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Autore: anyaccia    09/07/2009    1 recensioni
Jacob Black vive con i genitori, Billy e Sarah, nella riserva indiana di La Push. Frequenta il liceo con gli amici Quil ed Embry e la sua passione è aggiustare auto...per ora!
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan, Jacob Black
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Per quanto adorassi il mio pic-up, era decisamente troppo lento ora

Per quanto adorassi il mio pic-up, era decisamente troppo lento ora.

Ma di giorno era l’unico mondo per andare a La Push, non era proprio il caso di rischiare che la gente vedesse un lupo girare indisturbato, avrebbero potuto farmi la pelle!

 

Al mio arrivo dai Black c’era Sarah seduta sotto il portico ad aspettarmi.

“Buongiorno Bella!”

Sarah era un raggio di sole, sempre sorridente, emanava dolcezza, come Jacob.

Era una mamma al cento per cento, e le volevo molto bene, mi aiutava a sopportare la lontananza dalla mia, che era in giro per il paese col suo nuovo marito, Phil.

“Buongiorno! Jake non c’è?”

“Arriverà a momenti, dopo scuola doveva passare da Embry, ma a quest’ora sarà già per strada.

 

Infatti nel giro di dieci minuti arrivò, sfrecciando sui suoi pattini a rotelle, e ci trovò a chiacchierare amabilmente. Quando mi vide s’illuminò tutto!

Si tolse i pattini e ci venne incontro, dando un bacio veloce in testa a me e uno sulla guancia a Sarah.

“Bene, vi lascio, vado a fare un po’di cose in casa” disse lei.

“A più tardi”

 

Jake si sedette accanto a me sui gradini e mi abbracciò:

“Buongiorno signorina, com’è andato il primo giorno a scuola?”

Ma non era il primo giorno” ribattei

“Volevo dire il primo nuovo giorno a scuola.

“Bene, ma avevo la testa altrove” dissi sogghignando

E dove sentiamo? Devi stare attenta in classe, non vorrai diventare una somara?!” rispose con finto diniego.

“Non te lo dico!” e gli feci una linguaccia

Che impertinente! Adesso vedrai!”

“No! Il solletico no, ti prego!” stavo impazzendo, il solletico proprio non lo sopportavo!

Mi ribellai e spinsi via Jacob che si ritrovò steso per terra con me sopra a cavalcioni che lo tenevo bloccato. Rimasi quasi stupita di me stessa, Jake mi guardò sbalordito e iniziò a ridere come un matto.

Bells ricordami di non farti mai arrabbiare! Ah ah ah ah!”

 

Venimmo interrotti dall’arrivo di Quil:

“Ehi, non si fanno certe cose in pubblico!” mi ricomposi, liberando Jacob dalla mia presa d’acciaio. “Amico, non dirmi che hai trovato una donna che ti tiene testa?!”

Ma no Quil, figuriamoci! Stavamo solo giocando...” risposi imbarazzata.

“Sì ” disse lui con aria maliziosa.

Che ci fai da queste parti? Ci siamo appena lasciati, ti mancavo di già?” chiese Jake sbuffando

“Avevo voglia di vedere Bella ovviamente! La prossima volta aspetterò un invito scritto”

“Sai Quil che a scuola oggi ho conosciuto un ragazzo che pare essere un tuo lontano parente?!”

“Davvero?”

“Davvero?”

I ragazzi mi risposero in coro, Quil con aria stupita, Jacob quasi sospettosa.

“Viene da New York, è qui da poco, non era sicuro di essere tuo parente, ma si chiama Ateara, Daniel per la precisione. La cosa strana è che a vederlo non sembrerebbe un Quileute

“In che senso?”

“E’ di carnagione chiara, capelli chiari e occhi verdi”

“L’hai osservato bene direi” mugugnò Jacob

Alzai gli occhi al cielo. Non mi aspettavo che s’ingelosisse per così poco.

“Non ho proprio idea di chi sia. Chiederò al nonno. Volete venire con me?”

“Ma noi veramente... Jacob provò a controbattere ma io ero troppo curiosa di scoprire qualcosa sul quel misterioso ragazzo. Saremmo rimasti da soli più tardi.

“Certo, volentieri!”

 

Jacob sbuffò per tutta la strada, nonostante le mie promesse sussurrate all’orecchio:

E dai, non brontolare, resterò a cena così staremo un po’ da soli dopo. E poi posso sempre ripetere l’incursione notturna!”

“Guarda che se non dormi neanche stanotte ti verranno le occhiaie e Charlie penserà che ti consumi!”

“Non dormirei una settimana pur di farmi consumare da te”

“Bella, sei una sfacciata! Ih ih ih!”

Per fortuna parlavamo così piano che Quil non ci avrebbe mai sentiti, non senza l’udito da lupo. Non so come mi erano venute certe frasi così allusive.

Ero decisamente inesperta di certe cose, e supponevo che anche lui lo fosse.

Ma ogni volta che Jake mi sorrideva o mi fissava mi scioglievo come un ghiacciolo…Perdevo l’autocontrollo! E penso proprio che lui se ne fosse accorto, vista la sua espressione compiaciuta.

 

  
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