quando pensavo che saremmo riusciti a prenderci almeno un po' di vantaggio sul Team Meteora, ci ritroviamo ad affrontare una nemica ancora più formidabile." affermò, dando un'occhiata al Mega Bracciale che aveva ricevuto. Doveva darsi da fare per comprendere il segreto della Mega Evoluzione, in modo da sbloccarla il prima possibile. Era probabilmente quella l'unica possibilità di combattere contro Lin e il suo micidiale Pokemon a tre teste.

"E per quanto riguarda Fern? E' riuscita a trovarlo?" chiese Ortilla, tenendo Alty appollaiata sull'avambraccio destro.

La donna dai  capelli bicolore scosse la testa, ma Ortilla non vide alcuna reazione da parte di Florinia. Pietro e Cain, da parte loro, storsero il naso. "No, non ho trovato tracce di lui." rispose Saphira. "Non so nulla di cosa possa essergli successo. Per il momento, parto dall'assunzione che sia prigioniero del Team Meteora. Cercherò comunque di far muovere i nostri alleati di Agatipoli, e di scoprire qualcosa di più su di lui."

"Heh, io sono sicuro che sentiremo parlare di lui molto presto." commentò Pietro con evidente sarcasmo misto a disgusto. "Sapete com'è, l'erba cattiva non muore tanto facilmente."

"Non mi sembra una cosa molto bella da dire quando sei vicino a sua sorella, tesoro." fu la risposta di Cain, accompagnata da una breve risata a mezza bocca. "Detto questo, spero che Fern stia bene. Non è certo una persona simpatica, ma non augurerei a nessuno di finire nelle grinfie di quei malfattori."

"Eon glaceooon..." mormorò Glaceon dicendo di sì con la testa. Il piccolo Flabebè volteggiò agilmente su sè stesso ed emise un verso acuto e melodioso, per dire che anche lui era in perfetto accordo con il pensiero di Cain.

"Nemmeno io... meglio pensare alla prossima mossa da fare. Abbiamo tutti bisogno di addestrarci un po', prima di poter affrontare nuovamente il Team Meteora." continuò Drew, accarezzando sulla testa il suo  Absol. "Signorina Saphira... lei avrebbe già qualche idea di cosa fare e dove andare?"

"Sì, questo sì. Io credo che il miglior posto dove potete restare al sicuro del Team Meteora sia l'antico castello Vanhanen, costruito dalla dinastia omonima alcuni secoli fa... anche adesso, ai giorni nostri, il castello ha un proprietario di sangue nobile - un certo Radomus Vanhanen, che ha dato una mano sostanziale alla nostra causa, e che ancora adesso collabora al nostro mantenimento."

"Oserei addirittura dire che senza di lui, non saremmo neanche sopravvissuti fino ad adess. Figuriamoci riuscire a combattere contro il Team Meteora." continuò Charlotte. "Comunque, è una persona in gamba. Non solo vi darà l'ospitalità di cui avete bisogno, ma sono sicura che vi offrirà delle buone possibilità di allenarvi con lui... se i vostri Pokemon sono in grado di sostenere uno scontro con lui! Sapete com'è, lui non è esattamente una scamorza, e vi farà sudare la vittoria!"

Hitomi fece un piccolo sorriso, che sorprese piacevolmente Ortilla, e alzò le spalle. "Dopotutto, se fosse un avversario facile, non varrebbe la pena di prendere rifugio da lui... o di sfidarlo ad un incontro." commentò la bambina. "Magari, se glielo chiediamo, sarà un buon modo per metterci alla prova e vedere fin dove siamo arrivati."

"Possiamo andare anche noi, miss Saphira? Eh? Possiamo?" chiese la piccola Anna, ansiosa di dare un maggior contributo alla battaglia che stavano sostenendo.

Tuttavia, sia lei che Noel si erano aspettati che Saphira dicesse di no, e in effetti, fu proprio questo che accadde. La domatrice di draghi si voltò verso i due gemelli e scosse la testa, con gentilezza ma anche con decisione. "No, piccola Anna. Adesso il Team Meteora sa che hai la Tiarametista, e sarebbe pericoloso farti viaggiare con Vera e i suoi compagni." affermò. "Tanto più che anche loro sono dei bersagli del Team Meteora. Dobbiamo essere prudenti. Per adesso, abbiamo un po' di vantaggio su di loro, e non dobbiamo sprecarlo. La Tiarametista resta con voi... e anch'io resto con voi, così potrò proteggervi meglio."

"Va bene, miss Saphira. Resteremo con voi." rispose Noel, mettendo poi una mano sulla spalla di Anna. "Stai tranquilla, sorellina, vedrai che avremo tutti la nostra possibilità. Per adesso, è meglio se noi non ci esponiamo, come dice miss Saphira, e continuiamo ad allenarci."

"Finchè miss Saphira sarà qui a proteggere le Chiavi che noi abbiamo, non avremo problemi." affermò Drew. "A questo proposito, l'Anellorubino e la Collanasmeraldo sono ancora qui con noi. Li portiamo via con noi?"

"Drrrrag!" affermò il Dragonite di Saphira, intervenendo nella conversazione con un battito d'ali e un deciso segno della testa.

"Credo che voglia dire di sì." rispose Pietro con un'alzata di spalle. "Dopotutto, voi vi siete dimostrati i più abili nel proteggere le Chiavi. E comunque, finchè le teniamo separate, il Team Meteora avrà meno possibilità."

"Eon!" commentò Glaceon. L'elegante Eevolution glaciale guardò verso Flabebè, e gli parlò. "Glaceon, eon... glaceon!"

"Flabebè!" rispose prontamente il grazioso Pokemon Folletto, per poi guardare verso i Pokemon del resto del gruppo. Alty, in particolare, fece cenno con la testa a Flabebè che avrebbe potuto contare su di loro.

"Altarrrrria!" fu il commento della graziosa Pokemon Volante/Drago, e Flabebè si voltò verso Vera e disse di sì con la testa.

"Bene, Flabebè... finora non c'è stato molto tempo per allenarti, ma stai sicuro che da adesso in poi, lavoreremo assieme... e ti aiuterò a diventare forte come il mio Blaziken e tutti gli altri miei Pokemon!" affermò Vera, per poi guardare verso il resto del gruppo. "Allora, che ne dite? Cominciamo a prepararci, e ci avviamo verso il Maniero Vanhanen?"

"Pikachu!" affermò Sparky con sicurezza.

"Sì, credo che sia la cosa migliore da fare." continuò Drew. "Immagino... che questo voglia dire che alcuni di noi si separeranno dal gruppo, vero?"

