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Autore: Hinny109    02/08/2018    2 recensioni
- Chakra oscuro? - domandò la donna con stupore...
- Non esiste un chakra così potente non può esistere! - affermò con decisione la giovane bionda
- Sicuri di aver sentito bene? - chiese Kakashi con il dubbio nella voce - Assolutamente Sensei! Quella donna prima di morirci davanti ha proprio detto così! - rispose il biondo
- Senza contare il fatto che, dopo essersi accasciata a terra, dal suo corpo ha iniziato a fuoriuscire chakra nero che la stava corrodendola completamente -
- Esatto! Ci aveva chiesto di aiutarla. Di liberarla da quell'incubo dove gli organi le stavano bruciando... - aggiunse pensieroso l'Uzumaki.
- Se ciò che dite è vero, allora bisognerà indagare. Ora uscite. Fuori - la donna bionda chiuse gli occhi e sospirò stancamente.
Sono passati 5 anni dalla fine della guerra. La pace ritrovata viene minacciata da un pericolo ancora più grande. La possibilità di distruggere tutto ciò che ha deluso o ricominciare daccapo perdonando.
Un fiore distrutto in mille pezzi e appassito, raccolto e accudito da chi si pensa essere colui che si appropria delle vite altrui.
Ritorno a casa? Forse.
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Tsunade
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Nessun contesto
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Il sole stava ormai tramontando sul Villaggio della Foglia colorando i tetti e le strade del luogo di una rilassante sfumatura arancione che ricordava vagamente il colore brillante indossato sempre dal ninja più imprevedibile, chiassoso e molesto di tutta Konoha.
Le mani giunte dietro la schiena dritta, lo sguardo pensieroso assorto in qualche mistero, rivolto verso le finestre dell'ufficio e il labbro rosso inferiore mordicchiato inconsciamente era ciò che caratterizzava in quel momento l'Hokage della Foglia.
I cinque anni passati dalla Quarta Grande Guerra Ninja erano trascorsi molto in fretta tra la pace ritrovata e gli incontri con gli altri Kage per mantenerla, ma di qualcosa si sentiva la mancanza anzi, di qualcuno.
Era come se un enorme buco o vuoto interiore la stesse pervadendo senza sosta da quel fatidico giorno in cui una delle persone più importanti della sua vita se n'era andata. Bisognava ammettere però che in realtà, aveva lasciato Konoha non per sua volontà, ma perché costretta e messa alle strette.
Un profondo sospiro fuoriuscì dalla bocca serrata della donna quando, ad un tratto, il cigolio della porta la distolse dai suoi pensieri e la fece voltare verso l'origine del rumore.
La testa mora della sua assistente sbucò dalla fessura della porta creatasi dalla sua apertura e con voce sommessa disse
<< Tsunade-sama, sono arrivati... >>
La bionda la guardò un attimo e dopo aver annuito rispose
<< Bene, falli entrare >>

Dopo un secondo di silenzio una voce profonda ma allo stesso tempo squillante irruppe nella stanza precedentemente silenziosa
<< Baa-chan! Siamo tornati! >>
La bionda alzò gli occhi al cielo alquanto infastidita e, dopo essere ritornata al suo posto dietro la scrivania dell'Hokage, sollevò lo sguardo sul gruppetto di shinobi appena entrati e li osservò con cura.
Il primo ad entrare fu proprio il Jinchuuriki del Kyuubi su cui la Sannin mantenne lo sguardo fisso più a lungo.
Era cresciuto. Era diventato un uomo, anche se si doveva ammettere che la sua mentalità era ancora quella di un dodicenne; era alto e muscoloso, tutti quegli allenamenti a cui si era sottoposto lo avevamo temprato, i capelli tagliati corti del color del grano, gli occhi di un profondo blu e i soliti baffetti sulle guance caratterizzavano il suo volto maturo dall'espressione volpina. Indossava un paio di pantaloni arancione splendente ed una giacca nera chiusa con la cerniera fino al collo, i sandali alti e scuri da ninja ed infine il nuovo coprifronte del Villaggio.
Al suo fianco destro si mise il suo migliore amico, così simile ma anche estremamente differente.
Poco più alto dell'Uzumaki, Sasuke Uchiha era altrettanto muscoloso, la pelle pallida se non quasi cadaverica era coperta dai vestiti lunghi e scuri: la maglia-camicia viola, i pantaloni neri dello stesso colore degli stivali alti e la tracolla marrone erano parzialmente coperti dal lungo mantello nero carbone che gli arrivava fino alle caviglie; lo sguardo serio e concentrato si intravedeva unicamente dall'occhio onice destro, mentre il sinistro dove vi era il Rinnegan era nascosto da un ciuffo di capelli lungo fino allo zigomo pronunciato, alle mani indossava un paio di guanti scuri a mezze dita.
Dall'altro lato di Naruto vi era la bionda e giovane Ino Yamanaka che portava la nuova divisa da Chunin, i capelli lunghi legati in una coda alta ed una borsa con ogni sorta antidoto e rimedio medico.
Tutti e tre i giovani ninja avevano 23 anni ed erano riusciti a fare velocemente carriera nel mondo degli shinobi.
Dietro di loro entrò il leader della missione: Kakashi Hatake. Lui a differenza degli altri, seppur più vecchio di 14 anni, era rimasto come dieci anni prima, tolta qualche occhiaia sotto lo sguardo perennemente annoiato ed i capelli un po' più corti e meno sparati; era però dalla fine della Guerra che Kakashi non nascondeva più l'occhio sinistro con il coprifronte dato che non possedeva più lo Sharingan, mentre il volto era ancora coperto dalla solita maschera blu scuro.

