Nuovo capitolooo
^_^
Eheh, oggi mi
odierete profondamente lo sento…ma non posso far rimanere
tutto perfetto per
sempre no?
Direi prima di
fare i un paio di ringraziamenti:
deaselene:
Eheheh, lo so, anche a me dispiace un po’ per
Harry, ma suvvia! Gossip Girl
rimane sempre Gossip Girl, colei che sa tutto di tutti e che non fa
sapere mai
niente di lei!
Fratwi:
Sono
felice che ti sia piaciuto il capitolo! Sinceramente è
quello che mi ha fatto
più divertire scrivendolo..forse provavo un senso di
rivincita scrivendo come
Draco veniva costretto a mettere da parte l’orgoglio. Ihih..E
tranquilla che
continuerò imperterrita ad aggiornare!
anna96:
Ahah, direi
che è meglio bloccare un virus ke leggere il nuovo
aggiornamento! Ahah
tranquilla che anche io sclero come una pazza isterica quando mi entra
un
virus, l’ultima volta c’ho perso un intera storia
lunga 50 pagine! E non ho
potuto recuperarla T_T *me triste*.Comunque ti ringrazio di cuore, sono
felice
che piaccia ciò che scrivo!
FlyPiton:
Grazie
:D ammetto che scrivere i post di Gossip Girl mi esalta tantissimo
ahahah! Ho unito
due cose che mi appassionano (HP molto di più ovviamente) e
sono felice che l’insieme
sia piacevole!
Erigre:
Ottimo! È
sempre bello avere nuove lettrici! Sono felice che ti piaccia la
storia,
comunque no è la prima che scrivo a riguardo!
Beh, miei cari, godetevi questo nuovo capitolo! *Risata maligna
all’idea di ciò
che vi aspetta*
Capitolo 6:
Destino
Draco Lucius Malfoy era stato istruito per diventare un Mangiamorte e seguire le ombre del padre.
Non si era mai ribellato davanti al suo destino, anzi, spesso se n’era vantato con i suoi compagni, illustrando compiaciuto ciò che il padre aveva in serbo per lui.
Non era quindi un segreto che tutti i Serpeverde fossero dei piccoli seguaci del Signore Oscuro.
Tuttavia, il Principe delle Serpi, in una gelida mattina di ottobre, si ritrovò turbato davanti al suo ormai imminente futuro.
Di lì a pochi mesi sarebbe stato
marchiato e costretto a presentarsi al cospetto di Voldemort in
persona.
Avrebbe dovuto abbandonare tutto di Hogwarts, e se prima
l’idea gli piacesse,
ora lo terrorizzava. Avrebbe dovuto abbandonare lei.
“Lo
sapevi benissimo Draco” gli continuava a ripetere
Blaise, accendendosi uno di quei piccoli paradisi alla nicotina.
Di solito l’unica risposta che Zabini riceveva era uno sguardo furioso che avrebbe fatto indietreggiare Tu-sai-chi in carne e ossa.
Quella
mattina invece Draco era troppo preoccupato per far cedere il discorso.
“lo
so Blaise, ma come faccio adesso?” borbottò
corrucciato abbandonando la testa sul cuscino.
“Ah
non lo so amico” ribatté il moro “ma
sappiamo cosa
succederà se tuo padre venisse a sapere di te e
Draco annuì impercettibilmente, per poi mettersi la testa fra le mani. Lo sapeva fin troppo bene.
Un Malfoy con una mezzosangue. E non
una qualunque, una Grifondoro, la migliore amica di Harry Potter.
Se Lucius l’avesse scoperto, sarebbero stati guai per entrambi.
Alzò
lo sguardo verso l’amico, che si stava elegantemente versando
del Merlot nel bicchiere di cristallo che stringeva in mano.
“Secondo
te sto facendo la cosa giusta?” mormorò in un
soffio.
Blaise
si girò appoggiandosi alla scrivania. Bevve un
lungo sorso dal bicchiere e guardò attentamente il biondo.
“Beh Draco, Hermione è tutto ciò che va contro il nostro futuro, ma non nego che è una ragazza fantastica. Purtroppo però, in questo caso, ne va della sua vita” concluse con una smorfia appoggiando il flute.
“Se
i mangiamorte lo scoprissero, faranno di tutto per far tornare il
giovane e
promettente Malfoy sulla retta via..e nella loro mente contorta,
ciò vuol dire
eliminare gli
ostacoli”.
Le parole dell’amico colpirono come uno schiaffo in pieno viso il giovane Slytherin.
