Anime & Manga > Boku no Hero Academia
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Autore: polytlas    03/07/2018    5 recensioni
❝ If you can ship it, you can read about it. ❞
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Una raccolta di One Shots in cui i vari personaggi di Boku No Hero Academia si ritrovano all'interno dei nostri capolavori Disney preferiti. ✿
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Angolo Adeloso: Okay okay okay, non scrivo note iniziali da troppo tempo. Non troppo, sia chiaro, ma non è di certo passata solo una settimana.
Sono nuova, in questa sezione, ma spero di trovare un briciolo di soddisfazione in più in questo nuovo fandom. Mi chiamo Adele, amo scrivere, amo la Disney e Boku no Hero. Motivo per cui ho deciso di fondere le tre cose.
Ammetto che amo trattare temi ben più impegnativi nelle mie storie, ma voglio debuttare in questo spazio con qualcosina di soft e accessibile ad ogni animo.
Non troverete nulla di avvincente, né colpi di scena: sono tutte scene che conoscete già, ma ripresentate con i personaggi di questo anime che, via via col tempo, diventa sempre più prezioso per me.
Ci sarà una certa varietà di ship: un pizzico di precedenza alle mie preferite, ma cercherò di dare rilevanza a tutti, perché tutti sono fin troppo validi.
Bene, detto questo vi lascio alla prima lettura, e tornerò a rompere le scatole nell’angolo Adeloso alla fine della pagina.
Chu. ~












 
° • ● ❀ My Disney Academia °






Chapter #1;
 
 
 
- Ohana means family.
 
 
« KACCHAN! »
 
 
Katsuki ci aveva provato.
Ci era quasi riuscito.
Il piano ideato da Tenya e Sero pareva essere andato bene i primi … Due secondi. Poi Warp Gate, alla guida di quel velivolo aerospaziale, lo aveva bruciato con le fiamme dei motori, e lui era caduto giù. Rovinosamente giù.
 
E Izuku aveva urlato disperatamente, perché nonostante tutto, nonostante tutto quell’immenso casino, Kacchan restava il suo amico. Il suo unico amico. Il suo vero, migliore amico.
Quello che si era appena lanciato da una navicella spaziale pur di tornare a prenderlo.
Quello che in quel momento era precipitato giù.
Per lui.
 
-
 
 
« Oh no -. »
 
« Cosa? »
 
Ochaco si sentì mancare dinanzi a quell’affermazione. Perché ogni sicurezza da parte di quei due tipi strambi, non poteva che significare perdere Izuku una volta per tutte. Ed Izuku era tutto quel che le era rimasto della loro famiglia.
 
« Kacchan è svenuto. »
 
Tenya lo disse con un tono un po’ rassegnato, ma estremamente preoccupato. Ochaco sgranò gli occhi.
 
« Svenuto? E cosa facciamo? »
 
Tenya abbassò il binocolo spaziale con cui aveva tenuto d’occhio la caduta stratosferica del suo esperimento e sollevò le spalle, in segno di resa.
 
« Restare uniti, sperare in un miracolo. Altro non so. »
 
 
-
 
 
Kacchan era disteso per terra. Contro l’asfalto di una qualche strada di cui non avrebbe saputo dir nulla. Anche perché in quel momento era del tutto privo di sensi.
Tenya lo aveva creato in modo che fosse indistruttibile, e questo gli aveva consentito di restare ancora funzionale; era solo in una fastidiosa fase di stand by.
Talmente fastidiosa che stava per costargli la vita, perché Warp Gate si stava dirigendo verso di lui e aveva già caricato le armi per sparare.
 
Accanto a Kacchan, però, c’era una ranocchia. Quella ranocchia. La stessa che aveva incontrario la prima sera in cui era sbarcato sul pianeta Terra.
Ranocchia che, compreso il pericolo, gli balzò in testa e cominciò a gracchiare quanto più possibile, riuscendo finalmente a risvegliarlo.
Giusto pochi secondi prima che Warp sparasse il colpo, ma i riflessi pronti di Kacchan evitarono il colpo sia a lui, sia al piccolo anfibio che l’esperimento 626 si premurò di proteggere fra le braccia.
 
