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Autore: Cordelia    28/04/2005    9 recensioni
Le vacanze di Natale sono vicine, e a pochi giorni dal lieto evento la dispensa gela e tutti sono costretti a servirsi del cibo proveniente da Hogsmeade. Poi succede l’impensabile: i professori iniziano a comportarsi come gli studenti ai quali insegnano! All’inizio può sembrare divertente, ma… Una nuova Strange Alliance composta da Hermione Granger, Draco Malfoy, Pansy Parkinson, Blaise Zabini e Regina Mallory è pronta a mettere fine alle nuove stranezze presenti ad Hogwarts!
Genere: Avventura, Azione, Commedia, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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°° Ultimo capitolo, il mio preferito. In effetti mi viene un po’ di angoscia del dirlo, perché mi sono divertita da morire a scrivere questa fic e mi mancherà… ma non sarà certo l’ultima! Come ogni finale che si rispetti ho lasciato succulenti colpi di scena e alcune battutine niente male. Un grazie enorme a tutti quelli che mi hanno seguita e che hanno accettato di essere presi per mano e guidati nel magico mondo un po’ Buffyniano che ho creato!°°


CAP10 I'LL BE THERE..


Quando scoprii che tutto era andato per il verso giusto, per la contentezza dovetti reprimere l’istinto di baciare Zabini.
Stranamente lui e Ron erano riusciti, in parte anche per merito della Parkinson, a non scannarsi e a limitarsi ad eseguire alla lettera tutte le istruzioni di Ginny , anche se, da come mi ha riferito quest’ultima (alla quale ho dovuto rassicurare di non essere affetta da alcuna malattia incurabile), non sono mancati i battibecchi e i conflitti.
Ron, infatti, sosteneva irremovibile che i suoi capelli erano rossi mentre Zabini ribatteva con altrettanta veemenza che erano certamente del più brutto arancione esistito sulla faccia della terra e che era un affronto mescolare i colori di Gryffindor con cotanto orrore.
Nonostante questo, tutto è andato per il verso giusto, gli insegnanti sono tornati al loro solito stadio intellettivo, Regina ha lasciato Harry e tutti sono felici e contenti come nelle fiabe. (A proposito di fiabe… chissà come sta la Riccioli D’Oro di Desnatre!)
Stamattina ho fatto una cosa a dir poco vergognosa: non solo ho dato il permesso ad Harry e Ron di fotocopiare tutti i compiti delle vacanze, ma mi sono alzata verso le nove del mattino.
Mi vergogno a dirlo ma credo che stare con Draco mi stia lentamente ed inesorabilmente portando al collasso.
Ad ogni modo, accidia a parte, sono felice: è passato solo un giorno dagli eventi che hanno portato alla cattura e all’arresto di Peter Minus e tutto pare essere tornato alla normalità. Almeno, quando l’ho visto stamattina Silente aveva la tunica da mago in ordine. Degli orrendi pantaloncini di tela neanche l’ombra.
Draco se la caverà con qualche giorno di infermeria, ma non posso aspettare che esca per vederlo. Non adesso che siamo una coppia a tutti gli effetti.
Manca poco al banchetto serale ma mi dirigo con passo deciso e le braccia straripanti di libri verso l'Infermeria, che come al solito, è deserta.
L'unico letto occupato è il suo, circondato solo parzialmente dalla tendina bianca e da un alone di mistica bellezza. Sì, mi sono fusa il cervello, lo so.
- Ehy. – Mi accoglie Draco raggiante.
- Buongiorno! – Dico io posandogli un bacio sulla fronte.
- Che roba è? - Aggiunge, squadrando sospettoso il malloppo che tengo stretto tra le mani.
- Per tenerti in esercizio!
- Compiti?
- No, riviste sconce travestite da manuali scolastici. Ovvio che sono compiti.
La faccia di Draco è la dimostrazione più pura che lo sbigottimento non è l’ultimo stadio dell’incredulità. - Stai scherzando, vero?
Cenno negativo della testa. - E' il mio modo di dirti "adesso siamo tornati alla normalità".
- Credo che le cioccorane lo dicono ancora meglio. – Ribatte lui.
Io sorrido. Non sono ancora così cattiva, soprattutto non con un povero e bellissimo ragazzo con una decina di ossa rotte. - Ho fatto io tutti i compiti, devi solo mettere nome, cognome e data.
- Non fa bene il cioccolato quando si è in convalescenza.
Sorrido. – Be’, come ti senti?
Lui fa una smorfia indicando con un cenno il braccio ingessato e la fasciatura intorno al petto. – Anche se sembro un quadro di arte moderna, abbastanza bene.
- Sei uno splendore. Sul serio.
E’ vero. I suoi occhi in confronto con le bende bianche sembrano ancora più intensi.
- Se lo dici te…
- Lo dico. E ne sono anche convinta.
