Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Adhafera    19/06/2018    0 recensioni
Essere amici non è sempre cosa facile, essere amici di un Black non è mai cosa facile, lo sanno bene James Potter e Ryesen MacFusty, legati rispettivamente a Sirius e Regulus Black. Essere fratelli maggiori non è sempre cosa facile, essere fratelli maggiori di un Black e di un MacFusty non è mai cosa facile, lo sanno bene Sirius e Ross che cercano disperatamente di salvare i propri fratelli minori da un destino oscuro e imminente. Essere amanti non è mai cosa facile, essere amanti nel caso di un Grifondoro e un Serpeverde poi è praticamente impossibile, lo sanno bene Evan ed Emmeline che tirano fuori il peggio di sé solo in presenza dell'altro...e lo sa anche Dorian Greengrass lacerato da sentimenti malsani e troppo difficili da gestire e il dovere verso la sua famiglia e la sua casa. Essere purosangue e mangiamorte non è sempre cosa facile, essere purosangue e mangiamorte ma desiderare di salvare un legame profondo è massacrante per Rabastan Lestrange che viene accolto da un abisso di solitudine, tenuto a galla solo dall' affetto di Ross che rifiuta di lasciarlo andare. Odiare James Potter è facilissimo soprattutto se sei Lily Evans, diventa difficile solo quando si mette in mezzo la meschinità dell'affetto
Genere: Guerra, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Emmeline Vance, Evan Rosier, I Malandrini, Nuovo personaggio, Regulus Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic PS CAP 4 HATML

Hogwarts, Scozia, Ottobre 1976


Dorian

DORIAN LEVATI DA Lì !”

Fuoco ovunque, e odore di zolfo, e odore di sangue, il suo sangue con ogni probabilità, Dorian è a un passo dalla morte, ne è certo, perché la morte è una di quelle cose che, appena arrivano, si sanno e basta. E Salazar lo sa quanto lui sia terrorizzato, quanto lui non voglia morire, non così giovane, non a undici anni, non ora che sta per cominciare la scuola.

Non vuole morire ma non ha paura, c'è una calma terrificante nel dolore che sente e nell'apatia che prova.

È una sensazione bizzarra, nonostante l'apatia, la paralisi e la consapevolezza sente gli occhi velati di una patina umidiccia e bruciacchiante...stava piangendo davvero? Piangendo per la sua vita?

Sente la carne lacerarsi ulteriormente finché la cosa che lo artigliava non indietreggia, a quel punto Dorian vede solo tre cose, la sua vita, la speranza che non finisca in quel momento e un rosso intenso, che si frappone fra lui e tutto il resto.

DORIAN LEVATI DA Lì!”


Dorian, levati da lì andiamo!”
La vita da dormitorio era una di quelle cose che Dorian Greenegrass non avrebbe mai rimpianto, e se è vero che non bisognerebbe mai dire mai è anche vero che chi coniò questa frase era uno, quasi sicuramente un babbano e perciò qualcosa che bisognava per puro principio di autoconservazione ignorare e due anche se non fosse stato un babbano era sicuramente qualcuno che non aveva mai diviso il dormitorio con Amycus Carrow il quale, al contrario della trappola messa su dal suo nome, di amichevole non aveva nulla perlomeno non nei suoi confronti.

Il ragazzo emise un rigurgito gutturale terribilmente simile ad un ringhio e girandosi dall'altra parte si rimise a dormire placidamente, il motivo per il quale tutti si sentissero in diritto di disturbarlo mentre cercava di trovare un minimo di pace lui davvero non riusciva a comprenderlo.

Dorian hai promesso! Levati dai piedi!”

Carrow sono le due del mattino, lasciami in pace...vai a fotterti la tua amica da un'altra parte”

Non ci sono altre parti Dorian, il mio letto è qui e gli altri sono già andati via, hai promesso per Salazar”

Sono un Serpeverde, dico quello che mi conviene quando mi conviene”
“Beh adesso ti conviene rispettare le cose che hai detto quando ti conveniva, altrimenti ti rpescheranno nel lago nero e a Silente converrà farlo svuotare per poterti ritrovare...inutile biondo bastardo”
La convenienza di quella sua promessa in quel momento in particolare non gli veniva davvero in mente perché nessuna persona sana di mente avrebbe mai fatto alcun genere di promessa a un Carrow, sentì le mani della persona in questione arpionargli le caviglie e trascinarlo giù dal letto, e comprese Dorian che evidentemente Amycus ci teneva davvero a Chara Shafiq, o perlomeno ci teneva a portarsela a letto, visto e considerato che in condizioni normali non sarebbe mai riuscito a smuoverlo manco di un millimetro, in tali condizioni normali lo avrebbe schiantato ma quella non era evidentemente una condizione normale, perché erano le due del mattino, lui era ancora, giustamente, intorpidito dal sonno e a quanto pareva aveva fatto una promessa che non gli aveva ancora portato nessun vantaggio ma che lo aveva solamente portato sul pavimento della sua stanza.

Va bene! Ho capito, levo il disturbo contento?”

Amycus alzò teatralmente le braccia ringraziando Salazar, Merlino e tutti i Serpeverde degni di nota che quella casa avesse mai visto, se lo lasciò alle spalle gongolante per dirigersi nella sua sala comune, sapendo che il giorno dopo si sarebbe svegliato con un torcicollo infernale e avrebbe dovuto cammuffare una pessima dormita con una nottata di studio.

Una volta ercorse le scale che lo collegavano alla suddetta sala si rese conto con orrore di non essere solo, ovviamente non poteva essere solo, la solitudine implicava che avrebbe potuto mettersi a dormire ma quella notte tutti gli astri del cielo concordavano nell'impedirglielo, così si diresse seccatamente verso la figura assorta di Evan Rosier che pensava a solo Salazar sapeva cosa incantato fissando il fuoco verdino e scoppiettante del camino. In realtà Dorian sospettava a cosa stesse pensando il giovane, la storia della rissa ingiustificata tra lui e Bones aveva fatto il giro della scuola rinvigorendo le speranze di Tassorosso e Corvonero per la coppa delle case vista la strage di punti che ne era scaturita.

Non dormi Rosier? Pensi alla tua bella?”
Il fatto che quella rissa non fosse affatto ingiustificata era ovviamente di dominio di pochissimi fedeli e lui, che oltre ad essere uno di questi pochissimi era anche un meschino manipolatore, ci aveva messo mezzo secondo a barattare le informazioni che riguardavano Evan con un tema di pozioni per Ryesen MacFusty.

Evan gli rivolse uno sguardo truce che misto al suo incantamento per il fuoco gli dava un?aria di profonda sofferenza, quasi come se fosse ferito per davvero, il che era ovviamente assurdo: Evan Rosier feriva e basta, mai il contrario, o così credeva prima di trovarselo accasciato di fronte al fuoco nell'unica notte in cui avrebbe voluto starsene in santa pace.

Comincio a capire perché Ryesen abbia iniziato a guardarmi con quell'aria di incredibile colpevolezza, lo sai da molto?”
“Qualche settimana, ha resistito non temere, non era così pronta a vendere il tuo onore per un compito di Pozioni”
Evan sapeva benissimo che quella era una balla, ma non se la prese, arrabbiarsi con Ryesen MacFusty perché per una volta nella vita aveva scelto la via più facile per non farsi mettere Scadente da Lumacorno non era possibile e Dorian era una persona incredibilmente riservata per cui non si sarebbe dovuto preoccupare più di tanto.

Me lo vuoi dire cosa cavolo è capitato in Croazia Evan? Perché le uniche situazioni nelle quali ti immagino con una Grifondoro, grazie a Salazar almeno non Mezzosangue, includono tutte e tre le maledizioni senza perdono e qualche tua ex incredibilmente incazzata, tipo la Selwyn che se sapesse con chi e come passi le tue giornate se ne andrebbe in giro a dire che aveva ragione a ritenere che fossi un malato di mente per averla lasciata”
“Me lo dici perché sei qui mezzo nudo a farti i fatti miei anziché a dormire nel tuo-...oh...Amycus”

Evan prese a guardarlo sogghignando neanche troppo sommessamente, il ragazzo emanava eleganza anche in quel momento, in pigiama, spettinato, con gli occhi cerchiati da occhiaie profonde e i denti che rifletttevano quel verdino del fuoco, era incredibile come Evan Rosier avesse la capacità di farlo imbestialire ogni volta.

Se non la smetti ti ritrovano nel Lago Rosier”
“Oh ma davvero? E dimmi come la prenderebbe Salazar se sapesse che malvagi piani covi per un povero purosangue?”
“Mi ringrazierebbe probabilmente, viste le promiscue attività nelle quali tale purosangue si diletta”
i due tornarono seri, giusto il tempo che servì a Dorian per sedersi accanto al compagno di casa studiandolo più da vicino.