Era
tutto maledettamente vero. Blaise Zabini era
l’unico Serpeverde che Draco avesse mai conosciuto, che era
subito andato
contro il futuro deciso dalla madre per lui.
Odiava
il principio di disuguaglianza tra le case che i
cui i suoi amici credevano, ma era perfettamente conscio di
ciò che gli sarebbe
successo se si fosse ribellato.
Tuttavia
il ragazzo non si era ancora arreso.
“Andrai incontro alla tua morte” gli diceva Draco ogni volta, ma l’amico aveva sempre risposto con una scrollata di spalle.
“Se è
quello che mi aspetta per aver seguito i miei principi, sarò
più che felice di
morire”.
Malfoy
gli dava del pazzo, ora invece lo ammirava per il
suo coraggio.
“Beh
Draco, ho una bellissima ora e mezza di punizione
che mi aspetta ora” sbuffò dirigendosi verso la
porta.
“Salutami
le coppe mentre le luciderai allora” ridacchiò
il biondo facendo un cenno all’amico mentre usciva.
Prima
di chiudere completamente la porta, poté sentire il
chiaro invito da parte di Blaise di andare in un paese non ben
identificato
sulle Mappe Geografiche.
Ancora
sorridendo, si buttò sul letto, chiudendo gli
occhi e sperando di cadere presto tra le braccia di Morfeo, per dar
fine almeno
per qualche ora, a tutte le preoccupazioni che lo assillavano.
Dall’altra
parte del castello,nella torre Grifondoro,
Harry e Hermione discutevano animatamente
“Sei
completamente impazzita Hermione!” sbottò Harry
dando le spalle alla riccia.
“Perché?
Sei stato tu a chiedergli di tornare da me!
Perché adesso dovrei nascondere i miei
sentimenti?” gridò la riccia all’orlo
delle lacrime.
Harry
si girò, lo sguardo pieno d’ira.
“I tuoi sentimenti Herm? È uno schifoso figlio di Mangiamorte! Pensavo tu ti fossi affezionata e basta! E adesso mi vieni a dire che..che tu” non riuscì a finire la frase.
Gli sembrava troppo assurdo per essere vero.
”Che lo amo Harry. Sì, mi sono innamorata di Draco Malfoy.”
Completò la ragazza avanzando verso di lui.
“Tu!
Tu che ti arrabbiavi perché Draco faceva tanta
distinzione fra le case! Proprio tu che vieni a dirmi di non stare con
lui
perché è un serpeverde!”
urlò
senza più trattenere le lacrime che ormai scendevano
senza vergogna.
“Non è perché è un Serpeverde ‘Mione! Perché non lo capisci?” la implorò Harry avvicinandosi e prendendole il viso tra le mani.
“Voi
due non potrete mai stare insieme seriamente! È figlio di un
Mangiamorte! Sai cosa
vuol dire questo?”
Hermione allontanò il viso levandosi le mani dell’amico dalle guance.
“Non
mi interessa” sussurrò allontanandosi.
“è
segnato Hermione” continuò deciso Harry
“Lui diventerà
un Mangiamorte esattamente come il padre. Sai benissimo che da allora
in poi
non potrà stare con te.”
Il
viso della Grifondoro era piegata in una smorfia di
puro dolore. Sembravano menzogne, eppure doveva esserci del vero in
quelle
parole.
Non
si arrese.
“Non
è vero” mormorò singhiozzando.
Il moro si avvicinò abbracciandola.
“non
mentire a te
stessa. Non
adesso. Mi dispiace Herm, ma è così
che stanno le cose. Non volterà
le spalle alle sue radici” gli sussurrò
all’orecchio stringendola a sé.
Le aveva detto la verità, eppure si sentiva colpevole. Sapeva che c’era un altro motivo se gliel’aveva detto.
Non sopportava vederla con Malfoy.
Aveva appena scoperto di essersi innamorato di lei, e vederla fra
le braccia di uno schifoso Mangiamorte era troppo per lui.
L’amica
singhiozzava sul suo petto battendo i piccoli
pugni.
La
verità fa male H…soprattutto se si tratta di
amore. Ma
non lasciare che il tuo cuore si spezzi così, non perdere
mai le speranze. C’è
sempre una luce alla fine del tunnel. L’unica cosa che si
può fare in questi
momenti, è sperare che non si spegni e seguirla.
La
vostra Gossip Girl non si arrende. Xo Xo Gossip Girl
Le
ore del professor Ruf, a detta di tutti gli studenti
di Hogwarts, erano le più noiose.
Si diceva che il professore, quando era morto, aveva lasciato il suo corpo ancora sulla sedia e si fosse diretto in classe da spirito.
