Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Summer11    01/07/2018    2 recensioni
Brittany: BASTA!! Oliver, se te ne vai adesso non tornare mai più!
Oliver: Mi dispiace Britt, io ti amo, ma non sono pronto per questa cosa. E' troppo grande!
-Brittany riprese a piangere mentre Oliver si voltava per andare via. Alex non si trattenne e urlò.-
Alex: NON TORNARE MAI PIU', CHIARO?
Oliver: Stanne certo!
-Quella fu l'ultima risposta di Oliver, che, voltava l’angolo, anche lui con le lacrime che gli scendevano sul viso. Probabilmente non l’avrebbe più dimenticata, pensò.-
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Unconventional Family
Capitolo 70
-Halloween.-



-Quella stessa sera, dopo che Lily e Daniel furono tornati a casa propria con i loro bambini, Dylan si mise il giubbotto per uscire, quando Brittany lo fermò.-

Brittany: Esci?

-Suo figlio la guardò e sospirando si avvicinò a lei, sedendosi sul divano.-

Dylan: Mamma, mi dispiace per prima. Non avrei dovuto risponderti in quel modo così maleducato. Soprattutto in presenza dei bambini. Scusami, non succederà più!

-Brittany lo guardò.-

Brittany: Che ti è preso?
Dylan: Ho dei problemi con un mio compagno di squadra. Ma grazie alla chiacchierata con papà, so cosa fare ora!
Brittany: Sono contenta che sia riuscito a tirarti su il morale
Dylan: Come sempre!

-Brittany sorrise.-

Brittany: Già, come sempre!

-Dylan ricambiò il sorriso e si alzò, di nuovo pronto a uscire, quando poi si voltò ancora per guardare sua madre.-

Dylan: Mamma, non pensare che io ammiri solo papà. Sei una donna straordinaria e noi siamo fortunati ad averti come madre e moglie. Grazie per tutto quello che hai fatto per la nostra famiglia!

-Le disse il ragazzo prima di schioccarle un bacio sulla guancia e voltarsi, mentre Brittany realizzava che Oliver aveva davvero parlato con Dylan e gli aveva raccontato della loro storia. La donna sorrise apprezzando e godendosi ogni parola di suo figlio. Lo vide aprire la porta e parlò ancora.-

Brittany: Non eri nervoso per colpa di un tuo compagno di squadra, non è così? Lo eri per colpa di una ragazza!

-Dylan sorrise.-

Dylan: Ora devo proprio andare!
Brittany: Prima o poi verrò a sapere chi è la tua fidanzata
Dylan: Sarà molto difficile, perché io non ne ho una!

-Disse Dylan ridendo. Non doveva nemmeno mentire dato che quella non era altro che la pura verità. Brittany scosse la testa.-

Brittany: Stai attento, tesoro. E testa sulle spalle!

-Dylan capì perfettamente il significato di quella frase e dove sua madre volesse andare a parare, così annuì.-

Dylan: Ci vediamo tra poco. Vado a ritirare il costume di Halloween!
Brittany: Pensavo non volessi andare alla festa...
Dylan: Ho cambiato idea. Non ha senso stare a casa
Brittany: E quando mai restare a casa per una serata! Ciò potrebbe scatenare il putiferio!
Dylan: Stanotte resto a casa. Tornerò tra poco, potrò aiutarvi con le decorazioni per Halloween e ci potremmo preparare a domani guardando un bel film horror e mangiando schifezze!

-Brittany sorrise eccitata.-

Brittany: Il mio genere di serata preferito!

-Dylan rise.-

Dylan: Posso prendere la tua macchina?

-Brittany annuì.-

Brittany: Le chiavi sono sul mobiletto all’entrat…
Dylan: Lo so, le ho già prese!

-Brittany scosse la testa senza speranza.-

Brittany: Vai, sparisci! Ci vediamo dopo!
Dylan: A più tardi!

-Il ragazzo uscì chiudendo la porta dietro sé.

Quella serata la passarono proprio in quel modo e tutti si erano goduti quei momenti speciali in famiglia che iniziavano a scarseggiare da quando i ragazzi erano cresciuti.

Il pomeriggio seguente, Lily andò a prendere Dylan, Jasmine e Drew a scuola riportando tutti a casa. Jasmine non riusciva davvero a zittirsi mentre parlava della sua giornata.-

Jasmine: ...e poi sapete che è successo? Le maestre hanno sorpreso Ian quasi a mangiare la colla. Ma perché mangiare la colla, mamma? Solo l’odore mi disgusta!

-Lily e Dylan risero sotto i baffi sentendo Jasmine. Lily rispose.-

Lily: Non lo so, amore. Magari la consistenza della colla lo ha attratto, anche se la colla non si mangia!
Jasmine: No, infatti! Oh e Cody è rimasto incollato al suo lavoretto. Non riuscivano a staccargli le dita dal secchiellino di Halloween! Meno male che non è più il mio fidanzato!