Non lo so”

Cosa non sai?”
“Non so cosa sia successo in Croazia quest'estate, io ero lì e lei anche per qualche strano motivo...e tu sai quanto io detesti trascorrere del tempo da solo con mio padre, così ho iniziato ad andarmene sempre più spesso a zonzo nella spiaggia sotto la scogliera del nostro manor, l'ho trovata così, io ero solo e lei era sola”
Dorian aveva difficoltà a immaginarsi Evan da solo col padre, Lord Rosier non era certamente noto per l'affetto che provava per il figlio anzi, più di una volta durante i loro sporadici incontri estivi Dorian lo aveva trovato ridotto davvero male, bastava un bicchiere di troppo perché suo padre si sfogasse su di lui e Greengrass comprendeva benissimo perché, nonappena trovate un paio di braccia morbide pronte ad accoglierlo lui ci si fosse buttato in mezzo senza pensarci, solo che non appena quella storia assurda di quel siparietto ridicolo che lui e la Vance stavano mettendo su fosse arrivata come certezza alle orecchie degli altri componenti delle loro case, cosa che stava presumibilmente già accadendo, non sarebbero bastati tutti i prefetti del mondo per impedire al resto dei Serpeverde di linciare il suo amico, Evan Rosier dato il suo continuo isolarsi pensosamente doveva esserne perfettamente conscio e se nonostante la consapevolezza lui continuava a opporre tutta quella resistenza al buonsenso poteva significare solo che lo stavano perdendo...per davvero, senza possibilità di ritorno, per una traditrice del proprio sangue per giunta.

Senti Evan non fingerò di dirti che non sei in una situazione di merda”
“Grazie Greengrass...sentivo proprio il bisogno di essere giudicato da te!”

Ma cercherò comunque di darti un buon consiglio...tronca questa storia finché può essere troncata” Dorian si ritrovò a sostenere lo sguardo furente dell'amico ma per quanto i suoi occhi fossero eloquenti non sembrava avere alcuna intenzione di trasformare in parole quei guizzi assassini che i suoi bulbi oculari stavano, avvertitamente o inavvertitamente, lanciando verso di lui, eppure in tutta la sua arroganza Evan sapeva che Dorian avesse ragione, lui era in una situazione di merda e doveva uscirne il prima possibile o quantomeno provare a rendere tale situazione almeno un po' meno compromettente.

Vado a prendermi da mangiare, vuoi qualcosa?”
“No, mi hai rovinato l'appetito”
“Va bene, vada per torta alla crema di nocciole”
“Vorrei una cosa un po' meno babbana”
Ma l'ultima lamentela di Evan rimase appesa a mezz'aria raggiungendo solo la schiena di Dorian che ormai si stava richiudendo la porta della sala comune alle spalle.


***


La vita di un Malandrino è dura, piena di imprevisti, di sacrifici, di azioni avventate e di divertimento, se lo erano giurato loro quattro; Giuro solennemente di non avere buone intenzioni.

Ragion per cui Srius Black non riusciva a capacitarsi del come mai Remus, ogni volta che loro mossi da nobiltà d'animo e senso di giustizia decidevano di voler fare uno scherzo innocente ai Serpeverde, dovesse per forza perdere preziosissime ore a cercare di convincerli a non farlo anziché pianificare con loro.

Dobbiamo tornare indietro adesso-Ahi Ramoso! Mi hai pestato i piedi”
“Smettila di fare il guastafeste Lunastorta, ci dobbiamo vendicare”
Remus cercava di assumere un'espressione severa, contrariata e minacciosa, e se non fossero stati tutti e quattro così stretti e chini sotto il mantello forse ci sarebbe anche riuscito, ma in quelle condizioni, ovvero con la schiena china e la testa abbassata a controllare che i piedi fossero coperti dal mantello era davvero complicato assumere il ruolo di Malandrino responsabile e coscienzioso, il ragazzo lupo ad un certo punto portò l'attenzione dei suoi amici sulla spilla che luccicava sulla sua divisa causando un lunghissimo sospirare generale.

Vedete questa piccola cosa dorata che mi sbrilluccica addosso? Che lettera c'è scritta sopra?”
I tre sussurrarono in contemporanea una P strascicata pronti a ricevere una sonora lavata di capo dalla loro coscienza .

Infatti! E per cosa credete che stia P? Per Panino al prosciutto? Per Piccolo sabotatore di sale comuni altrui? Per Perfetto imbecille? No! Sta per Prefetto!”

Ok va bene Remus, abbiamo capito che sei entrato nella tua modalità di Grillo Parlante, ma non vogliamo fare niente di pericoloso, solo riempire i dormitori maschili di caccabombe per farla pagare a Rosier”
Sirius non sapeva spiegarsi come mai, nonostante lui avesse illustrato le loro assolutamente innocue intenzioni Remus continuasse a non sembrare convinto e ad avere quell'aria da persona che ha appena scoperto che i suoi tre migliori amici si divertono a bollire i cuccioli di Occamy vivi.
“Allora, punto primo, non è che siccome Rosier e Bones si sono comportanti da stronzi anche i Serpeverde del primo anno debbano andarci di mezzo”

Doveva essere sicuramente l'influenza della luna, che sarebbe stata piena in meno di una settimana, a renderlo così rompiscatole.

Oh i primini non si faranno niente!”
“Infatti, essere coperti di caccabombe è un rito di passaggio per i Serpeverde, così che capiscano subito quale posto spetta loro nel mondo...gli stiamo facendo un favore”

Remus iniziò ad agitarsi sotto al mantello minacciando di scoprire gli amici che, resisi conto di aver a che fare con un'anima troppo buona e sensibile per poter prendere parte alle loro brava te decisero di trovare un compromesso.

Va bene! Va bene abbiamo capito smettila così ci farai scoprire Rem, niente primini”
“O studenti del secondo anno...o del terzo”
Remus avrebbe voluto includere anche gli studenti del quarto ma se avesse continuato a mettere paletti i suoi amici non ci avrebbero pensato due volte ad ignorarlo e a fare come pareva a loro, già dalle facce che avevano in quel preciso momento non sembravano troppo entusiasti dei suoi sani propositi.

Senti Remus tu la smetti di fare casino e noi ti giuriamo che ricpriremo di merda solo Rosier ok”
“Affare fatto...ma solo lui”
“...e Piton...”
“Hey avevate detto-”
“E Carrow che assieme a Rosier è Prefetto ed è responsabile dei punti tolti a Grifondoro”
“Guardate che sono io il responsabile dei punti tolti a-”
“E Mulciber che ha una faccia che non mi piace”

Giusto Pete”

Oh andiamo!”
I due si rivolsero verso l'amico rassegnato al non poter salvare tutti gli studenti non responsabili del pestaggio di Bones, al quale per altro nessuno di loro sembrava aver trovato una valida motivazione, gli spettatori non si erano preoccupati di indagare e le ragazze facevano le vaghe e ciò voleva dire che erano le uniche a sapere qualcosa.

E poi credevo che a voi Edgar neanche piacesse”

Non è per Edgar che lo facciamo, ma per l'onore della Casa, non possono semplicemente prenderci a botte e pensare di passarla liscia!”
“Ma non l'hanno passata liscia hanno perso dei punt-”

E poi Sirius si annoia, me lo ha detto prima vero Sir?”

Verissimo!” rispose Black annuendo consapevolmente alle parole del suo migliore amico

Tu non vuoi che per noia Sirius si rifaccia con noi vero? Tipo quando si annoiava e ci ha versato la marmellata nelle mutande!”
“Oppure quando si annoiava e si è finito le mie cioccorane!”
“O quando si annoiava ha semi liquefatto l'aula di Pozioni!”
“Oh quando si annoiava e ha liberato dentro l'aula di trasfigurazione quel piccolo folletto viola!”
Sirius assumeva un'aria sempre più compiaciuta man mano che Peter e James elencavano a uno sconvolto Remus tutte le sue caritatevoli opere che negli anni avevano reso la scuola un luogo migliore, approfitto della temporanea confusione di quest'ultimo per circondarlo amorevolmente con un braccio causandogli quasi sicuramente un brivido di puro terrore lungo la schiena.

Il punto è Remus, non sarebbe meglio che io sfogassi la mia noia su qualcuno che se lo merita piuttosto che su qualche povero innocente?”

Va bene...”
Ceduto, lui Remus Lupin, prefetto, studente modello, solo occasionalmente punito, stimato dai professori e assolutamente contro ogni forma di violenza e di bullismo aveva di nuovo ceduto ai capricci di quei tre maniaci dei suoi amici, due in realtà, non era giusto che Peter si assumesse colpe che infondo non aveva per nulla.

Quando si era deciso a dare il via libera erano appena arrivati nei sotterranei e approfittando di uno studente che usciva proprio in quel momento si erano intrufolati in quella che era la Sala comune di eloro acerrimi nemici, trovandoci neanche a farlo apposta il loro bersaglio intento a studiare il fuoco del camino.

Fu quando i suoi occhi incrociarono quelli dei suoi amici che Remus Lupin comprese che non sarebbe successo nulla di buono.