Ciò non voleva dire che non potesse annoiare a morte la sua classe.
Se
la materia in sé, Storia della Magia, era poco interessante
per gli studenti,
la sua voce monotona e lasciva la rendeva la materia più
adatta per chi
soffriva di insonnia.
Durante le sue lezioni, gli studenti dormivano, leggevano riviste, chiacchieravano, mentre il fantasma imperturbabile continuava con la sua decantazione delle guerre dei Goblin.
Quella mattina tutto era come sempre.
Lavanda Brown e Calì Patil chiacchieravano su qualche povero svenurato, Blaise Zabini e Theodore Nott giocavano a scacchi sotto il banco, Ron Weasley e Harry Potter dormivano beatamente appoggiati al muro.
Solo due persone erano
completamente attente alle parole del professore. Draco Malfoy ed
Hermione
Granger scrivevano ininterrottamente appunti sulle pergamene creando un
sottofondo fatto di sfrigolii delle
penne sulla carta.
Draco si girò verso la sua ragazza e la guardò attentamente.
Era tutto il giorno che sfuggiva al suo sguardo, e quella mattina
quando l’aveva salutata col solito bacio mozzafiato che
faceva sospirare la
maggior parte delle ragazze nella Sala Grande, era stata a dir poco gelida.
Anche
in quel momento si incontrarono gli sguardi, ma la
riccia lo abbassò subito sulla pergamena.
Era
snervante quel comportamento, così mise da parte i
suoi appunti e prese un pezzetto di pergamena.
Qualcosa
che non va Herm?
Appallottolò
il foglio e lo lanciò furtivo alla compagna
di banco.
Quest’ultima, sorpresa lo aprì e scrisse subito
una risposta.
Devo
parlarti.
Quando il biondo lesse le parole scritte dalla ragazza in quella grafia minuta e ordinata, quasi ebbe un infarto.
Non
promettevano niente
di buono.
Si
alzò di scatto prendendo i suoi libri e uscì,
lanciando un occhiata eloquente a Hermione.
Si
incamminò per i corridoi per poi fermarsi e
appoggiarsi a una colonna.
Era
terribilmente preoccupato.
Dopo
10 minuti lo raggiunse la riccia, rossa in volta che
camminava a passo di marcia.
Si
fermò davanti a lui e lo trafisse con lo sguardo.
“Dobbiamo
parlare” sussurrò.
Draco
la guardò curioso. “Sì
l’avevo capito..ma a che
proposito?”
Hermione
si guardò in giro furtiva, e spinse il ragazzo
nella prima aula che trovò.
“Ehy
Ehy non ti credevo così sfacciata”
ridacchiò il
biondo, ma fu subito zittito dall’occhiata della ragazza.
“è
vero che diventerai un Mangiamorte?”
La domanda era arrivata come una bufera nella mente di Draco.
Si
immobilizzò per un secondo, poi si riprese.
“Penso
di sì” sussurrò a denti stretti.
Hermione
sospirò nascondendo il dolore negli occhi
abbassando lo sguardo.
“Quindi
suppongo che tutto questo per te sia un
passatempo, poiché sai che alla fine dell’anno ci
dovremo mollare comunque ” Il
tremolio nella voce lo fece sussultare.
“No
Hermione” le prese il viso tra le mani e la guardò
negli occhi “Io..te ne volevo già parlare. Se mio
padre scoprisse di
noi…rischieresti la vita”
Si
aspettava un urlo, uno sguardo terrorizzato, e invece
fu stupito nel vedere lo sguardo fermo della ragazza. Maledetto
orgoglio
Grifondoro.
“Capisco”
mormorò.
Draco
alzò gli occhi al cielo. “No, non capisci. Io
voglio stare con te, ma devi capire che non è facile. Non
posso ribellarmi così
dai Mangiamorte, da mio padre. Ho solo 17 anni diavolo!”
“C’è
sempre Silente..potresti chiedere aiuto a lui”
Certo,
Silente, sarebbe stato felice di diventare il
nuovo cocco del vecchiardo insieme a San Potter.
Sbuffò
accarezzando una guancia della ragazza.
“Non
lo so Herm, ci penserò, per adesso dobbiamo stare
tranquilli ok? Non c’è ancora nessun
problema”
Tranquillizzata,
la riccia sorrise e lo baciò, buttando
le braccia al suo collo.
Draco l’artigliò per i fianchi stringendola a sé felice.
Felice come non era mai stato.
E chi l’avrebbe detto che la sua felicità fosse dovuta a una mezzosangue.
La sua
mezzosangue.