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Autore: Fonissa    30/06/2018    2 recensioni
{Questa Fanfiction partecipa all'iniziativa "Artist Meet Artist" a cura di Fanwriter.it}
[OttavianoxRachel] [AU|Highschool] [Accenni: Percabeth, Jasper, Frazel, Solangelo, Tratie, ClarissexChris, Charlena, Thaluke, Caleo]
Tutta la scuola sa che ci sono due gruppi che si disprezzano. Il primo è formato dai classici amici che amano ridere e scherzare, il secondo da quelli che per un motivo o per un altro non sono simpatici agli altri.
Nel primo c'è Rachel, nel secondo c'è Ottaviano.
Ma per uno strano scherzo del destino, si ritroveranno a dover passare del tempo insieme.
Dal testo:
Il professore iniziò ad annunciare le coppie che avrebbero collaborato.
“Ottaviano e Rachel” disse all’improvviso.
Il ragazzo per poco non si strozzò con la sua stessa saliva. Poteva andargli bene chiunque, ma non proprio una di loro.
Del canto suo, di certo Rachel non stava gioendo. Tra tutti i ragazzi di quel gruppo, lui era quello che sopportava di meno.
Non sapevano che quello era solo l’inizio.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Octavian, Quasi tutti, Rachel Elizabeth Dare
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Erano ormai dieci minuti che Ottaviano aspettava lì, in quel parco, con un peso nel petto che sembrava bloccargli il respiro. Aveva iniziato a camminare avanti e indietro per scaricare l'ansia, ma poi erano iniziati i dolori alla gamba, ed era stato costretto a sedersi su una panchina. Dopo circa due settimane, aveva finalmente tolto il gesso e tutte le bende, ma nonostante le terapie, i medici gli avevano detto che la sua gamba non avrebbe mai ripreso a funzionare come prima. Non poteva più correre o giocare a basket con gli amici, oltre il fatto che ogni tanto gli sembrava di non sentirla nemmeno.
Quando vide anche tutti e quattro i fratelli Castellan arrivare, gli ultimi che mancavano all'appello, iniziò ad agitarsi. Prese il cellulare, cercando di non farsi vedere mentre mandava un messaggio a Rachel.

Da:Ottaviano
A: Rachel
Noi qui ci siamo tutti, voi dove siete?

Da:Rachel
A: Ottaviano
Siamo quasi li, aspetta due minuti.

"Allora Ottaviano, cosa devi dirci?" chiese Luke, sperando che l'amico finalmente gli rivelasse qualcosa. Ottaviano guardò il cellulare, per poi rimetterlo in tasca-

"Ve lo dirò tra due minuti."
 

Rachel ci aveva messo ore a convincere tutti ad andare il quel parco. Non era un loro luogo solito, anzi, era uno dei posti dell'altro gruppo, in più non vedevano nessun motivo per spendere il loro sabato sera lì. Aveva dovuto insistere, dire che c'era qualcosa proprio in quel parco che dovevano vedere, e che era sicura che l'altro gruppo non ci fosse. Il dover dire così tante bugie la stava logorando. L'unica cosa che la mandava avanti era il pensiero che da lì a poco sarebbe finito tutto, nel bene o nel male. 

Rachel guidava il gruppo verso la fontana al centro del parco. Credeva che avrebbe avuto paura, invece più si avvicinava e più le sue gambe andavano veloci. Quando lo vide da lontano, iniziò a correre.

"Eccomi!" esclamò, e Ottaviano si girò verso di lei. Appena la vide tutte le sue preoccupazioni si dissolsero, ed aprì le braccia pronto ad accoglierla. Avevano entrambi preparato un discorso, lo avevano ripetuto più volte, volevano andarci con calma, ma tutto ciò era sfumato non appena si erano visti. Così per la prima volta, si baciarono sotto gli occhi stupiti di tutti i loro amici, che guardavano la scena a bocca aperta senza riuscire a fiatare. E non gli importava di niente. In quel momento non stavano pensando alla reazione degli altri, a come avrebbero affrontato la facendo, niente di ciò. Erano solo loro due, che dopo mesi, erano finalmente liberi. Quando si staccarono, Ottaviano avvolse Rachel con le braccia, come a volerla tenere il più vicino possibile, guardando tutti con aria di sfida. Ed era effettivamente quello che voleva fare: avrebbe affrontato chiunque si fosse messo contro di lui... contro di loro.

