Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Salice    07/07/2009    3 recensioni
Atena Bonell è una studentessa qualunque di Serpeverde, alle prese con i piccoli problemi quotidiani di Hogwarts, fino a che una sua compagna del club di pittura non svanisce nel nulla. Non ottenendo l'aiuto dei professori, Atena inizierà la ricerca con i suoi amici, sfidando le punizioni e i misteri che la scuola nasconde. Una storia tutta Verde e Argento!(ambientata un anno prima dell'arrivo di Harry Potter ad Hogwarts)
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Serpeverde
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Serpens in fabula'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo_2
Secondo capitolo! In questo in particolare ho voluto approfondire un lato della storia che la Rowling ha lasciato piuttosto "aperto" ovvero i quadri animati! Mi sono basata sulle poche informazioni che ci sono, sia su quelli che sulle fotografie animate, sarò felice quindi di eventuali critiche costruttive o consigli, sperando di non aver fatto errori e di non aver deviato troppo dallo spirito che pervade i libri di Harry Potter! Come da titolo poi, in questa storia si avrà molto a che fare con i quadri...
Cap. 2 – Il Club di Pittura

La mattina dopo Atena si svegliò nervosa e di malumore, senza sapere perché. Mugugnò guardando il cielo grigio fuori dalla finestra, e appena alzata incespicò nelle sua borsa dei libri, rovesciandone il contenuto sul pavimento. Il tutto condito dalle continue esortazioni delle sue compagne di stanza:
- Atena fai in fretta!- le diceva Sophie, già quasi pronta.
- Atena stai attenta! Stavi per cascare sulla mia pergamena! L’inchiostro non è ancora asciutto! – strillava Ludmilla.
In fretta e furia la ragazza si vestì e si precipitò in sala Grande dietro alle altre, crollando esausta su una panca e meritandosi diverse occhiatacce dai suoi compagni di casa. Decise di non badarci, e pensò bene di consolarsi con una colazione abbondante. Stava imburrando il terzo Toast, quando si rese conto che dai vari tavoli provenivano diversi gridolini di gioia. Sollevò la testa e vide che molti studenti si stavano complimentando tra loro e parevano molto eccitati. Dall’altra parte della sala due ragazzi identici dai capelli rossi si stavano scambiando un cinque, mentre Baston, il nuovo capitano della squadra di Grifondoro si complimentava con loro. Alle sue spalle udì Marcus bofonchiare:
- Umpf, Ci siamo appena liberati di Charlie Weasley come capitano e cercatore, adesso ci sono i suoi fratellini nel ruolo di battitori… La coppa si allontana dalla nostra sala comune…-
Atena si voltò verso Sophie, siccome aveva la bocca piena si limitò ad inarcare un sopracciglio e a bofonchiare una frase inarticolata. Fortunatamente Sophie la comprese al volo:
- Si sono i quarti della famiglia weasley ma pare che oltre a Bill e Charlie, che si sono già diplomati, e a Percival, che ha la nostra età, ce ne siano altri due, il prossimo entrerà a scuola tra un anno!
Atena nel mentre aveva ingollato in fretta e furia, e si limitò ad osservarli con aria truce
- Immagino che ci daranno del filo da torcere a torneo di quidditch!-
- Già, hanno fatto proprio ieri le selezioni per le squadre… Chissà cosa è capitato a noi!-- Uhm, sarà meglio non puntare troppo sulla Coppa allora…-
Sophie annuì con aria depressa ed insieme si alzarono per andare alla loro lezione.
Mentre stavano per uscire una ragazza del sesto anno di Corvonero fermò Atena sulla porta:
- Atena, questa sera ricominciamo le attività del Club, vorrei presentarti i nuovi iscritti!-
- Certo Megan! Devo già portare i colori? – Domandò la ragazza, molto interessata, mentre le sue compagne la precedevano, dirigendosi verso le aule.
- Se vuoi, penso che comunque faremo un po’ di introduzione per chi è a zero!-