- Vedere la McGranitt in quelle condizioni ti ha davvero compromesso il cervello, vero?
- Un po’.
- Potter come ha preso la rottura con la Mallory?
Come se gliene fregasse qualcosa. Tuttavia ripenso a due sere fa e sorrido intenerita. – All’inizio molto male. Lei non ha avuto il massimo del tatto e anche se lo avevo avvisato ha iniziato ad incolparsi a pensare che ci fosse qualcosa che non andava in lui.
- In effetti qualcosa deve avere…
- Draco…
- Dai!- Ribatte lui esaltandosi. - Prima gli muoiono i genitori e si ritrova un orribile cicatrice sulla fronte, poi viene scaraventato nel mondo babbano, combatte più volte contro il signore Oscuro, perde il padrino e infine la sua ragazza gli fa le corna con un suo amico!
- MALFOY!- Sbraito come un arpia impazzita. - Okay, dolcezza. Scusa. Comunque era vero.
Non c'è speranza. Lascio perdere, che è meglio. - Però stamattina era come nuovo. Ha sorriso come un ebete per tutta la colazione.
- Invece i membri dell’Ordine come hanno…
Ah, già, c'è anche il piccolo particolare che ho dovuto dire tutto all'Ordine della Fenice. Non è stato per nulla facile, soprattutto perchè la faccia di Lupin sembrava sul punto di intraprendere il processo di trasformazione da uomo a lupo mannaro nel giro di pochi istanti.
- Male. - Dico. - Sono venuti ieri a fare un sopralluogo e il risultato è stato che Moody voleva che ingoiassi un’intera pinta di Pozione anti-Malocchio e la signora Weasley per poco non mi rincorreva con la scopa per darmela in testa. Aveva passato praticamente tutte le vacanze invernali a cucire le iniziali mie e di Ron sul corredo da sposa.
- Se Lenticchia sposasse Potter il problema sarebbe risolto. Dovrebbe cancellare solo la G.
- Giusto. Glielo proporrò stasera a cena. Sono certa che ne saranno entusiasti.
- Mi dispiace per averti fatto passare un brutto momento.
- A me no. E’ quello che ho scelto di fare e non me ne pento. L’unica che non mi è sembrata sorpresa era Tonks.
- Mia madre e la sua erano abbastanza legate prima che sua sorella diventasse moglie di mio padre e che Andromeda si facesse mettere incinta da un babbano. E’ stato in quel momento che è stata eliminata dall’albero genealogico.
- Scomparirai anche tu dopo quello che…
- Poco male. Almeno potrò iniziarne uno nuovo per conto mio.
- Non ci sono più molte streghe purosangue. - Butto lì molto innocentemente. - La Parkinson non credo che si presterebbe alla nobile opera di ripopolamento della vostra nobile stirpe.
- Nemmeno io. E’ per questo che pensavo di chiedere a te di provarci. Certo, lasciando perdere la questione del sangue puro e robe varie.
- Ah…
- E che sia chiaro: solo perché Pansy non ci starebbe nemmeno morta. Che poi anche se da morta ci stesse non credo che ci potrei fare molto.
- La prima seduta direi che possiamo fissarla per quando sarai guarito. Che ne pensi?
- Be’, i pargoli possono aspettare. Non voglio certo che la loro meravigliosa futura madre prenda meno di “Più Che Eccezionale” ai M.A.G.O per colpa loro.
- Okay, smettiamola o rischio di farmi prendere dall’istinto materno e andare a comprare dei corredini da neonato ad Hogsmeade. Pansy è venuta a trovarti?
Annuisce e il sorriso gli si allarga sulle labbra. - Sì, stamattina. Era in grande forma e mi ha assicurato di non avercela più con me.
- E una buona notizia, no?
- Certo che lo è. Anzi, credo che si sia già consolata.
Perché la gente si consola come se nulla fosse e io anche solo per trovare una ragione per essere consolata ci metto mesi, se non anni? Che cos’ha lei che io non ho? A parte un cervello da gallina, una terza di reggiseno e una dentatura fantastica? Va bene, lasciamo perdere. - Cosa? E con chi? Zabini?
Sembro la peggiore delle giornaliste scandalistiche di Hogwarts. La mia curiosità non ha limiti. Se Hannah Abbott mi vedesse in questo momento sarebbe orgogliosa di me.
- Impossibile. – Afferma lui sicuro. - Blaise ha una cotta per Terry Bones di Ravenclaw dal terzo anno. Lui e Pansy sono come fratello e sorella, non andrebbero mai a letto insieme.
- E allora…
Lui tenta di alzare le spalle goffamente. - Forse uno dell’ultimo. Piace a molti ragazzi.
- Buon per lei.
- Che ore sono?
- Umh… le sette.
- C’è la cena. Perché non vai a mangiare?
- Volevo stare un po’ con te.
- Adoro sentirtelo dire.
- Se servisse a farti rinsaldare le ossa te lo direi ancora più spesso.
- Per quelle ci vuole ancora qualche giorno. Adesso però è meglio se vai, non vorrei che finissi nel letto accanto per denutrizione.

