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Autore: Lave444    18/07/2018    2 recensioni
Le strade di Ian e Mickey si incrociano nuovamente ma ora è Ian ad avere guai con la legge mentre Mickey è l'agente che segue il suo caso. Come è potuto succedere? riuscirà Mickey ad aiutare il suo ex senza farsi coinvolgere di nuovo?
Questa è la mia idea su come dovrebbe andare la nona stagione della serie
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Non-con, Spoiler!, Tematiche delicate
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Finalmente casa Gallagher è pronta, Ian sta riaccompagnando i fratelli in macchina, è stato bello averli in giro per un po', avere di nuovo la casa piena di chiasso e movimento ma è contento che sia finita, ama di più avere la casa solo per lui e Mickey, la loro routine, la loro vita insieme, lui non è venuto con loro, ha insistito Ian per risparmiargli il pianto isterico continuo di Franny che non ha smesso un attimo e che ancora gli sta rompendo i timpani, a quanto pare non vuole lasciare suo zio Eean, come lo chiama lei, così ha detto a Mickey che non era necessario che venisse, ha visto uno strano sguardo negli occhi dell'altro in quel momento, lo aveva già visto quando hanno fatto da babysitter alla urlatrice, non ha avuto tempo di indagare però, lui l’ha fatto per risparmiargli una tortura, soprattutto perché non vuole che oggi sia di cattivo umore, questa sera hanno la festa di Natale dei pompieri annuale e lui ha accettato di venire, Ian è al settimo cielo, sa che l'altro non sopporta queste cose ma sarà bello per una volta sfoggiare in giro il suo amato marito e non vede l’ora. Viene distolto dai suoi pensieri dalla visione della sua casa d'infanzia, accosta, entra dentro un attimo per dare un occhiata in giro e per fortuna non è così male, dovranno rimediare un nuovo divano ma poteva andare peggio, è bello sapere che è ancora in piedi, che è ancora qui, può essere considerata quasi una catapecchia ma è qui che è cresciuto, è una parte di lui che non è ancora disposto a lasciare. Saluta i fratelli che iniziano subito a sistemare le cose e torna verso casa, deve cambiarsi per andare a lavoro. Entra nell'appartamento mentre Mickey esce dalla loro stanza già in divisa, oggi hanno entrambi il turno di mattina, quando lo vede gli sorride
“Ehi già tornato? La piccola hooligan si è calmata poi?
“Magari, credo di aver ormai l'udito ridotto"
“Essere separata da te è una tortura, sei troppo bravo con i bambini" avrebbe dovuto essere una battuta ma Mickey la dice con quello sguardo strano di nuovo, tra il triste e il rammarico, sta per indagare ma il moro cambia subito discorso
“Anche se non hai corso questa mattina ti ho preparato lo stesso il frullato è sul bancone, ti ho lavato e stirato una camicia di servizio perché non ne avevi una pulita, il resto lo farò quando torno"
“Ok grazie, hai preso il pranzo nel frigo che ti ho lasciato?”
Mickey alza la mano mostrando il sacchetto che gli ha preparato prima di uscire con i fratelli, si baciano per salutarsi, devono iniziare la loro giornata, Ian segue con lo sguardo il marito uscire sorridendo, non può farne a meno, sono diventati così domestici, lui cucina e lava i piatti, Mickey si occupa della biancheria e in alternanza puliscono i pavimenti e il bagno, se qualcuno gli avesse detto anni prima che avrebbero vissuto così gli avrebbe riso in faccia, hanno trovato una routine che funziona per loro e non la cambierebbe con niente al mondo, beve il suo frullato, va a cambiarsi, forza, un turno a lavoro e poi questa sera si divertiranno alla festa.
“Ancora non capisco una festa di Natale un mese prima che sia veramente festa"
“Perché le feste sono i periodi più impegnativi per i soccorsi, sai molti impazziscono o si deprimono a Natale, così anticipano i festeggiamenti per farli più tranquillamente"
“Che allegria"
“L'FBI non organizza niente del genere?”
