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Autore: terrioscar    19/07/2018    5 recensioni
L'amore tra Madamigella Oscar e Andrè era forte e indissolubile più che mai, ma Andrè non era l'unico ad amarla c'erano anche Alain, il Conte Girodelle e il Conte di Fersen che avevano velato questo sentimento nel cuore. Quest'ultimi tre condannati a morte aspettavano nella prigione il momento dell'esecuzione, esternando i loro sentimenti per la donna non avendo più nulla da perdere. Per evitare però che si opponessero all'esecuzione furono drogati e ognuno di loro permise al loro sogno d'amore di realizzarsi almeno nella propria fantasia. Intanto Oscar, Andrè e Bernard si stavano organizzando per salvarli, ma dopo aver assaporato l'amore che la donna poteva donargli, i nostri tre innamorati potranno mai rinunciare ancora a lei?...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes, Victor Clemente Girodelle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3 Quando Fersen iniziò il suo sogno sotto l’effetto della droga che a sua insaputa gli avevano dato nella prigione, il suo primo pensiero fu il volto bellissimo di Oscar.Con il pensiero ritornò ad anni prima, quella sera del ballo dove lei si era vestita da donna per dimostrargli che l’amava. Mentre ballavano, lui l’ aveva definita la sua migliore amica e ciò aveva sconvolto talmente Oscar, che era scappata via. Nel sogno lui immaginò di non averla lasciata andare via, ma di averla seguita, raggiunta e stretta tra le braccia quando lei travolta dal vento d’autunno piangeva, per aver scoperto solo sentimenti di amicizia nei suoi confronti, davanti ad una fontana maestosa della Reggia. Lei lo guardò con i suoi bellissimi occhi azzurri pieni di lacrime “vi prego Fersen, non mi umiliate ancora di più, ho sbagliato a dichiararvi i miei sentimenti. Ho tradito anche l’amicizia e la fiducia della mia Regina, poiché lei vi ama e io non ho nessun diritto di mettermi tra di voi.” disse mostrandosi per la prima volta fragile agli occhi dell’uomo, che non l’aveva mai trovata tanto bella e adorabile. I suoi occhi verdi si riempirono di lacrime “sono io che devo chiedervi perdono Oscar, per non aver capito i vostri sentimenti. Tra me e la Regina Maria Antonietta purtroppo c’è stato da tempo un addio, molto sofferto, ma dovuto, perché lei è la Regina di Francia sposata al re Luigi XVI, ma ci siamo promessi di esserci sempre l’uno per l’altra e lei mi ha augurato di trovare una donna che potesse amarmi come merito…ecco se io dovessi immaginare questa donna, riesco a vedere solo voi, ma vi siete sempre dimostrata solo un amica e io non ho mai osato pensarvi oltre per rispetto e ammirazione sconfinata che ho per la mia indomabile guerriera, ma vedervi meravigliosa donna, mi ha aperto la mente e il cuore e…” stava per dire, quando avvicinò le sue labbra a quelle di Oscar baciandola con una tale delicatezza che si percepì appena il contatto, come se lei fosse di cristallo. Lei abbassò lo sguardo “devo parlare con la nostra regina Fersen… perdonatemi” disse allontanandosi, lasciando l’uomo con mille emozioni nel cuore. La mattina successiva Oscar chiese udienza e fu subito ricevuta da Maria Antonietta “cosa c’è di così urgente Madamigella Oscar, devo preoccuparmi?” chiese la donna mentre i loro occhi di colore azzurro intenso si incontrava “Sono venuta per chiedervi perdono Maestà, perché vi ho tradita e non ho giustificazioni per questo” disse Oscar con tono grave, Maria Antonietta la guardò smarrita, poiché sapeva la lealtà e l’affetto incondizionato della donna nei suoi confronti “non capisco Madamigella Oscar” aggiunse la Regina e lei sospirando chiarì ogni dubbio “mi sono innamorata del Conte di