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Autore: Delver of Dreams    08/07/2009    8 recensioni
La Tokyo dell'anno 1999, come negarlo, era forse la città più affollata, rumorosa e contaminata, non tanto dall'inquinamento quanto dall'oscurità di quel periodo così cupo. Grigia la rete di strade, grigi i palazzi che prepotenti si imponevano sul territorio, grige le vite degli abitanti... grige le pallottole che le spegnevano con tanta semplicità. Ebbene sì, i gruppi di teppisti, o meglio di pazzi assassini,controllavano le vie della città... e i conflitti esterni davano il colpo di grazia a lei: la Tokyo dell'anno 1999.
Eppure, circondato da questo mondo bicromo, il cuore della metropoli riusciva ancora a pulsare, intrappolato, nel piccolo parco giochi del centro città. Senza dubbio è difficile da credere ma in quei tempi nessuno si era mai interessato a quell'angolo di paradiso sprofondato nell'inferno e fu proprio lì, tra le solide mura che le reti del parco rappresentavano, che sarebbe nata la fioca luce della speranza,destinata a crescere per rivelarsi una stella: un sole nell'eterna notte di Tokyo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Fanfiction: Story about two lovers... and two friends
Successione: Capitolo 1 - Prologo: Dive into the Past
Personaggi principali: Ryoma Yagami (11 anni), Hikaru Tomoko (13 anni)
Personaggi secondari: ---
Rating: Verde
Luogo: Tokyo - Parco giochi (Passato: Anno 1999)




La Tokyo dell'anno 1999, come negarlo, era forse la città più affollata, rumorosa e contaminata, non tanto dall'inquinamento quanto dall'oscurità di quel periodo così cupo. Grigia la rete di strade, grigi i palazzi che prepotenti si imponevano sul territorio, grige le vite degli abitanti... grige le pallottole che le spegnevano con tanta semplicità. Ebbene sì, i gruppi di teppisti, o meglio di pazzi assassini, controllavano le vie della città... e i conflitti esterni davano il colpo di grazia a lei: la Tokyo dell'anno 1999.
Eppure, circondato da questo mondo bicromo, il cuore della metropoli riusciva ancora a pulsare, intrappolato, nel piccolo parco giochi del centro città. Senza dubbio è difficile da credere ma in quei tempi nessuno si era mai interessato a quell'angolo di paradiso sprofondato nell'inferno e fu proprio lì, tra le solide mura che le reti del parco rappresentavano, che sarebbe nata la fioca luce della speranza, destinata a crescere per rivelarsi una stella: un sole nell'eterna notte di Tokyo.
Il tramonto stava quasi per manifestarsi in tutto il suo splendore, era tardi ormai e l'estate sarebbe finita con il concludersi di quella giornata, nonostante ciò Hikaru e Ryoma non volevano saperne di abbandonare il loro trono che consisteva nell'unica cosa che li accomunava: l'altalena. Lui, poco più di un bambino, stringeva con forza entrambe le catene che lo sorreggevano insieme alla tavola in legno ed intanto teneva lo sguardo basso; lei, ormai una ragazzina, utilizzava le sue mani delicate per tenere in piedi un cono gelato quasi intatto, lo aveva semplicemente assaggiato con un paio di morsi e si era fermata lasciandolo in balia del sole che si divertiva a farlo sciogliere lentamente. La giovane squadrò l'amico per qualche attimo prima di decidersi a svegliarlo dallo stato di trance nel quale era entrato già da tempo:
- Ryo? Vuoi spiegarmi cosa ci trovi di tanto interessante nell'erba sotto i tuoi piedi?
- Eh? Cosa stai farneticando? Non guardavo l'erba, stavo... pensando.
- Ed entri spesso in trance quando pensi?
Una risatina le sfuggì nonostante avesse tentato di sopprimerla portandosi una mano alla bocca. Nello stesso istante si accorse nuovamente del buon sapore del gelato e senza troppi indugi riprese a mangiarlo prendendone un po' con le labbra. Ormai era diventato morbidissimo.
- Spiritosa... non lo faccio apposta! Mi viene naturale abbassare la testa quando penso!
- Sei strano, ma anche buffo se è per questo. - Una seconda risatina voleva seguire l'esempio della prima ma non riuscì nemmeno lontanamente ad oltrepassare la soglia del sorriso. - E dimmi, a cosa pensavi?
- Le vacanze sono finite, tra poco torneremo di nuovo a scuola.
- Pensare a qualcosa di più allegro ti riesce difficile? Sei proprio strano.
- Parla per te Hikaru. Piuttosto vedi di finire quel gelato prima che ti si sciolga in mano.
E alzato lo sguardo al cielo, il ragazzino appoggiò la testa alla sua mano destra lasciando poi la presa con l'altra.