Verso la fine della seconda ora Atena iniziò a mostrarsi insofferente. Iniziò a muovere nervosamente su e giù le gambe, e smise solo quando le arrivò tra le costole una gomitata di Ludmilla. In compenso iniziò a succhiare rumorosamente la sua piuma, meritandosi un’occhiataccia da Camilla, che era nel banco davanti.
Quando finalmente il professor Ruf dichiarò conclusa la lezione sia Atena che le sue compagne tirarono un sospiro di sollievo. Presero la loro roba e si diressero verso l’aula successiva. Quando arrivarono nel piccolo cortile interno circondato dal porticato, Atena iniziò a guardarsi intorno e a sollevarsi in punta di piedi per guardare oltre le sue compagne. Quando scorse Fabian Parker si mosse celermente verso di lui, attraversando il prato a grandi passi. Per fortuna era spuntato il sole anche se faceva freddo, e poteva evitare di passare nel porticato gremito di studenti. Nell'istante in cui lo raggiunse Fabian stava parlando con lo stesso tassorosso che aveva difeso Valentine. Con loro c’era anche Marcus ed un tassorosso dall’aria mite e con gli occhiali che lei non conosceva. Appena la vide Fabian sorrise e si scusò con gli altri, allontanandosi con Atena per un breve pezzo di corridoio.
- Bene, posso risolvere la situazione, oserei dire con poca fatica.- Le disse, quasi gongolando. Atena notò che nonostante avesse un certo fascino, il suo sorriso era leggermente inquietante, le dava la sensazione di dover stare all’erta.
- Cosa pensi di fare? – Gli domandò, notando poi che sia le sue compagne sia i ragazzi con cui parlava Fabian avevano iniziato a ridacchiare in maniera eloquente. Subito dopo aver parlato arrossì fino alla punta dei capelli.
- Ehi, guarda che così confermi le loro impressioni! Non che mi infastidisca, ho una certa fama e ci tengo a mantenerla, ma magari non è quello che vuoi tu! – Le disse Fabian, in tono ironico. Atena arrossì ancora di più, ma cercò di rispondere con voce ferma:
- Non lo faccio apposta! In ogni caso sbrigati, dobbiamo anche parlare del prezzo!-
- Sono stato preso come Battitore – Il sorriso si trasformò in un ghigno.
- E questo… Oh… - Atena si interruppe, comprendendo quello che aveva intenzione di fare il suo Compagno di casa.
- Ci sto, ma prima vediamo cosa vuoi in cambio.-
- Voglio uscire con Ludmilla Hart- Il tono era noncurante, ma il giovane gettò un’occhiata studiatamente distratta al gruppo delle compagne di stanza di Atena. Non si sarebbero perse lo spettacolo per niente al mondo, Sophie si era addirittura messa all’angolo per avvisarle nel caso arrivasse la McGranitt.
-Cooosa
? – Fu la reazione di Atena – Ma se l’altro giorno...? – Domandò palesemente perplessa.
- L’ho notata proprio in quella occasione – Confermò Fabian, facendole poi un sorriso furbo – Desidero ricucire, e non posso farcela senza un aiuto da parte tua, organizza qualcosa! – tutti gli altri studenti o quasi, nel frattempo erano scomparsi all’interno delle varie classi. Dalla porta dell’aula di Artimanzia venne un colpo di tosse, era Marcus.
- Fabian, sono Prefetto, anche se un professore è in ritardo…-
Con un sospiro Fabian annuì e si rivolse di nuovo verso Atena. Proprio in quel mentre Sophie sprizzò scintille rosse dalla bacchetta, dirigendosi in tutta fretta verso l’aula.
- Uhm, ok, studierò qualcosa, ti farò sapere in sala comune! – bisbigliò, per poi correre a sua volta dall’altra parte del cortile precedendo per un soffio la McGranitt che la fulminò con uno sguardo.