Il silenzio riprese possesso della stanza finché l'Hokage non si schiarì la gola.
<< Chakra oscuro? >> domandò la donna con stupore alzando gli occhi dal foglio del resoconto della missione.
<< Tsunade-sama, lo sappiamo che può sembrare strano, ma è così! Anche se... Non può esistere un chakra così potente non può! >> affermò con decisione la giovane Yamanaka
<< Sicuri di aver sentito bene? >> chiese Kakashi con il dubbio nella voce; lui all'incontro avvenuto tra i suoi sottoposti e la donna del resoconto non c'era perché occupato a scrivere il rapporto della missione.
<< Assolutamente Sensei! Quella donna prima di morirci davanti ha proprio detto così! >> rispose il biondo nervoso
<< Senza contare il fatto che, dopo essersi accasciata a terra, dal suo corpo ha iniziato a fuoriuscire chakra nero che la stava corrodendola completamente >> si inserì con più enfasi Ino
<< Esatto! Ci aveva chiesto di aiutarla. Di liberarla da quell'incubo dove gli organi le stavano bruciando... >> aggiunse pensieroso l'Uzumaki.
<< In più ho controllato con lo Sharingan. C'era questo chakra che la stava veramente corrodendo dall'interno >> disse calmo l'Uchiha.
<< Se ciò che dite è vero, allora bisognerà indagare. Ora uscite. Fuori >>
Quando la porta si richiuse con un clic, la donna bionda abbassò le palpebre sugli occhi ambrati e si massaggiò con l'indice e il pollice la base del naso; nel mentre la pace era tornata sovrana nel suo ufficio.
Voltò la sedia verso le vetrate e sospirò stancamente alla visuale della sera che giungeva silenziosamente.
Un nodo le si formò allo stomaco.
<< Sakura... Dove sei? >>





A circa otto chilometri di distanza dal Villaggio della Foglia, tre ninja con indosso la tunica nera a nuvole rosse stavano aspettando con impazienza l'arrivo dei loro compagni.
<< Ma quanto ci impiegano quei tre eh?! >> sbottò l'unico biondo
<< Stai tranquillo... saranno qui tra poco >> un ragazzo dai capelli rossi si avvicinò al compagno per poi dargli le spalle, rivolto verso la strada per Konoha
<< Sasori-danna! Come diavolo è possibile che siano in ritardo?! Dovevamo trovarci qui un'ora fa! Se non si sbrigano manderanno tutto all'aria! >>
Il Nukenin della Roccia stava per aggiungere un'altra lamentela quando una voce fredda e apatica li raggiunse
<< Calmati Deidara. Abbiamo avuto un contrattempo, non è necessario scaldarsi tanto. >>
Da dietro i tronchi degli alberi sbucarono quindi le figure degli altri componenti rimasti dell'Akatsuki; il primo a mostrare fu proprio colui che aveva parlato, seguito successivamente dall'Hoshigaki e dall'Haruno.
<< Ah sì? Cos'è, il Fiorellino si è addormentato per caso? >> chiese sfottente il ninja dalla coda e dal ciuffo biondo scuro.
<< Esattamente! Come hai fatto ad indovinare Deidara? >> la risata fragorosa di Kisame irritò maggiormente la ragazza dai capelli rosa, più di quanto non fosse già.
<< Basta così signori. Se dobbiamo procedere con il piano, è meglio che ci mettiamo subito in marcia... Non sappiamo se con quest'ora di ritardo la Foglia ha mutato schemi di difesa. Non possiamo permetterci di rischiare di sbagliare quindi, diamoci una mossa. >>
Detto ciò, l'uomo-marionetta prese a camminare ad un'andatura più veloce del suo solito, conscio del fatto che gli altri lo avrebbero presto seguito. Così avvenne.
I secondi a procedere furono proprio Kisame e Deidara che raggiunsero dopo poco il rosso, al contrario l'Uchiha rimase fermo un momento ad osservare la sua compagna e, dopo una fugace occhiata all'uomo mascherato che le si avvicinava, si voltò e intraprese la strada decisa con gli altri.