***

Vado in sala Grande che stranamente è gremita di studenti.
Sembra quasi di trovarsi nel bel mezzo dell’anno scolastico. Daniel Osbourne, rincantucciato in un angolo della sala è letteralmente assalito dalle ragazzine del primo e secondo anno. In effetti mi viene voglia di intervenire per lasciargli un po’ di respiro, ma non lo faccio.
Mors tua, vita mea, no?
- Herm!- Mi volto e scorgo Ron seduto di fianco ad Harry sventolare un braccio all’aria per indicarmi la loro posizione. Corro loro incontro senza nemmeno accorgermene. Sono talmente felice di essere ancora tutta intera nonostante loro sappiano che quasi non riesco a crederci. Io sto con Draco e tutti ne sono a conoscenza. Sembra un film dell'orrore, ma è la realtà.
- Ehy!- Li saluto
- Come sta Malfoy?
- Meglio, tra un paio di giorni esce dall’Infermeria.
- Bene. – E’ l’unico ( e a mio avviso, sarcastico) commento di Ron, che subito si becca la peggiore delle mie occhiate di rimprovero. - Sul serio, Hermione, sono contento per lui. Alla fine ci saresti potuta essere tu al suo posto.
- Esatto. – Sorrido. - Vedo che stiamo iniziando ad intenderci. Le portate sono tutte squisite e mi servo generosamente di ogni ben di Dio presente sulla tavolata come se non avessi mangiato cose solide per quasi una settimana. A pensarci bene faccio un po' schifo, ma non sto mica uccidendo nessuno, giusto?
- Ah, Harry… - Dice Ron dopo qualche minuto di abbuffata stile “Sopravvissuti su un Isola Deserta”.
- Che c’è?
- Toglimi una curiosità…
- Si?
- Ieri sera non eri da solo nel tuo letto, vero?
Per poco non mi strozzo con un ala di pollo nel veder Harry riluttante a rispondere.
- Emh…
Lo fisso sbalordita per almeno dieci secondi, incapace di proferir verbo. Il dolce, caro, meraviglioso Harry Potter che… no, non posso pensarci!
- Harry!- Esclamo.
Lui alza le spalle e come se fosse la cosa più normale dell’universo e annuisce con poca convinzione. - Si, è vero, avevo compagnia.
- Oh, che…!- Mi lascio scappare dalla bocca. Stavo per dire “Oh, che atroce disgusto!”, ma mi sono trattenuta. – Tu e Regina siete tornati insieme?
Harry arrossisce fino alle orecchie (strano. Credevo che solo Ron ne fosse capace!) e riprende ad ingozzarsi di pasticcio di pollo con foga.
- Emh… sì.- Sbotta con la bocca piena.
Ah, che ragazzo d’oro!Riesce a perdonare proprio tutto!Mi dispiace che la fortunata sia quell’Arpia della Mallory, ma almeno è felice…
- Ah, quindi era Regina? – Chiede Ron per cercare conferma.
- Emh… sì.
- Ne sei certo?
- Emh, ovvio.
Oh oh. Questi “ehm” non mi piacciono. Ron continua a sorridere e si sporge sul tavolo con un ghigno tremendamente astuto. Io mi irrigidisco impercettibilmente. Conosco benissimo quell’espressione e in genere non promette nulla che si possa risolvere con una semplice battutina sarcastica.
- E quindi il fatto che stamattina abbia intravisto un certo prefetto molto carino di Slytherin uscire dal nostro dormitorio e che il tuo ansimare suonasse come un continuo “Pansy, Pansy” è una semplice coincidenza, o sbaglio?
Oh, mio Dio. No, scusate, OH, MIO DIO.
- HAI FATTO SESSO CON PANSY PARKINSON?- Sbraito il più piano possibile. - QUELLA PANSY PARKINSON?
- Emh, io…
- HARRY JAMES POTTER! Rispondi alla domanda!
- E va bene. Sì. Ma era la prima e l’ultima volta che accadeva!
Che era la prima ne ero certa, ma che sia l’ultima lo spero con tutta me stessa.
- Certo… - Annuisce Ron accondiscendente.
- Eravamo entrambi molto tristi… insomma, lei per Malfoy, io per Regina, una cosa tira l’altra e…
- Lei ha tirato e vi siete trovati nudi nello stesso letto ad inzuppare il biscottino nel latte.
La volgarità della frase mi fa diventare rossa dal disappunto. - RONALD!
Harry storce il naso. Non credo che il paragone gli sia piaciuto molto.
- Dai, Herm, scherzo! Quindi stasera dici che potrò dormire in santa pace?
- Emh, certo. Sicuro.
- E per scusarti mi lascerai la stanza libera, vero?
- Emh… sì, certo.
- E a te la stanza libera a che serve? Per portarci la Patil?
Ron mi fulmina con un occhiata fugace. - Come sei acida Hermione. Non posso più nemmeno darti della zitella ma acida lo rimani comunque. No. Ci viene Luna.
- Non eravate mai rimasti da soli di notte in una camera da letto. – Osserva Harry riacquisendo colorito.
Io annuisco. - Se è per questo nemmeno di giorno. O di pomeriggio. O in un posto dove sia comodo fare… sì, avete capito.