-Lily la guardò dallo specchietto retrovisore.-

Lily: Jazzy, per amore si supporta sempre l’altro!
Jasmine: Io non amo più Cody. Il mio cuore batte per Jasper. Ma mamma, tu lo hai visto alla giornata dello sport? Hai visto come corre veloce, come si arrampica alla corda e come fa gli ostacoli? Lui è perfetto! Oh, e stasera lo vedremo durante dolcetto o scherzetto! Lui sarà uno scheletro. Sono così emozionata!! Io e April saremo due piratesse super spaventose. Oh, mamma, stasera vedrai il secchiello di April, è il più bello di tutti!!
Lily: Amore, anche il tuo è molto bello. Devi essere fiera di ciò che hai fatto!
Jasmine: Sì, ma quello di April è molto più bello! Lei è bravissima in tutto!

-Dylan rise sussurrando a Lily.-

Dylan: E’ proprio innamorata di questa April
Lily: E’ la sua supereroina! Tutto quello che fa April è fantastico!

-Dylan rise e si voltò verso Jasmine.-

Dylan: Jazzy, se tu dovessi scegliere solo una persona con cui stare tutta la vita, tu chi sceglieresti tra Jasper e April?

-Jasmine lo guardò corrugando la fronte.-

Jasmine: April, naturalmente!

-Lily rise.-

Lily: Già, zio Dylan, ma che domande sono queste?!

-Jasmine guardò suo zio.-

Jasmine: E se tu dovessi scegliere tra zio Sam e zia Emy?

-Dylan sospirò.-

Dylan: Non ho una risposta a questa domanda!
Jasmine: Ma devi scegliere!
Dylan: Vedi, zio Sam è il mio migliore amico da sempre, è come se fosse mio fratello. E zia Emy… Beh, zia Emy…

-Solo in quel momento, Dylan si rese conto che non avrebbe potuto vivere senza Emily, senza la sua presenza e senza avere a che fare con la sua personalità. Probabilmente lui l’aveva sempre data per scontata. Lily capì quanto suo fratello fosse in difficoltà così cercò di distrarre i bambini.-

Lily: Oh, non vedo l’ora che arrivino tutti a casa nostra! Voglio proprio vedere da cosa si è voluto mascherare Aiden quest’anno!

-Jasmine la guardò eccitata.-

Jasmine: Credi che diddi Becky gli abbia dato il permesso di farsi un vero tatuaggio da duro?
Lily: Credo proprio di no, amore!

-Tutti risero e Dylan fu molto grato a sua sorella per averlo tirato fuori da quella situazione.

Il primo pomeriggio volò tra trucchi, costumi, chiacchiere e risate. Proprio mentre Lily finiva di truccare Dylan che era irriconoscibile, e Daniel varcava la soglia della porta, sentirono il piccolo Drew scoppiare a piangere per vederlo qualche secondo più tardi correre in salotto.-

Drew: MAMMAAAA. MAMMMAAAA!

-Sia Lily che Daniel corsero verso il bambino e sua madre lo strinse a sé.-

Lily: Tesoro, cosa è successo?
Drew: Puki mi ha graffiato! E’ stato cattivo!

-Lily sospirò.-

Lily: Fammi vedere, dove ti ha graffiato?
Drew: Quì, sul braccio!

-Drew le indicò la piccola ferita e Lily gli diede un bacino.-

Lily: Inizia ad andare meglio? Perché non andiamo a scegliere il cerottino? Vediamo se abbiamo ancora quelli di “Hercules”?
Drew: Sìì! E’ il mio cartone preferito! Voglio Pegaso, mamma!
Lily: Vediamo se ce ne sono rimasti. Cosa hai fatto a Puki per farti graffiare?

-Chiese Lily mentre i due sparivano in bagno. Daniel e Dylan si guardarono ridendo.-

Dylan: Le ali da pipistrello del suo costume non hanno aiutato tuo figlio a salvarsi dal dolce tocco di Puki!
Daniel: Quel gatto ci farà tutti fuori, te lo dico io!
Dylan: Non voglio pensare cosa gli abbia fatto Drew, però!
Daniel: Vero anche questo. Avrà provato a truccarlo per Halloween immagino!

-Dylan rise e proprio in quel momento il campanello suonò. Daniel fece entrare Jordan e Rebecca con i loro bambini, erano tutti vestiti da zombie e ormai, alle 17:30 iniziava a fare buio e anche Dylan doveva andare alla festa che sarebbe iniziata in mezz’ora. Il ragazzo salutò tutti quanti e uscì di casa, mentre Aiden mostrava a Jasmine, Drew e alla sua sorellina, tutte le sue mosse più spaventose. Il campanello suonò ancora e Lily andò ad aprire la porta. Vide una Victoria spazientita al telefono.-

Victoria: “D’accordo, arrivo. Dammi il tempo di sistemarmi. Ciao”

-Lily guardò la donna.-

Lily: Che succede?
Victoria: C’è un’emergenza in studio e hanno bisogno che io sostituisca un altro medico!

