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Autore: Ellen_    06/07/2018    0 recensioni
E se Regina fosse entrata nella locanda che le aveva indicato Trilli? Avrebbe trovato la felicità o sarebbe stata solo l'ennesima delusione?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Regina Mills, Robin Hood
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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ECCOMI! Sono finalmente riuscita a pubblicare, scusate l'attesa ma ho un esame da dare e sono messa piuttosto male.


Regina passò tutta la giornata in attesa che arrivasse la sera, non vedeva l’ora di fuggire da quel castello e andare alla festa.
Sarebbe stata la seconda sera che fuggiva di nascosto, il re lo avrebbe notato questa volta ne era sicura ma non poteva non uscire, voleva troppo rivedere quell’uomo con il leone tatuato.
 
Finalmente arrivarono le dieci e Regina iniziò a prepararsi.
Indossò un lungo abito azzurro ampio con le maniche in tulle leggermente arricciate e raccolse i lunghi capelli in una coda laterale.
Dopo aver controllato che il re non fosse in giro per il palazzo, uscì.
Le guardie le ubbidivano, non  era un problema farsi aprire il grande portone e sgattaiolare via.
 
Ci mise un po’ a raggiungere il posto indicatole da Robin, la  sera prima era arrivata con la magia ma questa volta poteva solo camminare: la sua magia era ancora troppo debole e poi temeva che qualcuno potesse vederla.
 
Alla fine giunse alla festa, c’era molta gente e tutti sembravano divertirsi, erano così spensierati!
Si avvicinò nella speranza di vedere subito il ladro, si sentiva a disagio in mezzo a quella folla di persone che non conosceva.
 
Poi dietro di lei senti chiamare il suo nome da una voce calda:
 
-Regina! Siete venuta, ne sono molto felice, quasi non ci speravo più.-  disse Robin.
 
Regina si girò e sorrise, eccolo lo aveva trovato.
 
-Avevate dei dubbi?-
 
-Per la verità no, ma poi non vi vedevo mai arrivare e ho pensato che non vi andasse.-
 
-Ci ho messo un po’ a raggiungere il posto.-
 
-Si avete ragione, sarei dovuto venirvi a prendere, la prossima volta lo farò sicuramente.- disse facendole l’occhiolino.
- Dove abitate?-  proseguì lui sorridendo
 
Regina per un attimo sbiancò e ringraziò che  la sera prima non le avesse proposto di venirla a prendere o non avrebbe davvero saputo cosa inventarsi.
 
-Ma non vi preoccupate è andata benissimo cosi- rispose ignorando completamente la domanda sul dove si trovasse la sua casa.
Lui non sembrò farci particolare caso e si avvicinò  a lei.
 
-Vi va di andare a vedere le stelle?-  le chiese prendendola sotto braccio.
Regina non oppose resistenza e lo seguì.
 
-Ma che ne direste di darci del tu, Regina? Ormai siamo abbastanza in confidenza no?-
-In confidenza?.- disse lei ridendo.
-Beh non so voi, anzi tu ma io mi trovo molto bene e si mi sento in confidenza.-
Regina arrossì e annuì
 –Va bene, vada per la confidenza.- rispose rivolgendogli un bellissimo sorriso.
 
Si andarono a sedere su un tronco un po’ isolato dal resto della festa e rimasero per qualche tempo in silenzio con il naso all’insù sperando di vedere una stella cadere.
 
-Eccola!- esclamò lei e indicando con il dito il cielo.
 
-Hai espresso un desiderio?-
 
Regina ci pensò un istante, avrebbe voluto esprimere così tante cose che non le sarebbero bastate tutte le stelle ma pensandoci c’era una sola cosa che voleva più di tutto: ‘la libertà’.
 
-Si, tu?-
 
-Si l’ho fatto, e sono davvero curioso di sapere cosa hai espresso.’-
 
-Ma se lo dico non si avvererà mai! Non te lo hanno insegnato da piccolo?-
 
-Mh si forse, ma non ho mai creduto molto a queste cose.- disse Robin avvicinandosi a lei e sfiorandole con la mano la guancia.
 
-Voglio sapere qualcosa di te, sei troppo misteriosa. Non pretendo la tua infanzia ma.. cosa hai fatto oggi?-
Regina rise e gli raccontò sommariamente la sua giornata omettendo tutti i dettagli che potessero far  pensare a lei come la regina.
Stettero parecchio a parlare, lui le parlò della sua giornata, dei suoi sogni e di come aveva deciso di diventare ladro, lei ascoltava interessata e quando poteva raccontava qualcosa di se. Avrebbe così tanto voluto aprirsi con lui ma aveva paura della sua reazione.
 