"Sì, e mi dispiace. Devo ammettere che mi sono divertita un bel po' a viaggiare con voi! E' stata davvero una festa esplosiva!" rispose Julia ridacchiando. "Comunque, state tranquilli. Mentre voi andate a parlare con il maestro di scacchi e la sua Gardevoir, noi continueremo a far saltare in aria qualche nascondiglio del Team Meteora!"

Max sbattè gli occhi e si sfregò il mento. Visto che il suo migliore amico era il Gardevoir che una volta era stato il Ralts con cui aveva fatto amicizia, sentir parlare di una Gardevoir adesso lo incuriosiva più degli altri. "La sua Gardevoir?" chiese dubbioso il ragazzino con gli occhiali.

Fu Charlotte a rispondere alla domanda. "Non lo sapevate? La Gossip Gardevoir che appare spesso in televisione a Reborn, e che fa spesso dei servizi sulla nostra città capitale, vive proprio con il signor Radomus." affermò. "E' una tipa in gamba, anche se... bisogna guadagnarselo, il suo rispetto. E finora, pochi a parte Radomus stesso ci sono riusciti."

"Non farla sembrare peggio di quanto non sia in realtà, rossa." disse scherzosamente Cain.

"Parlo per esperienza, principessina!" Charlotte lo prese in giro di rimando. "Quel tipo è piuttosto misterioso... non è molto facile da trattare, anche se non vi manderà certo via. Dico solo... non stupitevi di quello che vedrete. E' una persona decisamente eccentrica."

"Ne abbiamo vista, di gente strana." commentò Hitomi.

Max disse di sì con la testa. "Decisamente. E non credo che questo radomus potrà stupirci più di tanto." affermò. "Allora... chi sarà del nostro gruppo? Immagino che saremo noi quattro... e anche Ortilla, Ritchie e Sparky, non è vero?"

Il ragazzino di Kanto e il suo Pikachu annuirono soddisfatti. "Sì, se siamo un gruppo così ridotto abbiamo migliori possibilità di passare inosservati, e allo stesso tempo siamo abbastanza da difenderci e darci una mano a vicenda se fosse necessario." affermò. "Con due delle Chiavi in nostro possesso, dovremmo andare sul sicuro."

"Chissà se il signor Radomus sa qualcosa di più sulle Chiavi. Potrebbe essere utile." rispose Ortilla con l'ottimismo che la contraddistingueva. Decisa a non farsi scoraggiare dalle difficoltà che quasi sicuramente avrebbero incontrato, la bambina dai capelli turchini guardò verso i suoi Pokemon - Alty, Scraggy, Bibarel e Spinda - e fece a tutti loro un cenno di incoraggiamento. "Allora, ragazzi, vi sentite pronti? Dovremo fare ancora una volta del nostro meglio... il Team Meteora continuerà ad inseguirci, ma ora sappiamo che possiamo sconfiggerli!"

"Spinnnn... Spinnnnda!" Il Pokemon Macchipanda barcollò in circolo come un ubriaco, poi si fermò accanto ad Alty e alzò le corte braccia al cielo, esprimendo la sua decisione!

Vera sorrise e disse di sì con la testa, mentre il suo Glaceon e il suo Flabebè si piazzavano accanto a lei. Il piccolo Pokemon Folletto fece un elegante giro su sè stesso, e Vera gli permise di sedersi sulla sua spalla, mentre la Eevolution glaciale drizzava fieramente le orecchie e la coda.

"Ottimo... allora, signorina Saphira... voi e il resto del gruppo dove andrete?" chiese la giovane coordinatrice.

Saphira sembrò pensarci un po' su, poi sorrise e fece un cenno con la testa alla sua sorella più piccola. "Immagino che Charlotte potrà spiegarvelo con precisione." affermò.

La ragazzina e la sua Ninetales annuirono con decisione, e Charlotte si voltò rapidamente verso il gruppetto di Vera. "Noi ci dirigeremo verso Labradoria, una città nella zona nord-est di Reborn, in mezzo a montagne impervie. Il Team Meteora ha delle basi operative da quelle parti, e sarà un'ottima occasione per continuare a dare loro fastidio e guastare loro la festa. E magari cercare di ritrovare Fern... tranquilli, non lasceremo nessuno in mano a quella gentaglia, anche se la tentazione c'è! Heheheheee..."

"Approvato." disse Florinia laconicamente.

"Va beeeene. E i nostri piccoli Anna e Noel verranno con noi, in modo da proteggerli nel caso il Team Meteora volesse tornare alla carica." disse Cain, arruffando i capelli a Noel, che storse il naso in una buffa espressione di fastidio e si aggrappò al suo Cleffa di peluche. "Non vi preoccupate, Pietro conosce dei passaggi che ci permetteranno di passare inosservati al Team Meteora."

Il giovane allenatoredi Pokemon Roccia disse prontamente di sì con la testa. "Potete scommetterci la dentiera, gente!" rispose con tono sbarazzino. "Nessuno scagnozzo di quel branco di fanatici riuscirà a seguirci! Anche un Diglett perderebbe l'orientamento in quelle gallerie!"

"Se anche un Diglett perderebbe l'orientamento... allora tu come farai ad arrivare a destinazione?" chiese Max con un sorriso sarcastico.      

Pietro si voltò verso il ragazzino con gli occhiali per dargli una risposta... e si rese conto, con suo sommo disappunto, di non averne una pronta! Il suo sorriso si trasformò in un'espressione imbarazzata, e cercò una risposta mentre Julia, Cain, Anna e Noel ridacchiavano sommessamente.

"Ammettilo, Pietro... ti ha proprio preso in castagna!" affermò Julia.

"Una domanda logica dopotutto, tesoro!" continuò Cain strizzando un occhio.

Pietro si sfregò la fronte con una mano, e cercò di deviare il discorso su qualche altro argomento. "Er... Okay, okay, diciamo che non ho usato una metafora molto felice. Ma... da lì riusciremo ad esservi d'aiuto, statene pur certi!" affermò rivolto al gruppetto di Hoenn.

"Chissà che non ci sia la possibilità di rivedere Amy e Tania, adesso che andiamo a Labradoria..." disse tra sè Julia. "Certo... non si può dire che i rapporti tra noi siano rimasti amichevoli come una volta, ma... perchè non provare? Un bel ritrovo tra noi ragazze della Scuola Allenatori Onice non potrà certo far male, no?"

"Mi raccomando, amici... siamo in un momento critico." continuò Saphira. "Il Team Meteora ormai si è reso conto che siamo una minaccia seria, e ricorrerà a metodi sempre più estremi pur di fermarci. Dobbiamo stare attenti, ed essere sempre pronti a batterci... il che significa, che le nostre squadre di Pokemon dovranno essere il più possibile al massimo della forma." 

