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Autore: Alice95    07/07/2009    1 recensioni
Nikita è una ragazza di 16 anni che un giorno scoprirà le sue origini e quelle della sua famiglia, ma questo la porterà ad affrontare una grande avventura e l'esito deciderà la sorte del genere umano e alieno. Commentate in tanti ,vanno bene anche le critiche.
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao Charlie,
come va? Qui tutto bene ,sai però che non ti scrivo per questo è per Nikita presto inizierà ad avere sogni
strani e lei vorrà sapere la verità ,io allora la precedo, ti chiedo di farla venire da me a Hauston
,per un paio di mesi così potrò raccontarle tutto.
Sperando che tu accetti .

Bobby

P.S. Come sta Consuelo?
Non avevo mai visto un messaggio dello zio così freddo e serio, in realtà non
avevo mai visto un messaggio dello zio
. Ero tentata di rispondere, ma papà arrivò prima, e da solo.
-è arrivata una e-mail di zio Bobby ,devi dirmi qualche cosa?-
Papà aveva iniziato a sudare freddo e a balbettare la cartelletta gli era
scivolata dalle mani , se lo avesse visto adesso, Kelly sono sicura che non
chiamerebbe più
. -Cosa diceva l’e-mail?-
-Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda ,non lo sai?-
-Vuoi andare da zio Bobby , lui ti racconterebbe tutto molto meglio di me-
-Si- Charlie trattenne un sospiro di sollievo e riprese un po’ di colore.
-Cosa deve dirmi lo zio- io a differenza di lui ero rimasta di marmo. Charlie si
era seduto sulla poltrona di pelle nera e aveva iniziato a controllare
tutti i vari documenti senza farlo realmente, dopo questa affermazione
alzò lo sguardo dalle sue scartoffie e mi guardò preoccupato anche perché la
lampada da ufficio aveva iniziato a tremare insieme alle finestre –Sai
papà ,se devi fingere di lavorare almeno i documenti potresti evitare
di leggerli al contrario-, controllò allontanando il plico e fece un
sorriso mesto.
-Una storia molto importante, che riguarda il tuo passato presente e futuro-
Tutto questo lo aveva detto sussurrando per non farsi sentire dalla segretaria
che aveva iniziato ad allungare il collo e ad allargare le
orecchie ,vecchia impicciona.
Mio padre mi guardò chiedendomi con lo sguardo di cercarle una distrazione
abbastanza lunga, con uno sguardo un po’ più intenso feci
esplodere l’acquario che puntualmente fece rovesciare tutto il
contenuto, questo bastò a fare allontanare la vecchia signora con un
urletto, dopo di che imputai i miei occhi in quelli di Charlie che guardava
preoccupato i pesci tropicali , feci esplodere la lampadina e lu
i sembrò ricordarsi che ha un discorso in sospeso, si schiarii la gola e
continuò.
-Caroline prima di iniziare ti devo chiedere di non interrompermi- cercai di
fare una domanda ,ma mi interruppe subito
-No,le domande le fai alla fine ,devi capire che non riuscirò a dirti tutto , così
dopo domani partirai per andare da tuo zio ad Hauston in Texas -
Non avevo mai visto Charlie così serio e così rimasi in silenzio.
-Vedi ,tutto è incominciato quando ho conosciuto tua madre ,mi innamorai
subito di lei e dopo un paio d’anni scappammo ,perché da lì a
pochi mesi saresti nata tu. Io alla sua famiglia non andavo molto a
genio ,ma ci lasciarono stare,almeno per un po’ di anni. Dopo di che nacqui
tu e tua madre diventò sempre più ansiosa e giorno dopo giorno
passarono i mesi e tu compii 5 anni ,la festa fu davvero grandiosa
,ma una volta che furono andati via tutti arrivò tua zia- cercai
di parlare ,ma mi fece cenno di tacere e io ubbidii ero troppo
curiosa dopotutto questo era uno dei miei più grandi punti interrogativi –
Fecero una lunga lotta- e io qui cercai di interromperlo di nuovo – Ma
alla fine vinse tua zia ,attuale regina di Groel- ero molto confusa
cosa voleva dire ,lotta , Groel e tutto il resto ,ad un certo punto
non vedevo l’ ora di rivedere Bobby e farmi spiegare tutto.
I due giorni successivi passarono lenti ,l’unica cosa che riusciva a distrarmi
era la preparazione della valigia ,l’avevo disfatta almeno 10
volte ,mettevo e toglievo vestiti senza mai decidermi.
Finalmente arrivò il giorno della partenza e papà mi accompagnò
all’aeroporto di Manhattan ,c’era una grande confusione, gente che arrivava
e che andava ,parenti che salutavano e ragazzi ai bar che
facevano colazione.
All’altoparlante chiamarono per la seconda volta il mio volo;
-Fai la brava da zio Bobby,
-Si non ti preoccupare ,mi mancherai papà- Charlie alzò lo sguardo e lo punto
dietro alla mia schiena ,
-Anche a me principessa- adesso toccava a me stavamo spostando lo sguardo
dappertutto fino a che non abbracciai mio padre di slancio e lui
un po’ goffamente ricambiò.
-Su muoviti il volo non ti aspetta- annuii e facendo una piccola corsetta
arrivai al gate, diedi il biglietto alla hostess ed entrai
. Il mio posto era vicino al finestrino ,mi sedetti mettendomi comoda e dopo
pochi minuti un'altra hostess iniziò a spiegare le varie regole
in
caso di pericolo, prima in Inglese ,poi in Tedesco e infine in Spagnolo
,ascoltai solo vagamente tanto le sapevo a memoria, finii di
parlare e ci intimò di allacciarci le cinture di sicurezza e l’aereo partì.
Il viaggio di per se non durò molto ,ma l’ansia lo fece sembrare lunghissimo,
avevo chiesto alle hostess almeno dieci volte quando
saremmo arrivati ed ero sicura che avevano iniziato ad odiarmi.
Finalmente ci intimarono di allacciarci le cinture si sicurezza perché saremmo
atterrati tra pochi minuti ,il mio finestrino tremava ,perché io
ero agitata,e per non far vedere agli altri viaggiatori le varie crepe
formatasi tirai la piccala tendina celeste. Ed alla fine atterrammo.

Ciao.Il prossimo chap, sarà pov.mondo di Groel, forse sarà più interessante,ringrazio ancora chi leggerà.
  
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