Cornovaglia, Inghilterra, Ottobre 1976


La tenuta dei Lestrange in Cornovaglia era uno dei luoghi più sperduti e più sicuri che l'Inghilterra avesse mai visto, quindi il giorno in cui suo fratello si era presentato lì di fronte a lui e a sua moglie, Rodolphus Lestrange non aveva potuto fare a meno di nasconderlo in attesa che si riprendesse, ma nonostante i medimaghi e gli incantesimi di guarigione Rabastan non riusciva a riprendersi del tutto, il suo corpo era stesso scosso da violenti spasmi, non camminava bene e probabilmente aveva riportato danni permanenti alla spina dorsale.

Aveva riniziato a camminare solo qualche settimana prima ma evitava di farlo di fronte agli altri per non mostrare quella che rischiava di diventare una debolezza permanente e invalidante.

Rabastan...devi dirmi chi cavolo è stato, ho sopportato, ti ho dato tempo, ti ho accudito e ho avuto pazienza, ma non esiste che tu rimanga in queste condizioni senza che nessuno vada a presentare il conto al responsabile”

Il più giovane dei Lestrange non aveva il coraggio di puntare i suoi occhi blu contro quelli del fratello, ormai ascoltava poco e parlava ancora meno, era grato alle attenzioni che Rodolphus era stato in grado di riservargli stranamente, ma non poteva parlare, il tempo di confidarsi con suo fratello sulla natura di quelle ferite così gravi e Bellatrix sarebbe andata a sterminare tutto il Clan scozzese, non per solidaritetà nei suoi confronti ma per solidarietà verso la causa naturalmente, Bellatrix Lestrange non avrebe permesso che la notizia che uno dei mangiamorte considerati più feroci era stato non solo sconfitto ma ridotto malissimo da gente che loro consideravano alla stregua di traditori del sangue puro e se fosse stata una qualsiasi altra famiglia in un qualsiasi altro contesto lui sarebbe stato più che d'accordo, se si fosse sparsa la voce che non sempre dovevano essere presi seriamente, che potevano essere sconfitti che il loro sangue non li avrebbe protetti dalle maledizioni che senza una maschera argentea rimanevano solo gli uomini sotto, tutta la loro causa ne avrebbe risentito incredibilmente ma era altrettanto vero che non avrebbe permesso al fratello e alla cognata di mettere le mani addosso a quel clan così potente solo perché lui e Ross aveva deciso di fare un po' di casino.

Bella ha parlato con suo zio...Orion è andato al ministero a rinunciare alla patria potestà sul figlio, lo ha diseredato e ne hanno bruciato il volto dall'arazzo. È ora che quello stupido moccioso si renda conto di cosa sarà la vita lontano dal nido sicuro di Grimmould Place, ed è ora che lo capisca anche l'altro”
E Rabastan comprese infine dove voleva arrivare il fratello, dopo lo scandalo di Andromeda di qualche anno prima e la scoperta dell'infertilità di Bellatrix, quello che stava succedendo con Sirius era l'ennesimo duro colpo inferto a quella che un tempo era stata una famiglia potentissima e se Regulus non si fosse dimostrato all'altezza potevano considerarla già bella che estinta, gli eredi purosangue erano sempre di meno e le famiglie Inglesi sempre più isolate, loro stessi avevano faticavano a mantenere i contatti che li legavano ai Kama o ai Beufort e in quel periodo fare dei figli era di vitale importanza, farlo sopratutto con le persone giuste, e Rodolphus era perfettamente a conoscenza del suo legame con i MacFusty, delle idee di questi ultimi e dell'amicizia che legava l'ultimo Black degno di essere chiamato tale alla secondogenita di una famiglia che non poteva essere considerata adatta.

Cosa vuoi che faccia? Regulus va ancora a scuola e Orion lo ammazzerebbe prima di vederlo legato a qualcuno di poco appropriato, non credo che ci sia nulla di cui preoccuparsi”
“Me lo auguro per te Rabastan, perché o il moccioso capisce da solo quello che ci si aspetta da lui oppure dovremo farglielo capire noi con metodi davvero poco ortodossi”

Rabastan cacciò dei suoi pensieri la vista di Ryesen e Bellatrix nella stessa stanza sentendosi improvvisamente nauseato dalle allusioni che il fratello stava cominciando a fare, manteneva un'espressione neutra per quanto gli era possibile senza dare motivo al fratello di pensare quanto quella prospettiva lo terrorizzasse realmente.

Ora ti lascio, tu sei più in confidenza con Regulus e anche con quell'altra, fa in modo che entrambi recepiscano il messaggio”

Appena il fratello si richiuse la porta della sua stanza alle spalle Rabastan si abbandonò al sollievo permettendo alle lenzuola di seta di accarezzarlo mentre alcune lacrime causate dalla tensione accumulata gli scendevano lungo le guance.

Non sapeva cosa fare, non sapeva come affrontare determinati argomenti con un moccioso di quindici anni quando era stato lui il primo a scappare dalle sue responsabilità e Ryesen era la cosa più vicina che lui avesse a una sorella minore, erano piccoli, ancora a scuola e già con tutta quell'attenzione puntata addosso.

Si mosse leggermente poggiando i piedi a terra e cercando di alzarsi per raggiungere la scirvania, per ora l'unica cosa che poteva fare era continuare a interpretare il ruolo di fratello grande sempre che Ross non avesse già saggiamente consigliato alla sorellina di tenersi lontana da lui.

Impugnò la piuma e dopo averla leggermente intinta nell'inchiostro si rese conti di non sapere manco come iniziarla una lettera per questa ragazzina.


Carissima Ryesen,

tieniti lontana dal tuo migliore amico perché sua cugina vuole farti a pezzi


Carissima Ryesen,

Hai mai pensato di diventare Mangiamorte? Sarebbe un bel modo di dimostrare la tua non inadeguatezza in quanto a frequentazione di un giovane rampollo purosangue.


Carissima Ryesen,

Ti stai vedendo con qualcuno di questi tempi? Dovresti evitare di vederti con Regulus.


Ogni inizio gli sembrava quello sbagliato perché con ogni probabilità ogni inizio era quello sbagliato, proprio quando stava per strappare via tutto una leggera folata di vento risolse il suo problema rovesciando la boccetta di inchiostro sulla carta da lettere, sulla sua scrivania e sul suo pigiama.

Sbuffò sonoramente prima di voltarsi verso la finestra e trovarci accucciato sopra l'ultimo uomo della terra con il quale desiderava avere a che fare in quel momento.

Sei un dannato bastardo, prima mi distruggi la spina dorsale, adesso mi macchi i pigiami...che cazzo di problemi hai?”

Ross MacFusty entrò dentro la casa saltando elegantemente dal davanzale della sua finestra e porgendogli un sacchetto di seta dove con grande sorpresa Rabastan trovò gli unguenti necessari a guarire la paralisi parziale della sua schiena.

Mandami il conto per il pigiama...ero passato a vedere se fossi ancora vivo e con mio grande rammarico lo sei, quindi posso anche andarmene”

Rabastan mandò la gli occhi al cielo imprecando sui nomi di Salazar e Frygga guadagnandosi tutto il saccente disprezzo di Ross, che gli avvicinò per controllare cosa mai quel sadico del suo migliore amico si stesse accingendo a fare in quel momento.

Come mi hai trovato?”
“Ho controllato diverse delle vostre abitazioni i giorni scorsi, questa era l'unica con dell'attività umana in corso... anche se non pensavo che Bellatrix fosse il tipo di donna così generosa da offrire addirittura un tetto sopra la testa al suo cognatino”

Bella non è certo famosa per il suo buon cuore...ma questa è casa mia, potrebbe tenermici fuori solamente uccidendomi”

Rabastan rabbrividì leggermente rendendosi conto che quell'affermazione, che voleva essere scherzosa e innocente fosse in realtà perfettamente plausibile, istintivamente andò ad odorare il bicchiere di Whisky dimenticato sulla scrivania dalla notte prima, sicuro di poterci scorcere qualche traccia di veleno, fu la risata gutturale e leggermente trattenuta di Ross a riportarlo alla loro conversazione.

Ti ho portato degli unguenti, non voglio che tu continui ad andartene in giro per casa come uno storpio per colpa mia”

Rabastan accettò di buon grado le medicazioni che gli venivano offerte apparentemente senza secondi fini, invitò l'amico a sedersi mentre si levava la maglia del pigiama sporca di inchiostro.

Grazie per i per i medicamenti, anche se so che probabilmente dovrei ringraziare Sigrid...dico bene?”
Ross abbassò definitivamente la guardia sdraiandosi sul letto dell'amico e osservandolo mentre si medicava, il pensiero del corpo tumefatto di Rabastan lo aveva tormentato per giorni, ma ora che lo vedeva così sulle sue gambe e perfettamente in grado di prendersi cura di sé si sentiva improvvisamente molto meno in colpa di quanto avrebbe dovuto.