-Subito April si rattristò. Sapeva bene cosa voleva dire rinunciare alla sua mamma.-

April: Non oggi, mamma! E’ Halloween! L’ho aspettato per tanto tempo

-Victoria si inchinò all’altezza della sua bambina vestita da principessa pirata.-

Victoria: Mi dispiace, tesoro. Tante persone però hanno bisogno del mio aiuto perché stanno davvero male. Non rinuncerai ad Halloween. Torniamo a casa e potrai andare con papà e Brandon
April: Ma io volevo andare insieme a Jazzy!
Victoria: So che ci tenevi tanto, ma…

-Subito Lily la bloccò.-

Lily: Per me non è un problema portarla con noi. Anzi, non riuscirei mai a dire a Jazzy che April non può venire
Victoria: Lily, sei sicura che non sia un disturbo?
Lily: Tua figlia è un angelo. Sai che non disturba mai!

-Proprio in quel momento Jasmine corse da sua madre e appena vide April, l’abbracciò e Lily continuò a parlare con Victoria.-

Lily: L’unico problema è che poi ci fermeremo a casa dei miei genitori per cena
Victoria: Io finirò il mio turno alle 2:00. Posso dire a Frederick di passare a prendere Ap... Oh, no, non posso. Brandon andrà a dormire a casa di loro cugino e Frederick deve andare ad una cena di lavoro stasera. April sarebbe dovuta stare con me

-Victoria guardò sua figlia.-

Victoria: Tesoro, credo proprio che dovrai andare con papà e Brandon e poi dagli zii
April: Ma non è giusto!
Victoria: Lo so, tesoro!

-Subito Jasmine parlò.-

Jasmine: Mamma, perché non ospitiamo a dormire April??

-Victoria guardò la bambina.-

Victoria: Domani avete la scuola!

-Lily subito fermò Victoria.-

Lily: Se è solo quello il problema, non è nulla che non si possa risolvere. April può indossare una delle uniformi di Jasmine domani e poi le porto a scuola. Per me non è un problema! Piuttosto…

-Lily si inchinò accarezzando il visino di April.-

Lily: Tesoro, te la senti di dormire qua insieme a Jazzy??

-April scoppiò di gioia.-

April: Sìììì! Io ho dormito un sacco di volte dai miei zii, sono coraggiosa!

-Victoria scosse la testa.-

Victoria: Ci hai dormito solo due notti! Sembra che io e papà abbandoniamo sempre te e tuo fratello!

-Lily rise di gusto.-

Lily: Sembra che le bambine abbiano deciso!

-Victoria sorrise.-

Victoria: Ti devo un favore grande quanto una casa. Grazie!
Lily: Ma figurati. Sono certa che April sarà bravissima!

-Victoria guardò sua figlia e poi l’abbracciò.-

Victoria: Allora fai la brava. Ascolta sempre Lily e Daniel. Ci vediamo domani all’uscita di scuola! Per qualsiasi cosa, Lily ha il mio numero!

-April annuì e poi scoppiò di gioia insieme a Jasmine e corsero dentro casa. Lily sorrise.-

Lily: Allora ci vediamo domani e buon lavoro!
Victoria: Grazie!

-Victoria si voltò e Lily la fermò.-

Lily: Ricordi di avere del trucco da piratessa-zombie sul viso?

-Victoria sobbalzò per poi sorridere.-

Victoria: Grazie, me ne stavo dimenticando!

-Entrambe risero e Victoria andò via quando Lily tornò dentro casa. Rebecca si avvicinò a lei guardando April.-

Rebecca: E’ la sua fotocopia!
Lily: Già, fisicamente lo è. Ma caratterialmente non c’è nulla che la ricolleghi alla Victoria che conoscevamo quindici anni fa!

-In quel momento a interromperle fu Jasmine.-

Jasmine: Diddi Becky, è vero che Aiden farà dolcetto o scherzetto con i suoi amici?

-Rebecca la guardò.-

Rebecca: Sì tesoro, ma non lo perderò d’occhio nemmeno un secondo. Farà il nostro stesso giro e potremmo anche provare a far spaventare lui e i suoi amici dato che si sentono tanto grandi!

-Jasmine rise eccitata.-

Jasmine: Ci sto!! Sono sicura che la casa di nonno e nonna li farà spaventare a morte!!

-Tutte risero e una volta pronti uscirono per quella grande avventura addolcita da centinaia di caramelle.

