3- Una pessima idea
Uno dei giorni peggiori dell'anno era inesorabilmente arrivato: Naruto camminava nervosamente qui e là lungo tutta la superficie calpestabile dell'ufficio.
-Settimo, così consumerai il pavimento.
-Lo so, Shikamaru, ma non hai idea di quello che sta per succedere.
I due si guardarono negli occhi, il terrore traspariva dalle disperate iridi azzurro cielo.
-Non dirlo...
-Sì, esatto. È arrivato, ed io sono finito. Non so come poter affrontare la cosa, credimi!
Nara si chiuse in un silenzio grave: la concentrazione era fondamentale in momenti di crisi, ed uno stratega del suo calibro ne era consapevole.
-Ti prego, aiutami...
L'Hokage non sapeva più come affrontare l'avvenimento che lo avrebbe coinvolto di lì a poco; non sarebbe servito a nulla scappare. Chiedere aiuto e trovare la soluzione nel modo più rapido possibile era l'unica soluzione rimasta.
-Ci sono!
Il moro sorrise e si avvicinò all'altro, soppesando le parole ed esponendo il piano.
*
-Caro,
è tutto così... Perfetto! Come hai fatto?
Hinata,
tornata da poco dalla spesa, parlò con voce rotta dalla
commozione. Stava osservando sbigottita tutto ciò che il
marito era riuscito a preparare per quella sera. Casa pulita, bucato
lavato e steso, cena pronta ed i bambini ospiti di amici.
-E
non è finita qui!
Naruto prese tra le braccia la moglie,
portandola in camera da letto: luci soffuse di candele profumate
riempivano l'aria di grandi aspettative.
-È meraviglioso!- la donna non sapeva neppure cosa aggiungere, emozionata a tal punto.
-Non dire niente, e vieni qui.- Il marito la stese sulle morbide lenzuola ricoperte da delicati petali di rosa. La baciò con foga, accarezzandola e sfiorandole il viso ed i capelli; Hinata non poté resistere, ed arrossendo gemette alle attenzioni di Naruto. I loro corpi aderivano completamente uno sull'altro, ad intrecciarsi ed unirsi in un unico essere. Voci di piacere si levarono alte tra quelle pareti, mentre i due godevano di ogni singola spinta, fino a raggiungere l'apice adagiandosi uno accanto all'altro, sfiniti.
-Buon anniversario, cara.
-Ti amo...
*
-Tesoro?
-Sì,
Hinata?
La donna si rivolse al marito: le mani strette a pugno
poggiate sui fianchi, lo sguardo autoritario di chi non avrebbe
ammesso repliche.
-Se proprio devi fare le cose, falle bene! Vieni qui.
"Ohi
ohi ohi... Non dirmi che..."
Una decina di Bunshin dalle
sembianze di Naruto giacevano addormentati in salotto: chi con lo
spruzzino del prodotto per pulizie in mano, chi ancora indossando un
grembiule da cuoco, chi stringendo tra le dita un panno e delle
mollette da bucato.
Un'aura negativa dall'immane potenza si levò dal corpo della donna.
-Cara? Cara...?
Hinata non rispose.
-Tesoro?!?
All'urlo di "Tesoro un cazzo!" la donna sprigionò un potere tale da sbattere il marito contro la parete, danneggiandola gravemente.
"Shikamaru, ti odio!"
Ok, lo ammetto: questa è davvero la mia preferita!
Un poco di canon alle volte
ci sta, dai.
Spero vi sia piaciuta, le ultime immagini sono nate
da un improvviso
scatto di ilarità idiota.
Alla prossima :D
-Stefy-