"Sì, lo sappiamo. Ma siamo pronti ad accoglierli, se ci proveranno." continuò Drew. "Okay, allora adesso cominciamo a prepararci, e partiamo per il Maniero Vanhanen."

"Non vedo l'ora di conoscere questo Radomus. Da come me lo descrivete, mi dà l'impressione di essere un tipo piuttosto... originale!" commentò Vera.

Pietro trattenne una risata. "Non hai idea di quanto lo sia, mia cara. Cerca di non restare troppo sbalordita, okay?"

 

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Nello stesso momento, in un luogo appartato nelle profondità delle Paludi Mercurio...

Nell'arena in cui Aya e ZEL si stavano affrontando era in corso una battaglia frenetica e combattuta al massimo tra la Nidoqueen della giovane allenatrice, e l'Espeon del generale del Team Meteora in incognito. La Pokemon Veleno/Terra, ben consapevole della sua debolezza agli attacchi Psico, sfruttava ogni punto morto, ogni possibile riparo per proteggersi dalle micidiali scariche di energia mentale che la Eevolution rosata le scagliava contro, attendendo il momento ideale per sferrare un contrattacco.

"Abile mossa, Aya. Ma questa volta ti ho in pugno." affermò con inquietante tranquillità lo sfidante. "Espeon, attacco Psichico."

"Eeeespeoooon!" con uno stridio acuto, il Pokemon Sole puntò le zampe a terra, una tenue luce azzurra che veniva sprigionata dai suoi occhi e dalla gemma sulla sua fronte. Una frazione di secondo dopo, l'energia mentale da lui accumula sfrecciò verso il nemico sotto forma di un impetuoso torrente di pura forza, che tracciava in aria delle scie rosa e blu mentre accorciava le distanze. Ma Aya si era già preparata a questa eventualità... e anche la sua Nidoqueen.

"Nidoqueen, usa Pietrataglio per proteggerti!" ordinò la ragazza. Nidoqueen reagì con la rapidità che viene dall'allenamento costante, e colpì il terreno con un pugno che fece emergere da esso un grosso spuntone di roccia tagliente, facendolo sfrecciare verso Espeon. L'attacco Psichico colpì lo spuntone a pochi metri da Nidoqueen, mandandolo in frantumi ma mancando il bersaglio principale, e Aya cercò di approfittare di quegli istanti in cui Espeon non era in guardia per sferrare lei stessa un colpo sostanziale. "Ottimo! E ora... usa Velenpuntura!"

"Queen!" esclamò la Pokemon Trapano. Una delle corna sulla sua testa venne avvolta da un fitto miasma violaceo, e Nidoqueen cercò di coprire il più rapidamente possibile la distanza che la separava da Espeon, nel tentativo di colpirlo prima che quest'ultimo potesse scatenare di nuovo i suoi immensi poteri mentali. Con grande sollievo di Aya, Nidoqueen si rivelò all'altezza del compito, e con un affondo rapido e deciso, centrò Espeon sopra la zampa anteriore destra, strappando alla Eevolution Psico uno stridio di dolore. Espeon balzò indietro, tenendo alta la zampa infortunata... ma per sua fortuna, Nidoqueen non era riuscita ad iniettare il suo veleno, ed Espeon riuscì a rimettersi in guardia nel giro di pochi secondi.

"Per adesso il vantaggio è nostro... Nidoqueen, adesso tienilo sotto pressione! Usa Corposcontro!" esclamò Aya, ben consapevole del principale punto debole di Espeon - la scarsa capacità di sopportare gli attacchi fisici.

Nidoqueen prese la rincorsa e si lanciò contro il suo avversario, cercando di travolgerlo con la sua consistente massa... ma ZEL e il suo Espeon si erano già rimessi in guardia, e lo scienziato del Team Meteora reagì rapidamente alla minaccia.

"Non male... ma non abbastanza veloce!" affermò ZEL. "Espeon, proteggiti con Riflesso!"

Il Pokemon Sole chiuse gli occhi, e una barriera energetica apparve dal nulla tra lui e Nidoqueen con un lieve suono, come quello di una campanellina che suona. Nidoqueen si schiantò contro la barriera semi-invisibile e venne respinta con un grugnito di disappunto, ma riuscì a mantenere la guardia e si preparò per l'attacco successivo. Aya corrugò la fronte, immaginando che il suo avversario avrebbe colto l'occasione per mettere a segno un poderoso attacco Psichico...

Ma le sue aspettative si rivelarono infondate.

"Bene, continuiamo così. Questa battaglia è davvero stimolante!" affermò Zero, lui stesso sorpreso da quanto si stesse divertendo. Quand'era stata l'ultima volta che aveva gustato la gioia di una semplice competizione, senza dover dimostrare nulla a nessuno, e senza che ci fosse nulla in palio? Ma la sua missione non gli consentiva di distrarsi a lungo con queste considerazioni... dai dati che lui sarebbe riuscito a raccogliere poteva dipendere molto, quindi doveva concentrarsi e fare del suo meglio... o quasi! "Espeon! Ora attacca con Palla Ombra!"

"Eooooon!" La gemma sulla fronte di Espeon venne avvolta da una massa di ombre nere, e da essa scaturì una sfera di energia oscura composta da ombre turbinanti. Nidoqueen ed Aya si erano aspettate tutt'altra mossa, e non reagirono in tempo per evitare che la Pokemon Veleno/Terra venisse colpita in pieno petto e scagliata via per circa un metro. Tuttavia, il colpo non si rivelò abbastanza potente da mandare a terra Nidoqueen, che restò in piedi al centro del quadrato, e si rimise in guardia abbastanza rapidamente.

"Cosa? Che strano... non ha usato un attacco Psichico... o di tipo Psico, in ogni caso?" si chiese Aya, insospettita. "Ha in mente... qualche altra strategia? Ugh... al diavolo, inutile perdere tempo a farsi tante domande! Nidoqueen, attacca con Geoforza!"

"Nido... nidooooo!" esclamò la Pokemon, i pugni stretti ai suoi fianchi e gli occhi serrati in un'espressione di estrema concentrazione. Un'aura gialla avvolse il corpo muscoloso della Pokemon, e il terreno sotto i piedi di Espeon cominciò a ribollire, allarmando la Eevolution, che agitò rapidamente la sua coda biforcuta e cercò di scansarsi. Tuttavia questa volta la sua velocità si rivelò insufficiente, e l'attacco Geoforza esplose sotto di lui nella forma di una colonna di energia gialla che scaraventò via Espeon. Quest'ultimo riuscì a recuperare a mezz'aria e usò i suoi poteri psichici per fluttuare verso il terreno senza farsi male, e riuscì ad atterrare in piedi.