Fersen” disse visibilmente provata. Maria Antonietta sentì le lacrime bagnarle il volto “e lui vi ricambia” disse con un tono appena percettibile “ non credo Maestà. Non è successo nulla tra di noi e mai accadrà, ma l’amore che provo è un tradimento nei vostri confronti e trovo giusto lasciare il Comando della Guardia Reale” disse lasciando la donna senza parole “sono confusa Madamigella Oscar, datemi del tempo per riflettere, poiché io e Fersen ci siamo detti addio da tempo, pur continuando ad amarci e sapevo che prima o poi avrebbe incontrato una donna speciale, ma non avrei mai pensato che foste voi” disse intuendo che una donna meravigliosa e bellissima come Oscar poteva essere l’unica vera rivale nel cuore di Fersen “perdonatemi, non avrei mai voluto farvi soffrire. Chiederò di essere arruolata per partire in qualsiasi missione mi assegneranno per proteggere la mia patria e i miei sovrani. Credetemi io per prima avrei voluto che questo sentimento nel mio cuore non fosse mai nato, ma l’amore ha una forza che ti penetra l’anima” disse oramai anche lei in lacrime commossa. Maria Antonietta annuì” so bene di cosa parlate, Oscar” rispose pensando all’amore impossibile tra lei e Fersen. Oscar dopo un saluto militare uscì dalla stanza dove incontrò Fersen che la stava aspettando “possiamo parlare?” chiese dolcemente, ma lei fece di no con la testa prima di allontanarsi, visibilmente sconvolta. Fersen andò da Maria Antonietta che appena lo vide gli corse incontro disperata e lui la strinse a se come sempre, per proteggerla dagli altri, ma soprattutto da se stessa. “ti prego non avercela con Madamigella Oscar è una donna eccezionale, che sta soffrendo per amore come noi” le disse, ma lei lo guardò negli occhi “ma io non c’è l’ho con lei, conosco la sua lealtà, ma conosco anche te. Protesti innamorarti di lei e sostituirmi nel tuo cuore” disse piangendo come una bambina e lui la baciò sulla fronte “sostituirti mai” le disse dolcemente “ha deciso di arruolarsi” aggiunse Maria Antonietta per vedere la reazione dell’uomo che si irrigidì “ma è una follia, non può farlo” disse agitato alzandosi di scatto come per rincorrerla e in quel momento Maria Antonietta capì che per quanto lui l’amasse, un sentimento era nato anche per Oscar. Lui intuì i suoi pensieri “se potessi viverti nessuno potrebbe separarci, ma se vuoi sapere se sono legato a madamigella Oscar la mia risposta è si, ma in modo completamente diverso da te” aggiunse e lei asciugandosi le lacrime rimase in silenzio per qualche minuto prima di parlare “allora va da lei, prima che faccia qualche sciocchezza, preferisco saperti tra le braccia di una donna eccezionale che ti può donare un amore grande quanto il mio, piuttosto che saperti sprecato con una donna che non ti merita”, disse mostrando ancora una volta di amarlo. Fersen le si avvicinò baciandole le mani e commosso usci dalla stanza per raggiungere Oscar, che però sembrava scomparsa nel nulla. La cercò per tutta Versailles e casa de Jarjayes, ma invano, così decise di aspettarla fuori al cancello della sua casa sicuro che prima o poi sarebbe tornata. Nella notte fonda, una amazzone con lunghi capelli biondi stava facendo rientro a casa sul suo cavallo bianco, ma quando vide Fersen lanciò il suo purosangue a galoppo dal alto opposto per fuggire da lui e da se stessa. Il Conte con un balzò veloce montò sul suo cavallo e la segui. La corsa fu veramente pericolosa e spettacolare, Oscar aveva il fuoco dentro ed era indomabile e lui aveva un esigenza incontenibile di confrontarsi con lei. Quando le fu vicino le chiese di fermarsi, ma lei continuò, finchè lui afferrandola per la vita l’attirò a se cadendo con lei in malo modo, anche se cerco di proteggerla