-Io però non resisto più devo dirti cosa ho espresso quando è caduta quella stella.- esclamò il ladro.
 
-Va bene, come vuoi ma sappi che non si avvererà.-
 
-Sai, io non ne sono così sicuro. Anzi credo proprio che si realizzerà- disse mentre con il pollice iniziò ad accarezzarle  la cicatrice sul labbro.
Poi si avvicinò piano e la baciò.
 
Lei non si allontanò anzi ricambiò il bacio con passione.
 
Dopo qualche istante lui si staccò:
 -Visto? Il mio desiderio si è realizzato!- disse lui sorridendo e mettendo di nuovo in risalto quelle fossette che a Regina piacevano tanto.
 
-Era davvero solo questo solo questo il desiderio? Potevi fare di meglio… questo era sicuro si realizzasse.- disse lei avvicinandosi per dargli un rapido bacio.
 
-Era l’unica cosa  che veramente volessi, e poi sai non ne ero proprio cosi certo.. magari mi rifiutavi.-
 
-Beh, ladro, alla fine ti è andata bene no? Spero tu abbia un desiderio di riserva perché questo non valeva granchè.- esclamò Regina ridendo.
 
-Va bene ora penso a qualcos’altro. Facciamo una gara a chi vede per primo la prossima stella cadente?-
 
E cosi si misero di nuovo con il naso all’insù a scorgere il cielo nella speranza di vedere una stella cadere prima dell’altro.
 
-Ed ecco la terza! Sei veramente pessimo tu eh, non ne hai vista nemmeno una.- disse lei prendendolo in giro.
 
-Mh si hai ragione ma sai stavo osservando altro..- disse lui guardandola negli occhi e baciandola ancora una volta.
 
Regina sarebbe rimasta li ore con lui ma doveva andare, era veramente tardissimo, stavolta aveva superato ogni limite. Doveva trovare il coraggio di dirgli la sua vera identità  non poteva continuare a prenderlo in giro, non aveva senso, ma non sapeva veramente da che parte cominciare.
 
-Io ora devo andare via.- disse lei facendo per alzarsi.
 
-Aspetta, resta ancora un altro po’, perché devi già andare?-
 
-E’ tardissimo Robin..-
 
-Ti riporto io, e se vuoi parlo con i tuoi cosi capiscono che non eri in cattive mani.-
 
-Il problema non sono i miei genitori.. è che proprio non posso.-
 
-Va bene, ma non capisco. Mi sembrava stessimo bene, sei sempre così misteriosa e piena di segreti…Perché non mi dici veramente qual è il problema? Non ti piaccio abbastanza?-
 
-Nono assolutamente anzi..  è che proprio non posso.- Si sentiva cosi in colpa, ma come poteva? Come poteva dire all’uomo che aveva appena baciato di essere la regina? Di essere sposata e che di conseguenza non sarebbero mai potuti stare insieme? Non poteva, non avrebbe dovuto vederlo mai più. Era stata una serata bellissima, Trilli aveva ragione quell’uomo era meraviglioso ma non poteva: il suo destino era quello di soffrire.
 
-Oh andiamo! Non sei mica la regina! Ci deve essere un motivo.-
 
A quelle parole Regina sbiancò, lui lo aveva detto per scherzo come se fosse più assurda del mondo eppure ci aveva preso. Non sapeva che dire, si limitò a guardarlo con sguardo colpevole.
 
Robin continuò a fissarla convinto di aver detto un’assurdità, ma lei non rispondeva anzi il suo sguardo si faceva sempre più basso e spaventato.
 
-Aspetta. Cosa? Stai scherzando e mi stai prendendo in giro vero?-.
 
-No Robin, non sto scherzando.-
Prese un bel respiro e disse: - Sono la regina, ci hai preso. Non sapevo come dirtelo. Volevo solo scordarmi chi fossi per un po’ e stare con te ma a quanto pare prima o poi la verità viene a galla.- disse lei abbassando lo sguardo.
 
-Quindi tu sei sposata! Ho baciato una donna sposata! Perché lo hai fatto? Perché sei venuta da me se hai un marito?- Fece tutte queste domande senza respirare, era sconvolto. Regina gli piaceva e molto ma era una donna sposata e non riusciva proprio a capire perché avesse fatto una cosa del genere.
 