- Infatti. Deve essere qualcosa di speciale, dato che non posso permettermi di fare il cretino un'altra volta.
- Le hai detto di Calì?
- Già e l’ha presa molto bene. O almeno, diciamo che si è astenuta dal prendermi a calci nel sedere. Ma mi ha perdonato e stiamo ricominciando da capo.
Quindi tutto va per il meglio.
AHHH! Ma a chi voglio darla a bere? HARRY E LA PARKINSON? Pansy Parkinson, la ex del mio ragazzo, la donna-carlino, la più stupida, oca, superficiale…
- Ciao Granger.
Devo smetterla di sparlare della gente. Finisce che me la trovo sempre dietro. - Parkinson.
Lo sforzo per non guardare verso Harry è più che visibile e, posso dire, lautamente apprezzato dall’interessato. - Tu e Weasel ci siete stasera alla ronda?
- Io ci sono ma Ron ha un impegno.
- Poco male. Ad essere sincera ero qui per proporti di saltarla perché Draco voleva il tuo parere per la lettera che dovrebbe convincere sua madre che stare con una Mezzosangue è il sogno della sua vita.
- Credo in questo caso che me la bigerò. – Diamine. Non credevo che avrei mai coniugato il verbo “bigiare” alla prima persona singolare. - Tu ci vai?
- Oh, no, io no. Anche io ho un impegno. Stasera. Alle otto in punto. Il Bagno dei Prefetti è fantastico per starsene un po’ da soli, con tutta quella schiuma, il calore…
Oddio, ma allora è proprio vero. E' davvero andata a letto con Harry. - Sono d’accordo. Eccezionale.
- Bene. Quindi io adesso vado. Ci si vede.- Lancia un ultima impercettibile occhiata ad Harry e torna a posto.
- Nel caso non te lo ricordassi la Parola D’Ordine per il Bagno è “Noce Moscata”. - Dice Ron trattendo le risate. - Buon divertimento.
- Molto spiritoso. – Dice Harry con un sorrisetto falso.
Chissà perché credo che quest’informazione stasera gli farà fare molto tardi.
- Un attimo di attenzione, prego!- Esclama Silente facendo tintinnare una posata contro il calice dorato. Il silenzio più cupo irrompe nella Sala. - In seguito agli avvenimenti di ieri, il corpo docente vorrebbe ringraziare immensamente voi studenti per la vostra collaborazione e, in particolare, menzionare cinque persone.
Ron mi dà una gomitata nel fianco per attirare la mia attenzione. Come se ce ne fosse bisogno.
- Prima. – Esclama Silente concedendosi una pausa ad affetto. - Regina Mallory di Hufflepuff per aver usato le proprie doti per procurarsi un mezzo di trasporto per tornare ad Hogwarts, venti punti!
Il tavolo di Hufflepuff e buona parte di quello di Ravenclaw esplode in un ovazione.
Silente attende che la folla si plachi e poi continua. - Secondo: il signor Blaise Zabini di Slytherin per le sue doti. Anche a lui venti punti!
- Come?- Esclama Harry inorridendo. – Se anche per Pansy e Malfoy sarà la stessa cosa… SESSANTA PUNTI A SLYTHERIN? Non riusciremo mai a superarli!
- Da quando chiami per nome la Parkinson? – Lo provoco io sorridendo.
Lui scrolla il capo e mi fa cenno di ascoltare.
- Terza e quarta persona: la signorina Pansy Parkinson e il suo collega prefetto di Slytherin, Draco Malfoy, l’unico che ha vinto un soggiorno gratis di una settimana nell’Infermeria, per aver favorito e agevolato il lavoro di squadra con i compagni delle altre casate nella risoluzione di questo problema… trenta punti a testa!
Sono poche le mani non appartenenti a Slytherin che si levano in onore di Draco (che non è presente) e di Pansy. Le mie e quelle di Harry però ce la mettono tutta per compensare il silenzio ostinato dei nostri compagni.
- Harry! – Esclama Ginny scandalizzata. – Stai applaudendo la Parkinson e Malfoy!
Nell’istante esatto in cui Ginny chiude la bocca, la Parkinson guarda nella nostra direzione, (okay, guarda nella nostra direzione inteso che guarda Harry) e arrossisce un poco.
- Ultima. – Riprende Silente. Oh, dannazione, è il mio turno! - Ma non certo meno importante, Hermione Granger che oltre a essere stata il collante del gruppo sul quale nessuno di noi avrebbe mai scommesso niente, è arrivata brillantemente alla risoluzione del problema suggerendo l’uso del the aureo come antidoto, togliendo in questo modo dall’imbarazzo tutti noi. Grazie mille Hermione. Direi che ti sei pienamente meritata i tuoi quarantacinque punti!
- QUARANTACINQUE? – Esclama felicemente sorpreso Ron. - Ma se per aver cacciato Voldemort te ne hanno dati poco più che cinquanta?
- Vuoi mettere la distruzione del mondo con quella della reputazione?- Ribatte Harry dandomi una pacca sulla spalla. Credo che non abbia tutti i torti.