“Forse, non so, credo che Carlos abbia accennato a qualcosa del genere, ma parla così tanto non posso ascoltare tutto quello che dice"
Ian alza gli occhi al cielo e sogghigna
“Dovresti socializzare con loro”
“E perché? Già li vedo troppo a lavoro fuori voglio socializzare solo con te" gli fa l'occhiolino, Ian sa che non è perché si vergogni di presentarlo ormai questo non è più un loro problema, è proprio che Mickey non è fatto per certe cose solo che vorrebbe veramente che avesse degli amici sul lavoro
“Sai mi piacerebbe sapere che ti hanno a cuore quando sei sul campo e hai bisogno che ti guardino le spalle..”
“Ma io sono una persona amata da tutti" e quando vede che la battuta non innesca la reazione aspettata aggiunge “ok, ok, chiederò a Carlos, ne sarà entusiasta e non farà che parlarne e sarà tutta colpa tua”
“Dai non sarà così male e poi come per stasera ti ricompenserò con un pompino” ammicca Ian contento dell'obbiettivo raggiunto
“Come se non me li avresti fatto lo stesso, su buttiamoci nella gabbia dei leoni" dice Mickey mentre apre la porta del locale dove si tiene la festa, Ian scuote la testa ridendo, già si sente un bel chiasso dentro, entrano, birre sono distribuite a volontà, Ian nota subito Sue, le si avvicina si abbracciano, lei abbraccia anche Mickey che restituisce il gesto in modo impacciato, non è abituato a queste effusioni anche se Fiona lo sta pian piano addestrando, lo rifiutava come cognato e ora lo saluta sempre in quel modo, la coppia poi passa in rassegna tutti gli altri presenti con cui lavora, prendono da bere e si fermano con loro. La serata procede piuttosto bene, Mickey sembra rilassato e che si stia veramente godendo la festa a scambiare chiamate assurde con i suoi colleghi, cazzo quanto è bello come il sole lì a sorridere a una battuta di Jake con una birra in mano
“Smettila di gongolare, sì hai il marito più sexy ora smettila con quel sorrisetto da vincitore" gli sussurra Sue
“Non so di cosa tu stia parlando"
“Ah no? Vi guardate come se foste gli unici nel locale, mi serve più birra per tutto questo amore"
“Eccola allora" gli passa una birra che ha afferrato dal vassoio di un cameriere di passaggio, fanno un mini brindisi con le bottiglie e ritornano alla conversazione generale.
Tutto è andato bene fino a quando sulla porta di uscita non incontrano Caleb, cazzo Ian si è proprio dimenticato che potesse succedere, sembra una vita fa che usciva con questo coglione
“Che fai Ian te ne vai senza salutare?” ecco appunto un coglione
“Ciao Caleb" sta per proseguire con Mickey verso l'uscita quando lui gli si para di nuovo di fronte
“Ehi che fretta c'è non mi presenti al tuo amico?”
“Marito in realtà Mickey, Caleb Mickey" i due si scambiano un cenno del capo
“Ah Mickey, non era il tuo ex che ti picchiava?” aspetta non un coglione è uno stronzo, vuole uscire il più presto possibile di lì prima che il moro esploda ma a sua sorpresa il compagno gli dice solo che è ora di andare
In macchina regna il silenzio ma Ian non lo può sopportare
“Mick quello ero un mio ex, scusa non ho pensato ci fosse è un cretino non gli ho mai detto che mi picchiavi solo che nel suthside si è abituati a sesso e botte ma non ho mai detto…”
“È tutto ok Ian non fa niente, è vero che te le ho date in fondo qualche volta” lo interrompe l'altro con la calma più assoluta e di nuovo con quello sguardo strano, ecco ora Ian è spiazzato, deve essere grave in una situazione del genere Mickey dovrebbe essere furente, invece così è anche peggio, di solito il silenzio di Mickey nasconde pensieri molto oscuri ma non sa come intervenire, a casa Mickey sembra tornato alla normalità e chiede la riscossione del pompino premio, la questione non è risolta ma ha bisogno di riflettere su come procedere per ora accontenta felice suo marito, dopo un fine serata del genere se lo è proprio meritato.