In realtà ha preparato tutto Wynnie...Sigrid si sarebbe fatta staccare le mani prima di aiutarti”

Forse se tu non mi avessi ridotto in questo modo nessuno avrebbe dovuto prepararmi niente”
“Forse se tu non te ne fossi uscito con quella stronzata del far entrare i Mangiamorte all'ufficio misteri io non avrei dovuto farti a pezzi”

Non si guardavano neanche in faccia, ma Rabastan non aveva devvero bisogno di vergli gli occhi per afferrare tutta la disapprovazione che Ross covava per le sue azioni, da quando era diventato Mangiamorte Rabastan non aveva mai provato a sfruttare la sua amicizia con Ross per approfittarsi del suo essere diventato Indicibile a poco più di ventidue anni tra l'altro studiando gli ambiti più oscuri di quel dipartimento, Morte e Tempo, anche perché sapeva che non sarebbe servito a nulla provare a convincerlo ad unirsi alla causa.

Ross MacFusty nonstante la sua innegabile affinità per certe branchie della magia oscura non sembrava avere altrettanta affinità per la difesa del sangue puro, cosa che invece per Rabastan era diventata indispensabile.

Prometto che non cercherò più di convincerti a venire meno ai tuoi doveri di Indicibile e di essere umano decente Ross” lo disse con una voce molto più canzonatoria di quanto avrebbe in realtà desiderato, cosa che mise subito in allarme lo Scozzese, il quali si pentì immediatamente di non aver messo subito in chiaro le cose con l'amico, non era l'aver cercato di convincerlo a distruggere quel che rimaneva della sua etica che lo aveva spinto a fare a pezzi Rabastan, ma l'avergli proposto di sperimentare pratiche che avrebbero potuto mettere in pericolo l'esistenza della magia stessa e ciò dimostrava quanto poco i memebri delle sacre ventotto che si beavano della purezza del sangue comprendessero la magia che scorreva nelle loro vene.

Prometto che se ci proverai un'altra volta Kenwyn non dovrà prepararti un set di pomate Lestrange, ma una celebrazione funebre...ti ho avvisato Rab”

Quell'affermazione chiudeva la loro conversazione e metteva anche un punto alla loro amicizia per come era stata fino a quel momento, Ross avrebbe voluto avere la capacità di dire a Rabastan quanto lui tenesse ancora al loro legame, avrebbe combattuto per lui e con lui se fosse servito a farlo riemergere da quel mare di oscurità nel quale gli piaceva tano immergersi, ma non lo fece, non poteva essere lui quello a cedere, a far capire di aver bisogno di un amico in quella guerra di cui si sentiva già l'odore che era più forte del negazionismo dei ministeriali, doveva essere forte, doveva essere quello che teneva a galla gli altri. Ross non era quello che veniva sostenuto ma quello che sosteneva, era stato accanto a Rabastan quando era morta sua madre, unico vero lutto nella vita dell'amico, baciava le ginocchia di Ryesen quando se le sbucciava correndo per via di qualche dispetto, aveva tirato Kenwyn fuori dall'abisso di disperazione quando erano morti e suoi e quando i Thorburn anziché mandarla ad Hogwarts assieme a lui l'avevano spedita ad Ilvermorny tenendola lontana perché non avevano abbastanza coraggio per guardarla in faccia ricordandole che lei ormai era sola, e ciò che aveva fatto per Dorian se lo portava ancora addosso, nelle lievi ferite che gli attraversavano le braccia e che gli ricordavano che lui per quei tre fratelli minori che aveva avrebbe sempre fatto qualunque cosa, qualunque tranne farsi salvare dal suo senso del dovere.

Hai parlato con Ryesen ultimamente? Lei sa quello che è successo?”
“Tieni mia sorella fuori dai tuoi casini Rabastan”
“Vorrei ma non posso... tu sai vero quanto lei e Regulus siano amici, e sai anche cosa è successo a casa Black qualche mese fa”
“Il modo in cui Orion Black e Walburga trattano o non trattano i propri figli non è un mio problema Rabastan, e neanche di Ryesen”
“Potrebbe diventare un suo problema invece...prima di quanto tu creda Ross, loro, noi vogliamo Regulus...per forza”

Le parole di Rabastan suonavano come una preghiera, una preghiera che lui non sapeva come esaudire, Rabastan non gli avrebbe mai detto chiaro e tondo che se Ryesen avesse continuato ad influenzare così il secondogenito dei Black ne sarebbe uscita o corrotta o ammazzata, non lo diceva perché in fondo non voleva crederci neanche lui.

MacFusty maledì il giorno in cui Rabastan aveva portato quel maledetto moccioso nelle loro vite e maledì il giorno in cui lui su quel treno anziché sedersi con gli altri Scozzesi si era accompagnato a quello che era diventato il suo più caro amico, tutta quella serie di decisioni lo avrebbero inevitabilmente condotto o a farsi odiare da sua sorella o a sostenerla, come faceva sempre, il giorno in cui gli amici che si era scelta e di cui si fidava le avrebbero sicuramente spezzato il cuore.

Senza pensarci due volte il ragazzo si affacciò per l'ultima volta fuori dalla finestra della camera di Rabastan prima di smateriallizarsi ancora una volta lontano da coloro che amava.


Hogwarts, Scozia, Ottobre 1976


C'erano dei vantaggi ad appartenere a Serpeverde, dovevano esserci, per forza, e non solo perché i membri di quella casa erano provvisti di doti che li rendevano per innegabile principio migliori degli altri, ma anche perché l'unità dei suoi memebri sfiorava l'unità familiare cosa che dava a tutti garanzia di avere sempre qualcuno pronto a coprirti le spalle, o a colpirtele a seconda dei giorni ma hey? Non era forse quello che facevano i fratelli? Coprirsi e pugnalarsi alle spalle allo stesso tempo? C'erano dei vantaggi nell'essere un Serpeverde, uno di quei vantaggi non era sicuramente dividere il tavolo con una Chara Shafiq che ti pugnala con lo sguardo da lontano, perché dopo un attacco di Grifondoro alla propria sala comune in cui solo i dormitori maschili dei membri della scuola dal quarto anno al settimo sono stati sommersi di caccabombe e lei si trovava in una stanza di quel suddetto dormitorio esclusivamente perché persone come Dorian Greengrass avevano deciso di trascorrere la notte in altro modo.

Ryesen scambiava occhiate complici con Dorian, che per qualche motivo era sopravvissuto all'attacco e si era presentato al tavolo della sala grande lindo, pinto e più profumato che mai, con Tansy Parkinson che sembrava indecisa sul da farsi, scrutando timidamente Regulus Black che aveva abbandonato il suo sguardo perennemente disinteressato per osservare con odio la tavolata del fratello, e con Breya Fawley, che non sapeva come mostrare la sua compassione all'amica, visto che non era lei quella ad essere uscita dal dormitorio con la puzza di sterco addosso e ne era anche piuttosto contenta.

Credo che stiano ridendo di noi”
Gli occhi di Chara si puntarono immediatamente verso il tavolo dei Grifondoro dove i quattro Malandrini, che tutti ritenevano responsabili per ciò che era successo sghignazzavano allegramente godendosi la loro colazione, l'odio negli occhi della serpeverde era così tanto che i compagni di casa si ritrovarono a ringraziare il fatto che la ragazza avesse un controllo pressoché totale sulla sua magia perché se quei sentimenti così violenti che provava in quel momento fossero esplosi provocando qualche magia involontaria loro si sarebbero probabilmente ritrovati senza una scuola.

Devi lasciarli perdere”
“Non posso Severus, perché per quanto io mi sforzi non riesco a trovare un buon motivo per il quale dovrei starmene qui emanando odore di morte mentre quei quattro stronzi banchettano allegramente”

E per una volta Ryesen si trovò d'accordo con la compagna, Chara aveva un carattere troppo altezzoso e pretenzioso per poterci andare d'accordo sempre ma quando si trattava di farsi rispettare non era di certo una che ricorreva a sotterfugi o dispetti, se mancavi di rispetto a Chara Shafiq lei avrebbe mancato di rispetto al tuo essere vivo facendoti sapere che sì, era stata lei, e per quello quasi tutti nella Casa di Serpeverde la rispettavano e la temevano, era senz'altro tra le persone più terrificanti della scuola esclusi Avery e Mulciber e per esserlo non aveva manco bisogno di spargere voci su pratiche di magia proibite.

Se dovessimo fargli qualcosa adesso capirebbero che siamo stati noi, facciamo passare un po' di tempo e poi ci vendichiamo”
“Ho una proposta migliore Severus...io mi vendico adesso e gli farò sapere che sono stata io, voi fate quello che vi pare vi pare”

Dicendolo Chara fece sfoggio del migliore dei suoi sorrisi e appena Severus, più per curiosità che per reale necessità di vendicarsi, le fece un gesto di assesnso la ragazza tirò fuori la sua bacchetta facendo bene attenzione a farsi scudo con il corpo di Mulciber seduto di fronte a lei che la osservava con la stessa espressione interrogativa con cui la guardavano tutti gli altri.