***

Torno quasi con gli occhi chiusi per la stanchezza dall’Infermeria e per poco non vado a sbattere contro la statua della strega Orba.
Quando poi scopro che la strega Orba possiede le famigliari fattezze di Regina Mallory, quasi mi viene un attacco di cuore.
- Oh, ciao. – Mi saluta lei sorpresa e intimorita. Non le ho rivolto la parola per tutto il giorno.
- Ciao Regina.
- Fantastico, mi saluti ancora.
Sospiro. - Ovvio. Siamo nella stessa scuola e la vita deve andare avanti.
- Bene. Ti ringrazio.
- Che stavi facendo?
Regina esita poi guarda a terra. – Stavo rientrando in dormitorio. Anthony ha appena finito la ronda e l’ho accompagnato alla torre di Ravenclaw. Harry come sta?
- Se ti può far sentire meglio ha un'altra ragazza.
- Accidenti, non credevo che la Parkinson ci sarebbe stata così in fretta!
No, aspettate un secondo… Lei lo SA?

Per la sorpresa quasi non riesco a parlare. - Ma come…
- Me ne ero accorta già da tempo che gli piaceva. Se non pensava a Sirius, alla imminente distruzione del mondo o alla salute dei suoi amici, faceva di tutto per trovare una scusa e andare nei sotterranei.
- E come mai su quattro persone che lo sanno l’unica scandalizzata sono io?
- Tu non ti eri accorta di nulla e non hai avuto tempo per prepararti. Io sì.
Solo adesso capisco tutto. Mi vergogno come una ladra per la mia insensibilità.
Lei voleva bene sul serio ad Harry. Magari cercava di capirlo, di amarlo e le uniche cose che riusciva ad ottenere erano dei rifiuti o delle scuse per andare a vedere un'altra ragazza che agli occhi di tutti era la sua peggior nemica. Si è sentita male, stupida, ma non ha detto niente, non voleva che Harry soffrisse quando anche lei l’avrebbe lasciato. Anthony non è stato uno sbaglio. Anzi, forse è stato proprio lui a convincerla che quello che stava cercando di fare, ovvero l’ostinarsi ad amare qualcuno che non voleva il suo affetto, era sbagliato. Sono solo una cretina che salta subito alle conclusioni.
- Ti sei sentita molto sola, vero?
- Più di quello che ero prima del cravattino e di tutto quel finimondo. Ma adesso sto molto meglio.
- Tra te e Anthony?
- Tutto bene.
- Bene. Sono contenta.
- Be’… allora io…
- Se ti và domani pomeriggio posso darti una mano in Incantesimi. E’ da un po’ che non studiamo insieme.
- Emh… sicura di riuscire a sopportarmi?
- Ci proverò.
- Va bene. Allora a domani.
- A domani.
La seconda collisione che rischio nel giro di tre minuti è con una delle ultime persone che immaginavo di vedere adesso. No, non Piton.

No, non Allock.
No, nemmeno Viktor, anche se immagino debba essere da qualche parte.
Già.
Proprio la McGranitt.
- Oh. Buonasera.
La mia professoressa preferita inarca un sopraciglio e corruccia la bocca raggrinzita ad arte. - Buonasera, Miss Granger.
Silenzio. Imbarazzante, terribile silenzio nel quale terribili immagini di carne flaccida e penzoloni che barcolla fuori a una minigonna troppo piccola per non essere un fazzoletto mi riempiono gli occhi di terrore. - Uh… emh… allora…
- No. Rimani pure qui, se devi.
Siamo in mezzo a un corridoio alle dieci e mezza di sera, che diamine dovrei fare? Il timore reverenziale però, mi impongono di muovere anche solo un capello. - Uh, certo. – Balbetto tanto per alleggerire l’atmosfera. - La vedo in forma. Cioè, sobria. Non che stesse male un po’ più moderna. Anzi, le donava molto il… rosa carne. Sul serio, molto… azzeccata come scelta. Certo così sta meglio. Lei è una donna di classe… di classe elevata, e non solo accademicamente ma anche nella vita… vita che condurrebbe benissimo in ogni ambito, qualora lei decidesse di cambiare professione…
Sbaglio sto suggerendo alla mia prof ultrasessantenne di andare a battere sulla statale? Accidenti alla Parkinson e alla sua influenza negativa!
- Signorina Granger, so che sei imbarazzata e che sei rimasta scandalizzata…
- E lo credo! – Ribatto con convinzione. - Per me lei è un modello!
La McGranitt rimane spiazzata per qualche istante. - Non ero in me. – Cerca di giustificarsi.
- Certo, certo, e… sì, insomma, lo capisco. Sul serio. Ma non è facile.
- Sì, me ne rendo conto. - - Devo complimentarti con te per aver tenuto la mente lucida mentre noi insegnanti… non eravamo nel pieno delle nostre facoltà mentali.
- La ringrazio. Be’… io torno a Gryffindor.
- Bene, Granger. Buonanotte.
Faccio per andarmene quando senza avere il tempo di bloccarmi,mi volto. - Professoressa?
- Sì?
Deglutisco rumorosamente e indigio cercando le parole adatte. - Io ci sarò... sempre... per lei.Potrà sempre contare su di me, sia che lei diventi un mostro a cinque zampe o il più orrido degli scarafaggi.
- Lo so, Hermione. Grazie.