Il pomeriggio seguente Ian entra in casa con Franny nel passeggino, aveva promesso di passare un pomeriggio con lei per farla smettere di piangere e subito la sorella ne ha approfittato, chiama il marito che non risponde, lo trova assopito sul divano, cazzo deve aver mal di schiena, si mette lì a dormire solo quando non ha la forza di arrivare in camera, fuori piove quindi porta la piccola a giocare in camera per non disturbarlo, disegnano per un oretta ma Franny gli rovescia addosso una tempera così si allontana per lavarsi e la piccola ne approfitta per girovagare, Ian non ha chiuso bene la porta così arriva dall'altro zio e ha la splendida idea di svegliarlo con una manata sul viso, preso alla sprovvista il moro reagisce sulla difensiva come sempre e le da una botta che la fa cadere di sedere e piangere fortissimo. Ian accorre subito, il marito cerca di calmarla ma anche lui è agitato, subito prende la piccola in braccio dondolandola
“Io non l'ho fatto apposta, mi ha svegliato all'improvviso, non sapevo fosse qui..io..io..” Mickey è devastato Ian sta per dirgli di calmarsi che non è successo niente ma l'altro corre via in camera, no adesso deve proprio farlo parlare mette Franny nel passeggino e lo segue, lo trova a prendere con mani tremanti gli antidolorifici
“Mick è tutto ok non si è fatta nulla..”
“Tutto ok? Ian ho colpito una bambina!”
“È stato un incidente, che ti prende? sono giorni che sei strano, ti prego parla con me..”
“Io..io..ho solo mal di schiena, vado da Lip a riposare tanto lui non c'è” così dicendo corre via, Ian lo lascia andare, ha bisogno di un po' di tempo quando sarà pronto parleranno, oramai non fuggono più dai confronti.
Infatti quella sera torna più calmo ma ha uno sguardo così triste che mette in allarme Ian
“Franny?”
“A casa sua, cristo Mick mi stai spaventando che succede?”
“Io non voglio dei figli Ian, sono ancora a pezzi non posso crescerne uno, guarda che ho fatto oggi, tu, tu sei così bravo e ti illumini tutto quando sei con Franny, e prima con Yev, saresti un padre fantastico, e il tizio di ieri sera e Trevor, li hai scelti tutti così diversi da me, io non sono come loro, non faccio beneficenza, non ho un bel corpo, sono pieno di cicatrici..Ian io non posso darti quello che vuoi, quello che meriti, forse dovremmo..”
Ian ha sentito abbastanza, gli mette le mani sulle spalle e lo guarda dritto negli occhi, occhi così profondi e gentili, perché non riesce a vedere quanto è straordinario, odia che abbia pensato tutto questo, cazzo ora capisce perché si copriva sempre con i suoi fratelli in giro, cazzo, cazzo, per tutto quel tempo non si è sentito libero in casa propria, merda..
“Basta, basta, ho ascoltato senza dire niente perché avevi bisogno di tirare tutto fuori ma ora sentimi bene, sono tutte stronzate, tu sei esattamente quello che voglio sono uscito con loro perché non erano te, nessuno ha mai potuto sostituirti e tu sei dieci mila volte meglio di loro con tutte le cicatrici che sono solo la prova di quanto tu sia un lottatore..per quanto riguarda i bambini anche tu saresti un padre fantastico..”
“Ian io non..”
“Fammi finire non ho mai detto di volerne, con Yev siamo stati un po' costretti, adoro Franny e sì ci so fare con i bambini ma ne sono stato circondato tutta la vita, non li voglio ora e non so se mai li vorrò, voglio godermi la vita con mio marito, con te, solo io e te"
“E quando non ti basterà più?”
“Credimi mi basta eccome sei tutto ciò che ho sempre voluto, se dovessi cambiare idea sui bambini ne parleremo e troveremo una soluzione insieme, ma lasciarci no non è un opzione, sei incastrato con me per tutta la vita fattene una ragione" a questo Mickey lo bacia ferocemente, il pensiero di non essere sufficiente lo stava dilaniando ma forse dovrebbe cominciare a credere che sono insieme e lo saranno per sempre senza intoppi questa volta, fanno l'amore dolcemente e lentamente, tutta la casa per loro, solo loro due, per sempre.

Due settimane dopo Mickey è sul campo, irruzione in un grosso laboratorio di droga della mafia ucraina, segue i colleghi dentro, pistola alla mano, pallottole fioccano intorno a lui, colpisce qualcuno, si gira, si paralizza, davanti a lui il suo incubo peggiore, cosa ci fa qui? perché nessuno lo ha avvertito? Non ci sono dubbi che sia lui, lo riconoscerebbe ovunque… Terry fottutissimo Milkovich è tornato..e poi in un attimo…
BANG BANG BANG

   
 
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