Quella stessa sera, passò un’ora prima che Dylan trovasse il coraggio di presentarsi alla festa di Halloween della scuola. Aveva fatto avanti e indietro per quella strada almeno una trentina di volte, fin quando non si decise a scoprire la verità riguardo ai suoi sentimenti. Entrò nella palestra della scuola che era piena di persone travestite, gruppi, coppie e singoli. Tutti portavano costume e trucco e non sarebbe stato facile trovare Emily. Era altrettanto sicuro che nessuno lo avrebbe riconosciuto. Infatti passò accanto al tavolo delle bevande e sentì Jackson parlare con i suoi amici e Samuel proprio di lui.-

Jackson: Non so cosa dirti, Sam! So solo che ho provato a convincerlo in tutti i modi. La sua risposta è stata “No”. E’ proprio un coglione!
Samuel: Si sta comportando da vero coglione. Hai proprio ragione. Beh, immagino che lo vedremo domani pomeriggio all’allenamento. Spero per il suo bene che non lo salti, altrimenti lo sbatto in panchina da qui alla fine dell’anno!

-Dylan sospirò, pensando che Samuel fosse davvero incazzato con lui. Si versò della coca cola in un bicchiere e sentì Samuel salutare i suoi compagni.-

Samuel: Ragazzi, devo abbandonarvi. La mia fighissima fidanzata è arrivata. Per qualsiasi cosa, mi troverete fuori insieme a lei!

-Il ragazzo dai capelli biondi prese due bicchieri di punch, per poi raggiungere la sua fidanzata, proprio mentre Dylan trovava Emily tra la folla. Ovviamente lei era con Mark che continuava a fare il vampiro succhia sangue. Dylan continuava ad osservarli da lontano per qualche minuto, quando poi vide la ragazza respingere Mark arrabbiata e il ragazzo la spinse leggermente, allontanandosi da lei. Emily si accarezzò il collo, toccandosi quel succhiotto sicuramente troppo profondo. Dylan si guardò in uno degli specchi della palestra per avere la sicurezza che nessuno lo avrebbe riconosciuto. Il trucco, la maschera da soldato sugli occhi e il costume lo rendevano irriconoscibile. E forse, per fare ciò che si era preparato a fare, doveva essere irriconoscibile pure a sé stesso dato che avrebbe messo tutte le sue paure e preoccupazioni a nudo. Sarebbe diventato fragile, ecco perché non voleva essere notato. Vide Emily da sola e si disse che quello fosse il momento giusto. Subito si avvicinò a lei, la quale sorrise pensando fosse qualcun altro.-

Emily: Jackson, sparisci. Non ballo con te e non mi fai paura. Il tuo vestito, come quelli di tutta la squadra, sono scadenti. Tutto questo perché non avete chiesto il mio aiuto!

-Disse lei ridendo e spingendolo leggermente. Dylan si avvicinò di più in silenzio e le accarezzò dolcemente il collo, proprio dove si era formato quel violaceo succhiotto. Emily si gelò a quel tocco che sembrava essere inconfondibile. Era confusa perché Dylan non poteva essere lì. Lei lo guardò.-

Emily: Jackson, sei tu, vero? Puoi toglierti la maschera? Mi stai facendo paura ade…

-La ragazza non fece in tempo a finire la frase che Dylan l’avvicinò a sé e dopo averle sfiorato le labbra, come per ripensarci un momento, decise di farsi coraggio e la baciò. Fu un dolce e morbido bacio e in quel momento, proprio mentre le loro lingue si cercavano, Emily capiva chi la stesse stringendo. La morbidezza di quelle labbra, il loro sapore, quel modo di fare e quel profumo, l’avevano già inondata precedentemente. Non ebbe più alcun dubbio, ma si godette quel momento che probabilmente non sarebbe più tornato. Quel bacio diventava sempre più passionale e Dylan la desiderava, eccome se la desiderava. Avrebbe voluto baciarla per il resto della sua vita e si disse che se quella fosse stata l’ultima cosa che avrebbe fatto, sarebbe morto totalmente in pace e felice. Non c’erano più dubbi ormai, non riusciva più a controllare i suoi sentimenti mentre continuava a baciarla. La voleva tutta per sé e a quel pensiero, l’immagine di Mark a letto con lei gli balenò nella mente. Provò a distrarsi ma non riuscì a scacciare quel pensiero, si staccò da Emily bruscamente mentre la rabbia ribolliva in lui. Non riuscì a pensare lucidamente e lasciando lì la ragazza senza uno straccio di spiegazione, si avviò verso l’uscita furibondo. Niente lo avrebbe ostacolato, era cieco di rabbia. Uscì dall’uscita di emergenza e vide Samuel e Sarah tenersi per mano e chiacchierare sotto la luce delle stelle. Dylan corse verso Samuel, si tolse la maschera, buttandola a terra e lo spinse con forza, allontanandolo da Sarah.-

Dylan: COME CAZZO HAI POTUTO PERMETTERLO, EH? COME? HAI PERMESSO CHE LA TOCCASSE, BRUTTO STRONZO!