Dalle sue labbra uscì un Avifors appena sussurrato accompagnato dal movimento dell'avambraccio davvero troppo aggrazziato per quelle intenzioni non esattamente eticamente condivisibili, qualche minuto dopo l'intera tavolata di Grifondoro compresi piatti e pietanze si trasfigurarono in uno stormo di uccellini bellissimi verdi e argentati, lasciando i figli della casa di Godric sbigottiti e a stomaco vuoto, Chara si guardò attorno compiaciuta quando gli sguardi ammirati dei suoi compagni di casa si soffermarono sul volo degli uccellini e fece un occhiolino divertito ale sue amiche e a Severus che in tutta la sua indifferenza non era riuscito a trattenere un leggero sorriso.

Il momento di incanto per quella magia così bella e bene orchestrata finì quasi immediatamente, appena Chara si stancò delle espressioni inebetite di dei Grifondoro infatti sussurrò un leggero Opugno scatenando le graziose creature contro coloro che avevano rovinato il suo sonno, il suo risveglio, il suo essere sempre impeccabile e non odorosa di sterco e la sua notte con Amycus che si era trasformata in un vero inferno e che le aveva provocato un'irrefrenabile fobia nei confronti dei dormitori del sesso opposto.

I Serpeverde osservarono davvero soddisfatti i memebri della casa avversaria alzarsi di scatto e correre via cercando di scacciare gli uccellini trasfigurati come meglio potevano, Ryesen si voltò verso Regulus trovandolo dopo giorni di pessimo umore dovuto a solo Salazar sapeva cosa, sorridente e stralunato, cosa davvero insolita per uno sempre concentrato come lui, sogghignò la ragazza Scozzese al pensiero che quel giorno Chara Shafiq avesse davvero compiuto un miracolo.

Ryesen MacFusty smise di osservare quello spettacolo così appagante solo quando scorse la figura di Dylan MacLeod che le faceva un cenno da lontano avvicinandosi a passo sostenuto verso la sua tavolata.

Io devo andare...ci vediamo più tardi” si alzò e fece per andarsene girandosi un' ultima volta volta verso la Shafiq intenta ancora ad osservare il suo operato “Davvero una magia stupenda Chara!”
si avviò col sorriso stampato in faccia verso Dylan senza soffermarsi sugli sguardi pieni di disappunto di alcuni dei suoi compagni di casa.

Regulus la osservò allontanarsi cercando di convincersi che la quantità di tempo che quei due passavano assieme fosse dovuta esclusivamente al loro condividere Cura delle Crature Magiche, materia che lui aveva deciso di eslcudere dal suo piano di sutdi quando si era ritrovato appeso a testa in giù a causa del morso di una di quelle creature demoniache.

Non hai intenzione di fare niente?”

Il giovane Serpeverde si riprese immediatamente dai suoi pensieri rendendosi conto di essere osservato da Severus, inquisitore della situazione, da Evan che non faceva altro che ridacchiare e da Chara, che aveva il tipico volto di chi ne sapeva una più del diavolo ma cercava di non darlo a vedere per non far sentire degli idioti tutti coloro che la circondavano, e il ragazzo non capì cosa mai si aspettassero da lui, non stava mica uscendo con un mezzosangue no? Stava andando a lezione con uno studente mezzosangue di un'altra casa con il quale era in atteggiamenti tutt'altro che equivoci per cui non c'era assolutamente nulla che lui dovesse fare.

Fare cosa a proposito di...”

manteneva un tono e confuso, adesso era lui a far sentire i presenti degli idioti, idioti che spostarono immediatamente lo sguardo altrove e tornarono a farsi gli affari propri, Regulus si alzò diretto in Biblioteca, senza che nessuno dei presenti si azzardasse a dirgli nulla, sentì la presa leggera di Tansy avvolgergli il braccio così sorridendole la prese sotto braccio e si allontanò con lei per preparare quel compito di Storia della Magia che sperava di preparare con Ryesen.

Non se ne rende neanche conto vero? Scusa Evan tu sei suo amico, non dovresti che so-”
“Rovinare tutto?”

La ragazza ridacchiò da sola al pensiero di Evan che cercava di risolvere dei problemi anziché crearli...sì, in effetti non c'era davvero niente che si potesse fare.


***


Lily...Lily non per farti preoccupare ma la tua Brioches sta mettendo su le piume”

Lily Evans non poteva crederci, Lily Evans non voleva crederci, non voleva credere che fosse proprio la voce di Alice quella che la stava mettendo in guardia dalla sua colazione, non voleva credere che fossero gli occhi di Emmeline quelli che si erano spalancati pochi secondi dopo fissando non solo la sua colazione, ma anche quella degli altri mettere per davvero su le piume, non voleva neanche credere a Frank, che si era alzato prontamente e aveva colpito quello che sembrava a tutti gli effetti un uccellino verde e argentato con il libro di Storia della Magia.

Non voleva crederci per il semplice fatto che lei quel giorno non aveva ancora bevuto il suo caffé e in una giornata che prevede Binns, McGranitt e Lumacorno tutti uno dietro l'altro il caffé è d'obbligo, non è più uno stimolo a rimanere sveglia ed attenta ma uno stimolo a non addormentarsi o a non assassinare qualcuno, eppure nonostante lei non voglia crederci il suo caffé ha messo su delle bellissime piume verdi e argentate e sta volando via, e il fatto che i colori siano proprio quelli e che quella mattina i membri della casa di Serpeverde fossero arrivati appestando la sala grande con un olezzo davvero disgustoso poteva significare solo che quella notte quattro studenti a caso della sua casa se ne erano andati in giro a compiere orrendi crimini contro la sua colazione.

Voltò lo sguardo furibondo verso Remus Lupin intento anche lui a capire cosa fosse successo al dolce di cannella che teneva in mano, e dopo averlo beccato in un iniziale stato di confusione fece sì che la sua espressione da so cosa avete fatto la notte scorsa brutti bastardi gli causasse dei sensi di colpa da lì fino alla fine dell'anno. Ovviamente ciò non sarebbe stato possibile, se Remus si fosse dovuto sentire in colpa per ogni malefatta dei suoi amici avrebbe passato la vita a mortificarsi e a flagellarsi pubblicamente.

Giuro che appena metto le mani addosso a Potter io lo-”

Cosa mi faresti Evans?”

Eccolo lì il responsabile di tutti i suoi danni, con un sorriso sornione stampato in faccia intento ad agitare un libro di testo per liberarsi degli uccellini che nel frattempo avevano iniziato a piroettare attaccando gli studenti.

Qualcosa che implichi almeno due delle maledizioni senza perdono e parecchio sangue Potter”

Smettila di Flirtare in questo modo con il mio amico signorina Evans, non è davvero una cosa che si addice ad un prefetto”

le risate di Black e Potter stonavano parecchio con le grida degli altri studenti, causandole ancora più irritazione di quella che già la situazione in sé era in grado di scatenare.

Passarono altri minuti durante i quali gli studenti tentarono di porre fine a quell'attacco aereo di cui nessuno ancora riusciva a spiegarsi motivazione o provenienza, fu la voce della McGranitt a porre fine allo scherzo, un finitem incantatem ben assestato e la magia di Trasfigurazione fu immediatamente interrotta riportando gli uccellini al loro stato naturale di oggetti e pietanze, ora sparpagliati e danneggiati di nuovo sul tavolo, gli occhi della professoressa esaminarono i suoi studenti dal primo all'ultimo e prima oancora che potesse aprire bocca Lily sapeva già come sarebbe andata a finire e lo sapeva perché i Serpeverde non si erano persi in risate sguaiate e accenni di assenso erano rimasti, per quanto possibile, composti, chi non era composto invece ma continuava a ridere come una iena, forse perché aveva davvero qualcosa di cui ridere o forse perché aveva un impellente bisogno di catalizzare l'attenzione dei presenti su di sé era Potter, quindi quando la professoressa gli comparve alle spalle la fine di quella giornata appena iniziata era pressoché assicurata.

Cinquanta punti in meno a Grifondoro, per le bravate del signor Potter e del signor Black”

i due sobbalzarono improvvisamente voltandosi indignati verso la professoressa, Remus aveva la colpevolezza scolpita in faccia e Minus si limitava a nascondersi dietro la schiena di quest'ultimo, Black e Potter accettavano sempre di buon grado le punizioni che gli venivano assegnate dalla professoressa e questo perché le prendevano non per quello che erano, azioni volte a deterrere il loro desiderio di distruzione e devastazione, ma per sfide, volevano arrivare a capire fino a che punto potessero essere resi colpevoli di qualcosa, e ficnhé questo qualcosa lo compivano loro non c'erano problemi ma quando il qualcosa era qualcosa non solo fuori dal loro controllo, ma sotto quello dei Serpeverde allora la sfida si trasformava in ingiustizia.

Non siamo stati noi Professoressa McGranitt davvero! Sono stati i Serpeverde perché-” abbiamo sommerso i loro dormitori maschili con le caccabombe...avanti Potter dillo “...sono gelosi della nostra simpatia e della nostra bellezza, e poi sia onesta, secondo lei per fare uno scherzo sceglieremmo uccellini verdi e argentati? Magari oro e rosso, così poteva anche funzionare...ma verdi proprio no!”