-Credi davvero sia un matrimonio felice? E’ orribile. Sono in una gabbia dalla quale non posso uscire. Voglio solo la libertà, non voglio il potere, non mi interessa. E mi dispiace di averti preso in giro ma non sapevo come dirtelo. Tu mi piaci per davvero Robin.-
 
Lui la guardò per qualche istante, non sapeva come reagire, gli piaceva troppo quella donna per lasciarla andare così facilmente ma al tempo stesso era un problema davvero enorme.
Si avvicinò a lei e le prese la mano.
 
-Anche tu mi piaci per davvero Regina, certo non è una cosa facile da metabolizzare… Ma perché lo hai sposato?-
 
A questo punto Regina non poteva più andarsene, doveva spiegarli tutto, aveva il diritto di sapere. Sperava solo che il re non lo avrebbe notato.
 
-L’ho sposato per via di mia madre, voleva il potere ma non è stata in grado di ottenerlo e quindi ha costretto me ad essere quello che avrebbe sempre voluto per se stessa. Ho provato a scappare più volte ma è sempre riuscita a trovarmi.
Al re non importa di me, gli interessa solo la figlia, a me ci pensa solo la notte ed è proprio quando non vorrei che ci pensasse. Mi sento la regina del niente.-
Le lacrime iniziarono a rigarle il viso, ormai parlava a ruota a libera, voleva che lui sapesse tutto, ogni singola cosa che doveva subire in quel palazzo.
 
 A Robin si strinse il cuore, si avvicinò ancora di più a lei e la cinse con un braccio. Come era possibile che dovesse sopportare tutto ciò?
Non la voleva interrompere voleva che lei si confidasse completamente con lui.
-Prima accadeva tutte le notti, poi  ha iniziato a rendersi conto di quanto ribrezzo mi facesse e mi ha fatto fare una stanza solo per me, ma due o tre volte a settimana accade ancora, dice che sono i miei doveri di moglie del re… peccato che continui a chiamarmi Eva.
Oh Robin non voglio più stare lì, mi dispiace di averti mentito così, ma avevo paura che saresti scappato a gambe levate appena te lo avessi detto.-
 
-Non mi sottovalutate milady.
Sicuramente non è una cosa facile ma sono molto contento che tu me lo abbia detto, ora riesco a capire molte più cose di te. Certo se io non avesse detto la cosa più assurda che potevo pensare non so se me lo avresti detto eh.-
disse con tono accusatorio per poi scoppiare a ridere dopo un secondo. Non riusciva proprio ad essere arrabbiato con lei.
 
Lei sorrise e lo baciò: -Grazie, per avermi capita. Ora devo veramente andare, ho paura che il re lo scopra e mi chiuda dentro.-
-Certo, non potrei sopportare di non vederti più. Vuoi che ti accompagni?-
 
-No, non preoccuparti, non vorrei che qualcuno ci vedesse.-
 
-Agli ordini, vostra maestà.- disse lui facendole un inchino. –Quando possiamo rivederci?-
 
-Smettila! Per te sono solo Regina. Ogni martedì vado a correre a cavallo,  è una delle poche volte che esco di pomeriggio, che sono sola e che mi allontano di parecchio dal castello, se ti va potremo incontrarci al limitare del bosco.-
 
-Ci sarò, sicuramente milady.-
 
-Ora devo andare.- disse lei intristendosi di colpo e iniziando ad avviarsi.
 -Aspetta!- disse lui prendendola per un braccio.
-Andrà tutto bene- poi le schioccò un bacio sulle labbra e lasciò andare sorridente.
 
 
Robin si avviò verso la sua tenda e ripensò alla serata, si sarebbe potuto aspettare tante cose dalla vita ma mai di baciare la regina. Era una cosa totalmente assurda e anche pericolosa probabilmente ma non sarebbe riuscito a starle lontano, di questo ne era certo.

Ed eccomi di nuovo qui a rompervi le scatole. Finalmente si sono baciati *^* ora chissà se nel prossimo, e ultimo, capitolo Regina dirà a Robin il vero motivo per il quale è entrata nella locanda. Per quanto riguarda la confessione di Regina sono sempre stata convinta che  abbia dovuto subire cose terribili dal re anche perchè quando lo ha sposato era una ragazza giovane e lui un vecchio, quindi sono sicura che debba essere stato veramente terrificante. Attendo recensioni e alla prossima! Ps. si l'ultima scena è palesemente copiata dalla 3x19, ho amato troppo quel momento!

E poi,il vestito descritto è quello che regina indossa nell’episodio “Mother” della quarta stagione:)  
  
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