<< Allora... Sakura... Cosa ne pensi del piano che abbiamo escogitato? >> la voce seria, resa più profonda e confusa della maschera, stupì leggermente la ragazza interpellata.
<< Da quand'è che hai smesso di fare l'idiota Tobi? >> domandò seccata la rosa, provocando una breve risata da parte dell'uomo
<< Oh sai com'è... Penso che non sia necessario fingere con te, non credi? >>
<< Mhpf. Stavolta hai ragione uomo mascherato... Ma devi ancora ammettere che la settimana scorsa ero io ad aver ragione. >> rispose piccata la giovane donna
<< Ok, ok... Lo ammetterò prima o poi... comunque non hai risposto alla mia domanda Fiorellino. Cosa ne pensi del piano. >> l'uomo scandì con precisione le ultime parole in modo che l'altra non avesse possibilità di dire di non aver sentito bene, e dopo aver iniziato a camminare con affianco la ragazza, ruotò il volto celato verso di lei e attese in silenzio.
<< Hn. Non è così malaccio... Abbiamo programmato tutto nei minimi dettagli. Non dovremmo avere problemi. Con i ninja che si ritrova Konoha, non sarà difficile farli fuori e poi... Deidara non vede l'ora di far saltare in aria quel Villaggio anche se sa che non tocca a lui quindi, non posso che essere soddisfatta. Ora muoviti o ti lascio indietro. >>
Scontrosa e gelida come suo solito, l'Haruno allungò il passo per raggiungere quelli che li avevano preceduti, affiancatasi successivamente ad Itachi gli si avvicinò maggiormente fino a sfiorarlo, il tutto sotto lo sguardo attento dell'uomo dalla maschera arancione.

Passati circa 25 minuti di corsa non troppo veloce, il gruppo di Nukenin si ritrovava a poco meno di un chilometro dalle porte d'ingresso del Villaggio della Foglia, quando le sirene d'allarme iniziarono a squillare per tutta Konoha e dintorni.
<< A quanto pare si sono accorti del nostro arrivo eh? >> Deidara divertito si fermò di colpo e, aggiustatosi la sacca contenente l'argilla sul fianco, fece un cenno von il capo a Sasori in direzione Est della Foglia
<< Andiamo Sasori, inizia lo spettacolo! Mostreremo loro che cos'è la vera arte! >> disse eccitato il giovane
<< Ah, come se tu sapessi cosa sia vero Deidara? >> la frecciatina lanciatogli dal compagno accrebbe solamente di più il desiderio del biondo di far saltare in aria quel luogo
<< Te lo mostrerò Danna... Te lo mostrerò >>
I due si voltarono verso i colleghi e dopo aver ricapitolato velocemente tutto il piano, il gruppo si divise in coppie ognuna diretta verso la propria meta.
Nuovamente rimasero soli Haruno e Tobi.

<< Pronta? >> domandò curioso l'uomo.
<< Certamente. >> la tonalità fredda, ironica e parzialmente annoiata della giovane donna, accompagnata da un ghigno crudele, fecero ridacchiare Tobi il quale, con un balzo, raggiunse un ramo dell'albero più vicino per poi iniziare a correre rapidamente verso la propria destinazione.

Sakura prese un piccolo e leggero respiro; espirò l'aria nel mentre che si ravvivava la chioma color pastello con la mano destra. La mancina invece, raggiunse il cappello tipico dell'Akatsuki legato alle sue spalle e, indossato, chiuse la cerniera della tunica fin sopra il naso per nascondere al meglio il proprio volto.
Lo sguardo glaciale e iracondo che lanciò al Monte degli Hokage avrebbe presagito guai seri per Konoha e i suoi abitanti.








Note Autore:
Yee!! Ce l'ho fattaaa!!
Ecco a voi il secondo capitolo di questa storia, spero vi piaccia e che non vi venga in mente di lanciarmi pomodori... Leggete e recensite mi raccomando! Alla prossima ;D Il Senju :)
   
 
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