Francamente da lei e dalla sua banda mi aspetto qualsiasi cosa in qualsiasi forma e di qualsiasi colore signor Potter, e adesso le suggerisco di raggiungere la sua aula prima che io perda ulteriormente la pazienza”

I quattro osservavano la loro capocasa allontanarsi indignata, ma mai quanto loro, da quella scena che sembrava ciò che rimaneva di un campo di battaglia, sul quale erano stati annientati da un vorticare di morbide piume.

Sir tutti i neuroni del mio cervello mi suggeriscono che forse dovremmo lasciar correre...ma il mio cuore sanguinante e trafitto da piume verdi chiede vendetta!”

E Lily Evans comprende di non poterlo sopportare, non può sopportare quella faida che si consuma tra le due case che la ha in primo luogo privata del suo migliore amico e in secondo luogo della sua colazione. Non se lo spiega Lily perché quei quattro non riescano mai a starsene buoni, zitti e fermi, senza fare del male a nessuno e senza minare le fondamenta stesse dell'edificio che offre loro rifugio ed educazione.

Cosa diamine ti turba Evans? Siamo più belli del solito oggi? Perché continui a fissarci?”

La vostra avvenenza non è un mio problema Black, io sono più interessata a qualcosa che si trova più in profondità, per farla breve alla vostra intelligenza...o meglio alla totale assenza di intelligenza nelle vostre teste”

James avrebbe voluto mutare la sua avvenenza umana nella sua avvenenza animale e dimostrare alla Evans che l'assenza di intelligenza e di talento avrebbe quasi sicuramente impedito alla sua mente e al suo corpo, entrambi brillanti e perfetti, di portare a termine una trasfigurazione animale, ma visti i punti appena persi proprio per una magia di Trasfigurazione e il sospetto che già la ragazza nutriva nei loro confronti per una volta a desistette osservando le labra della compagna che avevano appena riniziato a muoversi togliendogli anche la possibilità di ribattere.

Seriamente pensavate di poter sotterrare un intero dormitorio sotto qualsiasi cosa voi abbiate acquistato da quel cialtrone di Zonko e pensare di poterla fare franca? Poi perché mai lo avete fatto? Non vi sono bastati i punti persi per colpa della rissa?”

l'ovvietà che si dipinse sui volti dei compagni di casa le fecero spalancare la bocca per poi richiuderla, non sapeva cosa dire, erano davvero più stupidi del previsto o più ignoranti, e lei sperava davvero a quel punto che fossero solo degli ingoranti...lo avevano fatto per la rissa.

Cosa diavolo avete che non va? Seriamente che cazzo avete che non va?”

Piano Prefetto questo linguaggio scurrile non si addice a-”
“Siete degli imbecilli...sono quasi senza parole... lo avete fatto per Edgar?”
Sirius ascoltava in silenzio, trattenendosi dal far notare alla ragazza che anche Edgar non l'aveva passata liscia, le misteriose chiazze blu comparse sul suo corpo in infermeria che tutti avevano attribuito a una reazione allergica erano difatti state causate da loro, ma spiegare alla Evans che aveva riempito Bones di pustole esclusivamente per quel fastido irrazionale causatogli dalla visa di suo fratello a terra con la fronte mezza spaccata, fratello del quale a lui non importava niente, toglieva alla discussione tutti quegli insulti che sicuramente stavano vagando distordinatamente nella testa della ragazza in attesa di essere sistemati e poi sputati fuori in quella che non era una litigata divertente come le altre, ma una e propria lavata di capo, e Sirius avrebbe anche voluto far notare al suo migliore amico che tenere quella faccia da Godric-che-sorriso-smagliante-che-ho-sono-troppo-figo in quella che la Evans cercava di trasformare in una discussione seria non era il modo migliore per conquistare la ragazza di cui si è innamorati, altra verità scomoda che ovviamente non poteva saltare fuori in quel momento né in nessun altro momento che non fosse il momento della presa di coscienza di James.

Come fate a non rendervi conto che non tutto quello che succede in questa scuola deve per forza riguardare voi in prima persona? Quanto egocentrici bisogna essere per decidere che anche una rissa tra sconosciuti debba diventare un vostro problema?”

Ed improvvisamente non era più la fame a parlare, o l'anipatia o il desiderio di volersi fare una sana litigata, non era divertente, c'era del sincero disprezzo nelle parole di Lily Evans, lo stesso disprezzo che aveva riservato ad entrambi il giorno dei GUFO di difesa dell'anno precedente, alla vista di un ragazzo in mutande appeso per una caviglia.

Non era una rissa tra Grifondoro e Serpeverde, erano Edgar e Evan che si pestavano per-”

si bloccò immediatamente iniziando a gesticolare convulsamente con gli occhi verdi che saettavano in giro per la Sala Grande alla ricerca di qualcosa che non era definita neanche nella mente della loro interlocutrice, che fu calmata pochi secondi dopo dalla carezza un po' insistente di Emmeline Vance che iniziò picchiettare sull'orologio da polso che portava ricordando a tutti i presenti che sebbene la loro colazione fosse finita in modo alquanto bizzarro questo non arebbe fermato Lumacorno dal togliere dei punti a ciascuno di loro per il ritardo.


***


L'esperienza di studio con Regulus Black non era una di quelle cose che generalmente un essere umano normale avrebbe consigliato a qualcuno, Regulus aveva la capacità congenita della sua famiglia di far sentire chiunque nel posto sbagliato al momento sbagliato, capacità della quale era perfettamente a conoscenza e che non provava a limitare mai in nessuna occasione, eppure per qualche motivo Regulus era circondato da martiri volontari che non si facevano problemi a stargli attorno che si trattasse della biblioteca o della sala comune della loro casa, quel giorno inagibile per cause di forza maggiore.

Barty Crouch e Tansy Parkinson non erano male come compagni di studio, Barty al contrario di ciò che il suo carattere leggermente insicuro e a tratti nervoso suggeriva era uno studente diligentissimo, seguiva lezioni per molti più GUFO della maggior parte degli studenti e aveva una delle medie migliori tra gli studenti di tutte e quattro le case, e Tansy era estrememante intelligente anche se, a suo dire, mostrava più interesse per materie come Erbologia e Dvinazione di quanto fosse lecito o umanamente accettabile, ma andavano bene, benissimo, soprattutto se si considerava il fatto che la persona con la quale aveva pianificato di preparare quel compito si trovasse in quel momento al limitare della foresta proibita a coccolare Occamy assieme a Dylan MacLeod, il pensiero di Ryesen e del Corvonero assieme non fece manco a tempo ad infastidirlo che la mano seccata di Barty iniziò ad agitarsi sotto al suo naso distraendolo non solo dal suo malumore ma anche dal libro di Storia della Magia.

Regulus ma ci sei o no?”

Ci sono, ci sono...stavi dicendo Barty”

Hai idea di dove io possa trovae qualche testo per approfondire questi argomenti?”

Devi andare in quello scaffale lì in fondo Barty, non puoi sbagliare, c'è un'intera sezione solamente sulla guerra dei Goblin, se non trovi quello che ti serve chiedi alla Pince”
“Oh...grazie Tansy!”

La ragazza distese le labbra in un sorriso dolcissimo e per un momento Regulus si trovò a pensare quanto fosse carina nella sua gentilezza, quella ragazzina così riservata che raramente dava confidenza agli altri.

Barty si allontanò verso lo scaffale indicato lasciandoli soli e ora il suo sorriso era stranamente rivolto verso di lui, più timido del precedente, pronto a chiedergli qualcosa.

Non ho avuto modo di chiederti come stessi Reg...per...beh...per tutto, volevo scriverti questa estate ma non era sicura che ti avrebbe fatto piacere”
Regulus non si scompose troppo, Tansy non era la prima persona a fargli domande del genere, si limitò a sorriderle gentilmente, un sorriso educato che non lasciava trasparire neanche una di quelle emozioni che provava ripensando a quello che era successo l'estate precedente, gli faceva piacere la cortese considerazione di Tansy eppure non si sentiva a suo agio nel confidarsi con lei.

Sto bene...insomma non sono io quello che se ne è andato di casa giusto?”
“No tu non potresti mai”

Un altro sorriso gentile che il ragazzo si ritrovò a ricambiare, era strana Tansy, sembrava capire sempre tutto quello che accadeva nella teste delle persone che la circondavano ma non faceva mai domande, si limitava a piccoli gesti di cortesia giusto per far sapere agli altri che lei c'era, in qualche modo, anche per coloro che con lei non avevano confidenza.

Volevo chiederti una cosa... il professor Lumacorno mi ha invitata a una delle sue bizzarre cene, credo per via della carriera politica di uno dei miei zii...visto che tu ci vai abitualmente mi chiedevo se potessimo andarci assieme, sarebbe incredibilmente rassicurante farmi accompagnare da qualcuno che conosco”

Non lo so, non credo che andrò questa settimana.

