Ci sono momenti, in cui anche colui che sembra più forte e resistente alle avversità della vita, cede improvvisamente.
Si può riprendere, è vero, può tentare di arginare i danni, ma non ritornerà mai come prima della rottura, e, forse, si renderà conto che le cose importanti sono altre, piuttosto che quelle sulle quali duramente ha basato l'intera sua esistenza.
E, sebbene riparata, la diga continuerà sempre a perdere qualche goccia.
Grazie a coloro che hanno letto e recensito. Quando si inizia a scrivere qualcosa con il cuore, non si sa mai se altri avranno il cuore di leggerlo, né se il cuore scrivano sarà in grado di farsi capire. Grazie.
P.S. I capitoli sono volutamente corti, perchè non penso ci sia gusto, a svelare tutto subito...
"Grazie,
Rosalie, sapevo di aver fatto la scelta giusta, rivolgendomi a
te… In
definitiva io vorrei… mi piacerebbe… avrei
pensato… è tutta colpa di un
sogno…" e così dicendo, nemmeno si rese conto di
stare arrossendo come una
giovinetta alla prima infatuazione, né di abbassare gli
occhi vergognosi.
"Oh,
insomma, Madamigella, fuori il rospo ! Vi sentirete meglio, dopo, ve lo
assicuro !".
Oscar
prese un profondo respiro, quasi a doversi immergere in acque profonde
e nere,
e, tenendo gli occhi sempre bassi puntati sulle mani ora abbandonate in
grembo,
sbottò: "Voglio partecipare ad un ballo come una vera dama,
e ballare con
André..."
Finita
la frase, lasciò uscire il poco fiato rimastole con un
sonoro sbuffo, abbandonò
le spalle come vinte, e si arrischiò a sollevare gli occhi
timorosi verso
Rosalie, quasi nemmeno fosse lei, Oscar, l'invincibile guerriero, ma un
docile
cane bisognoso di una mano gentile che lo accarezzi.
Rosalie,
che tutto sembrava fuorché stupita da cotale rivelazione, si
aprì in un sorriso
se possibile ancora più luminoso del precedente, ristette
per un attimo, e poi
lasciò libera uscita al fiume di parole che le si
ammonticchiavano sulla
lingua.
"Finalmente
! Questa sì che è una bella pensata, Madamigella,
e scusate se ve lo dico ma mi
par incredibile che sia venuta da voi… Dunque, ci
vorrà un vestito, potremmo
andare da Madame Vouloir, sicuramente avrà anche le scarpe,
poi potrei
acconciarvi io, con quei bei capelli biondi staranno sicuramente bene
dei fiori
azzurri, e poi dovrete farvi prestare da vostra Madre dei gioielli,
magari
anche una tiara, ed il ventaglio, e…."
"…
e André non dovrà riconoscermi, Rosalie".
"Cosa?
Cosa intendete significare? Come potrebbe André non
riconoscere proprio
VOI?".
Oscar
chinò il capo sempre più vinto, chiuse gli occhi
per non veder l'espressione di
Rosalie alle sue prossime parole, e si confessò:
"Rosalie,
ho sognato di perdere André, di vederlo innamorarsi di
un'altra donna più… più
donna di me - disse alzando ferma una mano a bloccare sul nascere ogni
rimostranza della giovane - e vorrei vedere con i miei occhi, rendermi
conto se
davvero questo potrebbe accadere. So che fra non molti giorni si svolge
a
Parigi l'annuale Ballo in Maschera, ed avrei pensato di far recapitare
ad André
un invito per quel ballo, e recarmici io stessa in maschera..."
"Magamigella,
perdonate la mia schiettezza, ma non sarebbe più semplice se
voi finalmente vi
dichiaraste a quel povero ragazzo, che sono anni che vi adora e vi ama
in
religioso silenzio? ".
"E
se invece, con tutto quel che gli ho fatto, non mi amasse
più ?" sbottò
Oscar saltando in piedi, battendo una mano sul tavolo e scaraventando
la sedia
lontano, che cadde con un leggero lamento quasi indignata da tale
veemenza.
"Non
lo reggerei, Rosalie, se dicesse che non mi ama più, io,
Capitano dei Soldati
dell'Esercito di Parigi, non sarei in grado di sopravvivere se
André mi dicesse
di non volermi più… Rosalie, non ce la farei, non
potrei farcela…".
Gli
occhi della giovane si inumidirono di fronte a tanta
fragilità nascosta dietro
la facciata di fiera belva, e non seppe resistere all'impulso di
abbracciare la
"sua" Madamigella, che le si accoccolò, finalmente, forse
per la
prima volta in vita sua, conscia di non essere sola a portare la
pesante
condanna delle scelte di suo padre.