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Autore: SAKURACHAN_KumikoKurokawa    08/07/2009    6 recensioni
Nuova e prima long-fic su Naruto... "La vera forza la ricerchiamo tutti, senza sapere che è gia dentro di noi..." "... Non voglio che faccia una brutta fine, tu... Sakura...puoi capire meglio di chiunque altro..." "Non sono più un bambino, sono un ninja esperto oramai..." NaruSaku e altri...metto in SPOILER perchè potrebbero essercene in seguito!!!
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jiraya, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Tsunade
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Salve, ecco a voi il decimo capitolo, mi scuso sempre per il ritardo, ma sono sorpresa io stessa di trovare il tempo per me visto gli impegni universitari!!! Colgo l'occasione per fare gliauguri a tutti coloro che hanno sostenuto in questo periodo gli esami di maturità... Credeti la vera vita inizia ADESSO!!!
A presto ^O^

CAPITOLO 10:

L'orologio segnava le tre del mattino, e facendo un calcolo approssimativo, Sakura Haruno aveva dormito si e no qualche ora ed era sveglia quasi da dodici. Era strano che non riuscisse a prendere sonno nel suo letto dopo aver portato a termine una missione.
La verità era che l'esito di quest'ultima era stato si positivo, ma gli attriti riscontrati in seguito erano stati rilevanti.
“Quei documenti, riguardano davvero Sasuke?”
Ecco la domanda che realmente la teneva sveglia.
Il suo vecchio compagno di team era davvero implicato in cose pericolose? Era bersaglio di qualche mukenin? Le risposte a tutte le sue domande erano in quei pochi fogli che aveva avuto sottomano, eppure non le era passato per la testa di dargli un'occhiata.
Ovvio, perchè Sakura è sempre stata la ragazza giudiziosa, che segue le regole, che cura egregiamente i feriti, che porta a termine le missioni, nessuno mai avrebbe mai dubitato di lei...

“...Pensavo di averti addestrata a dovere, forse mi sbagliavo, Sakura...”

E invece quella mattina, una delle persone più importanti e più influenti della sua vita aveva dubitato di lei e dei suoi risultati. E Sakura come si era sentita? Come ci si sente quando la fiducia che gli altri ripongono in noi si incrina o scompare del tutto?
La rosa, si gettò il cuscino in faccia, voleva dimenticare le parole di Tsunade e magari dormire un po', ma se continuava a rimuginare altro che dormire, avrebbe fatto l'alba.
“Ora basta Sakura, ci penserai in seguito.” Tirò un sospiro, chiuse gli occhi in cerca di qualche ora di sano e tranquillo riposo.

<< Haruno! >> tuonò una voce da dietro le spalle della ragazza. Ella si voltò presa alla sprovvista, sgranò gli occhi nel vedere la proprietaria della voce, essendo solita chiamarla per nome.
<< Dopo il tuo turno di visite, ricoprirai il turno di Ino. >> disse sorpassandola. I capelli biondi oscillavano a ritmo del suo passo deciso.
<< Si, Hokage-sama! >> rispose Sakura aspettando che la donna sparisse nella sua stanza. Sentì sbattere la porta dietro sé. Strizzò gli occhi dallo spavento, Tsunade era davvero furiosa con lei.
<< Questa situazione non è delle migliori, ma io ho detto solo ciò che pensavo, shishiou...>>
Si incamminò verso la sala visite, per concludere il suo turno e poi fare anche il turno di Ino. Quel doppio turno le sembrava una bella ripicca più che un caso; Tsunade era buona e cara, ma quando si arrabbiava riusciva a dimostrarsi più infantile di un adolescente, e quella ne era la prova lampante.
<< Kyaaa! Sono distrutta! >> esclamò Sakura.
<< Mi dispiace che tu debba subire la sua ira, ma sai com'è fatta. >> disse Shizune avviandosi verso il suo ufficio.
<< Mmh, si... >> rispose Sakura con un sorriso accennato. Si guardò intorno, il palazzo era pressoché deserto, in quel momento di silenzi le tornarono in mente tutte le domande riguardante i documenti. Erano appena entrate nell'ufficio di Shizune quando:
<< Shizune, l'hokage vuole vederti. >> disse un AMBU apparso dal nulla.
La donna annuì lasciando Sakura sola, in attesa del suo ritorno per ultimare le restanti schede ospedaliere.
“Uff ci mancava pure questa, che perdita di temp-” Ma il filo dei suoi pensieri si interruppe quando notò un gruppo di foglio, fuoriuscire dal cassetto della scrivania, carta pregiata, ingiallita e...
<< Non può essere... >> disse la ragazza, si guardò intorno portando le mani al petto. Erano i tanto agognati documenti, quelli che aveva desiderato leggere...adesso le si presentava un'occasione, poteva lasciarli li e mantenere integro il suo senso del dovere e dell'onestà, oppure mandarli al diavolo e per una volta uscire dagli schemi e smettere di essere la brava ragazza di sempre.
<< Alla fine, non sto facendo nulla di male...sono solo documenti... >>
Prese la sua decisione, allungò il braccio, aprì il cassetto, prese i documenti e li lesse... ciò che riportavano procurò in lei una strana sensazione, sollievo seguito da paura pura e semplice.
Gli occhi viaggiavano a una velocità assurda cercando di carpire ogni informazione riportata, e il suo cervello lavorava il doppio rispetto al normale, non credeva a quello che stava leggendo.
Il suo volto, chiaro di suo, divenne cadaverico, la salivazione le si azzerò... adesso sapeva la verità.
<< I-io... no... è terribile... >> le uniche parole che le uscirono dalla bocca, mentre le braccia le ricadevano pesantemente lungo i fianchi. Ritornò alla realtà quando sentì dei passi avvicinarsi; ripose i documenti dove li aveva trovati, e corse verso l'uscita.
<< EHI! >> gridò Shizune quasi travolta dalla rosa. << Dove vai? >> le urlò dietro.
<< S-scusami devo correre a casa, mi sono ricordata di una cosa importantissima che devo fare, mi dispiace a domani. >> rispose tutto d'un fiato.
Sakura correva giù per le scale del palazzo, uscì per strada, oramai era quasi buio. Nuvole nere all'orizzonte, si avvicinavano impetuose, rispecchiando il morale della kunoichi.
Il suo respiro era smorzato dalla corsa, che doveva fare? Poteva parlare con qualcuno di ciò di cui era venuta a conoscenza?
“Facendo un ragionamento veloce, le persone che sanno di quei documenti sono: Tsunade, Yamato, Kakashi, Shizune e...”

