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Autore: nicailuig    20/07/2018    1 recensioni
Que el amor valga la alegrìa, no la pena
 
Per tutto il tempo hai tenuto gli occhi su di me. Non c'era malizia, solo apprensione. Voglia di sapere, di capire. Di capirmi. E io te l'ho impedito, chiudendoti fuori dalla mia testa per la paura che tu potessi entrarci.
*** si ricollega a 'Spazi'
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Serie 01'
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Tutto bene

 

Que el amor valga la alegrìa, no la pena

 

Ero assorta a impacchettare le mie cose nello zaino, ci dovevamo vedere almeno una mezz'ora più tardi, non ti aspettavo. Non aspettavo nessuno. Mi ero allontanata dal gruppo, mi mancava l'aria e avevo bisogno di stare sola. Ero irritata senza saperne il motivo, mi sentivo stanca, agitata, confusa. E tu sei capitato lì. Mi hai preso alla sprovvista. Mi hai vista scomposta, circondata dal disordine della tenda in cui avevo dormito, spaventata per l'intromissione. Mi hai guardato, ti ho guardato. Mi sono sentita inchiodata lì, nel caldo soffocante della tenda, la fronte imperlata di sudore. Quando mi hai chiesto se andava tutto bene non sono riuscita a dire niente. Avevo paura di tradirmi e fare uscire una voce tremante, che sa di pianto. Ho annuito e fatto mmh mmh. Me lo hai chiesto un'altra volta. Per tutto il tempo hai tenuto gli occhi su di me. Non c'era malizia, solo apprensione. Voglia di sapere, di capire. Di capirmi. E io te l'ho impedito, chiudendoti fuori dalla mia testa per la paura che tu potessi entrarci. Ti ho risposto ancora una volta che stavo bene, che avrei finito di raccogliere le mie cose e che ci saremmo visti al punto che avevamo stabilito. Ti sei allontanato, poco convinto. Mi hai lasciata sola a respirare l'ossigeno che mi mancava, con i timpani che mi facevano rimbombare dentro la testa le parole che ci eravamo scambiati.

 

***


Lo so che sono io quella che ti ha lasciato andare via. Sono scomparsa e tu ti sei stufato di aspettare. Non ti ho fermato. Tu non sei più tornato indietro. Non c'è stato il tempo di iniziare niente, e ora che tu sei con un'altra io non ho il diritto di avanzare pretese. Solo mi viene ancora in mente lo sguardo che mi hai indirizzato quel giorno in montagna. Sono passati mesi. Mi sfuggono i dettagli, ma il modo in cui mi sono sentita è così vivido, così vero, che non posso non rabbrividire, se solo ci penso. Non ti ho fatto entrare quella volta e non l'ho fatto neanche dopo, quando ancora ci provavi a capire chi ero. Cosa pensavo. Cosa volevo. Ora mi dico che per quello sguardo, per vederti ancora guardarmi in quel modo, ne sarebbe valsa la pena.

 

   
 
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