Quel Pomeriggio Atena si diresse verso l’ufficio di Piton con un sorriso soddisfatto stampato in volto. Ne uscì pochi minuti dopo con il Professore, che la condusse al suo magazzino e le consegnò personalmente alcune fialette.
- ho saputo che avete dei nuovi membri al Club di Pittura – Le disse, con la sua voce impersonale, fissandola freddamente. Atena annuì.
- Vedete di informarli subito di quello che fanno queste pozioni, non ho intenzione di accorrere in piena notte, avvisato da Gazza perché alcune piastrelle del pavimento hanno improvvisamente preso a parlare!-
Atena deglutì
- Ehm, si Professore, staremo più attenti – Dopo un’ultima occhiataccia dal professore si allontanò in tutta fretta. Atena faceva parte del Club di Pittura. Per l’esattezza dipingevano quadri animati, come la maggior parte di quelli di proprietà dei maghi. Proprio l’anno precedente, per errore aveva rovesciato la pozione con cui diluivano i colori, simile per composizione a quella che animava le fotografie, con il risultato che alcune macchie sul pavimento avevano iniziato a parlare in piena notte, generando un gran trambusto tra i professori. Aveva fatto perdere un sacco di punti a Serpeverde in quel occasione!
Ad ogni modo raggiunse l’aula che era adibita alla pittura. Siccome dipingere non era popolare come il quidditch ( non in questi ultimi secoli, perlomeno ) Non avevano molti iscritti, e non era quindi necessario fare un gruppo per ogni casa. Tra gli iscritti, di Serpeverde oltre a lei c’era Ludmilla, e nessun altro. Poi C’era Megan, una ragazza molto alta dai capelli ricci, Andrew, un ragazzo posato del settimo anno e Stephanie, una ragazzina castana del secondo, tutti di corvonero. Di Grifondoro c’era Helen, una ragazza al quinto anno dai capelli ramati e Robert un ragazzo alto e biondo, che era anche cacciatore della squadra di Quidditch. Fino all’anno precedente non c’era nessun tassorosso, quindi Atena si stupì entrando nell’aula e vedendo Valentine Taylor seduta che chiacchierava amabilmente con Megan e Robert, mentre Ludmilla li osservava di sbieco. Assieme a loro c’era anche un ragazzo dai capelli neri e una ragazza dai capelli lunghi e biondissimi, che si presentarono come Alexander e Jade, di tassorosso, terzo anno. Mentre Megan spiegava il procedimento per dipingere quadri animati, Atena si trovò più di una volta ad osservare Alexander, beccandosi un’occhiata gelida da parte di Jade, che sembrava essere la sua fidanzata.
-Avete capito tutto? – Domandò infine Megan, che essendosi assunta un anno prima tutte le responsabilità di iscrizioni, permessi e richieste dei materiali era stata nominata Presidente del Club. I nuovi annuirono incerti, ma quelli che erano iscritti gli anni precedenti presero posto ciascuno dietro i propri cavalletti. Atena si sedette dietro la tela bianca, pronta per accogliere il suo schizzo a matita.
- Qualcuno ha qualche suggerimento? Potremmo iniziare con qualcosa di divertente visto che abbiamo dei nuovi. Stephanie, che era minuta e bruna, sollevò timidamente la mano
- Sarebbe carino che ogni membro del club avesse il suo ritratto animato, no? -
- Che idea meravigliosa!- Esclamò Megan, affrettandosi a porgere tele e colori ai nuovi – Disponiamoci in cerchio e ciascuno dipingerà chi si trova alla sua destra.
Dopo qualche rumore e stridio si disposero ordinatamente. Atena aveva alla sua sinistra Robert, e alla sua destra Ludmilla. Sospirò profondamente, fissando la sua compagna di stanza. Non aveva molta voglia di creare un ritratto che avesse suo caratteraccio, l’originale le bastava e avanzava, ma prese comunque la matita e si mise d’impegno, accorgendosi con stupore e poi quasi ridendo che, se possibile, Ludmilla aveva un’espressione ancora più corrucciata della sua: alla sua destra sorrideva beata, Valentine.

Per il resto del tempo non parlarono molto, e Atena fu molto concentrata a rispettare le proporzioni del viso di Ludmilla. Le parti più difficili,una volta presa la mano con il disegno dal vero, era di diluire nella giusta percentuale il colore con la pozione animante, e poi, sopportare pazientemente le proteste, più o meno marcate a seconda del carattere, del soggetto del ritratto, che intimava il pittore di finire in fretta il dipinto, perché potesse muoversi liberamente oltre la cornice.
Quando terminarono, voltarono ogni tela verso il muro, riordinando e pulendo i pennelli e le vaschette, ma soprattutto ignorando il coro di lamentele che proveniva dai quadri mezzi finiti e si diressero ciascuno verso la propria sala comune.

Pochi minuti dopo, Atena si buttò sul letto, riflettendo sul modo migliore di convincere Ludmilla ad incontrarsi con Fabian. Si rigirò inquieta, dalla fessura dei tendaggi del suo letto a baldacchino entrava uno spicchio di luce lunare. Non si sentiva molto in colpa a pensare che probabilmente Fabian avrebbe cercato di spedire un bolide in piena faccia ad Abigail, sapeva che Madama Chips l’avrebbe riaggiustata in un attimo, sperava solo che il dolore le facesse passare la voglia di mettersi in mostra. Seguendo il distratto filo dei suoi pensieri si trovò a ripensare ad Alexander e Jade. Era sicura che quel tassorosso le fosse familiare, eppure neanche fissandolo diverse volte e guadagnandosi un’occhiataccia dalla sua fidanzata era riuscita a capire chi le ricordasse. Sicuramente non lo aveva visto a Hogsmeade, visto che gli studenti di primo e secondo anno non potevano visitare il villaggio in gita, quindi l'anno precedente non poteva averlo visto. Proprio questo ultimo pensiero le fece venire un’idea improvvisa, e dopo aver progettato per diversi minuti il suo piano, scivolò nel sonno con un sorriso beato stampato in faccia.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Salice