“...Dovete ritirare questi documenti, che si trovano al paese della pioggia. Sono documenti che stanno passando di villaggio in villaggio, di paese in paese...”

<< Oh no. >> Sakura arrestò il passo, lo sguardo le si annebbiò. << No... >>
La situazione era chiara; non poteva conoscere il numero esatto, ma la maggior parte dei paesi era a conoscenza della missione dell'Akastuki, dei bijuu e dei loro jinchuuriki; di ciò che accadde a Gaara e di ciò che sarebbe potuto accadere a Naruto. Quei documenti erano l'avviso di un imminente conflitto che sarebbe sfociato in una guerra disastrosa, se questa non fosse stata fermata.
<< Naruto... >> sussurrò Sakura, riprendendo a camminare stancamente verso casa. In quel momento, dopo che aveva saputo la verità, desiderò ardentemente che in quei documenti vi fosse il nome di Sasuke e non quello del suo compagno di squadra. Adesso cominciava a capire che forse il comportamento di Naruto era dettato da questo fatto, molto probabilmente lui ne era a conoscenza, e lei? Perchè lei ne era stata tagliata fuori? Perchè Naruto non le aveva detto nulla?
Sentendo su di se le prime gocce di pioggia, si mise a correre per evitare di bagnarsi, lo sguardo duro e una luce omicida brillava nelle sue iridi verde smeraldo. Era decisa che avrebbe chiarito la situazione con il biondo, e che lo avrebbe riempito di pugni per averle taciuto una cosa così importante.