Si scansò velocemente e riuscì persino a vedere Warp imprecare contro di lui. Questi deviò il volo della navicella, prendendo di nuovo quota verso l’alto, e in quel breve attimo, Kacchan, con ancora la ranocchia fra le mani, riuscì a vedere Izuku intrappolato in quella navicella.
 
I loro occhi si incontrarono, e Kacchan li fissò intensamente per quei brevi secondi. Poi puntò lo sguardo contro le labbra del suo migliore amico.
 
« Non abbandonarmi, capito? »
 
« Capito », rispose in un sussurro.
Ma riuscì quasi a sentire il panico sovrastarlo, mentre cominciò a guardarsi intorno per trovare qualcosa, qualsiasi cosa che potesse consentirgli arrivare a Izuku. Le sue esplosioni da sole non ce l’avrebbero fatta, non per quel tipo di altezza e velocità. Warp era già troppo in alto.
 
« Capito… »
 
Continuò a guardarsi intorno, stringendo ancora fra le braccia possenti la ranocchia. Si sentiva nervoso, il tempo stava scorrendo e Izuku era in serio pericolo.
Se l’avessero portato su un altro pianeta, probabilmente sarebbe morto una volta tirato fuori dalla trappola: senza ossigeno non sarebbe stato in grado di sopravvivere.
Izuku non poteva morire.
Era il suo migliore amico.
 
Loro erano una famiglia.
Non erano solo amici, erano fratelli, erano … altro. Non potevano portarglielo via così. Non poteva permettere che gli facessero del male, ma cosa poteva fare?
 
In lontananza, le sue orecchie vennero attirate dal suono metallico e profondo di un clacson. Un clacson appartenente ad un tir.
 
E quando Kacchan si voltò in direzione del suono, lo vide spuntare.
Un autocarro che trasportava materiale infiammabile.
 
Bingo.
 
« .. capito. »
 
Posò la rana per terra e quel sorrisino sghembo tornò ad ornargli il viso. Cominciò a correre verso il veicolo, che riuscì a bloccare con la sua forza bruta.
Poi, con davvero poca gentilezza(ma quello era un punto su cui sia Ochaco che Izuku avrebbero dovuto lavorare davvero parecchio), afferrò il conducente per il colletto e lo lanciò fuori da lì, mettendosi al suo posto. Cominciando anche a guidare senza sapere realmente come diamine si facesse, perché era stato progettato per distruggere, non di certo per guidare autocarri che trasportavano materiale infiammabile.
Portandoli verso il parco dei vulcano a pochi km da dove si trovava. Per fare una delle più grandi follie della sua esistenza.
 
-
 
 
L’esperimento 626 si sta spostando, velocità ottantaquattro.”
 
La voce metallica del computer di bordo rimbombò dentro tutta la cabina di pilotaggio e Warp si ritrovò completamente sbigottito dinanzi a quelle informazioni.
 
« Impossibile. »
 
Così riprese la rotta e cominciò a seguirlo, in modo da poterlo raggiungere prima e attaccarlo di fronte, sparandogli dritto in testa.
 
-
 
Nel mentre Kacchan aveva capito che per sbrigarsi doveva tenere pressato il piede su un determinato pulsante in basso, il quale gli permetteva di andare talmente veloce da travolgere persino tutti i cartelli stradali che gli capitavano sotto tiro.
Correva talmente veloce che, se solo avesse avuto una percentuale maggiore di sentimenti umani e poco distruttivi, probabilmente sarebbe andato nel panico dopo due metri.
 
Ma a prescindere non avrebbe potuto, perché non poteva più tirarsi indietro.
Specie perché si era appena tuffato all’interno di un vulcano ricolmo di lava, che cominciò ad inghiottire lentamente il veicolo.
Kacchan sgattaiolò via velocemente, arrampicandosi contro il vano contenitore del liquido infiammabile.
 
Si posizionò in modo da dare le spalle contro la copertura, guardando e studiando per bene, in brevissimi istanti, la traiettoria che Warp aveva deciso di seguire.
Non era stato molto difficile scoprirlo, dal momento che questi aveva ripreso a sparare quasi senza criterio.
 