-Non c'è pericolo sta tranquillo,mi piace così tanto che sparirà in meno tempo di quanto pensi!!
-Ma non l'avevi già detta 'sta frase appena comprato il gelato?
-Sempre a puntualizzare!
-Gne,gne,gne!Intanto ho ragione io!
Era in momenti come quelli che la vera indole dei due ragazzini veniva fuori.Di qualunque cosa si trattasse sentivano sempre il bisogno di sfidarsi e quello era senza dubbio l'inizio di una sfida.
-Tu NON hai ragione Ryoma!Anzi ti dimostrerò che sono in grado di finire questo gelato in pochissimo tempo!Scommettiamo?
Ecco quella era esattamente la parola che indicava l'inizio di ogni sfida,una sorta di parolina magica che sembrava scatenare uno strano effetto nei due ragazzini che non potevano fare a meno di sfidarsi.
-Ah.Ah.Ah.Voglio proprio vedere!
-Tsk!Preparati a perdere.
Peccato che il troppo discutere fece sì che Hikaru e Ryoma si dimenticassero del gelato che intanto continuava a sciogliersi velocemente,cosa di cui si accorsero non appena quest'ultimo cominciò a cadere sulla gonna della giovincella.
-Ahahahah ma guarda un pò il gelato si sta sciogliendo!Ahaha!!
Lui non riusciva a trattenere le risate nonostante le occhiataccie dell'amica lo ammonissero.
-Dai stupido smettila di ridere e aiutami!!!!
La ragazzina sembrava nel panico più totale mentre tentava di rimediare leccando il più velocemente possibile




La guardò per un istante lievemente stupito dalla richiesta di aiuto.
- Hika lo sai vero che se per disgrazia ci scappa il gelato potremmo darci un bacio?
- Oh quanto la fai lunga! Solo uno come te potrebbe commettere un errore del genere. Forse non è che miri proprio a quello eh birbone?
Lo punzecchiò lei dandogli delle leggere gomitate sul braccio più vicino.
- Questa è buona! Io che cerco di baciare te. Sei un maschiaccio e per di più hai un corpicino inguardabile.
- Senti chi parla! Dico, almeno hai visto come sei messo tu? Sembri rachitico, sei un nanetto e hai persino i capelli lunghi come una femminuccia.
Prese un altro boccone di gelato mentre l'amico si apprestava a controbattere anche se più pacificamente.
- Ok siamo entrambi dei brutti anatroccoli, anche se tu lo sei più di me ovviamente. In fin dei conti però, tralasciando il nostro aspetto, non vedo che cosa ci possa esser di bello nel toccare la bocca di una persona con la propria, a me farebbe più schifo che altro.
- Ti sembrerà strano ma sono d'accordo con te, solo sulla questione bacio intendiamoci. Non sia mai che ti permetto di crederti superiore a me in bellezza. Ah e... il gelato finiscilo tu, a me il cono non piace.
Detto questo Hikaru porse la cialda, sprovvista ovviamente di gelato, a Ryoma che intanto aveva già l'acquolina in bocca. Il cono era la parte che preferiva di quella gustosa leccornìa. Lo divorò in pochi bocconi e mandò giù velocemente, intanto lei si preparava a prender parola: avrebbe lanciato una nuova sfida.
- Ascolta Ryo, ripensandoci non credi che dovremmo provare un bacio prima di dare un giudizio affrettato?
- Già, potresti anche avere ragione. Mi sorge però un dubbio... chi hai intenzione di baciare per provare?
- Sciocco siamo solo io e te qui! Di certo non posso baciare l'altalena, anche se lo preferirei.
- Tu sei matta! Perchè mai dovrei darti un bacio?!?
- Scommetto che non hai il coraggio di farlo.
- Non è quello... è che...
- Ti facevo più coraggioso Ryo, ti spaventa un bacetto? Che amico fifone che ho...
- E va bene, va bene! Solo per questa volta e SOLO per provare.
- Andata.
I due si guardarono negli occhi per qualche istante... nè lui nè lei osavano muovere un muscolo. Passarono i secondi e ci mancò poco che passassero anche i minuti se Ryoma non avesse preso la parola.
- Che aspetti?
- Che aspetti tu scemo! Sei tu l'uomo, dovresti baciarmi tu e non vice versa.
- Ma l'hai chiesto tu!
- Ok allora facciamolo insieme ok?
- Va bene... al tre! Uno... due... e... tre.
Lentamente, reggendosi alle catene dell'altalena i due amici avvicinarono i propri volti, lentamente... lentamente... lentamente. Passarono pochi attimi prima che le loro labbra potessero aver modo di toccarsi e finalmente la bocca di Ryoma raggiunse quella di Hikaru. I secondi si succedevano velocemente l'uno dopo l'altro, solo dopo quasi un minuto i due ragazzini si divisero allontanandosi di scatto. Avevano perso la cognizione del tempo. Fu dopo qualche altro attimo ancora che il giovane parlò, i volti di entrambi erano tinti di un vistoso color rosso che a poco a poco andò svanendo.
- Sai di cioccolata.
- Che ne pensi?
- E' molto buona.
- Non della cioccolata scemo, del bacio.
- Ah... faceva schifo come pensavo.
- Lo penso anche io...