"Niente male davvero..." continuò Zero. "Espeon, usa Calmamente, e poi Mattindoro."

Nel momento in cui la Eevolution Psico toccò terra, chiuse gli occhi e si concentrò per un istante, facendo illuminare la gemma sulla sua fronte. Poi, alzò la testa... e una raffica di raggi dorati scese su di lui, illuminando il suo agile corpo. Immediatamente, il Pokemon Sole si sentì più forte, e il dolore provocato dai colpi subiti in precedenza scomparve rapidamente.

"Tsk... dovevo aspettarmelo." affermò Aya. "Ma non abbiamo ancora finito! Nidoqueen, usa Terrempesta!"

Nidoqueen alzò una mano e si concentrò... con il risultato che una violenta tempesta di sabbia cominciò ad imperversare sul campo di battaglia e scagliò delle fitte nubi di polvere in faccia  agli spettatori più vicini, che si coprirono gli occhi tossendo e sputacchiando. Espeon abbassò lo sguardo verso terra nel tentativo di proteggersi gli occhi, e agitò la coda mentre lui e Zero cercavano di pensare ad un'altra strategia.

"Capisco... vuole confonderci un po' le idee, e allo stesso tempo, usare Terrempesta per indebolire Espeon man mano." disse tra sè lo scienziato del Team Meteora. "Va bene... per adesso, è meglio guadagnare un po' di tempo. Espeon, usa il tuo attacco Comete!"

Con un rapido movimento della coda, Espeon creò alcuni proiettili luminosi a forma di stella che sfrecciarono verso Nidoqueen, ognuno centrandola in pieno senza possibilità di errore. Ma ancora una volta, si trattava di un attacco troppo debole per mettere in difficoltà Nidoqueen, e la Pokemon Trapano riuscì a reggere il colpo senza alcun problema. Tuttavia, Aya aveva già capito che si trattava di qualche trucco per farle perdere tempo...

"Hmm... che cosa ha in mente? Questo sì che è un avversario imprevedibile." disse tra sè Aya. Guardò verso Zero, cercando in qualche modo di immaginarsi quale sarebbe stata la sua mossa successiva... mentre Espeon cercava di proteggersi dalla tempesta di sabbia che infuriava attorno a lui. Zero restava fermo al suo posto e sembrava stare riflettendo sulla prossima mossa da fare. "Tsk... non glielo lascerò fare! Attacca ancora, Nidoqueen! Questa volta usa un attacco Battiterra!"

Nidoqueen cominciò a pestare i piedi per terra e provocare delle onde telluriche che fecero perdere per un attimo l'equilibrio ad Espeon, nonostante la sua mossa Riflesso fosse ancora attiva e lo stesse proteggendo dagli attacchi fisici. La Eevolution Psico emise un verso di disappunto e cercò di restare in piedi, mentre ancora cercava di concentrarsi per chissà quale altra strategia di attacco Zero avesse in mente. La tempesta di sabbia infuriava ancora, ed Espeon si ritrovò costretto ad indietreggiare sotto la tormenta che lo colpiva da tutte le direzioni... ma ancora una volta, Espeon dimostrò che un Pokemon di un comandante del Team Meteora non poteva essere messo a terra tanto facilmente.

"Espeon, adesso usa Telecinesi." esclamò ZEL.

Aya restò per un istante a bocca aperta, chiedendosi che razza di mossa fosse quella... ma non ebbe il tempo di farsi ulteriori domande prima che Espeon inquadrasse Nidoqueen con i suoi occhi accesi di luce azzurra, e un'aura dello stesso colore si accendesse attorno al corpo della Pokemon Veleno/Terra. Nidoqueen, allarmata, cercò di dibattersi per sfuggire alla presa invisibile dell'avversario, ma a quel punto era troppo tardi per liberarsi... e la Pokemon Trapano venne sollevata in aria da una forza invisibile, come una foglia viene tenuta in aria anche dalla brezza più leggera! Allarmata, Nidoqueen cercò di liberarsi, agitando scompostamente braccia e gambe. Ancora una volta, si aspettava un attacco Psichico... e ancora una volta, Zero e il suo Espeon colsero di sorpresa lei e la sua allenatrice.

"Okay, ottimo colpo, Espeon. Adesso usa Pioggiadanza!" esclamò Zero. Espeon corrugò la fronte, evidentemente lui stesso non comprendendo cosa volesse fare il suo allenatore, ma non si oppose e cominciò a danzare in circolo... con il risultato che sopra di lui cominciarono ad apparire delle dense nubi grigie, dalle quali cominciò quasi subito a cadere della pioggia che si mischiò per qualche istante con la tempesta di sabbia!

"Nidooooo?" esclamò Nidoqueen, mentre uno scroscio cominciava a cadere su di lei, riempiendola di sabbia che le gocce di pioggia si trascinavano dietro! La tempesta di sabbia cessò poco dopo, ma il tempo in cui si era mischiata con la pioggia fu più che sufficiente a riempirle la corazza di una sottilissima pellicola di sabbia umida.

"Nidoqueen!" esclamò Aya, proteggendosi dalla pioggia con il gesto di una mano. "Ma cosa... che diamine sta facendo quel tizio?"

Nidoqueen ne sapeva quanto lei. Espeon aveva avuto la possibilità di concludere il combattimento con gran facilità... o almeno, infliggere un colpo molto significativo a Nidoqueen... eppure, lui e Zero sembravano trattenersi. Sembrava che per qualche motivo stessero prolungando lo scontro, facendo un sacco di cose inutili come quell'attacco Pioggiadanza, che per quanto avesse dato fastidio a Nidoqueen non le aveva fatto nessun danno vero e proprio. Per un attimo, Aya pensò che Zero lo stesse facendo per umiliarla, ma non vedeva nel comportamento del misterioso individuo nulla che facesse pensare che fosse proprio così. Più il combattimento andava avanti, meno ci capiva.

"E adesso... Espeon, colpiscila con un attacco Ritorno." affermò Zero. Il Pokemon Sole si scagliò contro Nidoqueen, ancora ferma a mezz'aria, e si lanciò all'attacco con tutto il suo peso, colpendo la Pokemon Veleno/Terra in pieno petto. L'effetto di Telecinesi cessò, e Nidoqueen venne scagliata sul pavimento, dove atterrò con un tonfo sordo... ma si rialzò rapidamente, massaggiandosi la testa.

"Ahiahiahiahi, mi sa tanto che il nostro sfidante non è molto sveglio!" affermò Lania dalla sua posizione, dalla quale assisteva con gioia quasi infantile allo spettacolo. "Ritorno è una mossa potente, se usata da un Pokemon che prova rispetto per il suo allenatore, ma è un attacco fisico, e ogni allenatore abbastanza esperto deve sapere che la forza fisica è proprio quello di cui Espeon manca!"

