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Autore: Crystal 10    23/08/2018    0 recensioni
Tutti voi conoscerete che Hogwarts, la più grande scuola di magia e stregoneria, fu creata dai due maghi e le due streghe più famosi di tutto il mondo magico: Godric Grifondoro, Salazar Serpeverde, Tosca Tassorosso e Priscilla Corvonero, ma questi maghi come si sono conosciuti? Come sono diventati ciò che sono? Perché decisero di suddividere gli studenti in fazioni separate? Se volete conoscere le risposta a queste domande non dovrete fare altro che continuare a leggere...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Corvonero, Priscilla Corvonero, Salazar Serpeverde, Serpeverde, Tassorosso, Tosca Tassorosso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Quando Tosca tornò a casa le luci erano tutte accese. In quel momento capì subito che sua madre e suo fratello si erano accorti della sua assenza.
“dove sei andata?!” strillò la madre non appena la figlia mise piede in casa
“da nonna Ruth” disse semplicemente come se fosse la cosa più naturale del mondo
“da nonna Ruth? È questo il massimo che sai dire? Cosa ci sei andata a fare?!”
“sono andata per  parlare di papà”
“oh Tosca quante volte te lo devi dire! Adesso bast-“
“NO! ORA SEI TU CHE ASCOLTI ME! VOGLIO CHE TU MI PARLI DI PAPÀ!”
“Tosca! Quante volte ancora dovrò darti la stessa risposta”
“non te lo sto chiedendo!”
Vedendo la risolutezza della figlia Agatha non poté più controbattere
“mamma. È pronta. Dille ciò che vuole sapere” esordì il figlio
“bene, sediamoci”
Una volta calmati i bollenti spiriti. I tre si sedettero. Agatha era molto agitata e continuava a giocare nervosamente con la tazza del te. Una volta preso un po’ di coraggio cominciò a parlare
“la nonna ha detto che tu hai accusato papà di aver fatto una cosa. E questo sarebbe stato il motivo principale del perché è andato via”
“in un certo senso è andata così. Ma questa non è tutta la verità! Io non ho “accusato” tuo padre. Io so quello che ha fatto, c’ero anch’io!”
“cosa ti ha fatto?” chiese Tosca
“non a me. Cosa ha cercato di fare a te”
“a me? Ma quando papà viveva qui io non ero ancora nata”
“è vero. Lascia che ti spieghi. Tu hai sempre dimostrato di aver un gran potenziale magico dentro di te e non mi riferisco soltanto a quando sei nata. Inizialmente non sapevo cosa stesse succedendo. Avvenivano fatti strani, come levitazioni di oggetti o trasfigurazioni di animali. Poi capimmo che quel potere magico, quelle magie derivavano da me o meglio da dentro di me”
“eri incinta di me allora?”
“si. Tu facevi quelle magie Tosca, ancora prima che nascessi. Con tuo fratello non accadde nulla del genere. Fu allora che capimmo che saresti diventata una strega molto potente. Io ero così fiera di te, ma tuo padre non la pensava così, era minacciato da te, dal tuo potere. Ha sempre desiderato diventare un Auror, ma il Ministero non lo accolse, per lui fu un duro colpo. Così decise di diventare il più grande mago che sia mai esistito per dimostrare al Ministero e a chiunque dubitasse di lui che era degno. Così un giorno di nascosto preparò una pozione. Una pozione velenosa”
“papà ha cercato di ucciderti?” chiese Tosca incredula
“non me, te. Tuo padre era molto meticoloso. Questa pozione avrebbe ucciso solo il feto e risparmiato la vita della madre. Per sua sfortuna lo scoprì e lo fermai. Ingaggiai un combattimento con lui finché non lo costrinsi alla fuga. Tua nonna e tutti gli altri non cedettero mai alla mia storia e ancora oggi credano che menta. Ma ti posso giurare che è la verità”
“ti credo mamma. Non mi mentiresti mai su una cosa così importante”
Finita la conversazione Tosca prese la sua bacchetta e uscì di casa senza dire una parola
“Tosca! Ma dove vai?!” urlò la madre seguendo la figlia fuori casa
“ho dimenticato una cosa dalla nonna. Torno subito!” rispose
“cos’hai dimenticato?”
Ma Tosca si era già materializzata.
Questa volta Tosca non bussò nemmeno alla porta
Bombarda!
E la porta di casa di nonna Ruth andò in mille pezzi. La nonna era tranquillamente seduta sul divano del salotto a bersi una tazza di te. La porta di casa saltata in aria non minimamente turbata
“sapevo che saresti tornata. Allora, hai parlato con tua madre?” chiese tranquillamente posando la tazza di te sul tavolino
“si! E mi detto cose interessanti sul conto di tuo figlio! Ha detto che ha cercato di uccidermi! Ma questo tu lo sapevi già non è così? Toglimi una curiosità: da quanto sapevi che mio padre avrebbe attentato alla mia vita?!”
“io non lo sapevo. Ma quando tua madre mi raccontò ciò che aveva fatto le credetti. Conosco mio figlio e so di cosa era capace” spiegò la nonna
“ma a lei hai detto che non le credevi! Hai preferito prendere le difese di quell’uomo! Le hai dato della pazza! Le hai sbattuto la porta in faccia!” urlò Tosca
“è mio figlio! Che cosa avrei potuto fare? Fa parte della mia famiglia!”
“anche noi ne facevamo parte! Ma ora non più. Ho sempre voluto conoscere la ragione del vostro astio, e ora che la so, sono io che non voglio più avere niente a che fare con voi!” gridò la ragazza dirigendosi all’entrata dove giacevano i detriti della porta che fece saltare in aria
“Tosca aspetta! So che sei arrabbiata e non ti biasimo. Ma aspetta ancora un istante prima di andartene. C’è una cosa che desidero darti”
“che cosa?” chiese Tosca ancora girata di spalle
“ecco tieni” disse Ruth porgendole una coppa d’oro
“questa è la coppa di Tassorosso. È nella nostra famiglia da secoli. Mi sono ripromessa che te l’avrei data il giorno in cui avresti scoperto la verità”
Tosca prese la coppa dalle mani della nonna, le disse un flebile “grazie” e poi se ne andò
Questa volta Tosca si materializzò direttamente in camera sua. Prese il suo borsone e fece i bagagli mise via anche la coppa donatale dalla nonna e la bacchetta. Poi scese le scale e si diresse verso l’uscita
“l’ho fatto per proteggerti!” urlò la madre dal fondo della stanza
“non ti ho detto niente per proteggerti. Tu ammiravi così tanto tuo padre e non volevo rovinare l’ammirazione che avevi per lui” spiegò la madre con le lacrime che le rigavano il viso
“non me ne vado perché mi hai mentito” rispose Tosca con il volto ancora rivolto verso la porta
“vuoi cercare papà?” si intromise Vincent
“inizialmente era quella la mia intenzione. Ma ora non più. Voglio trovare la mia strada. Diventare una strega molto più potente di quanto  sia mai stato lui. E se dovesse trovarsi sulla mia strada non è detto che non possa scaturirne un incontro”
 “Tosca no! Lui è pericoloso!”
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Queste furono le ultime parole di Tosca prima che si materializzò chissà dove. Ma le cose erano chiare, Tosca non se ne andò perché sua madre e suo fratello le avevano mentito su chi era veramente suo padre, non se ne andò per cercare vendetta. Se ne andò solo per trovare la sua strada, ma soprattutto se stessa.
   
 
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