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Autore: _bloody_reader_14    11/08/2018    3 recensioni
SCIAU BELA GENTE HAHHAHAHAHHAAH
SONO TORNATA BITCHES
Ok la smetto.
Alur.
Vi dico solo una cosa.
Immaginate.
Immaginate che Lucy, al posto di essere una maga degli spiriti stellari……sia una Dragon Slayer.
Una Dragon Slayer stellare.
La magia del Dragon Slayer più potente esistente al mondo.
O forse, la più potente tra tutte le magie esistenti?
Chi lo sa?
Volete scoprirlo?
ALLORA FILATE A LEGGERE STA STORIA HAHAHAHAH.
(OVVIAMENTE è una Nalu; ma ci saranno delle complicazioni tra i due…..FUFUFUFUFUFU. Ok, la smetto di imitare Monokuma.)
Genere: Angst, Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Nuovo personaggio, Sting Eucliffe, Wendy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prologo- La nascita di una nuova costellazione


Fuoco.
Fuoco ovunque.
Macerie, crepe nel terreno, incendi, colonne di fumo... Era tutto quello che si poteva vedere in quel momento.
Non si sa come sia successo tutto questo; si sa solo che nessuno era riuscito a sopravvivere.
Nessuno tranne, la fortunata.
L'eletta.
L'unica persona che riuscì ad essere salvata da quella casa, oramai andata perduta.
L'unica che, per una sacrosanta volta, il buon Dio aveva deciso di salvare.
Una bambina giaceva seduta a terra, mezza cosciente, accanto ai, molto probabili, cadaveri dei suoi genitori.
La bambina faceva fatica a respirare, dati i suoi piccoli polmoni e tutto il fumo che la circondava, ma, di sicuro, seppur piccola, non era così stupida da non essersi accorta che i suoi genitori.....non si erano più mossi da quando la loro residenza aveva preso fuoco.
"MAMMA! PAPA'! PERCHE' NON VI STATE MUOVENDO? PERCHE' NON STATE RESPIRANDO? PERCHE'!? VI PREGO, RISPONDETEMI! NON VOGLIO STARE DA SOLA! VI PREGO! MAAMAAAAAA! PAPAAAAAAAA'! WAAAAAAAAAAAAAH AAAAAAAAAH AAAAAAAAH!!" urlò, la piccola, in preda alla disperazione e all'angoscia.

La bambina stava per svuotare, di nuovo, tutto il suo dolore, ma si accorse di non poterci riuscire, quando, ormai, a malapena respirava e tossiva con grande frequenza.
La piccola, oramai, pensava di essere spacciata e che avrebbe incontrato i suoi cari genitori, molto presto. Il che, in un certo senso, per lei era una fortuna.
Ma, a quanto parve, il giorno non era quello.
Perchè arrivo il suo slavatore.
La bambina, seppur fosse mezza cosciente, capì benissimo chi fosse costui.
O meglio dire, che cosa fosse.
Già.
Perchè non era un umano.
Non gli somigliava neanche lotanamente....dato che era un drago.



Il drago era andato lì per controllare cosa fosse successo, dato che, poco prima, sentii un boato e, in seguito, un'esplosione.
Il drago, una volta arrivato lì, cercò di vedere se c'erano dei sopravvissuti. Fu così che trovò la bambina.
Appena vide quel piccolo cucciolo d'uomo lì, sul punto di crollare a terra, accanto a due cadaveri, i quali, molto probabilmente, saranno stati quelli dei suoi genitori, si fiondò lì, prese la bambina e la portò in un luogo sicuro, lontana da quel posto che chiamare "Camera gas" era un eufemismo.
Così si diresse nel suo territorio, che distava un bel po' di chilometri dal luogo dell'incidente; ma, seppur la piccola fosse felice che qualcuno l'avesse salvata, non era certo il massimo, per lei, vedere i corpi dei suoi genitori venir pian piano inghiottiti dal fuoco.
"N-no...mamma...papà....no....No....NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!" pianse, disperatamente, la piccolina, la quale salutò, per l'ultima volta, i suoi genitori.
Coloro che le avevano donato una vita.
Coloro che la stavano crescendo con amore.
Coloro che lei amava più di qualsiasi altra cosa al mondo.

