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Autore: _Fiamma_    07/07/2009    5 recensioni
Un Nuovo anno a Hogwarts è iniziato, e la Reginetta dei Grifoni si ritrova immischiata di nuovo in mille problemi d'amore e d'amicizia. Tra bugie, inganni e baci rubati, la nostra Hermione si districa lungo un nuovo anno in cui crescerà insieme ai suoi vecchi amici..e alcuni nuovi. Tutto questo, sotto gli occhi della misteriosa...Gossip Girl!
Genere: Romantico, Triste, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione, Granger, Il, trio, protagonista, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccoci ad un nuovo capitolo.

Prima di tutto vorrei rispondere a chi ha gentilmente recensito l'ultimo capitolo.

Elli 11: Ahaha...in effetti non l'ho fatto apposta...perchè entrambi i capitoli li avevo già scritti da tempo.. però è vero è una strana coincidenza.

Babyfairy: Certo che le cose andranno bene...forse..uahauahuahau grazie mille :D

Anna96: eheheh eh si vedrai vedrai... Il trio dei miracoli non ha ancora rivelato tutto...

Beh adesso....iniziamo!

Capitolo 5:

Mi dispiace

Hermione si addormentò fra le loro braccia dopo un quarto dora, spossata.

La coprirono bene con le coperte e scesero le scale in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri.

 

“Harry..cos’è successo ieri sera” domandò il rosso sedendosi sul divano.

”Ci siamo baciati” sussurrò abbassando lo sguardo.

Sentì l’amico irrigidirsi.

“Cosa..come?” ringhiò.

Il moro alzò lo sguardo abbattuto.

“Ron era ubriaca, l’ho messa a letto e prima di addormentarsi mi ha dato un bacio…” spiegò appoggiando la testa sul divano.

”Ah” fu l’unica risposta, per poi piombare di nuovo nel silenzio assoluto.

Harry cercò di cambiare discorso.

”Hai visto tua sorella oggi?” domandò con nonchalanche cercando di arrivare al punto nel modo più innocente possibile.

Ron lo guardò sospettoso. “Si perché?”

“ehm” iniziò il moro imbarazzato “Hermione mi ha detto che..ha passato la notte con Zabini”.

Ron scattò in piedi come se l’avessero colpito alle spalle.

“LEI COSA?” urlò furioso.

Harry sbuffò. 

Sapeva che avrebbe reagito così, ma era meglio che gliel’avesse detto lui, invece di scoprirlo il giorno dopo davanti a mezza scuola.

“A quanto pare hanno una storia” spiegò calmo.

Ron sembrava voler scoppiare. 

Era diventato bordeaux dalla rabbia e si guardava intorno come a voler sfogare il suo risentimento contro un povero sventurato.

Sfortuna fu che la giovane Weasley varcò il ritratto proprio il quel momento, con un sorriso eloquente sul viso, segno di aver passato una bella giornata..e probabilmente, una buona nottata.

“TU!!” la indicò il fratello “Te la fai con Zabini adesso?”

Ginny rimase a bocca aperta per un secondo, ma ribattè decisa.

“Si Ronald, ma non vedo come la cosa ti possa riguardare”

Il fratello sembrava volerla uccidere con lo sguardo.

“Invece..” proseguì la rossa ignorando gli occhi assassini puntati su di lei “Luna mi ha detto di aver visto Hermione correre qui in lacrime..perché non pensate a lei invece di interessarvi alla mia vita amorosa?”.

“Ci vado a parlare” sbottò Harry alzandosi di scatto.

”Amico..sta dormendo” borbottò Ron che stava ancora fissando la sorellina.

“Non con Hermione, con lui” e si girò verso il ritratto ma una mano ferma lo bloccò.

“Cos’hai intenzione di dirgli? Di tornare con lei? È questo che vuoi? Che Malfoy stia con lei?”

Harry abbassò di nuovo lo sguardo, abbattuto.

”No..non è quello che voglio. Ma lo vuole lei. E lo sai anche tu. Sta soffrendo capisci? Devo fare qualcosa..”sussurrò.

Il rosso gli lasciò il braccio, convinto.

“Ok..ma se non va bene..tiragli un pugno da parte mia” sorrise.

“Bravi” disse Ginny accasciandosi sul divano “Ma non fargli troppo male, non vorrei rovinaste il suo bel faccino..” ma pensò bene di non finire la frase, notando l’espressione omicida di entrambi alle sue parole.

 

Bussò più volte alla porta del Syltherin, ma non arrivò nessuna risposta.

“Al diavolo” pensò tirando fuori la bacchetta.

”Alohomora” sussurrò, e la porta si aprì di scatto.

Entrò nella stanza. 