Ovviamente, mentre nell'aria c'era ancora tensione e sconvolgimento, le prime a farsi avanti furono Silena e Drew. Entrambe sorrisero ai due, poi si lanciarono in un abbraccio stretto a Rachel. Si misero a fianco a lei, Silena che le accarezzava la schiena come a incoraggiarla, e Drew che con le braccia incrociate aveva lo stesso sguardo di Ottaviano.

"Cosa significa tutto ciò?" sbottò Zoe, con i pugni stretti. Si era stancata di quella patetica scena, voleva spiegazioni.

"Non è ovvio? Io e Rachel stiamo insieme." rispose Ottaviano freddo.

"Rachel... è davvero così?" chiese Percy, dall'altra parte. Rachel per un secondo abbassò lo sguardo, ma poi guardò l'altro dritto negli occhi.

"Si, è davvero così." 

Dopo qualche altro secondo di silenzio, si sentì solo una voce e un rumore di passi.

"Adesso si capiscono molte cose." stava dicendo Piper, avvicinandosi alle due sorelle. Le strinse, per poi poggiare una mano sulla spalla di Rachel e sorriderle. Era quella l'occasione giusta per riappacificarsi con Drew e Silena, lo sentiva. 

"Da quanto tempo va avanti questa storia?" chiese Clarisse. Ma nonostante il suo solito tono rude, più che furiosa sembrava curiosa. Ovviamente, nessuno poteva aver capito gli sguardi silenziosi che si era scambiata con Frank. Quei giorni tra i due figli di Ares erano stati strani, ma belli. Avevano parlato molto, forse per ore, e avevano entrambi scoperto che forse non avrebbero dovuto giudicare subito. Il fatto che Ares avesse deciso di riconoscere Frank come figlio, era una delle migliori cose successe nelle loro vite.

"Da fine settembre..." confessò Ottaviano arrossendo leggermente.

"Che corrisponde a quando sono iniziate tutte le stranezze in effetti..." mentre Clarisse parlava, si stava avvicinando a loro, sotto l'espressione sconvolta di tutti. Nessuno avrebbe mai immaginato che Clarisse fosse d'accordo, che li sopportasse, ma quando videro Frank fare la stessa cosa, iniziarono a capire. Certo, avrebbero dovuto pensarci quando i due si erano abbracciati in ospedale, ma quello era un momento di profonda crisi. 

Frank e Clarisse si sorrisero, poi si misero al fianco dei due fidanzati. Poco dopo, anche Hazel si aggiunse, aggrappandosi al braccio di Frank. 

Rachel per poco non pianse. Certo, si aspettava il sostegno di Drew e Piper, ma non di certo degli altri. Stava iniziando a pensare che le sarebbe anche andato bene così, che era felice, quando Will si fece avanti. 

"Rachel, quella sera, quando sei venuta a dormire da me... era preoccupata, se non peggio. Ha i detto che non potevi dirmi nulla, ma che presto lo avresti fatto. Era questo ciò di cui stavi parlando?" 

Ottaviano guardò Rachel confuso. Non le aveva mai raccontato di ciò. Rachel deglutì a vuoto, facendosi più vicina al fidanzato.

"Fu la notte dell'incidente. Si, è di questo che stavo parlando."

A quel punto Will si mosse, con Nico al seguito. 

"Stavi così male quella sera, e io non ho notato nulla."

"Non è colpa tua. Se avessi detto tutto più presto, molte cose non sarebbero successe."

Will scosse la testa, abbozzando un sorriso.

"Probabilmente, nessuno di noi sarebbe stato pronto se tu lo avessi detto prima."