Coloro che, ormai, avevano raggiunto la pace eterna.






Appena arrivarono lì e il drago posò, con delicatezza, la bambina a terra, si sentì un'esplosione.
Proprio lì.
Proprio dove, un tempo, regnava incontrastata la villa dove risiedeva la bimba che aveva appena tratto in salvo.

"Oramai sono andati. Fortuna che sono riuscita a salvare almeno la bambina" pensò, con sollievo, il drago.
"Perchè mi hai salvato?" chiese una vocina non molto lontano dal drago.
"Che domanda è? E' ovvio che ti ho salvato." disse il drago con tono un tantino irritato.
"Perchè lo hai fatto?" insistette la bambina.
"Perchè?" continuò.
"Insistente eh?...Va bene. Ti ho salvato perchè non potevo lasciare ch tu morissi lì, in un cumulo di macerie e fuoco. Non pensi sia una morte stupida? E poi sei ancora troppo piccola per scontrarti faccia a faccia con la morte. Hai ancora tutta lavita davanti, letteralmente" rispose rassegnato, il drago.
"Mh...capisco...Ti ringrazio" rispose la piccola con tono freddo e malinconico.
I minuti passavano.
"Senti un po', piccola. Tu non hai nessuno con cui stare adesso, vero?" chiese, con tono più delicato e comprensivo il drago.
"No. La mia mamma e il mio papà se ne sono andati...Io li rivorrei con me....ma..." rispose la bambina, con un tono spezzato. Era troppo addolorata per continuare la frase.
"Capisco..." disse, l'altro.
Altri minuti passarono.
Ed altri ancora.
Ed altri ancora ed ancora.
"Senti, dato che non hai nessuno, che ne dici se io mi prendessi cura di te? Accetteresti? Ti insegnerò come domare la magia. La mia stessa magia. Ti insegnerò cose che non ho mai insegnato a nessuno. E ...magari, potresti anche diventare la mia famiglia..." chiese titubante il drago.
La bambina, sentendo queste parole, per un momento si bloccò, poi, cominciò a piangere.
Ma non per paura.
Nemmeno per tristezza o angoscia per la perdita dei suoi.
Nemmeno per disperazione.
Bensì, per gratitudine.
Insomma, quante probabilità c'erano che, dopo un incidente simile, qualcuno o, in quel caso, qualcosa, andasse lì, la salvasse e le chiedesse di stare con lei e diventare, in poche parole, sua figlia?
Aveva appena incontarto quel drago e già le stava simpatico.
Aveva pensato che, nel peggiore dei casi, lei sarebbe diventata la sua cena.
I libri che sua madre le leggeva, raccontavano molto spesso di draghi o altre creature fantastiche e, i draghi, venivano sempre descritti come creature mostruose, indomabili e con una fame infinita. Ma solo, in quel momento, la piccola bambina, capì che era tutto un falso. Che erano tutte bugie.
Perchè, vedendo la gentilezza con cui quel drago, dalla pelle dalle mille sfumature di viola e blu, la stava trattando, non poteva non pensarlo.
Dopo interminabili minuti di silenzio, la risposta da parte della piccola, arrivò.
"Si" rispose semplicemente la bambina.
Il drago, a quelle parole, sorrise.
"Il suo sorriso è così bello..." pensò la bambina.
"Perfetto. Come ti chiami, figlia mia?" chiese il drago, con sguardo pieno d'amore.
"Lucy...Tu?" chiese la bambina, curiosa.
"Galaxia. Mi chiamo Galaxia, piccola."
"Ok! Senti, ma...posso farti una domanda?" chiese la piccola Lucy.
"Certamente!" esclamò Galaxia.
"Maaaaa....tu sei un maschio o una femmina? Così almeno so se devo chiamarti "Mamma" o "Papà" " domandò Lucy, in modo sincero.
Il drago, prima che rispondesse a quella domanda, passarono i minuti.
Sembrava che quella semplice domanda l'avesse portata in uno statodi paralisi perenne.
Ma, la risposta, non tardò ad arrivare.
Infatti, quando meno se lo sarebbe aspettato, Lucy si ritrovò con un bernoccolo in testa. E anche bello grosso.