Sembrava che fosse passato un uragano. 

Pezzi di vetro erano per terra, la scrivania rovesciata, e lì, sul letto, assolutamente immobile c’era lui, Malfoy.

“Malfoy dobbiamo parlare” disse calmo Harry chiudendosi la porta alle spalle.

“Cosa vuoi dirmi Potter? Che non è come sembra?” ringhiò il biondo alzandosi dal letto per andargli incontro.

Si fermò a pochi centimetri da lui. 

”A grandi linee sì” rispose fissandolo negli occhi.

Indietreggiò sconcertato.

In quegli occhi. 

Dove aveva sempre visto disprezzo e arroganza. 

Erano vuoti, completamente vuoti. Nessuna emozione, neanche una goccia del Serpeverde che aveva odiato.

“Cosa ti è successo” balbettò il moro fissandolo spaventato.

Draco rise, al limite dell’isterico, e andò a buttarsi di nuovo sul letto.

“è stata lei..mi ha portato via tutto. È entrata nella mia vita come il vento, e se n’è andata come una tempesta”

Harry era basito dalle parole del biondo.

“Perché non hai capito che non era colpa sua”

“Perché…ho una paura matta Potter” sussurrò a denti stretti “Se dopo due giorni mi fa sentire così…cosa ne sarà fra un mese? O un anno magari? Cosa succederà se mi lasciasse scegliendo te o Lenticchia? Me lo spieghi? Sono un Malfoy cristo santo!” sbottò lanciando il portacenere, che si andò a frantumare in mille pezzi contro il muro.

Il moro era sconvolto. Non aveva mai visto Malfoy così, così spaventato.

“beh sappi che sta soffrendo…per qualche assurda ragione è affezionata a te, ci tiene, quindi tira fuori le palle per una buona volta serpe, e accetta i suoi sentimenti, ma soprattutto…accetta i tuoi” borbottò aprendo la porta.

“Ah giusto” si ricordò Harry prima di uscire. 

Camminò verso il biondo che guardava il soffitto appoggiato al cuscino.

“Malfoy” lo chiamò.

Lui si girò guardandolo interrogativo. 

E lo colpì. Con forza. Come a sfogare tutta la rabbia accumulata in quei 6 anni. 

Un pugno in pieno viso.

“questo era da parte di Ron..ma ti avverto serpe, falla soffrire ancora e il prossimo sarà da parte di entrambi” e detto questo uscì, lasciando il Syltherin sanguinante.

 

Avvistato: Il nostro amato Bambino Sopravvissuto che esce dalla stanza del Principe delle Serpi. Un duello per la principessa? No miei cari, qualcosa di più profondo degno di un Grifondoro. La difesa dell’orgoglio. Cosa devi fare mio caro H? Beh, quando tocchi il fondo puoi sempre scegliere: lasciarti andare all'autocommiserazione o stringere i denti e continuare a lottare.

Quindi spegni le luci e dormi mia cara Hogwarts, perché molte cose non sembreranno così brutte al buio.

 

Malfoy se ne stava nel suo bagno, mentre tamponava il naso.

Stupido Potter che  l’aveva colpito. 

Gliel’avrebbe fatta pagare.

Ma probabilmente tutta quella rabbia non era dovuta al pugno di Harry, ma alle sue parole, così vere che l’avevano colpito molto più forte.

Aveva dannatamente ragione, ma Draco non ce la faceva. 

Era confuso.

Mai in vita sua aveva provato sentimenti del genere per una donna..e adesso c’era caduto dentro fino all’ultimo. 

E poi perché proprio lei? Perché la Granger?

No, non poteva andare avanti così, avrebbe dovuto evitarla, dirle che era stato solo un gioco e che si era stufato, ma sapeva benissimo che non ci sarebbe riuscito.

Era un bravo bugiardo.

Aveva mentito a tante ragazze per poi trovarsele nel suo letto. 

Ma in quel momento non ci riusciva.

Il solo pensiero di farla soffrire lo colpiva nel petto come un mare di pugnali.

Doveva andare da lei.

Doveva parlarle, guardarla in quei occhi dorati che l’avevano incatenato a lei.

 

Hermione intanto era rinchiusa in camera sua.

La debole luce della luna che filtrava dalla finestra socchiusa le illuminava il viso, mettendo in evidenzia le lacrime che sgorgavano dagli occhi.

Come aveva potuto fidarsi? Malfoy era e rimarrà per sempre un meschino.

Aveva sbagliato a sperare che fosse cambiato.

Eppure sembrava tutto così facile quando ce l’aveva al suo fianco.

Quando si incontravano i loro sguardi e si perdeva in quel ghiaccio.

Scosse la testa cercando di non pensarci. 