Certo Tansy, ti accompagno volentieri, anche a me fa piacere andarci con qualcuno che conosco... ma non avere aspettative, sono davvero noiose”

E appena la ragazza iniziò a ridere Regulus Black non poté fare a meno di pensare a quanto musicale quella risate suonasse, si lasciò trascinare anche lui da quella sana leggerezza che lo pervadeva ogni volta che la giovane gli rivolgeva la parola, smisero solo quando Barty tornò a sedersi con loro e sebbene fosse ripiombato il silenzio Regulus non poteva negare che negli occhi della ragazza fosse cambiato qualcosa.


***


Tra cura delle creature magiche, antiche rune, trasfigurazione e pozioni la giornata era trascorsa davvero velocemente, certo diventava complicato seguire lo scorrere del tempo quando in contemporanea bisognava anche seguire e memorizzare una lezione Pozioni, ma per qualche strano motivo da quando aveva iniziato a prendere ripetizioni da Lily Evans e di conseguenza aveva smesso di far esplodere calderoni e sciogliere banchi la sua vita nell'aula del professor Lumacorno era sensibilmente migliorata, assieme ovviamente alla vita di tutte le altre persone che le stavano accanto durante le ore di quella lezione.

L'unico che quel giorno non si era goduto i suoi stupefacenti successi in pozioni era anche l'unico con cui Ryesen non vedeva l'ora di decantare per una volta le proprie lodi, con la partita di Quidditch tra Corvonero e Serpeverde alle porte Regulus e il resto della squadra, con l'assoluta approvazione del professor Lumacorno, salavano la maggior parte delle ore da dedicare a pozioni per dedicarsi agli allenamenti, e non si trattava solo di quello, da qualche settimana a quella parte Barty e Tansy tendevano a passare molto più tempo con loro due di quanto non avessero fatto negli anni precedenti e per qualche motivo Regulus sembrava quasi appagato da quel cambio di frequentazioni.

Era quasi arrivata al campo da Quidditch per assistere almeno alla fine dell'allenamento quando vide arrivarle incontro Evan accompagnato da Avery, Mulciber e Davies già freschi di spogliatoio...l'allenamento doveva essere appena finito.

Zolfo! Cosa ci fai qui? Credevo dovessi fare da babysitter ad alcuni Occamy appena arrivati ricordavo male?”
I tre assieme all'amico accennarono a una leggera risata che non si azzardavano a liberare del tutto per evitare di essere affatturati sul posto, l'incidente con gli Occamy stava già facendo il giro della scuola e lei aveva già pagato le conseguenze dell'aver ignorato il termine aggiustospaziosi in riferimento alle creature in questione per cui quando lanciò un'occhiata risentita agli studenti più grandi questi chetarono la risata limitandosi ad osservarla con una strana traccia di apprensione nello sguardo, sapevano bene che una come Ryesen MacFusty non sarebbe mai morta schiacciata da un Occamy ma sapevano anche che si era presa un bello spavento e che se non era finita subito in infermeria con qualche costola incrinata era esclusivamente grazie alla presenza di spirito del professor Kettleburn, il quale aveva dimostrato di essere molto più competente di quanto tutti i presenti avrebbero scommesso.

Cercavo Regulus, lo avete visto? Devo parlargli”

Avery le fece un breve cenno col braccio indicandole la zona degli spogliatoi accanto ai quali la ragazza riuscì a distinguere un ragazzo in divisa verde-argento che si allontanava massaggiandosi una spalla.

Si è fatto male?”
“Ha provato a prendere un boccino e ha fatto una roba stranissima con la scopa, la spalla potrebbe essere slogata, portalo in infermeria”

La ragazza sorrise al compagno, stranamente gentile quel giorno e si avviò lasciandosi alle spalle il resto dei giocatori udendo distintamente nuove risate provenire dalla loro direzione.

Non ci fece troppo caso perché più le risate si allontanavano più il volto di Regulus contratto per nascondere l'evidente dolore, si faceva vicino, distendendosi in uno strano sorriso ammiccante appena riconobbe la chioma rossa e foltissima dell'amica.

Ti sei persa un allenamento coi fiocchi MacFusty, sono stato spettacolare!”

Sarà spettacolare se con una spalla in quelle condizioni i Corvonero non vi stracceranno nei primi quaranta minuti della partita”

il sorriso scomparve lasciando posto a tutta l'irritazione di cui un essere umano poteva essere custode, era da diverso tempo che ogni volta che dalle sue labbra usciva la parola Corvonero l'umore dell'amico cambiava improvvisamente eppure nonostante le continue indagini da parte della ragazza, Regulus continuava a rifiutare di aprirsi, così come si era rifiutato di aprirsi per Sirius, sembrava deciso a covare da solo qualsiasi malsano sentimento gli stesse logorando l'anima.

Immagino che Dylan giocherà per la sua squadra alla prossima partita” Ryesen iniziò ad osservarlofacendo sfoggiò della più perplessa delle sue espressioni, alzando il sopraciglio sinistro in un modo davvero ridicolo, così ridicolo che per un momento Regulus si dimenticò anche il perché dell'atteggiamento che aveva deciso di mettere su con lei.

Immagino di sì...insomma non vedo perché non dovrebbe visto che non è lui quello con la spalla slogata”

i successivi secondi trascorsero in religioso silenzio, la Serpeverde poteva quasi percepire il vibrare cadenzato delle labbra del ragazzo, lui desiderava disperatamente dire qualcosa, eppure ciò che desiderava dire non rispecchiava quasi mai ciò che di dire aveva bisogno, e lei lo osservava, lo osservava e stava in silenzio pregando che prima o poi anche lui sentisse il bisogno di sfogarsi, così come lei aveva bisogno che si sfogasse.

Tansy mi ha invitato alla cena del Lumaclub...ho detto che l'avrei accompagnata”

Oh...bene...mi fa piacere”

Di nuovo silenzio, la cruda verità era che nessuno dei due sapeva esattamente cosa dire, quell'anno il loro legame era stato stranamente superficiale e la cosa, e Ryesen lo sapeva bene, dipendeva esclusivamente dall'incapacità di Regulus di esprimersi per le cose veramente importanti e dalla sua incapacità di costringerlo a farlo, il sole stava tramontando segno evidente che presto sarebbe scattato il coprifuoco eppure nessuno dei due accennava ad accelerare il passo.

Oggi sono quasi stata schiacciata da un Occamy”
“Sì... ho sentito... succede questo a seguire dei corsi con i Corvonero”
“Reg!”

Cosa?”

Regulus si trovò gli occhi blu dell'amica di fronte furiosi e terrorizzati allo stesso tempo, gli occhi di Ryesen erano diversi da quelli di Tansy, erano blu ma non il blu del cielo, quel cielo da cui lui si faceva coccolare ogni volta che giocava a Quidditch e che lo completava, erano blu come il mare che circondava le sue isole, scuri in un modo terrificante che lo faceva affogare ogni volta che se li trovava davanti.

Devi dirmi cosa sta succedendo, devi dirmi cosa c'è che non va... devi-”

Io non devo fare niente MacFusty, cosa vuoi che ti dica?”

Non saprei...puoi dirmi perché mi hai evitata per tutta l'estate e puoi dirmi perché continui a tagliarmi fuori dalla tua vita in questo modo”

Io che taglio te fuori dalla mia vita? Non passi quasi mai il tuo tempo con gli altri Serpeverde, sei sempre di corsa, beato chi ti vede! Ora che ci penso mi stupisce quasi che tu sia qui ade-”

la mano della ragazza incontrò la sua guancia in un modo tutt'altro che delicato facendolo sussultare e indietraggiare, interrompendo quel flusso di parole delle quali il serpeverde si era già pentito.

Io che taglio fuori te? Io ho aspettato, tutta l'estate, dopo che hai ingorato le mie lettere, ignorato la mia richiesta di incontrarci e ignorato la mia preoccupazione nei tuoi confronti che mi logora ogni volta che ti vedo incrociare lo sguardo di tuo fratello...non sei stanco Reg? Non sei stanco di tenerti tutto dentro?”

Ryesen non riuscì a controllare la sua voce spezzata dal pianto, tutta la frustrazione accumulata nell'attesa stava finalmente venendo fuori, in quello ch era sfortunamante il momento sbagliato.

Io ti ho dato il tutto il tempo di cui avevi bisogno, ma non era abbastanza evidentemente, e forse Regulus Black, se dopo anni di amicizia tu credi di non poterti confidare con me allora forse dovresti rivedere la concezione che hai di amicizia e a questo punto anche quella che hai di famiglia”

Tu non hai alcun diritto di venire a dirmi come dovrei sentirmi e cosa dovrei provare”

E non lo sto facendo, ti sto implorando di aprirti con me Reg...tu devi aprirti con qualcuno, tutti hanno bisogno di aprirsi con qualcuno”

MA IO NON SONO TUTTI!”

Il ragazzo ritrasse le sue mani mentre venivano cercate dalla pelle morbida della sua amica, e in quel momento in cui la sua rabbia e la sua tristezza e la sua frustrazione si mischiavano assieme Regulus non seppe dire se Ryesen gli avesse teso la mano per aiutarlo o al contrario perché era lei quella che sentiva disperatamente il bisogno di essere aiutata.