***

Leggendo l’ultimo paragrafo del libro di Trasfigurazione, butto l’occhio all’orologio appollaiato sopra il camino. Una e tre quarti. Tra due giorni esatti a quest’ora starò festeggiando il Natale con Harry, Ron, Ginny e Draco nella Sala Grande in compagnia di Burrobirra e Whisky Incendiario a volontà.
Seduto al tavolo in compagnia di un paio di ragazzine carine, il solito Oz (Mr Perfettini, se preferite) se ne sta seduto bello tranquillo.
Non vedo Harry da quando ho lasciato il banchetto per andare da Draco, ma non sono preoccupata.
Un idea di dove possa essere ce l’ho… ma spero di sbagliarmi.
Dio, dimmi che ho torto! So che è impossibile che la mia infallibilità, per l’appunto, fallisca, ma ti prego, ti prego, ti prego… non può davvero essere andato ne Immersa nella preghiera quasi non mi accorgo che il ritratto della Signora Grassa si è spostato per far entrare Harry più raggiante che mai, il colletto fuori posto e i capelli bagnaticci.
Ma quando mai pregare mi è servito a qualcosa?
- Che fine avevi fatto? Stavo dandoti per disperso. – Lo apostrofo ironica.
Lui sembra spiazzato, ma fa finta di nulla. - Ho dato una mano a Silente con delle pratiche per il processo di Minus. Non hai idea del lavoro che c’è da fare…
- Questo l’hai fatto oggi pomeriggio, Harry. Stasera che hai fatto?
Faccia perplessa che cerca una via d’uscita a una situazione più che imbarazzante. - Oh… ricerca in biblioteca. Buffo, sai credevo che ti riferissi al pomeriggio, non ti sembra stran…
- La biblioteca è chiusa, Madama Pince ha preferito prendersi un giorno di pausa per rimodernarla dopo che è stata quasi interamente sommersa dal Gas di Melanzana Indigesta.
- Ah… ah, ho detto biblioteca? Che idiota, intendevo campo di Quiddi…
Sospiro. - Sei stato ancora con la Parkinson, vero?
Lui si morde il labbro inferiore e si aggiusta gli occhiali sul naso, con una gravità tale da far sospettare che sia l’ultimo gesto prima della condanna a morte. Guarda a terra e infine annuisce debolmente. - Già.
- Ti piace? È una cosa seria?
Harry fa una faccia tra il serio e il disgustato, come se avessi appena nominato uno dopo l’altro i nomi di tutti i Death Eaters presenti sulla faccia della terra. - No che non lo è! Lei è Pansy Parkinson, non può piacermi!
- Stai parlando con una che era il tesoriere del club “Noi odiamo i Malfoy” e che adesso ci sta insieme.
Lui prende fiato e si infila una mano nei capelli neri e arruffati come è solito fare quando pensa. – Non so che dirti, Herm, sul serio. Secondo te sto sbagliando?
- Sbagli solo se stai facendo tutto questo per ripicca… ma credo non sia così.
- Mi conosci.
- E me lo ha confermato anche la tua ex. Per lei era quasi scontato che stessi con la Parkinson.
- Ci pensavo da un po’ di tempo, ma… sì, insomma, la prendevo solo come ipotesi. E comunque non stiamo insieme. - Okay, dai, cambiamo discorso. Che mi sono persa mentre eravate nelle fantastiche stanze di Hogsmeade?