dall’urto con il proprio corpo. Lei dolorante si alzò guardandolo disperata “Fersen basta…non voglio più soffrire…basta” urlò, mentre l’uomo barcollando le si avvicinò incurante del dolore “allora amami e giuro che non ti farò mai soffrire” disse mostrando per la prima volta un vero interessamento d’amore nei suoi confronti “non si possono amare due donne contemporaneamente” aggiunse Oscar “ma in modo diverso si” aggiunse lui avvicinandosi per baciarla con passione. Oscar sentì il cuore battere forte, quel sapore di quella bocca era un nettare prelibato per la sua lingua, mentre Fersen provò un attrazione tale da perdere il controllo e invece di cercarla teneramente come si era ripromesso iniziò quasi a mangiarsela di baci e carezze. Oscar sentì le sue mani su tutto il suo corpo, era felice, ma quando carezza dopo carezza lui arrivò nelle sue parti intime lei si irrigidì “Fersen ti prego, io non ho mai…” stava per dire, quando lui la guardò sorpreso “che stupido…perdonami” disse cercando di tornare in se, ma lei arrossi tremendamente e lui la strinse forte “tutto accadrà quando sarai pronta amore mio” disse, mentre lei si lasciava cullare da quelle muscolose braccia. Dopo qualche ora lui la scortò fino a casa de Jarjayes per poi baciarla un ultima volta aspettando di vederla entrare. La mattina successiva, Oscar ricevette cento rose rosse con un biglietto “Stasera ti aspetto nel giardino delle rose…Tuo Fersen”. Oscar aveva le mani che le tremavano “tuo Fersen” rilesse incredula, ma per quanto fosse felice continuava a pensare al dolore che avrebbe arrecato alla sua amata Regina, cosi fece riportare tutto indietro rifiutando l’invito. Trascorse un mese e Oscar pur incontrando Fersen lo evitava, anche se lui continuava ogni giorno ad invitarla, mandandole cento rose rosse e ciò provocò nell’uomo un immenso dolore, che fu chiaro anche alla Regina, che inviò una lettera al suo Comandante delle guardie Reali, che era in carica, in attesa di essere sostituita per partire in guerra. Il biglietto diceva “se non posso amarlo io, desidero che lo facciate voi Oscar, poiché so che lo rendereste felice come avrei fatto io. Maria Antonietta”. Oscar strinse il biglietto tra le mani commossa, la sua Regina l’aveva perdonata e le diceva di stare con l’uomo che entrambe amavano, perché lei non poteva. Quella sera stessa accettò l’invito e quando arrivò sul suo cavallo bianco Fersen era lì ad attenderla, bello, elegante e affascinante, come sempre e andandole incontro la prese per mano mentre lei con un salto atletico scese da cavallo. Si guardarono con complicità e lui le sorrise invitandola a seguirlo. Il salone era preparato nei minimi particolari e dei musicisti nella stanza accanto iniziarono a suonare e lui le disse “mi concedete questo ballo, Madamigella Oscar” lei annuì e anche se era vestita in camicia bianca, pantaloni e giacca celesti, era meravigliosamente donna agli occhi di Fersen. Tra le sue braccia Oscar iniziò un valzer ed essendo l’uomo un ballerino impeccabile, lei si senti leggiadra, fin quando lui fermandosi la guardò negli occhi “sposami Oscar e rendimi l’uomo più felice che possa esistere, perché ti amo, profondamente, devotamente, immensamente” disse lasciandola senza parole, poiché era commosso e sincero e lei finalmente annui “Si, amore mio” disse scambiandosi un bacio appassionato, prima che Fersen tornasse in se e il suo sogno svanisse tornando alla realtà di quella cella fredda e maleodorante. Accanto a lui c’era il Conte Girodelle, che stava sognando anche lui l’unica donna che nella vita aveva sentito d’amare, il suo meraviglioso Comandante Oscar François de Jarjayes…
   
 
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