-Subito Samuel lo riconobbe sentendo quella voce. Fece a Sarah il cenno di tornare dentro e la ragazza obbedì all’istante. Oh sì, anche il ragazzo dai capelli biondi era pronto a scoppiare. Aspettava di dirgliene quattro da più di un mese. Samuel lo guardò e non riuscì a controllare la sua rabbia. Si avvicinò a Dylan e lo spinse dieci volte più forte.-

Samuel: MA CHE CAZZO VUOI DA ME? MI EVITI PER PIU’ DI UN MESE E ORA TI PRESENTI QUI PER DIRMI COSA DI PRECISO? COSA?

-Samuel lo spinse ancora e Dylan indietreggiò.-

Samuel: PARLA, COGLIONE! VIENI QUI A LAMENTARTI PER COSA? SEI PRONTO A MASSACRARMI PER QUALCOSA CHE NEMMENO HAI AVUTO LE PALLE DI DIRMI!

-Un’altra spinta, questa volta, fece cadere Dylan a terra. Samuel si inchinò, guardando in faccia il suo amico.-

Samuel: Credi davvero che non lo abbia capito? Sì, mi ci è voluto un po’ di tempo ma poi ho capito perché ti sei allontanato. Sei stato bravo a nasconderlo e sei stato bravo ad evitarci. Non ne hai parlato con nessuno, sei stato un vigliacco e adesso vieni qui pieno di rabbia perché lei sta con qualcun altro, quando invece vorresti solo che mia sorella venisse a letto con te. Non è così?

-Samuel sapeva che il sentimento di Dylan era molto più forte di ciò, ma voleva farlo arrabbiare di più e farlo confessare. Era arrivato il momento di sistemare le cose fra loro.-

Samuel: Vuoi solo scopare con Emy e ti rode da matti che sia stato Mark a farlo

-Dylan si rialzò di scatto e lo stesso fece Samuel.-

Dylan: Non voglio scopare con lei. Lei mi piace molto ed è sprecata per un pezzo di merda come Mark!
Samuel: Tu vuoi che lei stia con te!
Dylan: Sì, DANNAZIONE!

-Proprio in quel momento mentre Samuel lo guardava con un sorriso, Dylan si sentì improvvisamente più leggero e il malumore degli ultimi tempi fu come se stesse sparendo. Fece dei respiri profondi e Samuel gli diede una pacca sulla spalla.-

Samuel: Finalmente lo hai ammesso. Perché diavolo ti sei allontanato da me e non me ne hai parlato?

-Dylan lo guardò e sospirò mentre si sedevano su una panchina.-

Dylan: E’ tua sorella e la ami da morire. Non vuoi che gli girino intorno dei ragazzi. Mi avresti odiato se ti avessi detto che c’era la possibilità che io provassi qualcosa per lei. I-io non volevo perdere la tua amicizia. Mi sono allontanato per provare a dimenticarla e a non pensare a lei in un modo romantico. Tu mi conosci troppo bene, avresti capito subito ciò che mi stava succedendo e non volevo incasinare le cose tra noi perché mi avresti sicuramente posto davanti a una scelta: tu o Emy. E io non sono pronto per questo, Sam. Tu sei mio fratello ma dall’altra parte, io non riesco a dimenticare Emy

-Dylan tirò su con il naso e Samuel gli diede una spallata ridendo.-

Samuel: Sei proprio un coglione. Non credo che tu voglia solo scoparla. Se hai fatto tutto questo casino, è perché ci tieni veramente a lei. E poi, preferisco vederla con te piuttosto che con quel viscido di Mark

-Dylan sorrise debolmente.-

Dylan: Te ne avrei parlato, ma solo una volta capiti i miei veri sentimenti per lei. Ho passato dei giorni infernali perché non sapevo cosa provavo nei suoi confronti. Insomma come poteva piacermi Emy? Ma quel bacio… Quel bacio…
Samuel: Alla festa di Jackson, non è così?

-Dylan annuì.-

Dylan: Il giorno seguente, l’ho allontanata da me. L’ho ferita per non farla tornare perché nemmeno io sapevo ciò che provavo. Non volevo rovinare le cose tra noi
Samuel: Dovresti parlarle. Nemmeno lei se la passa bene ultimamente
Dylan: Ti ha parlato di me?
Samuel: Non una parola ma l’hai ferita, idiota. I primi giorni stava da cani. Devi farle capire ciò che provi
Dylan: Non sarei nemmeno dovuto venire alla festa

-Samuel lo guardò corrugando la fronte.-

Samuel: Già, perché sei qui?
Dylan: Sono venuto qui per baciarla di nuovo e poter capire i miei sentimenti. L’ho baciata dieci minuti fa
Samuel: E..?
Dylan: E non ho scampo. Non credo di riuscire a ignorare i miei sentimenti!
Samuel: Lei cos’ha detto?
Dylan: Non mi ha riconosciuto, per via del costume, credo. Non ha detto niente, non le ho dato il tempo di parlare. L’immagine di lei e Mark a letto insieme mi ha fatto scoppiare di rabbia e volevo solo prenderti a pugni perché tu glielo hai permesso
Samuel: Prima di tutto io non le ho permesso un bel nie…

-Proprio in quel momento, furono interrotti da delle forti grida.-

Emily: CHI CAZZO TI CREDI DI ESSERE? COME DIAVOLO TI PERMETTI?