Io non sono tutti, io Regulus Black, sono l'unico figlio che rimane ai miei genitori e non mi posso permettere di comportarmi come tutti! Cosa vuoi che ti dica? Che sono triste e disperato e arrabbiato? Che l'idea che mio fratello non varcherà più la soglia di casa mia mi spezza...in due...che mi sento soffocare e che non posso chiedere aiuto? Vuoi che ti dica questo Ryesen? Tutti lo farebbero probabilmente...ma io non sono tutti, lasciami in pace”

si passò la manica della divisa sul volto umido, maledicendo la scozzese per averlo costretto a quella presa di coscienza che fino a quel momento gli aveva permesso di andare avanti a testa alta e di autoconvincersi che tutto era normale, che lui stava bene e che non aveva bisogno di quelle lacrime che gli solcavano le guance e che non poteva permettersi di far vedere ad anima viva.

Si incamminò da solo verso il castello troppo preso dalla sua rabbia per accorgersi che nel frattempo Ryesen si era voltata e incamminata da sola verso la foresta proibita, decidendo di dargli alla fine tutto lo spazio di cui aveva bisogno.


***


La foresta proibita non era quel luogo terrificante che tutti credevano, era ovviamente proibita per palesi motivi ma era capace di metterti così in connessione con la natura e con la magia che creava in chi imparava a conoscerla un senso di completezza difficile da raggiungere praticando magia ordinaria e legale.

Quando gli studenti bisbigliavano sulle pratiche che Rosier e Piton e ad altri Serpeverde si erano messi a sperimentare c'erano due sole parole che accomunavano quei chiacchiericci: Magia Oscura.

E avrebbero avuto ragione, avrebbero avuto ragione che Amycus Carrow in qualità di prefetto di serpeverde sfruttava la sua autorizzazione a consultare parte della sezione proibita della biblioteca per fornire ai suoi compagni più giovani Grimori di incantesimi che li affascinavano molto più del dovuto, era dall'anno precedente che avevano iniziato con brevi incontri in aule vuote, spostandosi via via in luoghi meno identificabili man mano che le voci sulle loro attività si espandevano rischiando di arrivare ad orecchie indesiderate.

Quella era una notte come tante, stavano rientrando dopo aver cercato di apprendere alcune maledizioni nelle quali Piton sembrava sempre un passo avanti agli altri, Avery e Mulciber discutevano sulla necessità di trovare qualcuno su cui sperimentare le nuove nozioni apprese, un Nato Babbano qualsiasi magari, ed Evan continuava a chiedersi se davvero Severus, data la sua profonda amicizia con quella sporca mezzosangue della Evans, fosse certo di voler andare fino in fondo, perché sprecare un talento del genere sarebbe stato un vero spreco.

Nottatina tranquilla che ve ne pare?”

Antony siamo nella foresta proibita, la tranquillità qui non esiste”

Evan è vero che Reg ti ha chiesto di unirsi a noi?”

le parole di Mulciber gli pietrificarono la faccia ed Evan dovette sforzarsi con tutto se stesso per non congelare lì sul posto anche il resto del suo corpo, non poteva lasciar trasparire nulla, l'affetto non era di certo tra le qualità che il Signore Oscuro cercava nei suoi adepti, eppure se Mulciber e Avery non sembravano prestare troppa attenzione a quello che faceva o a che aspetto avesse la sua faccia Severus non si perdeva neanche un movimento di quel suo corpo che aveva intenzione di tradirlo, ma non parlava e non si esprimeva, ed Evan non seppe se temere il silenzio del coetaneo o se infischiarsene e andare dritto per la sua strada.

Sì e gli ho detto di no”
“Perché mai? Ora che suo fratello ha finalemtne rivelato definitivamente la sua natura di babbanofilo e traditore del sangue è vitale per Reg frequentare le persone giuste”
“Certo Avery coinvolgiamolo adesso che è solo un moccioso curioso che vuole dimostrare al fratello di essere meglio di lui, così quando arriverà per lui il momento di prendere il Marchio magari si tira indietro e noi ci facciamo quattro risate col Signore Oscuro prima di essere spezzati in due per aver insultato il sangue di Slazar... Regulus non è pronto”

E Salazar sapeva che Evan pregava la notte affinché pronto lui non lo diventasse mai, sembrava che le sue parole avessero terrorizzato abbastanza i due amici che avevano iniziato a camminargli davanti e a parlare tra di loro allontanandosi tra gli alberi, quando le loro figure si fecero sempre più piccole Piton smise di fare finta di niente e ruppe quel silenzio al quale Evan aveva iniziato ad abituarsi.

Sei uno stupido se pensi che i tuoi tentativi riusciranno a tenerlo lontano Rosier”
“Sei tu lo stupido se pensi che io voglia tenerlo lontano e non preparare Severus... parlando di preparazione, tu sei sicuro di volere andare fino infondo? Come vanno le cose con la tua Nata Babbana?”
Non c'era niente di saggio nel tirare Lily Evans dentro a una conversazione con Severus Piton, specialmente in quel periodo a meno che ovviamente lo scopo non vosse farsi trovare spellato vivo da qualche maledizione nei corridoi della scuola, eppure la risposta che si aspettava di Piton non arrivò mai, il compagno si limitò a rivolgergli un sorriso derisorio e triste forse, come a volerlo compatire .

Spero davvero che tu sappia quello che fai Rosier... sarebbe un peccato se ti facessi ammazzare”

Evan stava per ribattere quando entrambi furono attirati da un singhizzio sommesso e quasi impercettibile, si guardarono entrambi preoccupati, se qualcuno li aveva visti o sentiti erano fregati, finiti e fritti, per non dire espulsi, Rosier colse l'occasione e fece cenno al compagno di andare senza di lui, almeno in quel modo non avrebbe avuto a che fare con gli occhi di Piton che raschiavano la superficie della sua coscienza per capire cosa avesse in mente.

Si avventurò da solo di nuovo all'interno della foresta proibita chiedendosi che, a parte loro quattro, fosse tanto imbecille da avventurarsi da solo in quel luogo senza luce solare, senza professori e con un coprifuoco da rispettare.

Più camminava e più capiva di avvicinarsi al luogo in cui normalmente si tenevano le lezioni di cura delle creature magiche e per un momento gli si fermò il cuore vedendo la chioma rossa della sua amica inginocchiata sul terreno mentre sistemava i giacigli degli Occamy che erano arrivati a scuola la settimana precedente col volto rigato dalle lacrime, si prese un momento per osservarla così, in quelle condizioni abbastanza per far promettere a se stesso di spedire al San Mungo chiunque si fosse azzardato a ridurla in quelle condizioni.

Pezzettino di Zolfo! Non dovresti essere a letto da un po' anziché tormentare la fauna magica nel bel mezzo della notte?”

Ryesen lo osservò confusa per diversi secondi e mentre riponeva l'occamy nel suo nido faceva vagare la mente verso tutte le possibili ragioni che avevano condotto Evan Rosier quella notte lì nella foresta, tutte ragioni includevano Avery, Mulciber e Piton ed escludevano qualsiasi buona intenzione, eppure Evan la guardava con dolcezza divertita così familiare che si concesse di lasciar perdere la sua coscienza come faceva ormai da più di un anno, asciugandosi le lacrime e invitando l'amico a sedersi accanto a lei.

Vuoi dirmi cosa è successo?”

Regulus... abbiamo litigato credo... non ne sono sicura neanche io, l'unica cosa certa qui è che lui è un idiota”

è stato lui a farti piangere?”
Ryesen lo congelò subito con la più indignata delle espressioni, purtroppo arricciando il naso nel tentativo di essere credibile iniziò a starnutire in maniera davvero ridicola, rendendo il tutto molto meno minaccioso di quanto avrebbe voluto.

Non è stato Reg a farmi piangere, piango perché sono una cretina che si sfoga con le lacrime”
“Oh menomale perché spedirci lui al San Mungo mi avrebbe davvero spezzato il cuore!”

I due iniziarono a ridere assieme, dimenticandosi le oscure ragioni che per motivi diversi li avevano condotti in quella parte così pericolosa dei territori della loro scuola.

Evan?”
“Dimmi pezzettino di Zolfo”
“Reg...è uno di voi adesso?”
il ragazzo le cinse le spalle con un braccio mentre con la mano iniziò ad accarezzarle i capelli in un modo che le ricordava tantissimo le coccole che le riservava Ross, sfuggente quasi quanto il suo migliore amico in quel periodo.

No pezzettino di Zolfo”

Fu il breve sorriso di Ryesen, appoggiata fiduciosamente contro la sua spalla, che convinsero Evan che per ora lasciar perdere Avery e Mulciber riguardo a Regulus era sicuramente la cosa migliore da fare, e mentre consolava la sua amica che a poco a poco si calmò definitivamente non si accorse degli occhi dell'enorme cane nero che osservava entrambi accucciato dietro agli alberi.
























   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Adhafera