"AHIAAAAAA! CHE MALEEEE WAAAAAAAH! MA PERCHE' L'HAI FATTOOOOO?" piagnucolò Lucy
"COME PERCHE'?! MA MI SEMBRA OVVIO IL FATTO CHE IO SIA UNA FEMMINA RAZZA DI BAMBINA INSOLENTE! SI CAPISCE DA MOLTISSIME COSE! DALLA MIA PELLE AL MIO NOME, RAZZA DI CRETINA!" ruggì, irritata, Galaxia.
Lucy, però, non si spaventò per il tono che il drag- la draghessa stava usando contro lei.
Anzi; si mise a ridere. E tanto anche.
La draghessa, per un primo momento, aveva in mente di tirare un altro scappellotto alla piccola Lucy, per quanto insolente stava diventando; ma, in seguito, anche lei si mise a ridere. E, anche lei, come un ebete.
"Ok,ok. Questa te la perdono." disse Galaxia, ridacchiando.
"Allora, vogliamo andare a casa, Luce?" chiese Galaxia.
"Si, mammina!" esclamò, felice, la piccola Lucy.
"Mamma, ho un'altra domanda." informò Galaxia.
"Turna? Ok, dai spara" disse l'altra.
"Ma com'è la magia che mi vuoi insegnare? Ce l'ha un nome? E poi a cosa serve? Sei sicura che possa impararla?" chiese la piccola, un po' preoccupata.
"Troppe domande insieme, Luce. Però un paio di cose posso anche dirtele. La magia che ti insegnerò si chiama magia del "Dragon Slayer", perchè sono, praticamente, le arti magiche di un drago insegnate ad un umano. La mia magia è tra le più potenti e, oltre che imparare la mia magia, potrai imparare incantesimi secondari, sempre da Dragon Slayer; poichè, essa è pratricamente ciò che potrebbe creare e distruggere tutto. Un po' come l'Etherion. Non so se ne hai mai sentito parlare. Tra l'altro..." continuò a spiegare Galaxia alla piccola Lucy, la quale era tutta orecchi e meravigliata dalle parole della sua nuova mamma.
E così, Lucy e Galaxia, si ritrovarono.
Entrambi, in precedenza, sole e abbandonate.
Entrambe, ora, insieme e felici, che si dirigevano nella loro casa.






-ANGOLO AUTRICE DAI MILLE PROBLEMI-
CIAAOOOOOOOOOOOOOO
ALURA
Per prima cosa, questo a è una nuova versione del capitolo. Perchè, si, l'ho modificato dato che, Silian86, che ringrazio ancora, mi ha fatto notare l'impassibilità di Lucy alla morte dei genitori.
Però abbiate pazienza miei bei tesori; ho scritto questo capitolo ieri alle due di notte e, di sicuro, la mia lucidità è, praticamente, impossibile che ad un orario del genere ci sia ancora. HAHAHAHAHAHAHAHHAHH.
ANYWAY!
Tornando a noi, spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Il prossimo, sinceramente, non so quando uscirà.

Quando avrò tempo, suppongo.
Tra l'altro,devo ancora cominciare i compiti delle vacanze T-T
Vabbè.
CI VEDIAMO. (Tranquilli che il capitolo di "My R" esce. E' solo che volevo aggiornarlo ieri, MA, il mio computer, ovviamente, mi deve rendere la vita difficile, quindi, mi ha cancellato tutti i file. CHE SCHIFO LA VITA QUANDO SUCCEDONO STE COSE. Perciò, prima di buttare il computer dalla finestra di camera mia e romperlo, ho preferito spegnerlo e sfogarmi urlando bestemmie contro il mio migliore amico.)
-TUTORIAL: HOW TO SFOGARSI QUANDO SEI INCAZZATO/A
   
 
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