Harry finalmente sorride. - Ah, non ci crederai mai! Indovina con chi sta Neville?
- Neville?
Neville ha la ragazza? E in quale universo parallelo? Sarà vero che una volta l’ho sgamato con Lavanda Brown nel Bagno delle Ragazze, ma pensavo che fosse fatto assolutamente anomalo, o comunque… unico e irripetibile. Un po’ come trovare due sorpresine nella stessa confezione di Corn Flakes.
- Neville Paciock, il nostro compagno di classe, il portento in Erbologia, il ragazzo più sbadato sulla faccia della terra… sì, esattamente lui.
Ahia. Andiamo sul difficile. - Con… vediamo… Becky Windam del quinto?
- No.
- Lola Freder del quarto?
- Acqua.
- Nono, che stupida! E’ Sarah Reed di Ravenclaw!
- Oceano.
- Emh… una bambola gonfiabile?
- No… stranamente quelle se le faceva Theodore Nott.
- Un aiutino?
- Ha avuto una cotta per me.
Ah, be', allora tutto è chiaro! - Harry, TUTTE hanno avuto una cotta per te!
- Oh. - Esclama evidentemente sorpreso. - Non lo sapevo.
No, vi prego, ditemi come si fa a non adorarlo!
- Dai, non lo so, mi arrendo! Avanti Harry, dimmelo!
- Con Calì Patil!
NO! Dai, Calì che ruba il ragazzo a Lavanda? Quelle due sono davvero amiche. - Stai scherzando, vero? - Boccheggio in preda ad un improvviso mancamento d’aria.
Sorriso ebete di risposta. – Esatto.
Fiiù… per un attimo credevo che il mondo stesse davvero andando alla deriva.
– Sta con Ginny. – Dice poi serissimo un secondo dopo.
Silenzio di tomba.
- Ma Ginny sta con Dean!
- Anche lui lo credeva fino a che non l’ha sorpresa tra le braccia di Neville. Non si sono più rivolti la parola da quel giorno.
E’ proprio vero: a volte la realtà supera ogni immaginazione. Insomma, guardate un po’ qui: Neville sta con Ginny (esatto, Ginny Weasley, una delle mie migliori amiche). Harry, che lo voglia ammettere o meno ha una storia con Pansy Parkinson. Ron ha smesso di tradire Luna con la prima che capita e sta seriamente pensando di chiederle di sposarlo quando finiranno entrambi la scuola (questo me lo ha confessato qualche minuto prima di eclissarsi con lei nella stanza del sesto di Gryffindor). Io e Draco abbiamo ufficializzato la nostra relazione e nessuno ci ha ancora corretto il tè con l’arsenico.
Forse, però, è presto per dirlo.
Forse.
Ma tutto è tornato alla normalità, per quello che può essere la normalità intesa per noi maghi e streghe ad Hogwarts, ed è questa la cosa più importante.
Soprattutto perché adesso ho tutto quello che mi serve: un ragazzo splendido, la felicità dei miei amici e delle persone che mi circondano, una semi-pace tra noi e Voldemort, e un po’ di tempo libero da usare come mi pare e piace, senza nessuno intorno a dirmi come impiegarlo.
Non vedo l’ora di leggere quel paragrafo di Storia della Magia sull’Inquisizione dei Musicanti del 380 a.C…
- Ehy, Prefetto Granger!- Daniel Osbourne mi chiama con la consueta vocetta petulante. - Mi aiuti a finire il tema?
Eh, già. Certe cose non cambiano mai!
Fortunatamente.