-Emily più arrabbiata che mai, si avvicinò ai due ragazzi che si erano alzati dalla panchina e si erano voltati verso lei. Emily si avvicinò sempre di più a Dylan e lo spinse con tutta la forza che aveva in corpo.-

Emily: CREDEVI DAVVERO CHE NON TI AVREI RICONOSCIUTO? TI SARAI PURE MASCHERATO, MA RICONOSCO IL TUO PROFUMO, IL TUO TOCCO E LE TUE LABBRA

-Lo spinse ancora.-

Emily: MI HAI BACIATA ANCORA E MI HAI LASCIATA Lì DA SOLA COME UNA STUPIDA UN’ALTRA VOLTA. IO NON SONO UN GIOCATTOLO E TANTO MENO UNA DELLE TUE PUTTANELLE

-Dylan le prese le mani.-

Dylan: Emy!

-A quel tocco la ragazza iniziò a piangere. Tutto lo stress dell’ultimo mese veniva fuori senza che lei riuscisse a controllarlo, così come non riusciva a controllare le sue grida. Lei mollò la presa.-

Emily: “EMY” UN CAZZO. MA COME TI PERMETTI ANCHE SOLO DI POTER PENSARE DI TRATTARMI IN QUESTO MODO? CREDI FORSE CHE IO SIA UNA STUPIDA? COME TI PERMETTI DI BACIARMI DAVANTI A TUTTA LA SCUOLA? IO HO UN FIDANZATO!

-Dylan la guardò.-

Dylan: Ti prego, fammi spiegare. Ho bisogno di parlarti, ora sono pronto!

-Emily ribolliva di rabbia.-

Emily: Non mi interessa, Dylan. Hai avuto la tua occasione per potermi parlare e l’hai mandata a puttane. Non voglio sapere cosa pensi. Io ho smesso di soffrire per te. So che lo sapevi. Mi rifiuto di credere che tu non avessi capito ciò che volevo dirti. Tutto questo è stato davvero irrispettoso. Sei stato irrispettoso fin dall’inizio. E che stupida sono stata, iniziavo a ricredermi su di te. Pensavo che davvero ci fosse di più di un pallone gonfiato in te. Ora, stammi bene a sentire, continua ad evitarmi come hai fatto nell’ultimo mese e non osare mai più fare una cosa del genere come è successo stasera. Per quanto mi riguarda, io e te abbiamo chiuso!

-Dylan provò a riprenderle le mani.-

Dylan: Emy, per favore!

Emily: E’ troppo tardi ora! Lasciami in pace

-Lei si voltò e tornò dentro mentre Samuel si riavvicinava al suo amico dandole una pacca sulla spalla.-

Samuel: Dalle del tempo!

-Dylan annuì e rientrò alla festa insieme a Samuel. Quella serata era stata un disastro, però almeno aveva sistemato le cose con il suo migliore amico.

Intanto l’Halloween dei bambini, continuava in casa Hunt alle 19:00. Dopo aver fatto scorta di secchielli e secchielli di dolciumi, erano proprio i bambini a consegnarne degli altri non appena il campanello suonava in quel modo spaventoso. Già, quell’anno Oliver e Brittany si erano impegnati parecchio a decorare la casa. Ed ecco che un’altra risata malefica rimbombava nel salotto e quello fu il turno Drew che con il trucco sbavato e il costume tra il mezzo indossato e il mezzo non, corse verso la porta prendendo il cestello dei dolci dei suoi nonni e apriva la porta. Si sentì un coro di “Dolcetto o scherzetto?”-

Drew: Prendete pure un dolcetto. Questi dei miei nonni sono i più buoni in assoluto! Felice Halloween!

-Il bambino diede le caramelle e poi chiuse la porta mentre Brittany parlava.-

Brittany: Drew ci fa un’ottima pubblicità!

-Tutti risero, quando il campanello risuonò. Rebecca guardò Maya, la sua bambina.-

Rebecca: Piccola streghetta, è il tuo turno. Puoi andare ad aprire la porta!