"Ugh... mia mamma non è proprio capace di intuire certe cose..." disse tra sè Aya, irritata. "No... questo tizio non è così incompetente. Lui... lo sta facendo apposta. Sì... sta prolungando il combattimento, invece di sferrare un colpo decisivo. Resiste ai miei attacchi, ma non fa nessuna mossa per mettere Nidoqueen fuori gioco. Per quale motivo? Chi sei in realtà, Zero?"

Ma questi pensieri distolsero Aya dallo scontro per un secondo, e Zero ne approfittò subito. "Continua così, Espeon. Ora usa un attacco Psicoshock!"

Espeon alzò la testa e sparò un raggio di energia viola dalla gemma sulla sua fronte, mandandola contro Nidoqueen, che sgranò gli occhi sorpresa e cercò come poteva di scansare il colpo. Per sua fortuna, riuscì a reagire abbastanza rapidamente, e si scansò quanto bastava per evitare di essere colpito in pieno. Il raggio la colpì comunque ad un fianco e la fece barcollare... e Aya strinse i denti quando vide che la sua Nidoqueen sembrava in procinto di crollare.

"Nidoqueen, resisti!" esclamò Aya, sorprendendo anche sè stessa per la veemenza con la quale stava tifando per la sua Pokemon. Non le interessava niente di quella battaglia, e neanche di fare bella figura con tutti gli spettatori che erano seduti sugli spalti. Ma della sua Pokemon più affezionata e fedele...

No, non l'avrebbe delusa. Avrebbe lottato fino alla fine per fare in modo che la sua compagna vincesse!

"Nidoqueen! Ora... usa il tuo attacco Tossina!" esclamò Aya. Nidoqueen si rimise in guardia e congiunse le mani, creando una nube di miasmi violacei che si espanse rapidamente attorno a lei. Immediatamente, Espeon comprese il pericolo e cercò di scansarsi, usando i suoi poteri di telecinesi per cercare di tenere lontana la nube tossica. Nidoqueen avanzò, sempre circondata dal suo attacco Tossina, e costrinse il Pokemon Sole a ritirarsi. La distanza era tale che anche se avesse tentato un attacco, Espeon sarebbe stato raggiunto dalla nube tossica.

Zero restò fermo per qualche istante, apparentemente indeciso su cosa fare. Nidoqueen continuò ad avanzare, avvolta dalla nube violacea, e costrinse l'avversario a ritirarsi ancora... almeno finchè il misterioso individuo non ebbe un'idea.

"Okay... Espeon, adesso usa un attacco Divinazione." affermò, non appena fu convinto che il suo Pokemon era abbastanza lontano da non essere raggiunto subito dai miasmi tossici. Espeon si circondò di una sfera di energia azzurra per una frazione di secondo, poi scagliò l'energia verso l'alto, facendola passare attraverso il soffitto della grande sala. Aya sapeva bene cosa sarebbe successo entro breve...

"Devo concludere, prima che quell'attacco ritorni e mandi al tappeto Nidoqueen." disse tra sè. "Nidoqueen! Devi accorciare le distanze, e preparati ad usare Velenoshock non appena sei riuscita a farlo entrare nel raggio d'azione di Tossina!"

La Pokemon Trapano decise che a quel punto tanto valeva rischiare... e prima che Espeon potesse concentrarsi di nuovo ed indirizzarle contro un altro attacco di tipo Psico, che a quel punto sarebbe stato difficile da reggere, si avicinò rapidamente e riuscì a prendere Espeon nella nube tossica! Il Pokemon Sole sgranò gli occhi nel momento in cui il gas gli penetrò nelle narici e nella pelle, e si ritirò rapidamente, tossendo e starnutendo. Vedendo che l'attacco aveva sortito l'effetto voluto, Nidoqueen si preparò a scagliare un attacco Velenoshock come Aya le aveva ordinato...

"Okay, basta così... mi dichiaro vinto." affermò Zero tutt'a un tratto. Con un gesto della mano, afferrò la Pokeball di Espeon, e richiamò il suo Pokemon prima che quest'ultimo potesse indebolirsi troppo per il veleno. Gli spettatori, che fino a quel momento si erano divertiti e stavano assistendo con entusiasmo allo scontro, rimasero delusi che la battaglia si concludesse in maniera così rapida e anticlimatica, e da essi si sentì arrivare qualche mormorio di disappunto. Chiaramente speravano che lo scontro si concludesse con qualche mossa spettacolare, ma ad Aya non poteva importare di meno di quello che volevano... finalmente si era liberata di quella seccatura, e Nidoqueen ne era uscita tutto sommato a testa alta. Non poteva cero lamentarsi di com'era andata.

"Sei abile, mia cara." affermò Zero, con un tono affabile che Aya trovò affettato ed artificiale. "Io e il mio Espeon... abbiamo affrontato pochi avversari della tua abilità. E' stata una battaglia davvero stimolante."

"Sì, certo, come no." disse Aya con tono svogliato, arrotolandosi una ciocca di capelli viola attorno ad un dito. "Che io vincessi o perdessi, tutto quello che mi importava era non dover più fare questa buffonata. Ora, abbiamo finito, o devo ancora dire qualche altra frase di circostanza?"

Lania arrivò quasi come un fulmine accanto alla figlia minore per sgridarla. "Aya! Ma che razza di modi sarebbero?" esclamò irritata... per poi voltarsi verso Zero con il sorriso più falso e commerciale che la ragazzina avesse mai visto. "Heheheee... non si preoccupi, signor Zero, mia figlia è una tale burlona! Le piace così tanto scherzare su certe cose... le dico sempre che le persone potrebbero prendersela a male, ma lei... ha il suo senso dell'umorismo, che ci vuole fare?"

"Non è un problema, signora. Non mi sono offeso per niente." rispose tranquillamente Zero. "Come ho detto, è stato interessante misurarmi con un'avversaria dell'abilità di sua figlia. Ora mi rendo conto che come allenatore ho ancora un bel po' di strada da fare... io e i miei Pokemon ci alleneremo di più, e quando sarò convinto di potercela fare, tornerò a sfidarti. Mi raccomando, Aya, tieniti pronta per allora."

