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Autore: path94    09/07/2009    3 recensioni
E se André incontrasse, ad un ballo in maschera, una splendida dama che ardesse d'amore per lui?
Come si comporterebbe?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ci sono occasioni, in cui le dighe di montagna, senza alcun preavviso, cedono ed inondano la valle sottostante.
Ci sono momenti, in cui anche colui che sembra più forte e resistente alle avversità della vita, cede improvvisamente.
Si può riprendere, è vero, può tentare di arginare i danni, ma non ritornerà mai come prima della rottura, e, forse, si renderà conto che le cose importanti sono altre, piuttosto che quelle sulle quali duramente ha basato l'intera sua esistenza.
E, sebbene riparata, la diga continuerà sempre a perdere qualche goccia.

Grazie a coloro che hanno letto e recensito. Quando si inizia a scrivere qualcosa con il cuore, non si sa mai se altri avranno il cuore di leggerlo, né se il cuore scrivano sarà in grado di farsi capire. Grazie.

P.S. I capitoli sono volutamente corti, perchè non penso ci sia gusto, a svelare tutto subito...  



CAPITOLO 2



"Grazie, Rosalie, sapevo di aver fatto la scelta giusta, rivolgendomi a te… In definitiva io vorrei… mi piacerebbe… avrei pensato… è tutta colpa di un sogno…" e così dicendo, nemmeno si rese conto di stare arrossendo come una giovinetta alla prima infatuazione, né di abbassare gli occhi vergognosi.

"Oh, insomma, Madamigella, fuori il rospo ! Vi sentirete meglio, dopo, ve lo assicuro !".

Oscar prese un profondo respiro, quasi a doversi immergere in acque profonde e nere, e, tenendo gli occhi sempre bassi puntati sulle mani ora abbandonate in grembo, sbottò: "Voglio partecipare ad un ballo come una vera dama, e ballare con André..."

Finita la frase, lasciò uscire il poco fiato rimastole con un sonoro sbuffo, abbandonò le spalle come vinte, e si arrischiò a sollevare gli occhi timorosi verso Rosalie, quasi nemmeno fosse lei, Oscar, l'invincibile guerriero, ma un docile cane bisognoso di una mano gentile che lo accarezzi.

Rosalie, che tutto sembrava fuorché stupita da cotale rivelazione, si aprì in un sorriso se possibile ancora più luminoso del precedente, ristette per un attimo, e poi lasciò libera uscita al fiume di parole che le si ammonticchiavano sulla lingua.

"Finalmente ! Questa sì che è una bella pensata, Madamigella, e scusate se ve lo dico ma mi par incredibile che sia venuta da voi… Dunque, ci vorrà un vestito, potremmo andare da Madame Vouloir, sicuramente avrà anche le scarpe, poi potrei acconciarvi io, con quei bei capelli biondi staranno sicuramente bene dei fiori azzurri, e poi dovrete farvi prestare da vostra Madre dei gioielli, magari anche una tiara, ed il ventaglio, e…."

"… e André non dovrà riconoscermi, Rosalie".

"Cosa? Cosa intendete significare? Come potrebbe André non riconoscere proprio VOI?".

 

Oscar chinò il capo sempre più vinto, chiuse gli occhi per non veder l'espressione di Rosalie alle sue prossime parole, e si confessò:

"Rosalie, ho sognato di perdere André, di vederlo innamorarsi di un'altra donna più… più donna di me - disse alzando ferma una mano a bloccare sul nascere ogni rimostranza della giovane - e vorrei vedere con i miei occhi, rendermi conto se davvero questo potrebbe accadere. So che fra non molti giorni si svolge a Parigi l'annuale Ballo in Maschera, ed avrei pensato di far recapitare ad André un invito per quel ballo, e recarmici io stessa in maschera..."

"Magamigella, perdonate la mia schiettezza, ma non sarebbe più semplice se voi finalmente vi dichiaraste a quel povero ragazzo, che sono anni che vi adora e vi ama in religioso silenzio? ".

"E se invece, con tutto quel che gli ho fatto, non mi amasse più ?" sbottò Oscar saltando in piedi, battendo una mano sul tavolo e scaraventando la sedia lontano, che cadde con un leggero lamento quasi indignata da tale veemenza.

"Non lo reggerei, Rosalie, se dicesse che non mi ama più, io, Capitano dei Soldati dell'Esercito di Parigi, non sarei in grado di sopravvivere se André mi dicesse di non volermi più… Rosalie, non ce la farei, non potrei farcela…".

Gli occhi della giovane si inumidirono di fronte a tanta fragilità nascosta dietro la facciata di fiera belva, e non seppe resistere all'impulso di abbracciare la "sua" Madamigella, che le si accoccolò, finalmente, forse per la prima volta in vita sua, conscia di non essere sola a portare la pesante condanna delle scelte di suo padre.

 


  
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