-Già che schifo!Ma voglio dire cosa ci troveranno i grandi di tanto bello!
-Me lo chiedo anch'io.Bleah!
-E pensare che molti ci infilano persino la lingua.
-Che COSA!!!!Ma che schifoooooo!!!!
Ryoma era a dir poco scandalizzato,non riusciva a capacitarsi di come gli adulti potessero provare soddisfazione nello scambiarsi quel tipo di effusioni,effusioni che lui considerava poco gradevoli e il solo pensiero che Hikaru volesse provare anche quelle,lo fece ribaltare all'indietro,una caduta piuttosto comica che fece ridere la ragazzina tanto arrogante.
-Ahahahahah Ry-Ryoma ahahahah devi vedere la tua faccia!!
-Pensa alla tua razza di maschiaccio!M'è toccato anche baciarla bleah!!!
-Ehy nanerottolo vacci piano!Se è per questo anche a me ha fatto schifo baciare un bamboccio tutto pelle e ossa!
I due continuavano a ripetersi quanto baciarsi era stato orrendo eppure,dentro di loro,quel bacio lo avevano trovato quasi piacevole ma erano troppo orgogliosi per ammetterlo sia a sè stessi che tra di loro. -Ah e menomale che ero io quello che ci andava pesante.
-Hai cominciato tu!
-COSAAA!!!!Ma neanche per sogno sei stata tu a
-Vuoi sfidarmi??!!
-Tu sei tutta matta l'avevo detto io!
-Questa è guerra!!
La ragazzina poco femminile si alzo in piedi di scatto e guardò Ryoma con finta rabbia invitandolo per l'ennesima volta a raccogliere la sfida lanciata,una sfida che però-esattamente come tutte le altre-sarebbe finita alla pari...
Solo pochi mesi dopo arrivò una lettera in casa Tomoko che avrebbe sconvolto l'intera vita di Hikaru.
I suoi genitori facevano parte dell'esercito,ed entrambi furono convocati per partecipare alla guerra che si era appena scatenata in quegli anni,guerra che aveva già fatto molte vittime...
Per molto tempo Hikaru rimase dov'era sempre vissuta sotto la custodia della famiglia Yagami e Ryoma cercava di starle vicino,voleva assolutamente aiutarla,rendersi utile ma per quanto si sforzasse Hikaru aveva costruito intorno a sè una corazza impenetrabile che neanche Ryoma con la sua dolcezza riusciva a scalfire.
Ma il peggio arrivò qualche mese dopo quando un'altra lettera più terribile dell'altra giunse tra le mani di Hikaru:i suoi amati genitori erano morti in battaglia.In quel momento pensava di morire,non riusciva a reagire,rimaneva immobile con le braccia lungo il corpo e ancora la lettera tra le mani e se non fosse stato per Ryoma che continuava a strattonarla,la ragazza sarebbe rimasta in quello stato per giorni.
In quel momento il suo sguardo vitreo si posò su quello di Ryoma e i suoi occhi cominciarono a riempirsi di lacrime ma ancora prima che il ragazzo dai capelli argentei potesse abbracciarla,Hikaru corse via.
Correva veloce come non mai anche se la neve alta sembrava volerglielo impedire e il freddo pungente volergli cambiare idea.Presto raggiunse il parco,ormai imbiancato,che era stato per tanto tempo testimone di tutti i suoi più bei ricordi.Si accasciò sull'altalena fredda e scoppiò in un pianto liberatorio.
-Me l'avevate promesso!- sussurrò con la voce rotta dal pianto
-Hikaru!- la voce di Ryoma la fece sobbalzare,l'aveva seguita e ora era lì insieme a lei seduto,ancora un'altra volta,sull'altalena affianco alla sua.
-C-ch-che ci fai qui? -Come che ci faccio qui io sono tuo amico!Non ti lascio sola!!
Le tenere parole di Ryoma spezzarono la corazza che le impediva di sfogarsi come invece riuscì a fare in quel momento.
Si lasciò abbracciare dall'amico e pianse amaramente.
-Mi avevano promesso che sarebbero ritornati...
Restarono così finchè non vennero i genitori del ragazzo a prenderli per portarli a casa ma l'incubo non sarebbe finito lì.Poco dopo Hikaru venne affidata alla nonna che abitava al centro della città e questo voleva dire lasciare la sua vecchia casa,le sue abitudini,la sua scuola ma soprattutto voleva dire lasciare il suo unico e migliore amico... Purtroppo,nonostante le proteste la ragazzina dovette trasferirsi e dire addio a Ryom...
Gli anni passarono in fretta e la piccola ragazzina crebbe sola,dato che sua nonna morì poco dopo i suoi genitori e questo trasformò profondamente Hikaru più di quello che si poteva pensare...