"Anche se adesso non tutti lo sono." fu l'unica cosa che aggiunse Nico, per poi mettersi al fianco di Hazel. Solo allora Rachel notò che entrambi stavano guardando Bianca, che fissava il tutto con rabbia. Lei non si sarebbe mai mossa, Hazel e Nico lo sapevano, e avevano comunque deciso di lasciarla lì. Rachel si sentiva in colpa per questo, non voleva altri litri tra fratelli, ma non poteva farci nulla.

In quel momento, Silena sbuffò esasperata.

"Charlie, ti muovi o no"? disse al ragazzo. Questo si tinse di rosso dall'imbarazzo, poi si avvicinò a loro, sorridendo a Ottaviano. 

Alla fine, successe. Thalia e Luke iniziarono ad avanzare insieme, fissando Rachel e Ottaviano.

"Beh... -iniziò Thalia- effettivamente, siete una bella coppia." disse alla fine. 

"Mi dispiace ammetterlo, ma sono d'accordo." aggiunse Luke. Quello fu il punto di non ritorno.

"Thalia! Come puoi dirlo?! Proprio tu, che dovresti saperlo.." iniziò Jason, rivolgendo uno sguardo glaciale alla sorella come non aveva mai fatto.

"Rachel non è me, e Ottaviano... non è Luke. Se vogliono stare insieme, che ci stiano."

In quella confusione, nessuno si accorse di Luke che si avvicinava all'orecchio di Ottaviano, sussurrandogli:

"Non siete l'unica coppia nascosta tra i due gruppi." 

Ottaviano lo guardò a occhi sbarrati.

"Ma come..."

"Te lo spiego dopo."

"Perché la colpa dovrebbe essere dal nostro lato?! -urlò Calypso- nemmeno noi vogliamo Rachel al fianco di Ottaviano."

Clarisse si morse il labbro, guardando verso Chris. Lui, per risposta, distolse lo sguardo. Frank non potette far altro che abbracciarla, cercando in qualche modo di consolarla. Clarisse nascose il viso sulla spalla del fratello, così che nessuno notò le sue lacrime.

"Io decido con chi stare! -esclamò Ottaviano- siete i mie amici, vi voglio bene, ma non avete diritto di avere certe decisioni sulla mia vita. E se non accettate il fatto che io sia innamorato di Rachel, la nostra amicizia può finire qui."

"Non puoi essere serio..." disse Katie con le lacrime agli occhi. Travis le appoggiò le mani sulle spalle.

"No, a quanto pare è serissimo."

"Rachel, ragiona." disse Annabeth.

"Lascia perdere tutta questa storia, e torna da noi." aggiunse Percy. Al suo fianco, Reyna annuiva severa.

"Da voi non me lo sarei aspettato -rispose la rossa- nonostante tutto quello che abbiamo passato insieme, nonostante la nostra amicizia, non riuscite ad accettare una cosa tanto normale come il fatto che mi sia innamorata. La verità poi, è che voi Ottaviano nemmeno lo conoscete."

"Rachel, basta così -la fermò Ottaviano- purtroppo, non possiamo obbligare nessuno."

Rachel annuì tristemente, lasciando un ultimo sguardo ai suoi amici. 

"Se è questo che volete, se davvero non vi importa più... andatevene." 

Ci volle qualche secondo, ma alla fine si voltarono e uscirono fuori da quel parco. Beckendorf tenne lo sguardo fisso su di Leo, mentre questo usciva senza nemmeno rivolgergli un'occhiata. Erano di nuovo punto e d'accapo. 

Poco dopo, anche l'altro gruppo se ne andò, senza nemmeno aspettare le ultime parole di Ottaviano. 

Rachel si guardò intorno, gli occhi umani. Lei, Ottaviano, Silena, Drew, Piper, Beckendorf, Frank, Clarisse, Hazel, Nico, Will, Thalia e Luke. A quanto pare si era formato un nuovo gruppo, il terzo.

Nessuno la biasimò quando scoppiò a piangere tra le braccia di Ottaviano.

 

ANGOLO AUTRICE

Forse questo capitolo è più corto degli altri, ma fidatevi che ci è voluta tanta fatica. Spero di essere riuscita a scriverlo al meglio, visto la sua importanza, ma ancora non ne sono sicura. Spero che a voi piaccia comunque. 

  
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