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Autore: Nenottina    26/07/2018    2 recensioni
Eccomi tornata dopo un lungo periodo di assenza con una nuova storia, che questa volta toccherà dei personaggi presenti fin dalla prima serie, ma purtroppo non particolarmente caratterizzati, soprattutto da Z in avanti.
In realtà è stata scritta per un contest di un gruppo su Facebook, ma dato che alla fine è stato interrotto ho pensato di riproporla qui con qualche modifica!
Una coppia di amici inseparabili come Tensing e Jiaozi non si vede tutti i giorni, perciò ho pensato di approfondire un po' il loro passato. Secondo voi, come hanno fatto due ragazzi tanto diversi a diventare così uniti?
Da questa domanda è nata una fanfiction a più capitoli, e spero che siate almeno in parte d'accordo con me. Buona lettura!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jiaozi, Tenshinhan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Jiaozi ha infine raggiunto il gruppo di compagni, fermando appena in tempo Vargas che stava proprio per terminare l’incontro con Tensing.
Tutti i presenti non riescono a trattenere sogghigni e risate più o meno evidenti vedendo come il ragazzino avesse cercato di fermare il compagno tanto più robusto di lui, lo stesso Vargas si decide infatti a poggiare il piede a terra, lasciando Tensing in balia di sé stesso ed avvicinandosi al più piccolo.

“Che c’è piccoletto, sei venuto a difendere il tuo amico? Lo sai che non ti considera nemmeno, vero?”

L’espressione di Jiaozi si fa sempre più incerta, tanto che inizia ad indietreggiare, impaurito per la sua incolumità. Dopo tutto, sa bene che ha ancora molta strada da fare prima di poter raggiungere il livello di Vargas, ma nonostante questo ha preferito intervenire piuttosto che rimanere a guardare.

“Jiaozi…che ci fai qui?”

Chiede infatti il ragazzo ancora a terra, osservando il compagno appena arrivato, tuttavia le sue parole sono troppo flebili per essere sentite dai due, perciò il più piccolo si limita a rimanere fermo, quasi tremante, fissando Vargas negli occhi con preoccupazione.
Pochi passi, e Jiaozi viene infine afferrato per il colletto e lanciato verso uno degli alberi, sul quale sbatte con violenza.

“Patetici entrambi”

Questo è l’unico commento di Vargas vedendo che anche il più piccolo non riesce ad alzarsi e contrattaccare di nuovo, Jiaozi ha preso una brutta botta, tanto che è costretto a rimanere diversi secondi a terra prima di poter aprire di nuovo gli occhi.
In quel lasso di tempo però l’avversario gli è arrivato di fronte e lo afferra per il collo, facendo al contempo pressione sul tronco dell’albero.
Il più piccolo tenta in tutti i modi di colpirlo, scalciando e tirando dei pugni che nonostante tutto non hanno alcun effetto.

“Non potevo aspettarmi molto da te, dopo tutto. Sei solo un ragazzino di undici anni”

Alla stretta presa di Vargas si aggiunge altra pressione sulla gola del piccolo, che pare non riesca quasi più a respirare, ma proprio in quel momento Tensing riesce a tornare in piedi e si decide ad avvicinarsi, facendosi coraggio e protestando.

“La sfida è tra me e te, Vargas. Lascia andare il piccoletto”

Vargas si volta verso il suo primo rivale, e senza più guardare Jiaozi lascia andare il ragazzino facendolo cadere a terra, ormai svenuto.

“Eccoti accontentato, adesso che è sistemato, posso riprendere con te. Spero tu sappia volare, almeno avresti qualche speranza di evitare il prossimo attacco…in caso contrario, non avrai vita facile qui, novellino”

Commenta poi ghignando compiaciuto di fronte a quello spettacolo e suscitando delle brevi risate tra i compagni per l’ennesima volta.
Quella che però dovrebbe essere una battuta, per Tensing si trasforma in una vera e propria riflessione mentre osserva Jiaozi svenuto ai piedi dell’albero.
Non può non chiedersi perché quel ragazzino è intervenuto in quella disputa, ben sapendo della differenza abissale con il suo avversario. Soprattutto vedendo il modo in cui invece lui lo aveva trattato fino a quel momento. Se le parti fossero state invertite è più che certo che non avrebbe mai affrontato un avversario solo per salvare il piccoletto. Questo Tensing non faticava ad ammetterlo a sé stesso visto che era pur sempre la verità.

“Volare hai detto? Bene, in questo caso…volerò!”

Quella frase non fa altro che suscitare sorrisi divertiti, ma non è una metafora, il ragazzo dai tre occhi è veramente intenzionato a volare per battere definitivamente il suo avversario.
Con più calma di quanta ci si potrebbe aspettare in un momento del genere, egli si concentra proprio sui suoi piedi, vuole essere più veloce possibile, e quasi senza rendersene conto si solleva da terra, tirando un calcio in pieno viso a Vargas e spedendolo contro alcuni dei suoi compagni, che ritrovandoselo addosso a quella velocità cadono a terra esattamente come il combattente.
Tutti rimangono basiti dopo quell’azione, quasi non credono ai loro occhi vedendo come il ragazzo stia fluttuando a diversi centimetri da terra, tuttavia, Tensing non perde tempo, e ad una velocità forse perfino maggiore rispetto a prima si lancia contro i compagni tirando a ciascuno un forte pugno, chi sul viso, chi allo stomaco, mentre gli ultimi due si ritrovano a terra dopo un calcio al fianco.
Solo a quel punto il sedicenne si ferma, e con un’occhiata fredda e penetrante alza lo sguardo fino alle finestre, dove il resto degli allievi dell’Eremita della Gru lo stanno fissando increduli. Questi non appena incrociano lo sguardo del ragazzo spariscono dalla visuale, rientrando nelle stanze e chiudendo le finestre con uno scatto secco, spaventati da quella vista.
Tensing non aveva ancora toccato terra, è proprio in quel momento che dopo essersi calmato se ne accorge e smette così di volteggiare, toccando il terreno con i piedi.
Tutto tace ormai, perfino Vargas nonostante l’espressione furiosa non osa controbattere, e non a torto vista la grande velocità che ha potuto sperimentare poco prima.
Il ragazzo dai tre occhi gli si avvicina a passo lento, osservandolo dall’alto in basso proprio come se volesse dimostrare la sua superiorità anche in quel modo.

“Credo proprio di aver vinto questa battaglia. Quando lanci una sfida, i contendenti sono i due interessati, metti di nuovo in mezzo qualcun altro e ti prometto che dopo ciò che ti avrò fatto non praticherai le arti marziali fino alla fine della tua vita”

Abituato com’è ad un certo tipo di comportamento, Tensing non si è certo stupito di aver avuto a che fare con persone del genere, persone esattamente come lui. Ciò che è strano per il giovane è aver difeso qualcuno per la prima volta senza che nessuno lo avesse obbligato, e ciò in un certo senso lo fa sentire bene.
Dopo quell’ammonimento, il ragazzo si avvicina al piccolo Jiaozi che non accenna a risvegliarsi, e dopo averlo preso in braccio si allontana con passo tranquillo verso l’edificio per tornare alla sua stanza.


Angolo autrice: Vi chiedo scusa se ci ho messo qualche giorno più del previsto, ma spero che anche questo capitolo vi piaccia!
Ringrazio Il Corsaro Nero che sta commentando tutti i capitoli di questa storia, ma anche i lettori silenziosi che spero alla fine mi diranno ciò che pensano. Al prossimo capitolo!
   
 
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