Kacchan gli sorrise dal basso.
Le sue orecchie bioniche riuscirono quasi a sentire le parole del suo nemico.
 
« Mostro abominevole. »
 
Sorrise di nuovo.
 
« Faccia di merda. »
 
Con un pugno distrusse la parete del vano, riversando tutto il liquido dentro la lava, e proprio nel momento in cui le sostanze vennero a contatto, innescò una doppia reazione con le esplosioni delle sue mani.
Ci fu un boato pazzesco e l’esplosione gli consentì darsi lo slancio adatto per raggiungere la navicella, distruggendo il vetro a causa del violento impatto dovuto alla velocità.
 
Warp indietreggiò e Kacchan continuò a ridere sotto i baffi.
 
« ALOHA! »
 
Warp cercò di afferrarlo, di teletrasportarlo nella trappola insieme al quell’esserino umano da cui non si separava mai, ma l’esperimento riuscì a sfuggirgli tutte le volte.
 
« SPREGEVOLE, DISGUSTOSO! »
 
Kacchan lo afferrò per un braccio  e lo sollevò da terra.
 
« E ANCHE COCCOLOSO ~ »
 
Gli bastò una mossa per scaraventarlo via dalla navicella, e solo a quel punto pensò di recarsi dove tutti i suoi pensieri tornavano a concentrarsi: doveva salvare Izuku.
Riuscì ad arrampicarsi e a raggiungere la trappola in cui il suo migliore amico, suo fratello, era contenuto, e con una testata riuscì a distruggerla.
Tese la mano ad Izuku, che l’afferrò senza esitazione alcuna e Kacchan lo prese fra le sue braccia, stringendolo forte a sé, forse come non aveva mai fatto prima di quel momento.
 
Izuku lo guardò dritto negli occhi, riuscendo a sentirsi in salvo anche in quella situazione totalmente precaria.
 
« Sei tornato. »
 
Gli passò una mano sul viso e l’angolo della bocca di Kacchan si sollevò formando una curva così bella che Izuku si ritrovò a perdere un battito, per quanto bello trovò quel sorriso.
Finalmente un vero sorriso.
 
« Nessuno viene abbandonato. »
 
Glielo sussurrò piano, Kacchan. E Izuku sorrise a sua volta, con gli occhi pieni di lacrime, sentendosi fortunato ad avere un Kacchan lì, pronto a salvarlo.
In quei brevissimi secondi, si avvicinò e posò le labbra su quell’angolo di bocca sollevato, destando un minimo di stupore anche da parte dell’esperimento.
Che a sua volta lo strinse forte e si lanciò via dalla navicella in avaria e priva di comandi, raggiungendo quella in cui c’erano Tenya, Sero e Ochaco.
Quella in cui avrebbe ritrovato la sua Ohana.
 
Finalmente per sempre.
 
 
 

 






Angolo Adeloso: io giuro, ho la super ansia, AAAAAAAAAAAHHHHHH! Spero davvero vi sia piaciuto, o che in generale l’impostazione vi piaccia. ;; Come prima storia ho voluto cominciare con penso la ship più famosa e adorata, immessa in uno dei film che più ho amato. Lilo&Stitch l’ho sempre trovato prezioso, e accostare la figura problematica e irascibile di Kacchan a Stitch era una sorta di sogno nel cassetto, ahahah!
Ad ogni modo, se qualcuno non dovesse ricordare la scena, vi metto qui da che minuto a che minuto potete ritrovarla, nel caso abbiate bisogno di un promemoria: da 1:02:04 a 1:17:36 circa. Metto sempre qualche secondo in più anche per contestualizzare meglio.
E nulla, detto questo aspetto solo i vostri commenti e le vostre considerazioni: se vi piacerà e andrà bene, credo che comincerò anche a postare con una certa cadenza, quindi tutto dipende da voi lettori.
Ad ogni modo, vi ringrazio già a prescindere.
A presto!
 
Adele ✿
   
 
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