Di
auto in panne, caffè e formule magiche
Kat mise la
freccia ed
accostò. A Lune non fu del tutto chiara
l’utilità di segnalare tale manovra con
la freccia direzionale in una stradina sterrata sperduta nel nulla, per
di più
a “corsia” unica in entrambe le direzioni
–il
che, tradotto, suggeriva che non fosse auspicabile incrociare un
veicolo che
viaggiasse nel senso di marcia opposto-, ma evitò
sensatamente di
commentare la cosa onde evitare di fomentare un eventuale panico nella
sua
compagna di viaggio.
Le due si
guardarono.
- Che succede
Lune? – domandò
la prima.
- Ecchennesò… ipotizzo che
ci sia un problema alla macchina, tu che dici? – rispose,
pacatamente, la
seconda.
- Ma fino a poco fa andava
benissimo! Ricordi? Sulla tangenziale, ero sulla corsia di sorpasso e
ad un
certo punto uno mi ha passato così vrooooom! Sulla destra,
così! –
- Primo, la tangenziale di cui
parli era almeno 100 chilometri e circa un’ora e mezza fa e,
secondo, dovresti
essere contenta di aver trovato uno più disgraziato di te! -
- Era un'Alfa uguale
identica alla mia! Ti rendi conto?! – esclamò
Kat, come se la coincidenza
fosse di vitale importanza.
- Oh beh, questo cambia le
cose, davvero. –
Tralasciando la
questione,
Lune prese il suo cellulare. Ovviamente, la batteria era
esaurita.
- Fantastico,
tecnologia
illimitata da tutto l'universo e poi abbiamo batterie superschifo
deluxe! -
- Tieni, prova col mio! –
Kat le allungò il suo iphone ultimo modello. E, ovviamente,
non c’era campo.
- Non prende Kat, ma che
cazzo di operatore hai? Marconi? –
- Quindi che si fa? -
- Due opzioni, o stiamo qui
in attesa di riveder le stelle, oppure vediamo se si riesce a capire
cos’ha
sta quattroruote che non va. –
E facendo
seguire i fatti
alle parole, scese dalla vettura, seguita prontamente
dall’amica barra compagna
di sventure.
- Alla fine
è una cavolo di macchina:
motore, carburante, radiatore e ruote per camminare. Sicuro non
è un razzo
missile con circuiti di mille valvole… -
proseguì Lune.
- Anche perché io di sicuro
non mangio insalate di matematica! – concordò la
seconda.
- Kat, forse se apri il
cofano è meglio… Non ho ancora la vista a raggi X
di Superman –
- Oh subito, certo! – disse
risalendo in auto.
“Uno,
due, tre…”,
contò mentalmente Lune.
-
Ehm… come si apre? Non c’è
un pulsante o qualcosa del genere? – domandò,
mettendo la testa fuori dal
finestrino.
- C’è una leva normalmente,
in basso a sinistra. – suggerì l’altra.
- E io che ne so. Di solito
con l’auto mi limito ad infilare la chiave ed accenderla!
– rispose Kat. – Ah
sì, eccola! Devo tirarla? -
- Prova con la formula
magica - ironizzò la prima, le mani appoggiate al cofano per
evitare che
finissero al collo dell’amica.
- Pampulu-pimpulu-parim-pampùm,
pimpulu-pampulu-parim-pampùm – esclamò
ridendo quella.
La fronte di
Lune finì sul
cofano a far compagnia alle mani. Toc, toc, toc.
- Kat, solo tu
potresti pronunciare
questo scioglilingua in un momento simile. –
constatò – E sperare che funzioni,
oltretutto! –
- Mio nonno diceva sempre:
hai un problema che non riesci a risolvere? Smettere di pensarci
aiuta! -
- Sai una cosa, Kat? Tuo
nonno aveva dannatamente ragione. Caffettino? -
- Quando usciremo da questo
casino però, Lune, sparaflashami. –
- Devo proprio? Non posso
dire, che so… “Potere del cristallo di Lune, vieni
a meeeee!” – rispose.
Allo sguardo
perplesso
dell’amica, spiegò, con un’alzata di
spalle:
– Mi
sembrava solo più
adatto, tutto qui. -
Capitan Harlock
diceva “Quando si è soli si
è spaventati, ci si sente vuoti e inutili. Si
brancola in un buio che è più angoscioso della
morte.”
Io avevo Kat. E Kat aveva me. E questo era meglio di qualsiasi formula magica.
Note:
Vorrei precisare, dietro
esplicita rimostranza di Kat, che il suo telefono riceve perfettamente.
Di mia iniziativa aggiungo che non è così
imbranata al volante & affini come l'ho descritta io per pura
esigenza di copione, e che questa... "cosa" che ho scritto è
puro frutto di fantasia anche se vede coinvolte due persone realmente
esistenti, una delle quali sono io e l'altra è, appunto,
Kat, la mia gemella di anima (che no, non è la stessa cosa
dell'anima gemella).
E tutto questo è dedicato a lei. Grazie a Subutai
Khan, per avermi sfidato. Le
citazioni richieste NON sono contrassegnate. Cercatevele!