The End

°° E anche questa è finita. Presto sarà online (sentite che lessico specifico!) un'altra fanfiction a puntate. Lo stile non è molto diverso, anzi, è molto simile, solo con una Herm adulta… e con un Draco ancora più da sbavo! Niente Mallory, pochi capitoli… Il titolo sarà “Accidentally in Love”. Mi aspetto che la leggiate e che commentiate! Un assaggino del primo capitolo-lezione “How to be Detestable with Draco Malfoy in 8 minutes and 23 seconds”!!!
”- Granger, lascia che ti predica il futuro: a quarant’anni vivrai di lavoro e tv babbana, nessun amico, per non parlare del fatto che gli unici appuntamenti che riuscirai ad ottenere saranno quelli fissati dalla segretaria del tuo dentista e l’unico essere che frequenterà il tuo appartamento, a parte l’uomo delle pizze a domicilio, sarà un gatto che ti farà le fusa solo quando il suo dolce pancino gli dirà che è arrivata l’ora di sfruttarti per abbuffarsi … Tutto questo fino a che, dopo una vita vuota e noiosa, quando i protagonisti giovani e belli della tua soap opera preferita saranno vecchi e raggrinziti come sacchetti della spesa appallottolati, non tirerai finalmente le cuoia. Al tuo funerale sarete tu, la tomba e il becchino, mentre tutte le persone che hanno cercato di esserti amici in questa vita avranno trovato qualcosa di meglio da fare che deprimersi in compagnia di una zitella morta e del suo inesistente senso dell’umorismo.
- Sei davvero rassicurante, Malfoy. Grazie mille per avermi illuminato la giornata con questa fantastica prospettiva di morte e disperazione.”


Grazie mille a tutti... fare l'elenco della spesa non è il mio forte, quindi... accontentatevi di un grazie immenso! Davvero, chiunque abbia letto questa fan fiction ha tutta la mia comprensione. Non è facile dare retta ad una pazza scatenata come la sottoscritta, soprattutto quando scrivo.Presto ci sarà sul mio sito qualche piccolo pensierino fatto su misura per tutte voi... al momento c'è questo!!

!!GRAZIE!!

  
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