L’avrebbe superato, forte e decisa, ma qualcosa la bloccava.

Stupidi sentimenti. 

Com’era potuto succedere? Una fiera Grifondoro che si innamorava di una viscida serpe.

“Herm? Ci sei?” la voce acuta di Ginny Weasley la ridestò dai suoi pensieri.
Prese un profondo respiro cercando di controllare il tremolio nella voce.

“Si Gin..ma non mi va di parlare adesso”

“Ehm..” una piccola pausa che tradì la voce sicura “C’è qualcuno che vorrebbe vederti”

Hermione si tirò su di scatto sul letto. “Chi?”

“Malfoy”

Se fosse stato possibile, Hermione sarebbe stata già sepolta dentro al suo letto a baldacchino.

Si tirò su con rabbia, cercando di sistemare con le mani tremanti i capelli per poi dirigersi alla porta.

L’aprì con forza e il suo sguardo di pura furia s’impuntò sul biondo, che stava, per la prima volta nella sua vita, nervoso di fianco alla Weasley.

Si guardava i piedi, torturandosi le mani.

Se non fosse stata così ferita nell’orgoglio l’avrebbe abbracciato per quanto le faceva tenerezza.

Ginny, notando la tensione che si era creata in quei pochi secondi, si dileguò, borbottando qualche scusa per poi scendere di corsa le scale.

“Cosa diavolo vuoi Malfoy?” pura rabbia traspariva dalla voce della Grifondoro.

Il biondo alzò lo sguardo colpevole e rimase a fissarla per un secondo.

“Parlarti ovviamente” rispose recuperando un po’ di sicurezza e facendosi avanti per entrare nella stanza della ragazza.

La riccia lo bloccò sulla porta con una mano, decisa.

“Fermo. Non intendo farti entrare. Dimmi quello che dovevi dirmi e vattene”

Draco sospirò passandosi la mano da pianista fra i capelli chiari.

”Dio Granger, non intendo parlare in mezzo a un corridoio”

Il viso di Hermione si distese in un ghigno. 

Anche se il ragazzo cercava di nasconderlo, era imbarazzato. 

Compiaciuta, rimase ferma dov’era, bloccando il passaggio.

“No. Tu adesso parli qui, dove tutti possono sentirti tranquillamente” e fece segno con la testa alle scale, dove probabilmente i suoi amici si erano nascosti cercando di carpire qualche pezzo della conversazione.

Gli occhi di Malfoy si sbarrarono. 

Colpito in pieno tornò a guardarsi i piedi.

“Bene” sussurrò. 

Rialzò la testa incontrando gli occhi dorati della ragazza “Volevo solo dirti che..non dovevo prendermela con te, che ho esagerato..e..” si bloccò alzando gli occhi al cielo come se stesse facendo uno sforzo enorme per pronunciare quelle semplici parole.

”Continua” disse Hermione cercando di nascondere la nota compiaciuta nella voce.

“Mi dispiace Hermione”.

Un sussurro, tenero, da bambino, che la ragazza non avrebbe mai immaginato potesse appartenere al famoso Draco Malfoy.

“Ripetilo, non ti ho sentito bene” lo stuzzicò cercando di non ridere.

Draco sbuffò e si girò verso le scale.

“HO DETTO CHE MI DISPIACE HERMIONE, SENTITO TUTTI?” urlò a squarciagola provocando le risate della ragazza.

Gli prese il viso tra le mani facendolo girare verso di lei, e con una tenerezza infinita lo baciò. 

Si staccarono dopo pochi secondi guardandosi negli occhi.

“Non c’era bisogno di urlare serpe” sussurrò la riccia ridacchiando.

Draco sorrise. “Continuo a chiedermi perché non sei una Serpeverde”

“Perché ci vuole un coraggio da Grifondoro per avere a che fare con te”

Si baciarono con trasporto, e nessuno dei due sentì il gemito di dolore provenire dalle scale.

Non c’era Ginevra Weasley nascosta nella penombra, e neanche Ronald.
Un ragazzo si era appena accasciato contro il muro stringendosi il petto.
Dagli occhi verde smeraldo, calde lacrime fuoriuscirono silenziose, marcando il dolore.
Il dolore di un amore destinato a non esaudirsi.
Harry Potter soffriva.

 

Il veleno di una serpe può essere succhiato via? Certo.Ma è strano che sia stato lo stesso serpente a salvare la nostra grifona. Congratulazioni Regina H. I migliori auguri dalla tua Gossip Girl. Una sola domanda rimane senza risposta. Chi era il ragazzo sulle scale a chiocciola che piangeva mentre la coppia dell’anno si faceva prendere dalla passione? Io ho qualche sospetto. XoXo..Gossip Girl

  
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