"Se io e i miei Pokemon ne avremo voglia. Il nostro paese è già abbastanza pieno di problemi per conto suo..." borbottò tra sè la ragazzina. In quel momento, la sensazione di fastidio e di disgusto per il fatto di vivere in un luogo pieno di ingiustizie ed incuria come Reborn le appariva particolarmente insopportabile, soprattutto per l'apatia e la rassegnazione di tutti coloro che le stavano attorno... ma questo breve impulso di ribellione sembrò spegnersi subito. A che serviva lamentarsi, se poi non cambiava nulla? E a cosa sarebbe servito alzare la voce, in ogni caso? Le persone lasciavano tutto come non gliene importava nulla di trovarlo. E ogni tentativo di cambiare lo status quo in quella terra dimenticata da Arceus era destinato a scontrarsi con l'indifferenza generale. Anche quella resistenza a cui Cain si era unito, era soltanto un fuoco di paglia che si sarebbe spento entro breve.

Zero assunse un'espressione seria, e fece un cenno con la testa ad Aya, attirando per un po' la sua attenzione. "Capisco quello che vuoi dire, ragazza... effettivamente, a Reborn ci sono un po' troppe cose che non vanno." affermò con un sospiro. "Ma... non è il caso di essere così pessimisti, mia cara. Sono convinto... che molto presto le cose cambieranno, in questo posto."

"Lo pensi? Io ho visto fin troppe ingiustizie e porcherie per crederlo, se permette." affermò Aya, strisciando un piede a terra.

Lania sorrise, quel sorriso tipico di una persona che non prende nulla sul serio. "Andiamo, andiamo, bambina mia, lo sai che non è educato dire certe cose al signore. Un po' più di contegno, per favore." affermò. La giovane grugnì e scosse la testa, mentre Lania si prodigava per chiedere scusa a nome suo. "La prego di scusarla, signore... mia figlia è una giovane un po' difficile. Sa com'è, viviamo in un paese che ha i suoi problemi, e non è molto facile essere idealisti quando si vedono certe cose tutti i giorni..."

"Comprendiamo... ehm, comprendo benissimo, signora." affermò Zero con un sorriso appena accennato. "In effetti, Reborn è in grado di far perdere a molti il desiderio di lottare... ma vi posso assicurare che non durerà per sempre. Un giorno, in questa terra tormentata ritorneranno il benessere e la felicità."          

"E saremo noi del Team Meteora a riportarli." pensò tra sè lo scienziato dalla triplice personalità, ringraziando tra sè che Lumi ed Eve avessero avuto la cortesia di non farsi sentire durante tutto il confronto. "I nostri metodi sono piuttosto brutali, questo non lo si può negare, ma il benessere di cui godranno gli abitanti di Reborn prima, e tutte le genti del mondo in seguito, faranno sì che ne sia valsa la pena."      

Aya restò in silenzio, a braccia conserte, e guardò con sospetto verso Zero e sua madre. Quel tizio non gliela raccontava giusta, ma non era sicura esattamente di cosa non le piacesse in lui - aveva semplicemente il sentore che quello scontro che avevano fatto fosse soltanto parte di qualcosa di più grosso... ma non avrebbe certo potuto dirlo apertamente, sicuramente sua madre l'avrebbe ignorata, dicendo che aveva fin troppa fantasia.

Certo, Cain non avrebbe mai ignorato così la sua opinione, e neanche Pietro... nè il resto dei loro compagni...

"Nidoqueen..." disse Nidoqueen, sgranchendosi le spalle per mandare via la stanchezza del combattimento. Quell'Espeon le aveva fatto fare non poca fatica, e pensare che non stava neanche facendo del suo meglio... ma in quel momento, quello scontro era proprio l'ultima cosa che le interessava. "Nido... nidoqueen!"

"Pensi... anche tu quello che penso io, Nidoqueen?" chiese Aya alla sua Pokemon, mentre sua madre cercava di fare conversazione con Zero - e il misterioso individuo rimaneva ad ascoltarla educatamente, ma Aya aveva il sospetto che non vedesse l'ora di andarsene.

La Pokemon Veleno/Terra ridusse i suoi occhi a due fessure, cercando di comunicare alla sua allenatrice i suoi pensieri. Aya si ripromise che ne avrebbe parlato con la sua Pokemon... forse era giunto il momento di agire? Il momento di andarsene da quel buco pieo di apatia e rassegnazione... e cercare di fare la propria parte per aiutare Cain e gli altri? Ma... lei ne era degna? Dopo il modo in cui si era comportata? Forse era presuntoso da parte sua anche soltanto pensare di poter combattere a fianco di suo fratello...

"Ci devo pensare, Nidoqueen..." mormorò infine Aya, sentendosi all'improvviso stanca e spossata. "Adesso, tutto quello che voglio fare è una doccia e un sonnellino. Spero... che per quando mi sarò svegliata, sarò riuscita a farmi un'idea migliore di cosa fare."

Nidoqueen fece un cenno affermativo, sperando a sua volta che la sua allenatrice riuscisse a fare un po' di chiarezza nel suo animo, e che la smettesse di punirsi da sola per le colpe di altre persone...

 

----------

 

Il giorno dopo, di prima mattina, il gruppo di allenatori di Hoenn era in viaggio verso il Maniero Vanhanen, seguendo le indicazioni che erano state date loro da Saphira e dal resto del gruppo della resistenza. Il viaggio li aveva portati attraverso dei luoghi in cui la mano del Team Meteora non era ancora arrivata - fitte foreste popolate da un sorprendente numero di Pinsir ed Heracross, pianure in cui si vedevano grandi mandrie di Tauros, Miltank e Bouffalant, e infine lungo delle stradine rocciose che salivano lungo le fiancate di grandi costoni di roccia ricoperti di robuste piante di montagna. Pokemon ed animali normali popolavano quei territori apparentemente inesplorati, e il gruppo di amici si era già trovato a dover respingere gli attacchi di qualche Pokemon selvatico un po' troppo aggressivo.

Come in quel momento, in cui Vera e i suoi compagni se la stavano vedendo con alcuni Tauros che cercavano di mandarli via dal loro territorio. Il Blaziken e la Blastoise della ragazzina erano schierati di fronte a lei, e stavano tenendo lontano i fin troppo aggressivi Pokemon toro.

"Blaaaast!" esclamò Blastoise, aprendo le braccia e puntando i cannoni verso i suoi avversari. Uno dei Tauros grugnì, strisciò lo zoccolo per terra, e cercò di caricare... ma Blastoise reagì con rapidità e usò un attacco Surf, sparando dai suoi cannoni due getti d'acqua che travolsero il litigioso bovino, bloccarono la sua carica e lo fecero indietreggiare per diversi metri, infradiciato e stordito. Blaziken alzò una gamba, avvolta da alcune lingue di fuoco scarlatte, e quando un altro dei Tauros si scagliò verso di lui, il Pokemon Fuoco/Lotta sferrò un Calciardente che colpì l'avversario in mezzo alle corna, bloccando di colpo la sua carica! Con un muggito sommesso, il Pokemon bovino si accasciò al suolo, e i suoi occhi diventarono due spirali.