-La bambina si nascose tra le braccia di sua madre scuotendo la testa e Rebecca sospirò. Subito Jasmine e April corsero ad aprire la porta al posto della bambina, mentre Aiden usciva dal bagno e andava a sedersi vicino a suo padre. Anche Alex e Rachel erano presenti. Avevano smesso di consegnare i dolcetti in casa loro una mezz’oretta prima, per passare il resto della serata con i loro amici, anzi, con la loro famiglia, ormai.
Alex guardò Rebecca.-

Alex: Ricordo un’altra bambina così vergognosa tanto tempo fa!

-Lily sorrise scuotendo la testa.-

Lily: Non starai mica parlando di me?!
Alex: Cosa te lo fa pensare?!

-Alex sorrise, iniziando a raccontare quella vecchia storia.-

<<<
31 Ottobre 2001. Bonsall, California.


-Quel pomeriggio, Brittany era appena arrivata all’asilo per poter prendere la sua bambina, che lo aveva iniziato solo a Settembre e ancora doveva abituarsi.
La ragazza entrò nell’edificio per poi avviarsi verso la classe delle “Coccinelle”. Non erano ancora le 16:30, mancava ancora qualche minuto, così Brittany si sedette su quelle piccole panchine e aspettò, mentre vedeva un gruppo di mamme arrivare. Cercò di non fare caso a loro che continuavano a fissarla e a parlare sottovoce tra loro. Mentre la porta della classe iniziava ad aprirsi, Brittany si avvicinò e pote’ sentire un sussurro.
“Anche lei vorrà ancora il latte, non può che essere la sorella maggiore!”
Brittany si voltò per rispondere quando sentì una vocina familiare avvicinarsi.-

Lily: Mamiii. Finalmente sei qui!!

-Brittany sentì la bambina abbracciarla, così si inchinò per poterla abbracciare meglio. La strinse a sé prendendola poi in braccio.-

Brittany: Oh, quanto mi sei mancata!
Lily: Tu di più. Non voglio stare qui
Brittany: Beh, non verrai per i prossimi due giorni perché è appena iniziato il weekend! Yeeyy
Lily: YEEEEYY!

-Esultò la bambina stringendosi di più alla sua mamma. Brittany la mise a terra e le prese la mano e lo zainetto. Mentre superavano quel gruppo di mamme sbalordite, Brittany le guardò.-

Brittany: Sì, signore. La risposta alla vostra domanda è che la bambina è mia figlia. A quanto pare l’età anagrafica di una persona non ne fa la maturità, giusto? Sparlare è proprio un pessimo vizio. Ora, se ci volete scusare io e mia figlia andiamo a fare dolcetto o scherzetto. Felice Halloween!

-Le donne rimasero pietrificate mentre Brittany e Lily le superavano. Uscirono dall’edificio chiacchierando.-

Brittany: Vi hanno truccato il viso perfettamente. Chi lo ha fatto?
Lily: La maestra! Mami, dolcetto o scherzetto è…
Brittany: Ti ricordi quando ti ho detto che avremmo preso un sacco di caramelle? Quel giorno è arrivato! Sei vestita da fatina-vampiro, perché è Halloween e questo è il motivo del perché avete fatto la festa a scuola e la nonna ha voluto farti le foto questa mattina. E’ il tuo primo vero Halloween. Quando ero piccola adoravo questa festa!

-Andarono al parco, sedendosi su una panchina e Brittany continuò.-

Brittany: Avete mangiato dei dolcetti all’asilo?
Lily: Sì. Ne ho mangiati due!

-Disse la bambina felice, mentre altalenava le sue piccole gambine seduta sulla panchina. Proprio in quel momento, Brittany vide arrivare i suoi migliori amici. Non li vedeva da più di tre mesi a causa del college. Subito la ragazza si alzò, e così fece anche la bambina che prese la mano di sua madre. Brittany li salutò da lontano eccitata, per poi guardare Lily.-

Brittany: Amore, guarda! Guarda chi arriva! Chi sono quelli?

-La bambina li guardò e si nascose dietro le gambe di sua madre non appena Alex e Rachel furono vicini. Subito Rachel abbracciò Brittany.-

Rachel: Oh Dio, quanto mi sei mancata!
Brittany: Tu di più. Voglio sapere tutto quanto del college!

-Le ragazze sorrisero mentre Alex si avvicinava alla bambina che continuava a stringere i jeans di sua madre.-

Alex: Ma questa bambina-fatina-vampiro, è la più bella di tutti!

-Brittany prese la bambina in braccio perché continuava a girarle intorno.-

Brittany: Lily! Chi sono loro? Te li ricordi? Diddi Alex e diddi Rachel sono venuti a trovarci, dopo tanto tempo!

-Rachel si avvicinò facendo il solletico alla bambina.-

Rachel: Non vorrai essere vergognosa con noi, vero?! Non ti ricordi più che siamo andati a nuotare in piscina tutti insieme?