Naruto quella mattina era rimasto a casa, la stanchezza si era fatta sentire un po' troppo.
Era nella sua stanza pronto per andare dall'Ichiraku ramen. Uscì e si mise a correre a causa della pioggia.
Arrivò da Teuchi, spostò la tendina e si sedette.
<< Buona sera, Naruto. Il solito? >> chiese cordiale Teuchi.
<< Si, grazie. >> rispose lui poggiando il volto sulla mano destra e guardando fuori dal locale.
<< Che tempaccio, non trovi? >> chiese il cuoco mentre preparava l'ordine. Naruto, dopo un sonoro respiro che somigliava più a uno sbuffo, disse:
<< Già io odio le giornate così, e capitano sempre nei giorni in cui non ho gli allenamenti e potrei andarmene in giro a zonzo e... >>
<< ...E magari con la tua ragazza. >> disse Teuchi porgendo la ciotola fumante di ramen al miso davanti al volto paonazzo del biondo.
<< R-ra-ragazza? >> balbettò fissando l'uomo che ricambiava sorridendo.
<< Si, quella bella kunoichi dai capelli rosa, non è forse la tua ragazza? >> domandò iniziando a ripulire gli attrezzi utilizzati precedentemente.
Lo sguardo di Naruto si trasformò in una sequenza di emozioni, da imbarazzato a sorpreso, da sorpreso a triste, da triste a sofferente., per poi lasciare posto ad un sorriso amaro.
<< No... lei non è la mia ragazza, è innamorata di un altro. >> sussurrò prendendo le bacchette pronto per mangiare.
<< Oh, bhè... >> disse Teuchi prima di concludere << Se è così... però lascia che ti dica una cosa ragazzo. >> Naruto alzò il volto incuriosito.
<< Se per te questa ragazza conta davvero qualche cosa dovresti dirglielo, non mi sembra tu l'abbia ancora fatto, giusto? Magari la sua risposta potrebbe stupirti sconvolgendo tutte le tue certezze.
<< Mhm... >> mugugnò il biondino rimuginando su quelle parole. Magari aveva ragione, magari avrebbe potuto dirle la verità una volta per tutte.
<< Oh, chi si vede. >> una voce profonda alle sue spalle lo fece voltare.
<< Ero-sannin, che ci fai in giro con questo tempo? >> chiese Naruto.
L'uomo si sedette accanto al ragazzo, ordinò anche lui del ramen e poi disse:
<< Niente di speciale, ero in giro e mi è venuta fame! >> Risposta poco convincente. Quando Jiraya aveva fame non si fermava di certo in un locale come quello, prediligeva locali notturni con presenza abbondante di donne seminude che gironzolano intorno ai clienti. La situazione non lo convinceva.
Naruto avvicinò il viso a quello del suo maestro, lo fissava circospetto, poi disse:
<< Non è vero... tu non sei mai venuto qui, e adesso ti viene voglia di ramen? Parla che cosa vuoi? >>
Jiraya lo guardò sorpreso, da quando Naruto era così perspicace? L'uomo sorrise rendendosi conto che lui invecchiava mente il ragazzo cresceva e maturava a vista d'occhio, assomigliando sempre più a...
<< Allora? Che cosa vuoi? E' ovvio che cercavi me. >> lo incitò Naruto.
<< Effettivamente hai colto nel segno. >> disse iniziando a mangiare il ramen appena servito. << C'è una cosa di cui ti voglio parlare. >> la voce dell'eremita divenne improvvisamente seria e profonda, Naruto era fermo e lo guardava con occhi spalancati.
<< Si tratta dell'Akatsuki. >>
Il cuore di Naruto perse un battito, per poi cominciare un battito galoppante, se fosse stato un vecchietto gracilino sarebbe morto d'infarto. Jiraya non era mai stato così diretto nei suoi confronti, aveva sempre fatto mezzi discorsi, adesso invece era stato diretto come un kunai lanciato contro un bersaglio in movimento.
<< Ah... >> disse il ragazzo confuso, ma Jiraya non gli diede il tempo di dire altro perchè proseguì con il suo discorso:
<< Ascoltami bene Naruto, so che tu sei geneticamente portato per cacciarti nei guai, ma sappi che questi tizi sono vicini al raggiungere il loro obbiettivo, ovvero... Tu! >>
concluse puntandogli le bacchette addosso.
<< Lo so. >> rispose con rabbia << Ma non posso chiudermi in casa e nascondermi, devo combatterli se voglio vincerli. >> voltò con convinzione la testa verso Jitaya, trovò due occhi seri, che non ammettevano repliche.
Naruto spalancò la bocca prima per lo stupore, poi per replicare:
<< No, non avrete intenzione di... >>
<< Lo facciamo per il tuo bene, Naruto. Se ti prendono rischi la vi- >>
Ma il biondino era già balzato in piedi furioso: << No, non potete, non rimarrò ad aspettare che mi trovino o che altri rischino la vita a causa mia... >>
<< Ora mai è deciso! >> disse pacato e comprensivo Jiraya, che pagò il conto per entrambi, si alzò e fece per andarsene.
<< Perchè? >> lo bloccò Naruto << Perchè mi è toccato tutto questo? Perchè non posso avere una vita normale? >> chiese fissandosi i piedi, sentì una mano sulla spalla.
<< Perchè sei colui che ha il Vero Potere dei Ninja...>>
Naruto rimase interdetto, osservò il suo maestro andare via, e mille domande gli invasero la testa. Le parole di Jiraya sembravano più una specie di predizione solenne che si sarebbe avverata prima o poi.
Naruto strinse i pugni, per ciò che si era prefisso di portare avanti, il rimanere chiuso in casa era l'ultimo dei suoi pensieri.
“Non tornerò indietro, se il mio cammino è già deciso, io prenderò una scorciatoia farò a modo mio, perchè questo è il mio modo di essere ninja”


Note dell'autrice:
Ecco finito un nuovo capitolo, ma state tranquilli presto saprete come andrà a finire!!!
Ringrazio tutti coloro che hanno commentato, grazie siete veramente dolcissimo ^w^ e tutti coloro che continuano ad aggiungere la storia ai preferiti e alle storie seguite, grazie grazie grazie...A presto

SAKURACHAN
   
 
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