"Flabebe!" esclamò il Flabebè di Vera, applaudendo all'abilità di Blaziken.

"Bravo, Blaziken! Un attacco perfetto! Attento, Blastoise! Non farti prendere ai fianchi!" esclamò Vera, mentre cercava di dirigere due dei suoi Pokemon più forti, e allo stesso tempo dava un'occhiata ai suoi compagni. I Pokemon di Hitomi e Max stavano attaccando assieme due Tauros, e lo stavano tenendo a bada - Swampert era riuscito a colpire l'aggressivo Pokemon toro con un attacco Fanghiglia, scagliando un potente getto di acqua mista a fango contro l'avversario, che non solo gli inflisse dei danni, ma ebbe anche l'effetto di farlo impantanare ed impedirgli di sferrare una carica. Un attacco Fendifoglia da parte dello Sceptile di Hitomi fu sufficiente a mettere al tappeto il Tauros nemico... mentre poco lontano, Drew affrontava altri due avversari con i suoi Masquerain e Butterfree. I due Pokemon Coleottero si stavano esibendo in spettacolari volteggi a mezz'aria, contrastando la forza bruta dei due Tauros con l'agilità e l'astuzia.

"Drew! Lascia che ti dia una mano!" esclamò Ortilla. "Presto, Spinda, usa il tuo attacco Altruismo! Scraggy, tu colpisci quel Tauros con Calcinvolo!"

Il Pokemon Macchipanda, sfruttando i propri movimenti rapidi ed imprevedibili per scansare le corna e gli zoccoli dei suoi avversari, si avvicinò a Masquerain e Butterfree, e cominciò a battere le mani con rapidità e decisione. Mentre Scraggy si lanciava all'attacco, facendo barcollare uno degli avversari con uno spettacolare calcio volante, i due Pokemon Coleottero brillarono per un breve istante, come se l'applauso di Spinda li avesse fortificati.

"Grazie per l'aiuto, Ortilla!" ringraziò Drew. "Masquerain, usa il tuo attacco Visotruce... e tu, Butterfree, mettili fuori causa con Sonnifero!"

Il Pokemon Occhi agì con rapidità stupefacente. Le sue strane ali si aprirono, e i motivi a forma di occhio disegnati su di esse cominciarono a brillare di luce propria, in modo da formare l'imitazione di un volto contorto in un'espressione minacciosa... talmente realistica che due Tauros si fermarono, sgranando gli occhi con stupore! Butterfree non aspettava che quel momento per svolazzare ad appena un metro sopra i due bovini, cospargendoli di una polvere soporifera che brillava di una tenue luce propria. Immediatamente, i Tauros si indebolirono e caddero a terra in ginocchio, poi si rovesciarono su un fianco e cominciarono a dormire, russando sonoramente!

Il Pupitar di Ritchie aveva a sua volta a che fare con uno degli aggressivi Pokemon toro, che mise a segno un poderoso attacco Corposcontro che comunque non ebbe molto effetto sulla corazza rocciosa che proteggeva il corpo della mostruosa crisalide. Quest'ultima dondolò per un attimo, in modo da stabilizzarsi, e poi scatenò un attacco Frana contro il nemico, creando una raffica di pietre grosse come pugni, e scagliandole contro l'avversario, fitte come grandine. I ragazzi e i loro Pokemon stavano combattendo con vigore ed abilità, costringendo i Tauros a restare a distanza.

Un Tauros più sveglio e più deciso degli altri riuscì ad evitare un attacco Idrovampata della Blastoise di Vera, che aveva scagliato contro di lui un potente getto di acqua bollente... e poi, scartando Blastoise, aveva cercato di dirigersi verso Vera per metterla ko con una testata. Chiaramente, era sicuro che il gruppo avrebbe immediatamente lasciato perdere lo scontro e si sarebbe precipitato ad assistere la loro compagna... ma aveva sottovalutato il piccolo Flabebè, che fluttuava accanto a Vera e restava all'erta per ogni possibile minaccia.

"Flabebè!" esclamò la creaturina, in modo da avvertire la sua allenatrice del pericolo imminente. Vera riuscì a sentire la sua voce, e si voltò in direzione della minaccia... giusto in tempo per vedere Flabebè che si abbassava di quota e creava un campo di nebbia rosata tutt'attorno a sè, offuscando la vista al bovino! Stupefatto, il Tauros più grande frenò la sua carica e cercò di uscire dalla nuvoletta fatata, abbagliato dagli spettacolari giochi di luce che brillavano al suo interno... e Flabebè decise di spronarlo ad andarsene con più celerità.

Con un attacco Frustata ben assestato, il Pokemon Folletto estese una sottile liana verde dal fiore che usava per fluttuare, e la usò come una frusta, percuotendo il Tauros nemico sulle spalle e sul torace. Arrabbiato, il Pokemon toro emise un muggito profondo e si voltò verso Flabebè... e il folletto fluttuante sgranò gli occhi con espressione comicamente allarmata quando l'avversario strisciò uno zoccolo per terra, pronto a caricare!

"Attento, Flabebè!" esclamò Vera. "Blastoise, ferma quel Tauros on Bora!"

Con una rapidità che non si sarebbe mai associata ad un Pokemon così grosso e pesante, Blastoise si voltò e, nel momento in cui Vera si scansò di lato per fargli campo libero, scagliò una potente raffica di vento congelante dai cannoni montati sulla schiena! Tauros muggì allarmato e cercò di scansarsi, evitando così di venire preso in pieno dall'attacco, ma venendo colpito sul lato destro del corpo... e strinse i denti quando il morso del freddo rallentò i suoi movimenti e lo costrinse a ritirarsi zoppicante. Con un altro muggito, il Tauros più grande richiamò tutti gli altri suoi simili, che lasciarono perdere l'attacco e cominciarono a ritirarsi. Alcuni restarono ad affrontare Vera e i suoi compagni, ma senza attaccare, restando in posizione in modo da coprire i loro simili.

"Va... va tutto bene, amici. Non vogliamo farvi male, vogliamo solo passare di qui. È molto importante per noi.” disse Vera con un pizzico di esitazione, sperando di poter convincere i Tauros ora che erano meno aggressivi. I Pokemon bovini grugnirono e serrarono gli occhi, ma non tentarono di attaccare... forse grazie anche al resto dei Pokemon del gruppetto, che continuavano a stare in guardia accanto ai loro allenatori, pronti ad intervenire nel caso i Pokemon toro avessero tentato qualcosa di stupido. Finalmente, la tensione venne a scemare del tutto, e i Tauros rimasti si ritirarono, seguendo il resto della mandria e lasciando finalmente in pace il gruppo. Blaziken sospirò e tornò in posizione rilassata, per nulla preoccupato da quella che in fondo era stata una scaramuccia di poco conto.