-La bambina annuì e Brittany parlò.-

Brittany: Non vi vediamo da un po’ ma Lily non si è dimenticata di voi. Le fate sempre tanti bei regali e le fate le coccole! Amore, perché non dai un bacino a diddi Alex e diddi Rachel? Hanno fatto una lunga strada per venire qui a fare il tuo primo “dolcetto o scherzetto”!

-Alex guardò la bambina.-

Alex: Bimba, non ti ricordi più dei miei “vola vola”?

-La bambina lo guardò.-

Lily: Vola vola!
Alex: Oh, adesso sì che ci capiamo. Te lo ricordi, non è così? Vieni qui da diddi Alex!

-Alex la prese dalle braccia di Brittany, la strinse a sé e poi le fece fare vola vola. Lily rise come una matta. Rachel guardò la sua amica.-

Rachel: Abbiamo fatto passare troppo tempo!
Brittany: Rach, eravate impegnati. Lei è così piccola, è normale che si vergognasse. Però hai visto come si è ricordata di voi?
Rachel: Non vedo l’ora di finire il college, così potremo tornare qui! Ci mancate
Brittany: Anche voi, da morire!

-Proprio in quel momento, Rachel si sentì abbracciare alle gambe. Guardò in giù sorridendo e subito prese in braccio quella bambina dagli occhi blu e le codette castane. Lily le diede un bacio.-

Lily: Diddi?!

-Rachel sorrise, felice che Lily l’avesse riconosciuta.-

Rachel: Oh, dolcetto alla panna, dì tutto a diddi!

-Rachel e Alex impazzivano totalmente per quella bambina ed erano davvero fieri di essere dei diddini. Lily la guardò.-

Lily: Ti piace il mio vestito?
Rachel: Io lo ADORO!!

-Lily sorrise felice.-

Lily: Quando facciamo “dolcetto o scherzetto”?
Rachel: Andiamo subito! Ma prima hai bisogno di un secchiello per mettere tutte le tue caramelle, no?

-La bambina annuì.-

Lily: Non ho un secchiello!

-Alex la guardò.-

Alex: Ma te lo abbiamo portato noi! Guarda, è a forma di zucca!

-Disse il ragazzo tirando fuori il secchiello dalla busta che teneva in mano. Lo diede alla sua figlioccia e Rachel continuò.-

Rachel: Abbiamo anche dei cappelli da strega per me e la mamma e uno da stregone per diddi Alex, così saremo tutti travestiti!
Lily: Sììììì! Andiamo!

-Gridò la bambina mentre prendeva le mani dei suoi diddini e si avviavano tutti insieme per il “dolcetto o scherzetto”.

Un’ora più tardi, i tre ragazzi non sapevano più come convincere la bambina. Alex le prese la manina.-

Alex: Bimba, non posso andare solo io a chiedere i dolcetti. Non me ne daranno!
Lily: Perché?
Alex: Perché non sono un bambino e non sono travestito bene quanto te. Noi possiamo accompagnarti fino alla porta, ma poi dovrai parlare tu

-Anche Brittany incoraggiò sua figlia.-

Brittany: Diddi Alex ha ragione, tesoro!
Lily: Non voglio andare

-Rachel la guardò.-

Rachel: Ma così non avrai altri dolcetti. Sarebbe un vero peccato, non credi?
Lily: Ma non voglio. Non conosco quelle persone

-La bambina tirò su col naso, pronta a piangere e Alex sapeva per certo che vederla piangere gli avrebbe spezzato il cuore, così le prese la manina.-

Alex: Ci siamo noi con te. Senti, facciamo così. Ti darò un dolcetto per ogni casa in cui busserai!
Lily: Davvero? Posso mangiarli?

-Brittany cercò di fermare il suo amico.-

Brittany: Al…
Alex: Assolutamente, bimba!

-Brittany scosse la testa sospirando mentre Rachel rideva e Alex continuava.-

Alex: Però devi vincere le tue paure. Devi andare a bussare alla porta e chiedere: “Dolcetto o scherzetto?” e poi salutare dicendo “Felice Halloween!” Lo puoi fare per avere dei dolcetti?

-La bambina guardò dentro il suo secchiellino e Alex prese una barretta di cioccolato.-

Alex: Lo puoi fare per questa deliziosa barretta?

-Lily si mangiava quella cioccolata con gli occhi e annuì, poi prese la mano di suo diddino.-

Lily: Vieni anche tu? Possiamo mangiare i dolcetti insieme!

-Alex sorrise e annuì mentre mano nella mano vincevano quella piccola grande paura.-
>>>


Ciao Meraviglie <3
Ecco che finalmente, anche se tardi, riesco a postare. Cosa ne pensate di questo capitolo?
Non so voi, io adoro Halloween ma mai quanto il Natale :)
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Un bacione,
Sum <3

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Summer11