Il piccolo cuore pulsante racchiuso tra le reti del parco aveva ormai cessato di far sentire il suo battito, ma non era morto, atrio e ventricolo, come se fosse stato il cuore di un pesce, si erano soltanto divisi. Ognuno, per conto proprio, continuava a vivere lontano dalla propria metà mancante. Nel corso degli anni l'angolo di paradiso di Hikaru e Ryoma venne sostiuito, reso spoglio di tutte le sue meraviglie per far posto all'ennesima palazzina grigia, grigia come ogni cosa nella Tokyo dell'anno 1999. L'infanzia dei due amici finì con la loro separazione: e questa...



E' la loro storia...





@Fede: Ooook siamo giunti alla fine del prologo, del primo capitolo di questa ficcy un po' particolare. Dico particolare perchè è stata scritta da ben due persone, le parti della storia allineate a sinistra sono state scritte da me (Flarezed) mentre le parti allineate a destra sono opera di Yuuki89 che ringrazio, specie per avermi sopportato durante la stesura della ficcy xD. Beh il mio commento di fine capitolo termina qui: spero vivamente che vi sia piaciuto e vi abbia incuriosito abbastanza da aspettare il seguito ^^ (ogni recensione è ben accetta e soprattutto ci farà molto piacere riceverne ^^).
@Yuuki: Ebbene si ci sono anch'io XDDD Direi che è stato piuttosto difficile per me scrivere questo primo capitolo ma come vedete ce l'abbiamo fatta e non posso non ringraziare Flarezed che mi ha aiutata molto!E ha vinto la mia pigrizia roba da non credereXDD!
Bene detto questo vi saluto e spero vi sia piaciuto questo primo capitolo.
  
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