“Pare che non ce ne siano altri.” Affermò Hitomi. Il suo Sceptile disse di sì con la testa, e indicò la strada, per dire che potevano proseguire.

Sceptile… sceptile!” affermò il rettile. Precedette i suoi compagni di squadra lungo la strada che proseguiva oltre la collinetta vicina, e una volta raggiunto il punto più alto, si voltò verso i ragazzi e fece un cenno con entrambe le mani. “Sceptile!

“Sceptile deve aver visto la nostra meta, finalmente.” Disse Hitomi. “Da quello che ci ha detto Saphira, il maniero Vanhanen dev'essere da queste parti, ma non credevo fossimo già così vicini.”

Mentre il Pokemon lucertola si fermava sulla cima della collina, aspettando con pazienza che i suoi compagni lo raggiungessero, Vera e il suo Blaziken cominciarono a vedere una costruzione che si profilava all'orizzonte, oltre la piccola altura. Non c'era possibilità di sbagliarsi… anche da quella distanza, si vedeva chiaramente che si trattava di un castello, e la bambina affrettò un po' il passo, spinta dalla curiosità e dal prospetto di trovare finalmente un posto in cui si sarebbero potuti rilassare.   

“Andiamo a vedere, sono curiosa di scoprire com'è questo posto…” disse Vera, raggiungendo finalmente lo Sceptile di Hitomi in cima alla collinetta. L'allenatrice più piccola la raggiunse poco dopo, e davanti a loro apparve uno spettacolo suggestivo, un grande edificio dal sapore antico che sembrava quasi fuori luogo nel bel mezzo di quella brughiera selvaggia.

“Siamo quasi arrivati.” Disse Drew, raggiungendo Vera, Hitomi e Sceptile. Masquerain e Butterfree arrivarono subito dopo, e sgranarono gli occhi davanti alla spettacolarità di quella visuale. “Questo… è proprio il maniero Vanhanen.”

La dimora del famigerato Radomus era un castello alto ed imponente, circondato da una cinta di basse mura di mattoni rossastri, e con un paio di alte torri che si levavano per almeno una decina di metri sopra il terreno, decorate con degli stemmi araldici che non si vedevano da quella distanza. Un’enorme doppia porta di legno dava accesso ad un cortile dalle siepi ben curate, decorato con dei cespugli di rose, e poco oltre le mura, si vedeva un grande labirinto di siepi intagliate. Era una costruzione maestosa, e nonostante fosse parecchio indietro rispetto all’architettura moderna, dava l’impressione di essere solida e non voler ostentare nulla.

Pikachu…” affermò Sparky, che certo non aveva mai visto nulla di simile. Il Pikachu con il ciuffetto aveva preceduto il suo allenatore, che restò fermo per qualche istante ad ammirare la magnificenza del castello…

“Se restate lì con la bocca aperta, vi entreranno le mosche.” Il commento sarcastico di Hitomi scosse tutti dallo stato di meraviglia e stupore in cui erano caduti, e Max disse di sì con la testa prima di fare cenno al resto del gruppo di avviarsi verso la loro meta ormai prossima.

“Va bene, ragazzi, ora ci siamo.” Affermò il ragazzino con gli occhiali. “Andiamo a conoscere questo Radomus. Sono sicuro che abbia in mente per noi un bel po’ di sorprese.”

Altaria!” esclamò Alty, sollevando di colpo lo sguardo quando ebbe la netta sensazione che qualcosa stesse gironzolando attorno a loro. In effetti, per un istante, la graziosa Pokemon Drago/Volante riuscì a vedere un volatile dalle piume blu notte che si allontanava, volando verso una delle torri del castello.

“Hm? Che succede, Alty? Hai visto qualcosa…” chiese Ortilla. Lei e il suo Scraggy stavano seguendo le indicazioni della sua Pokemon prediletta, ed erano riusciti anche loro a vedere il Pokemon che si allontanava. “E quel Pokemon… veniva dal castello? Che cosa stava facendo qui?”

“Quello… era un Honchkrow.” Disse Max, anche lui guardando in direzione delle torri. “Stava pattugliando il territorio… forse ci stava aspettando?”

 

----------

 

L’ipotesi di Max si sarebbe presto rivelata corretta. Nel momento in cui si avvicinò ad un balcone di una delle due torri, lo Honchkrow vide una graziosa fanciulla dai lunghi capelli biondi, vestita di un completo da cameriera nero e con un cerchietto nero a tenerle i capelli, che lo aspettava affacciata a quella terrazza, salutandolo con la mano. Con un gracchio compiaciuto, il Pokemon Buio/Volante calò verso il balcone e vi si appoggiò, ricevendo una carezza dalla giovane, che gli sorrise dolcemente.

“Bentornato, Jubjub, amico mio.” Disse la biondina, arruffando un po’ le piume sulla testa di Honchkrow, che come per magia si disposero nuovamente a formare una sorta di cappello da boss mafioso. “Allora… hai visto arrivare qualcuno? Abbiamo degli ospiti?”

Krow! Krow!” esclamò Honchkrow agitando con energia le ali, in modo da dare un po’ di enfasi alla notizia. La biondina accettò la risposta del Pokemon corvo con un cenno della testa, e gli fece cenno di seguirla giù per le scale, verso le sale più interne del maniero.

“Benissimo! Credo proprio che a messer Radomus farà molto piacere riceverli!” esclamò la cameriera bionda, il cui aspetto avrebbe fatto pensare che non avesse più di diciotto o diciannove anni. “Su, annunciamo la loro visita. Credo che sarà un’occasione molto speciale!”  

         

 

             

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CONTINUA...

 

Note dell'autore: Sono tornato! E con un capitolo che annuncia un bel po’ di novità per il proseguimento di questa storia! Vera e i suoi compagni stanno per conoscere il misterioso Radomus, e quella biondina che avete visto nella parte finale della storia… mentre il Team Meteora, in particolare ZEL, continua a tessere le sue trame. Zero ha qualcosa di serio in mente… e non vi rovinerò certo la sorpresa dicendovi che cosa!

Mentre parliamo, l’episodio 18 del fangame si avvia verso il completamento, e ritengo che potrebbe essere pronto per Settembre od Ottobre… ancora uno, e finalmente il gioco sarà completo! Per adesso… vi basti sapere che sto riprendendo a scrivere a ritmo serrato, e che conto di aggiornare la mia riedizione di Pokemon XY, e la mia fanfiction di Pathfinder, nel giro di una settimana!  

Alla prossima, e mi raccomando... recensite! :)

 

 

     

  

   

  
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